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Autore: __Lily    16/03/2017    1 recensioni
«Non sopporto l’idea di lasciarti andare sapendo che un giorno sposerai qualcuno e che qualcuno non sarà mai degno di te, Lyanna Stark. Avrei dovuto sposarti io. Mi hai conquistato, il mio cuore è tuo e lo sarà sempre.»
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eddard Stark, Elia Martell, Jon Snow, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Dopo il pomeriggio trascorso con Robert, Lyanna andò a fare una passeggiata da sola, il sole era ormai tramontato e l'aria si era fatta più fresca ma lei era abituata ai venti gelidi del Nord, in confronto l’aria della sera di Harrenhall le sembrava tiepida.
La reazione del principe l’aveva confusa, quello non era il Rhaegar che lei conosceva, però nonostante tutto Robert si era comportato da vero gentiluomo rimproverando pure il giovane Targaryen.
Rhaegar seguito da Ser Barristan Selmy aveva riportato la figlia nelle stanze sue e di Elia, poi aveva fatto chiamare il maestro per visitarla.
Rhaenys stava bene, la ferita era pulita e ben fasciata e la bambina se ne stava abbracciata alla madre, nonostante lo spavento fosse passato.
Si addormentò poco dopo e lui la lasciò dormire nel loro letto, rimase ad osservare il suo piccolo corpo fare su e giù ad ogni respiro, anche se stava bene la paura che aveva provato non se ne era ancora andata del tutto.
Elia si sedette vicino a suo marito e gli prese la mano.
«Grazie.»
«Non devi ringraziarmi» rispose Rhaegar guardando gli occhi marroni della moglie.
Elia non meriti un uomo come me.
Aveva notato che qualcosa preoccupava il suo sposo, gli scostò i capelli argentei e gli diede un bacio.
«Sai che puoi fidarti di me, qualunque sia la cosa che ti sta tormentando Rhaegar, a me puoi dirla. Tra noi non servono finzioni.»
Rhaegar, lasciati aiutare da me.
Non poteva, il suo malumore dipendeva dalla giovane Stark, ricordò il suo sguardo ferito e poi Robert Baratheon…
«Prima lasceremo Harrenhall e meglio sarà per tutti» disse, anche se sapeva che andarsene da lì non sarebbe cambiato nulla, il suo cuore non avrebbee smesso di provare ciò che provava per Lyanna.
«Presto saremo di nuovo a casa» disse lei accarezzandogli una guancia con la sua mano delicata, lui la prese e gliela baciò dolcemente, Elia colta alla sprovvista da quella vicinanza lo baciò come non faceva da tempo e se Rhaenys non fosse stata in quella stanza forse avrebbero nuovamente giaciuto insieme, anche se sapeva che suo marito non avrebbe voluto, la sua incolumità per importante per lui.
Rhaegar ricambiò, ma avrebbe tanto desiderato quel bacio da Lyanna Stark.
«C’è una cosa che devo fare Elia» le disse, poi diede un bacio a Rhaenys e ad Aegon che dormiva beato nella sua culla, Rhaegar quasi li invidiò per la loro serenità, la stessa che a lui era sempre mancata.
Mise il mantello rosso con lo stemma del drago a tre teste e uscì dalla loro camera, lasciando lì Elia e i bambini.
Rhaenys, Aegon - pensò - che gli Dei siano più clementi con voi di quanto non lo sono stati con me.
Uscì dal castello e senza chiedere a nessun cavaliere di seguirlo si incamminò verso l’accampamento degli Stark, doveva vedere la sua regina di amore di bellezza un’ultima volta.
Quella sera faceva freddo, molto più che ad Approdo del Re, lì era sempre caldo anche l’inverno, a volte invidiava la gente che viveva nel Nord, lì non mancava mai la neve nemmeno durante l’estate.
Proseguì a passo veloce, la voglia di rivedere la ragazza dagli occhi grigi come le tempeste era davvero troppa, lo stava consumando dentro, tornare ad Approdo del re senza di lei sarebbe stato davvero doloroso.
Fuori dalle tende trovò Rickard e Brandon Stark, il padre guardava orgoglioso il suo primogenito e per quanto Rhaegar si sforzasse in lui non notava somiglianze con Lyanna, erano così diversi.
Brandon era più riflessivo, trattenuto e cauto, Lyanna era uno spirito libero, indomita e quasi selvaggia.
Quando il lord si accorse della presenza del principe si inchinò e altrettanto fece Brandon Stark.
«Alzatevi vi prego» disse lui.
«Mio principe, non ti aspettavamo» confessò Rickard Stark.
«Lo so, mi dispiace per avervi interrotti.»
«Come possiamo aiutarti?» domandò lord Stark posando una mano sulla spalla del figlio.
«Sono venuto a parlare con lady Lyanna, con il tuo permesso mio lord.»
«Se mia figlia ti ha offeso con il suo gesto…»
«E’ per questo che sono qui, per scusarmi per il mio comportamento lord Stark. Ero molto preoccupato per Rhaenys e non mi sono comportato come avrei dovuto, sono grato a lady Lyanna per quanto ha fatto e anche a te lord Brandon, per aver ritrovato il gattino, mia figlia è molto affezionata a Balerion.»
«Non ho fatto nulla di che principe, il più lo ha fatto Lyanna.»
Rhaegar sorrise, si era vero, era stata tutta opera sua.
«Puoi aspettarla qui se lo desideri, è andata a passeggiare un po’ ma dovrebbe arrivare a momenti» disse lord Stark.
«Non voglio abusare della vostra gentilezza.»
«Entra pure principe Rhaegar.»
Rhaegar seguì i due Stark nella tenda più grande, gli altri due figli del lord di Grande Inverno si trovavano con Jon Arryn, era così impaziente di rivederla.
Lord Stark offrì al principe della birra, una bevanda che aveva gustato poche volte, non era molto buona ma nonostante tutto e per non offendere nessuno ne bevve qualche sorso.
Lyanna tornò all’accampamento poco prima della cena, era stata fuori troppo e sapeva che suo padre avrebbe potuto arrabbiarsi, ma avrebbe fatto breccia nel suo cuore duro e lui l’avrebbe perdonata.
I soldati la salutarono e lei ricambiò, poi si recò nella tenda di suo padre a salutarlo.
Quando scostò i lembi rimase quasi pietrificata, Rhaegar Targaryen era seduto lì assieme a suo padre e a Brandon e stava quasi sorridendo sorseggiando una coppa di birra.
«Lyanna, ti stavamo aspettando»
«Padre» disse lei, si avvicinò a lui e gli diede un bacio, «cosa fai qui?» domandò freddamente al suo amato principe.
«Lyanna… non è il modo di rivolgersi ad un principe» la rimproverò il padre.
Rickard Stark aveva ragione, ma Rhaegar l’aveva proprio fatta infuriare quel giorno.
«Non preoccuparti lord Stark, credo che lady Lyanna abbia le sue ragioni.»
«Davvero? Dimmi cosa vuoi e vattene.»
Suo padre la rimproverò con lo sguardo.
«Brandon credo che Lyanna e il principe debbano affrontare questo argomento da soli.»
Bran guardò sua sorella cercando di capire se fosse d’accordo a restare sola con il giovane Targaryen ma lei lo rassicurò con il suo sguardo e così uscì dalla tenda.
«Non essere troppo dura con lui» disse suo padre, le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla tenda lasciandoli soli.
«Cosa vuoi? Perché sei qui? Se è per rimproverarmi ancora…»
«No» disse lui alzandosi e posando la mano sul braccio di Lyanna Stark.
«Non capisco Rhaegar…»
«Lo so, sono qui per scusarmi. Lyanna ero preoccupato per mia figlia, non avevo idea di dove fosse, se stesse bene o male e Elia… perdonami se puoi.»
I suoi occhi viola erano sempre così tristi, raramente si concedeva di essere felice, ma con lei lo era stato anche se per poco.
«Posso capire la tua preoccupazione.»
«No non puoi e non potrai finché non avrai un figlio.»
L’idea che un giorno avrebbe avuto dei figli da Robert Baratheon gli incendiò il sangue nelle vene.
Istintivamente la sua mano si posò sulla sua pancia piatta, Rhaegar se ne accorse subito, nulla le sfuggiva dei suoi gesti.
«Forse un giorno riuscirò a capirti allora.»
«Ti ho vista con Rhaenys, sarai una brava madre Lyanna Stark.»
«E’ la seconda volta che me lo dicono oggi. Deve essere vero.»
Erano così vicini, l’attrazione che provavano era molta, forse troppa, Rhaegar non riuscì più a resistere e la baciò proprio come aveva fatto nel Parco degli Dei, lei ricambiò, bramava le sue labbra, voleva tutto di lui e non perché fosse un principe, a Lyanna i titoli non erano mai importati veramente.
Si guardarono negli occhi, mentre le loro mani erano unite, strette, quasi indivisibili.
«Non so come riuscirò a lasciarti andare via da me.»
Lyanna gli fece una carezza, passando la mano anche tra i suoi capelli argentei come la luna nelle sere di estate.
«Nemmeno io Rhaeagar, ma i nostri destini sono separati.»
«Lo pensi davvero?»
«Tu no? Abbiamo entrambi dei doveri a quali dover adempiere, per quanto vorremmo che le cose fossero diverse. Non potrò mai appartenerti come vorrei.»
«Lyanna…»
La abbracciò forte, stringendola a se, inebriandosi del profumo dei suoi capelli scuri e ricci, era così bella, sembrava forte ma in realtà era fragile come una rosa, come le rose che le aveva donato il giorno del torneo.
Avrebbe voluto che quel momento durasse per sempre, avrebbe voluto che gli Dei potessero fermare il tempo per farli amare fino alla fine dei giorni.
Poi dovettero separarsi.
Rhaegar le diede un ultimo bacio, avrebbe serbato per sempre nel suo cuore quegli attimi di pura felicità, li avrebbe custoditi con cura e gelosamente, avrebbe ripensato a quei momenti nelle notti fredde e tristi.
Lyanna lo accompagnò fino alla tenda, mano nella mano, restarono a fissarsi per alcuni istanti che parvero un’eternità.
Poi lei lasciò la sua mano e osservò Rhaegar Targaryen andarsene, il mantello rosso con il drago a tre teste svolazzare nell’aria fresca di Harrenhall.
«Addio mio drago» sussurrò osservando l'amore della sua vita andarsene per sempre via da lei. 







 

Eccomi qua con un nuovo capitolo!
Be' spero davvero che vi piaccia tanto quanto a me è piaciuto scriverlo, questa coppia mi piace un sacco.
A presto miei lettori.
Lils

  
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