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Autore: _Ely_BM    16/03/2017    4 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo undici) Dichiarazione inaspettata.

...POV STACIE...

Sono sdraiata in pancia in giù, sotto le coperte, con occhi chiusi ma non sto dormendo.. non ho dormito tutta la notte, ormai non dormo più ed è tutta colpa di Steve.. colpa sua e di quello stupido messaggio.

"Cucciola, è ora di alzarsi." -afferma questo la voce di mio fratello, entrando in camera mia e io sbuffo- "Ah sei sveglia." -esclama, mettendosi seduto sul mio letto, dietro di me-

"Si." -sussurro, continuando a tenere gli occhi chiusi, non voglio alzarmi, voglio starmene qui, sul mio letto e provare a dormire, sto davvero morendo di sonno-

"Forza alzati! Di sotto ti aspetta un invitante colazione." -lo sento sorridere, mentre mi accarezza la schiena-

"Cinque minuti, ti prego." -sussurro in una supplica, mentre cerco di prendere sonno-

"Cinque minuti? Nossignore! Forza in piedi dormigliona." -afferma il mio carissimo fratellone, accarezzandomi la testa e io sbuffo-

"Ti odio." -sussurro aprendo gli occhi e appena i nostri sguardi si incontrano, io lo guardo malissimo e lui ridacchia-

"Su o farai tardi a scuola." -dice, alzandosi dal letto e subito dopo esce dalla mia camera-

Sbadiglio rumorosamente stiracchiandomi per benino sotto le coperte.

"Che barba." -sbuffo, alzandomi dal letto e mezza assonnata, esco dalla mia camera- "Ti odio maledetta scuola." -sbotto, scendendo le scale per raggiungere la cucina, dove mi arriva dentro le narici un invitante odorino-

"Buongiorno stellina." -mi saluta sorridendo Rosie, appena metto piede in cucina-

"Giorno." -sbuffo, mettendomi seduta a tavola- "Come mai non mi hai svegliata tu?" -le domando-

"Perchè ero impegnata a preparare la tua torta preferita." -mi risponde sorridendo, mostrandomi la torta al cioccolato-

"Mmm." -sorrido, ho già l'acquolina in bocca-

"Che succede? Stai male?" -mi domanda lei preoccupata-

"Sto bene, non ho dormito un granché questa notte." -sorrido e lei annuisce, tagliando una fetta di torta-

Non ho fatto altro che pensare al quel messaggio.. al messaggio di Steve.. lui vuole parlarmi, lui vuole delle spiegazioni, ma io non saprei che dirgli, sono sicura che non riuscirei nemmeno a guardarlo negli occhi per l'imbarazzo.
Perchè diavolo l'ho baciato? Sono stata una sciocca, non dovevo farlo e poi lui cavolo, non può lasciar perdere? Metterci una pietra sopra? Far finta che non sia successo nulla? No, lui vuole delle spiegazioni, spiegazioni che non sono sicura di riuscirgli a dare.
Che cosa dovrei dirgli? Cavolo, che gran casino e tutto per colpa di quello stupido ma meraviglioso bacio.

"Stacie." -mi riporta alla realtà la voce di mia cognata e io la guardo confusa-

"Che c'è?" -le domando-

"Come che c'è? Sei in ritardissimo." -afferma mio fratello e io guardo l'ora sull'orologio appeso in cucina che segna le sette e mezza-

"Cavolo." -affermo, alzandomi da tavola velocemente e salgo al piano di sopra- "Maledetti pensieri." -esclamo, entrando in camera mia, ma cado a terra essendo inciampata su una scarpa da ginnastica messa in mezzo- "Maledizione." -sbotto, alzandomi dolorante e corro al mio armadio- "E' tutta colpa tua Steve.. è colpa tua se non dormo ed è pure colpa tua se arrivo tardi a scuola." -parlo da sola, indossando una gonna scozzese verde militare, un maglioncino azzurrino e delle ballerine- "Sei sempre nella mia testa, un pensiero costante, non riesco a non pensare a te nemmeno per un secondo." -continuo a parlare come una pazza, avvicinandomi allo specchio e mi osservo- "Sei orribile Stacie, guarda che occhiaie!" -piagnucolo allo specchio e un attimo dopo sbuffo iniziando a pettinare i miei capelli biondi- 

Afferro velocemente il mio zaino dalla mia scrivania e come un fulmine esco da camera mia e correndo, scendo al piano di sotto.

"Forza Stacie." -mi sprono da sola e quasi cado su un gradino, ma per fortuna riesco a tenermi forte sulla ringhiera-

"Sempre la solita." -afferma mio fratello sospirando-

"Ci vediamo più tardi." -stampo ad entrambi un bacio veloce sulla guancia-

"Ti accompagno." -mi dice mio fratello-

"No, vado a piedi." -gli dico, raggiungendo l'ingresso e velocemente esco e scendo la piccola rampa di scale- "Sono in ritardissimo, ma puoi fare in tempo." -dico a me stessa, incamminandomi verso il liceo-

"Stacie." -mi richiama Steve e io sgrano di poco gli occhi-

"Oh no." -sussurro, allungando il passo-

"Stacie aspetta." -afferma lui, afferrandomi dal polso e mi volta  verso di se-

"Devo andare o farò tardi." -gli dico non guardandolo nemmeno in faccia e liberandomi velocemente dalla sua presa inizio a correre verso il liceo-

Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia, che imbarazzo.. perchè non mi lascia in pace? Non capisce che non voglio parlare con lui?

"Appena in tempo." -esclama la mia migliore amica appena varco il grande cancello del liceo di corsa e sono arrivata appena è suonata la campanella-

"Ce l'ho fatta." -esulto sorridendo, raggiungendo insieme l'entrata-

"Come va?" -mi domanda sorridendo-

"A parte Steve che non mi lascia in pace e vuole parlare con me del bacio che gli ho dato, direi tutto magnificamente." -le rispondo, mentre apriamo i nostri armadietti-

"Vuole parlare con te?" -mi domanda sorpresa e io annuisco, mentre afferriamo l'occorrente delle prime due ore-

"Guarda." -le mostro il messaggio che mi ha mandato ieri Steve e lei lo legge, mentre raggiungiamo la nostra classe-

"Cavolo e che farai?" -mi domanda, raggiungendo i nostri banchi-

"Per ora lo evito, sono così imbarazzata che non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi." sbuffo, mettendoci sedute-

"Non lo puoi evitare di certo per sempre." -afferma guardandomi-

"Lo so." -sbuffo di nuovo, sistemando le mie cose sotto al banco-

"Buongiorno Stacie." -mi saluta con un enorme sorriso Mitch e io sbuffo-

"Era un buon giorno, prima che mi salutassi." -lo guardo malissimo e a lui gli si spegne il sorriso- "Ieri non mi hai mandata a fanculo?" -gli domando stranita, prima mi manda a fanculo e ora mi saluta come se nulla fosse successo? Questo ragazzo è un po strano-

"Beh ci dovresti andare di nuovo, ma siccome ti amo troppo non riesco a starti lontano per così tanto tempo e nemmeno essere arrabbiato con te per lungo tempo." -sorride, guardandomi negli occhi e io sbuffo e per fortuna in classe entra la professoressa- 

"Hicks, vai al tuo posto." -gli dice la prof-

"Subito." -sorride l'insopportabile, raggiungendo il suo banco-

"Perchè ieri ti ha mandata a fanculo?" -mi domanda la mia migliore amica a bassa voce-

"Ieri ha cercato di baciarmi, ma io mi sono voltata dall'altra parte e lui beh, rimanendoci male, mi ha mandata a fanculo." -le spiego a bassa voce e lei annuisce, mentre la professoressa inizia con la sua lezione di italiano-

...POV STEVEN...

Non faccio nemmeno suonare la sveglia che la stacco prima e sospirando mi alzo dal letto ed esco dalla mia camera, scendendo al piano di sotto per raggiungere la cucina e prepararmi la colazione.

Non ho dormito per niente questa notte.. non faccio altro che pensare a Stacie e al fatto che mi evita, che non vuole parlare con me.. sto impazzendo davvero.. devo sapere per quale motivo mi ha baciato.. magari non c'è nessuna spiegazione e non sa nemmeno lei per quale motivo l'abbia fatto, ma io sento che sotto ci sia qualcosa, ma non so spiegarmelo ed è per questo che devo parlare con lei, che voglio che mi dia una spiegazione.
Mi ha baciato cavolo e ora scappa, mi evita, ma io ho la testa molto dura e se mi metto in testa qualcosa la ottengo.. io non demordo mai e finché non avrò una spiegazione, io non la lascerò in pace.

Dopo un abbondante colazione, sono salito in camera mia per prepararmi. Ho deciso di indossare un pantalone nero con risvoltino, una maglietta a maniche corte nera pure quella e delle scarpe eleganti di pelle lucida.
Adesso sono al mio specchio che mi sistemo i capelli.
Dopo aver afferrato chiavi della macchina, portafoglio e cellulare, esco dalla mia camera da letto e scendo al piano di sotto, per poter raggiungere il portone d'ingresso.
Esco da casa mia e il mio sguardo si posa immediatamente su Stacie che parlando da sola si incammina verso il liceo.

"Stacie." -la richiamo, attraversando la strada per raggiungerla.. devo parlare con lei, deve darmi una spiegazione e lei sentendomi sussurra qualcosa di incomprensibile allungando il passo- "Stacie aspetta." -affermo accelerando pure io il passo per raggiungerla e afferrandola dal polso la volto verso di me-

"Devo andare o farò tardi." -dice lei non guardandomi nemmeno in faccia e liberandosi dalla mia presa, inizia a correre verso il liceo sotto il mio sguardo-

Che diamine, perchè scappa? Ok che è davvero in ritardo, però l'ha usata come scusa per scappare da me, per non parlare con me, ma io non demordo.. parlerò con lei, mi farò dare una spiegazione su quel bacio.
Ho bisogno di sapere o impazzirò.

E' da circa due ore che sono al bar a lavorare e a servire i vari clienti che entrano, e adesso sono le dieci di mattina.
Esco dal taschino del mio grembiule legato alla vita il mio cellulare e decido di mandare un messaggio a Stacie, in questo preciso momento c'è la ricreazione a scuola.

Steve a Stacie: "Continua a scappare, ma tu mi conosci, sai che non demordo mai." -invio soddisfatto e dopo aver messo di nuovo il cellulare dentro al taschino, ritorno a lavoro-

"Qualche problema amico?" -mi domanda Lance e io lo guardo-

"Come mai questa domanda?" -lo guardo negli occhi-

"Non lo so, è da ieri che sei un po strano, sembri sulle nuvole." -mi risponde, pulendo il bancone-

"Sono parecchio sovrappensiero in questi giorni, ma nulla di preoccupante tranquillo." -gli sorrido e lui annuisce-

Non posso di certo dirgli che penso alla sua strana sorellina, non posso di certo dirgli che Stacie mi ha baciato, quello mi ammazza anche se a baciarla non sono stato io.

...POV STACIE...

"Andiamo alle macchinette che sto morendo di fame." -afferma la mia migliore amica appena suona la campanella per dare inizio alla ricreazione-

"Aspetta, mi è arrivato un messaggio." -le dico sentendo il mio cellulare vibrarmi in mano e leggendo che mi è appena arrivato un messaggio su whatsapp da parte di Steve, il mio cuore inizia a martellare- "E' un messaggio di Steve." -guardo negli occhi la mia migliore amica-

"E che dice?" -mi domanda, avvicinandosi a me-

"E che ne so, non l'ho ancora aperto." -affermo nervosa-

"E che aspetti?!" -mi domanda impaziente e io sospirando apro la chat con Steve e insieme leggiamo il messaggio-

Steve a Stacie: "Continua a scappare, ma tu mi conosci, sai che non demordo mai." -sbuffo, guardando la mia migliore amica-

"Che farai adesso?" -mi domanda e io sbuffo di nuovo, appoggiando la mia fronte sul mio banco lasciando le mie braccia giù a penzoloni-

"Non lo so." -sbuffo di nuovo-

"Vado a prendere qualcosa alle macchinette, hai preferenze?" -mi domanda, accarezzandomi la schiena-

"C'è il veleno? Preferirei morire piuttosto che parlare con lui." -le dico non guardandola nemmeno-

"Dai, non fare la stupida, non è mica la fine del mondo." -afferma e io sbuffo di nuovo- "Prendo le chips, torno subito." -dice andando via e io sbuffo un'altra volta-

"E adesso che cosa faccio?" -domando a me stessa, prendendomi la testa tra le mani- "Non voglio parlare con lui, non saprei nemmeno cosa dirgli." -sbuffo, alzando la testa verso l'alto tenendo gli occhi chiusi e vado indietro con la schiena, appoggiandola sullo schienale della mia sedia, lasciando le mie braccia giù a penzoloni-

Dopo qualche secondo sento delle labbra premere sulla mia fronte e io di conseguenza apro immediatamente gli occhi, ritrovandomi davanti il viso di Mitch tutto sorridente.

"Che diavolo fai? Sei pazzo?" -sbotto nervosa, guardandolo malissimo-

"Pazzo di te." -mi fa l'occhiolino, mettendosi seduto sul mio banco, mentre mi guarda negli occhi-

"Non baciarmi mai più." -sbotto nervosa-

"Ringrazia che non ti abbia baciato in bocca." -mi fa di nuovo l'occhiolino, sorridendo-

"Ma tu vuoi essere sempre ringraziato?" -gli domando acida e lui ridacchia- "Va via Mitch." -sbuffo, guardando fuori dalla finestra-

"Esci con me nel pomeriggio?" -mi domanda-

"Ci risiamo." -sospiro, incrociando le braccia sotto al mio seno, non guardandolo nemmeno in faccia e lo sento ridacchiare-

"Lo devo prendere come un no?" -mi domanda e io lo guardo-

"Lo devi prendere come un: io, con te, non ci uscirò mai." -gli sorrido falsamente e lui sospira-

"Eccomi di ritorno." -afferma la mia migliore amica, raggiungendoci- "Qualche problema?" -domanda, guardandoci entrambi-

"Il problema è che la tua amica non accetta di uscire con me." -gli risponde l'insopportabile-

"Il problema non è questo, il problema sei tu e la tua insistenza." -sbotto nervosa, guardandolo malissimo e in modo nervoso tolgo dalle mani della mia migliore amica il pacchetto di chips-

"Me ne vado." -afferma lui, alzandosi dal mio banco-

"Finalmente hai capito che non sei gradito." -sorrido falsamente e lui scuotendo la testa esce dalla classe-

"Perchè gli parli così?" -mi domanda Olivia e io sbuffo, guardando fuori dalla finestra iniziando a ingozzarmi di chips-

...POV STEVEN...

Sto servendo il pranzo ad un tavolo, quando...

"Rosie, Stacie mi ha mandato un messaggio dove dice che non viene al bar." -afferma il mio migliore amico alla sua donna e io sospiro-

"Va bene." -afferma lei, continuando a lavorare-

Continua ad evitarmi, perchè so che non viene al bar per non parlare con me, per non vedermi.

"Amico, io vado." -affermo, togliendomi il grembiule dalla vita, devo parlare con lei, deve darmi delle spiegazioni e se lei scappa, io continuerò a seguirla-

"E dove te ne devi andare? Il bar è pieno, non puoi lasciarci da soli." -afferma Lance-

"Lo so, mi dispiace, ma ho da fare una cosa davvero urgente, ve la caverete anche senza di me." -dico raggiungendo l'uscita del bar che sarebbe pure l'entrata-

"Steve." -mi richiama il mio migliore amico per controbattere, ma io esco dal locale e raggiungo la mia auto velocemente-

Forse Stacie non mi conosce abbastanza bene, non sa che io quello che voglio lo ottengo in una maniera o nell'altra.. lei deve darmi delle spiegazioni e le avrò.

Accosto davanti casa mia, notando Stacie arrivare in questo preciso momento da scuola.
Scendo dalla mia auto e a passo svelto vado verso di lei che sembra non essersi accorta di me.

"Stacie." -la richiamo e lei fissandomi sorpresa, si ferma di colpo sul posto- "Adesso parliamo." -affermo avvicinandomi, ma lei si volta e inizia a correre via- "Stacie." -quasi urlo correndole dietro-

...POV STACIE...

Maledizione che ci fa qui? Non dovrebbe essere al bar a lavorare?
Sto facendo di tutto per evitarlo, per evitare di parlare con lui e lui che fa? Lascia il lavoro per parlarmi.

"Stacie." -mi richiama di nuovo e io mi volto di poco verso di lui e noto che mi corre ancora dietro- 

"Lasciami in pace." -quasi urlo, varcando il grande cancello che da il benvenuto al parco-

"Dobbiamo parlare Stacie, fermati." -urla lui correndomi dietro, ma io continuo a scappare-

Non vedendo un piccolo gradino, inciampo e finisco a terra.

"Che male, maledizione." -sbotto, alzandomi velocemente e corro via, ma non faccio in tempo che Steve mi afferra per un braccio e mi volta con forza verso di se, facendomi sbattere contro il suo petto, entrambi con il fiatone-

"Hai finito di scappare adesso." -esclama con il fiatone e io nemmeno lo guardo in faccia- "Dobbiamo parlare Stacie." -afferma-

"Non.. non abbiamo niente di cui parlare io e te." -dico, guardando a terra-

"Non abbiamo niente di cui parlare?" -mi domanda scioccato e io nemmeno lo guardo- "Stacie mi hai baciato." -afferma, alzandomi il viso dal mento e ci guardiamo dritto negli occhi-

"Io non.. non ricordo nessun bacio." -esclamo imbarazzata, abbassando lo sguardo a terra-

"Stacie." -sussurra, alzandomi di nuovo il viso dal mento e ci guardiamo dritto negli occhi- "Voglio sapere il perchè, Stacie. Voglio sapere perchè mi hai baciato." -mi dice, guardandomi dritto negli occhi-

"Vuoi davvero sapere il perchè ti ho baciato?" -gli domando con il cuore a mille.. basta tenermi tutto dentro-

"Sì, per favore." -mi risponde, guardandomi dritto negli occhi e io abbasso la testa a terra, con il cuore che non smette di battere forte- "Stacie perchè?" -mi domanda dopo qualche minuto che non dico niente, alzandomi il viso dal mento- "Perchè?" -sussurra, guardandoci dritto negli occhi-

"Quante volte mi capita che chiudo gli occhi e ti immagino.. ti vedo.. ti sento.. un pensiero costante, un'emozione continua.. poi li riapro e mi rendo conto di quanto a volte sia meglio sognare che vivere.. tu sei il mio sogno più bello Steve." -lo guardo dritto negli occhi, con il cuore a mille-

"Stai cercando di dirmi che.." -mi scruta per bene-

"Che non ho mai amato così tanto, quanto amo te adesso Steve." -gli dico con occhi lucidi, guardandolo fisso nei suoi meravigliosi occhi color nocciola, mentre lui mi guarda sorpreso dalle mie parole-

"Io.. sono lusingato Stacie davvero, ma.. ma io sono troppo grande per te piccolina." -mi sorride, scompigliandomi i capelli e io tiro un sorriso, non guardandolo più negli occhi-

"Già." -sussurro con le lacrime agli occhi-

"Noi siamo amici Stacie." -lo guardo negli occhi e mi sorride-

"Devo andare." -detto questo scappo via correndo e scoppio a piangere- "Noi siamo amici." -sussurro in lacrime, continuando a correre- "Io non sono tua amica, io non voglio essere tua amica." -quasi urlo tra le lacrime-

Continuando a correre piangendo e non riuscendo a vedere bene, vado a sbattere contro qualcosa o meglio dire qualcuno, e di conseguenza finisco a terra.

"Maledizione." -sbotto e un attimo dopo scoppio a piangere-

"Stacie." -sussurra Mitch, aiutandomi ad alzarmi in piedi-

"LASCIAMI IN PACE." -urlo in lacrime fuori di me, allontanandolo con la forza- "LASCIATEMI TUTTI QUANTI IN PACE.. TI ODIO, ODIO LUI, ODIO TUTTI." -urlo, continuando a piangere in modo disperato-

"Stacie." -sussurra lui abbracciandomi forte di colpo e io piango ancora più forte aggrappandomi alla sua maglia, piangendo sulla sua spalla e lui mi stringe più forte- "Non piangere." -sussurra, ma io continuo senza sosta- "Stacie, che ti è successo?" -mi domanda e io con forza lo allontano da me- "Stacie." -sussurra dispiaciuto-

"Lasciami in pace." -quasi urlo e subito dopo corro verso casa mia-

Odio tutti.. odio Mitch, odio lui, odio i miei sentimenti, odio la mia età, odio tutti quanti.

"Io.. sono lusingato Stacie davvero, ma.. ma io sono troppo grande per te piccolina." 

"TI ODIO." -urlo piangendo, afferrando le coperta del mio letto e un secondo dopo le scaravento a terra- 

"Noi siamo amici Stacie." 

"No." -sussurro piangendo- "IO NON SONO TUA AMICA." -urlo in lacrime, scaraventando a terra tutto ciò che sta sopra la mia scrivania- "Ti odio." -sussurro inginocchiandomi a terra, coprendomi il viso con le mani-

...POV STEVEN...

"Che male, maledizione." -sbotta lei, alzandosi velocemente e corre via, ma non fa in tempo che io le afferro un braccio e la volto con la forza verso di me, facendola sbattere contro il mio petto, entrambi con il fiatone-

"Hai finito di scappare adesso." -esclamo con il fiatone e lei nemmeno mi guarda in faccia- "Dobbiamo parlare Stacie." -affermo guardandola-

"Non.. non abbiamo niente di cui parlare io e te." -esclama, guardando a terra-

"Non abbiamo niente di cui parlare?" -le domando scioccato e lei continua a non guardarmi- "Stacie mi hai baciato." -affermo, alzandole il viso dal mento e ci guardiamo dritto negli occhi-

"Io non.. non ricordo nessun bacio." -dice imbarazzata, abbassando lo sguardo a terra-

"Stacie." -sussurro, alzandole di nuovo il viso dal mento e ci guardiamo dritto negli occhi- "Voglio sapere il perchè, Stacie. Voglio sapere perchè mi hai baciato." -le dico, guardandola dritto negli occhi-

"Vuoi davvero sapere il perchè ti ho baciato?" -mi domanda-

"Sì, per favore." -le rispondo, guardandola dritto negli occhi e lei abbassa la testa a terra, voglio saperlo, voglio sapere perchè l'ha fatto- "Stacie perchè?" -le domando dopo qualche minuto che non dice niente, alzandole di nuovo il viso dal mento- "Perchè?" -sussurro, guardandoci dritto negli occhi-

"Quante volte mi capita che chiudo gli occhi e ti immagino.. ti vedo.. ti sento.. un pensiero costante, un'emozione continua.. poi li riapro e mi rendo conto di quanto a volte sia meglio sognare che vivere.. tu sei il mio sogno più bello Steve." -mi guarda dritto negli occhi, mentre mi dice tutto questo-

"Stai cercando di dirmi che.." -la scruto per bene, non credo di aver capito bene-

"Che non ho mai amato così tanto, quanto amo te adesso Steve." -dice questo guardandomi con quei suoi occhi chiari e così lucidi, mentre io la guardo sorpreso dalle sue parole, non mi aspettavo tutto questo, non mi aspettavo questo tipo di confessione da parte sua-

"Io.. sono lusingato Stacie davvero, ma.. ma io sono troppo grande per te piccolina." -sorrido, scompigliandole i capelli e lei tira un sorriso, non guardandomi più negli occhi-

"Già." -sussurra con le lacrime agli occhi-

"Noi siamo amici Stacie." -mi guarda negli occhi e io le sorrido, mi fa così tanta tenerezza-

"Devo andare." -detto questo scappa via correndo e io la guardo allontanarsi, ancora sconvolto da quelle sue parole, da quella sua confessione-

Non ho mai sospettato nulla, non ho mai nemmeno pensato che lei potesse amarmi, capite? Lei mi ama e adesso capisco molte cose.
Adesso capisco perchè guarda male Tanya e non la sopporta, è gelosa, è gelosa di lei.
Adesso capisco perchè si incanta a guardarmi, è innamorata di me, mi ama.
Adesso capisco perchè non le piace più che la chiami piccolina, non vuole essere vista da me in quel modo, ma vuole che la guardi come una donna, che la noti come tale e non come una ragazzina, ma io ho nove anni più di lei, lei ha sedici anni, è la sorellina del mio migliore amico e io posso solo esserne lusingato.
Vederla in quello stato, con le lacrime agli occhi, non mi è piaciuto per niente, non deve essere bello essere rifiutati dalla persona che si ama e posso solo immaginare come si possa sentire.

Sono al bar che sto servendo il caffè ad una donna, quando all'improvviso vedo entrare il rossiccio, che diavolo vuole questo?

"Lance." -lo chiama lui, raggiungendo velocemente il bancone-

"Mitch, ciao.. se stai cercando Stacie non è qui." -gli dice il mio migliore amico sorridendo-

"Non sto cercando Stacie. Ci siamo scontrati circa dieci minuti fa e piangeva, era disperata, non so cosa le sia successo, ma credo che sia stata rifiutata dal ragazzo che tanto le piace." -gli spiega lui e per un attimo mi guarda malissimo-

"Devo andare da lei." -afferma Lance preoccupato-

"No amore, me ne occupo io, non credo che ne parlerà con te." -afferma Rosie, togliendosi il grembiule-

"Hai ragione, fammi sapere." -afferma lui e Rosie andando via mi guarda in un modo strano, possibile che sappia dei sentimenti che prova per me?- "Grazie mille Mitch per averci avvisati." -lo ringrazia Lance e lui sorride-

"Di niente." -sorride e va via, e andando alla porta mi fulmina e io ricambio il suo sguardo.. quanto mi stai sul culo mostriciattolo rosso-

"Sono preoccupato." -afferma Lance e io lo guardo di scatto- "Giuro che se scopro chi è quel coglione che ha fatto soffrire mia sorella, gli taglio le palle." -ringhia e io deglutisco a fatica non dicendo nulla-

...POV STACIE...

"Oh mio Dio, che hai fatto?" -domanda la voce di mia cognata entrando in camera mia, vedendola un macello, mentre io continuo a piangere a terra- "Stacie." -si inginocchia davanti a me e mi abbraccia forte e io ricambio, piangendo sul suo seno- "Che cosa è successo? Vuoi raccontarmi?" -mi domanda-

"Ho confessato a Steve i miei sentimenti e lui.." -scoppio a piangere e lei mi stringe ancora di più, accarezzandomi la nuca-

"Non piangere." -sussurra dolce- "Ti ha rifiutato, vero?" -mi domanda convinta e io annuisco sul suo seno-

"Mi fa tanto male il cuore, Rosie." -sussurro, guardandola negli occhi e lei mi asciuga le lacrime con delle carezze- "Ti prego, strappami via il cuore." -sussurro piangendo e lei mi abbraccia di nuovo forte-

"Passerà stellina, con il tempo tutto passa." -mi dice dolcemente, accarezzandomi la schiena-

Tirando su col naso, mi allontano da lei e lei con delle dolcissime carezze mi asciuga le lacrime.

"Sono stata una sciocca, vero? Non dovevo dirgli nulla, dovevo tenerlo per me." -dico con le lacrime agli occhi- "Mi ha detto che è troppo grande per me, capisci? Sentire quelle parole pronunciata da lui mi hanno fatto male, hanno avuto un peso diverso." -guardo le mie gambe e lei mi accarezza la spalla-

"Devi dimenticarti di lui, stellina." -la guardo negli occhi e annuisco-

"E come faccio?" -le domando e lei mi accarezza il viso-

"Prova a uscire con qualcuno, con un ragazzo della tua età. Col tempo ti passerà e ti dimenticherai di lui." -mi sorride dolcemente e io annuisco-

"Forse hai ragione." -sorrido triste e lei mi accarezza il mento-

...POV STEVEN...

Sono a casa, dopo una lunga giornata di lavoro, e sono in camera mia, con solo addosso un paio di boxer, davanti la mia finestra, mentre fisso la camera di Stacie.

"Quante volte mi capita che chiudo gli occhi e ti immagino.. ti vedo.. ti sento.. un pensiero costante, un'emozione continua.. poi li riapro e mi rendo conto di quanto a volte sia meglio sognare che vivere.. tu sei il mio sogno più bello Steve."

E' stata la dichiarazione più bella di tutta la mia vita.
Mi hanno lusingato le sue parole, ma forse lei l'ha sempre saputo.. ha sempre saputo che tra noi due non potrebbe nascere mai nulla.

Poi li riapro e mi rendo conto di quanto a volte sia meglio sognare che vivere.

Con queste parole mi ha fatto capire che lei sa che io non ricambierò mai i suoi sentimenti e quindi per lei è meglio sognare.
Sognare una possibile storia d'amore con me, sognarmi mentre le confesso di amarla.. per questo per lei è meglio sognare che vivere, perchè nei suoi sogni tutto può accadere, nella vita reale invece non potrebbe mai succedere nulla tra di noi.

"Che non ho mai amato così tanto, quanto amo te adesso Steve."

Quelle parole mi hanno sorpreso e sconvolto parecchio.. può succedere che una sedicenne si prenda una cotta per un uomo più grande, che abbia un'infatuazione, ma lei non ha una cotta per me, lei mi ama, lei mi ha detto di amarmi e quelle parole mi hanno destabilizzato ancora di più.. non ho mai sospettato nulla, è stato tutto una sorpresa per me.

Abbasso lo sguardo sullo schermo del mio cellulare che tengo in mano e leggo chiamata da Tanya.
Passandomi una mano tra i capelli, rispondo.

"Pronto." -affermo-

"Ciao, stavi dormendo?" -mi domanda-

"No, ma stavo andando a letto." -le rispondo raggiungendolo-

"Steve, dove sei stato oggi? Sono venuta per l'ora di pranzo e tu non c'eri a lavoro.. ieri mi avevi detto che lavoravi." -mi dice e io chiudo gli occhi, sedendomi sul mio materasso-

"Mi dispiace, ma ho avuto un contrattempo." -le rispondo-

"Qualcosa non va, Steve? E da ieri che sei strano." -dice preoccupata-

"Va tutto bene, tranquilla." -cerco di sorridere, sono così scombussolato dalla dichiarazione inaspettata di Stacie-

"Perchè ho come la sensazione che non vuoi dirmi cosa ti succede?" -mi domanda-

"Tanya non insistere per favore.. ti sto dicendo che va tutto bene." -le dico e sono un po sgarbato-

"Ok, scusami tanto amore, non ti arrabbiare." -afferma lei-

"No, scusami tu amore, perdonami." -le dico e la sento sorridere-

"Mi hai chiamata amore." -afferma felice e io sorrido- "Mi sei mancato oggi." -sorrido-

"Pure tu." -le dico e la sento sorridere-

"Domani ci vediamo?" -mi domanda-

"Domani ti aspetto al bar." -sorrido-

"Fatti trovare però." -afferma sorridendo-

"Mi farò trovare tranquilla." -ridacchio e lei sorride- "A domani amore." -sorrido-

"Si.. notte amore mio." -mi saluta-

"Notte." -sorrido e attacchiamo la chiamata-

Mi passo una mano sul viso sospirando e subito dopo mi metto sotto le coperte.
Ero talmente preso da tutta quella situazione con Stacie, che mi sono dimenticato di Tanya che veniva al bar.
Che coglione!

...POV STACIE...

Sono seduta sul mio letto, sotto le coperte che sto leggendo un libro, quando si spalanca la porta della mia camera ed entrano mio fratello e Rosie.

"Ehi sorellina." -afferma raggiungendomi e io lo guardo- "Come ti senti?" -mi domanda-

"C'erano giorni migliori." -gli rispondo, tirando un sorriso-

"No ti prego, non te ne uscire con queste affermazioni da ragazza depressa." -afferma lui e io ridacchio-

"Che scemo." -sorrido e lui ricambiando il mio sorriso, mi abbraccia e io lo stringo-

"Dimmi chi ti ha spezzato il cuore, che io gli spezzerò tutte le ossa." -dice stringendomi e io sorrido-

"Non ha importanza." -sorrido, allontanandomi da lui e lui mi accarezza il viso-

"La mia sorellina innamorata." -esclama sorridendo- 

"Del ragazzo sbagliato." -tiro un sorriso-

"Beh guarda il lato positivo, il mondo è pieno di ragazzi." -mi fa l'occhiolino e io ridacchio annuendo- "Adesso a nanna." -sorride, stampandomi un bacio sulla fronte-

"Notte." -sorrido, guardandoli entrambi-

"Notte stellina." -mi sorride mia cognata, stampandomi un bacio sulla guancia-

Li guardo uscire dalla mia camera e appena si chiude la porta di camera mia, mi scivola una lacrima.
Sbuffando chiudo il libro che stavo leggendo e mi metto sotto le coperte e provo ad addormentarmi.
 
Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime ^^
Eccomi qui con un nuovo capitolo : ) 
Come vi sembra? Stacie, finalmente, si è dichiarata, ma poverina è stata rifiutata.
Fatemi sapere quello che ne pensate, lasciandomi qualche recensione ^_^

Mi mando un bacio.
-Elisa.
   
 
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