Steve
osservò Natasha ansimare, seduta sul sedile. Aveva il viso
sporco di
fuliggine e tossiva, gli occhi arrossati.
Rogers
scrollò le spalle, staccando alcuni pezzi di vetro che gli
si erano
conficcati nella tuta, uno era rimasto impigliato nella A rossa sulla
spalla.
"Te
la sei vista brutta" disse.
La
Hill, alle sue spalle, cliccò con una mano dei comandi,
continuando a
guidare il jet con l'altra mano.
<
Fortuna che non hanno le finestre rinforzate > pensò
Steve. Un po'
di fuliggine gli era rimasta tra i capelli biondi.
Natasha
sollevò lo sguardo e accennò un sorriso.
"Ho
fatto missioni peggiori senza recupero" assicurò.
Si
tolse una ciocca di capelli coperta di fuliggine dal volto arrossato.
"Rhodey?"
chiese.
Steve
strinse le labbra fino a farle sbiancare e incassò il capo
tra le
spalle. Si girò e indicò una gabbia simile a una
capsula al cui interno era
imprigionato e legato Rhodey.
"Sotto
controllo" spiegò.
Natasha
strinse le gambe al petto e prese un respiro profondo.
"Anche
io spesso vorrei strangolare Stark, ma farlo davvero...".
Steven
abbassò lo sguardo e corrugò la fronte.
"Stark
era immerso nel sangue. Non ha senso lo abbia fatto proprio il
migliore amico. L'Hydra si è inserita abbastanza fra noi
americani, da star
scatenando una guerra fratricida" disse roco.
Maria
piegò il capo all'indietro stringendo le labbra.
"Pensa
che il Colonnello sia compromesso?" chiese.
Natasha
sospirò, si mordicchiò il labbro.
"Ferire
Stark e scatenare un robot assassino mi sembrano ottime prove.
La domanda è perché fosse ferito".
"Se
non sei stata tu, probabilmente è stato Ultron. È
una creazione
Hydra, ma si sta ribellando anche a loro" rifletté il
Capitano.
Natasha
negò, stese le gambe e le accavallò sentendole
formicolare.
"L'ho
trovato così, te l'ho detto. Quello che mi turba
è che quella
macchina attacchi i suoi padroni".
Maria
tirò qualche leva, sospirò e tornò a
guardare avanti.
"A
me turba sia uscita dal laboratorio di Stark. Sarà
indistruttibile".
Steven
sorrise e le sue iridi azzurre brillarono.
"Stark
sarà sempre meglio di qualsiasi sua invenzione.
Troverà la
soluzione" le rassicurò.
Natasha
ridacchiò, Maria sospirò sonoramente roteando gli
occhi azzurri.
"Clint
mi ha detto che anche Thor era del partito di Stark. Sembra una
nuova moda".
Natasha
scrollò le spalle sottili fissando dov'era steso Rhodey.
"Forse
sarebbe bene si diffondesse".
****************
Tony
si passò la mano tra i capelli umidi, sbuffò
bevendo da una tazza. La
posò di fianco a sé e si poggiò contro
lo schienale della sedia.
"Chi
mi ha fatto pensare fosse una buona idea?" chiese.
Si
guardò intorno, roteò gli occhi e si
piegò sul tavolo osservando i
fogli.
<
Mi sentirei meglio a farlo alla tower, ma quel paranoico di Cap non mi
ci farà più mettere piede per anni >
pensò.
Sogghignò
e accavallò le gambe guardando verso lo schermo di un
computer,
scosse il capo.
"Oh,
seriamente. Solo nel giurassico usavano ancora questa roba"
protestò.
Lanciò
un'occhiata all'auricolare e si voltò verso la porta.
<
Non se la caveranno mai da soli, scommetto che Thor sta ancora
parlando di quanto siano necessari i sacrifici con Cap mentre Ultron
fabbrica
robot assassini per salvarci. Magari ha sentito i loro discorsi
patriottici,
per questo vuole ammazzarci tutti >.
Fece
scorrere la sedia e raggiunse il computer, digitò qualcosa e
guardò lo
schermo.
"Vibranio.
Perché sempre il vibranio? Cos'ha l'esercito americano, una
specie di paga extra se le cose sono fatte di vibranio?"
borbottò.
Si
grattò il capo e prese la tazza, bevve qualche altro sorso.
<
Alla fine tutto quello che mi serve è hackerare il sistema
di Ultron
per spegnerlo, ma non ho un punto di contatto per entrare nel suo
dannatissimo
server, ammesso che quel bastardo non abbia dei server ghost sparsi in
tutti i
suoi minion killer. Perché ha sicuramente dei
mini-sé, o sarebbe stupido e lo
avremmo già distrutto > pensò.