Storie originali > Avventura
Ricorda la storia  |      
Autore: TheCryptoFire    15/03/2017    0 recensioni
John viene svegliato nella notte da una luce attraverso la finestra, presto scopre che Elizabeth è in pericolo, ma ciò che scoprirà lo lascerà senza parole
P.S. Il racconto è ancora in fase di lavorazione, come si può evincere dal simbolo [...], vi prego di non prendere quello che leggete per definitivo, infatti potrebbe cambiare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutto si illuminò all'improvviso, un bagliore era entrato dalla finestra della mia camera, di colpo mi svegliai un po' confuso, era notte, qualcuno aveva usato una torcia o simili per proiettare quel fascio di luce.
Mi vestii ed mi avvicinai alla porta di casa per dare un'occhiata fuori, quando notai una busta con dentro un biglietto di prima classe per Columbia, una 10mm vecchio stile ed una cartolina da parte di Zachary Comstock (L'allora presidente di Columbia), sul retro della cartolina vi era una scritta che recitava: “Se la vuoi indietro, vieni a prenderla”.
Capii immediatamente che si trattava di Elizabeth [...], così presi la macchina per dirigermi all'aeroporto.
Durante il tragitto mi arrivò un messaggio: “prendi i ricordi e portali con te, altrimenti guardali morire”, anche se scosso, continuai per la mia strada.
Arrivato all'aeroporto presi l'aereo, che con un po' di ritardo mi portò a Columbia.
Subito arrivato notai che era in corso una festa, pensai che fosse l'anniversario della città, lo capii perché vi erano striscioni patriottici ovunque, con frasi del tipo: “stare a Columbia è come stare in paradiso” e cose del genere.
Mentre camminavo per le enormi strade di Columbia scorsi una donna che veniva picchiata da alcuni uomini non meglio definibili, presi la 10mm e feci fuoco, quegli uomini non persero la vita, li colpii alla gamba e li feci scappare, quando erano ormai lontani soccorsi la donna, il cui nome era Shiro, decisi di portarla da qualche dottore per farla controllare, per fortuna stava bene, subito dopo essere usciti dalla clinica, Shiro mi chiese di poter venire con me, accettai, in modo da poterla proteggere.
Mentre camminavo, Shiro mi parlò un po' di lei, ed io feci altrettanto e mentre parlavamo, mi si avvicinò un signore che si presentò come : “Messaggero”, e mi diede una lettera, ovviamene la aprii e lessi il contenuto: “Vi sono due universi: il mio ed il tuo, Elizabeth è nel mio, Shiro è nel tuo, presto sarai costretto ad una decisione per niente facile, contatta il Dott. Yi Suchong se vuoi almeno avere la possibilità di fare quella scelta” […].
Mi diressi verso il laboratorio del Dott. Yi Suchong,ed  in quell'aria malinconica ed persa,
entrai nel laboratorio, dove trovai uno squarcio (porta universale), chiesi ad Shiro di andare in un posto sicuro, perché non sapevo se anche lei poteva entrare, alla fine... entrai.
Mi ritrovai in un grattacielo con porte e finestre sbarrate, non rimaneva altro da fare se non salire le enormi scale, una volta arrivato all'ultimo piano (e ci misi un bel po') notai che le luci si facevano sempre più cupe e che probabilmente c'era stata un'inondazione ai piani inferiori visto che sentivo molta acqua scorrere.
C'era una porta davanti a me, essa non doveva esistere, secondo la planimetria dell'edificio dietro quella porta non doveva esserci nulla, ma sta di fatto che quella porta era li.
La aprii, che sia dannata la mia scelta, appena entrato dovetti subito prendere la mia 10mm, infatti un gruppo di persone mi stava sparando, ne uscii quasi illeso, ero così concentrato dallo scontro che non notai che ero in un corridoio, e cosa c'è sempre alla fine di un corridoio? Una porta […].
Attraversai quella porta, con la consapevolezza che quella porta aveva la stessa importanza delle colonne d'ercole nel caso non c'è la vessi fatta.
Una volta dentro trovai lui, Comstock, […] lo scontro durò alcune ore, ma alla fine era lui quello a terra implorate pietà, non potevo avere pietà, non con lui, una volta finito con Comstock liberai Elizabeth, lei piangeva ma non di gioia, ma di tristezza, quando gli chiesi il motivo rimasi scioccato […] , io... io... non potevo immaginare che lui fosse suo padre.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: TheCryptoFire