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Autore: Mick_ioamoikiwi    17/03/2017    2 recensioni
I pensieri e i sentimenti di Sasuke e di Itachi a proposito del loro complicato rapporto, racchiusi in una serie di drabble e flashfic.
«Sappi che, qualunque cosa deciderai di fare, io ti amerò per sempre.»
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Hiden ~ il canto dei sopravvissuti'
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Quel che resta
 
Sasuke si fermò a guardare il mare e le sue onde che si infrangevano, con rabbia, sugli scogli sotto di sè. Ripensò a tutti gli sbagli fatti fin da quando aveva lasciato il villaggio e i suoi compagni. "Io non ho bisogno di loro, io sono un vendicatore..." pensò. Eppure, ora che aveva avuto la sua vendetta si sentiva terribilimente vuoto, come se gli avessero aperto uno squarcio nell'addome e gli avessero tolto gli organi e il sangue.
Il mare continuava a infrangersi e a schizzargli piccole gocce di acqua salata sulle guance: Sasuke poteva sentirne il sapore sulle labbre secche, in realtà si era messo a piangere come un pivello ma cercava di non darlo a vedere. Istintivamente abbassò lo sguardo verso lo strapiombo sotto di sè: con la coda dell'occhio vide le macchie di sangue secco sui vestiti; quella visione gli provocò un senso di oppressione così intenso tale da strapparsi di dosso la camicia che nascondeva i segni della lotta con Itachi.    
Il suo viso si strinse in un'espressione di dolore che cercò di cancellare mordendosi il labbro; tuttavia l'immagine di suo fratello che avanzava verso di lui, ormai in fin di vita, era ancora vivida nella sua mente e non sarebbe mai andata via: quelli erano stati gli unici momenti della sua vita in cui aveva avuto seriamente paura di morire. C'era stata anche quella volta durante le selezioni dei chunin, quando Orochimaru aveva posto il suo segno maledetto sul suo corpo, ma era stata una paura diversa e in fondo era ancora solo un bambino. Itachi invece aveva un sorriso strano dipinto sul volto che presagiva soltanto la voglia di prendersi quegli occhi che tanto bramava.
Itachi aveva sorriso anche nella morte, lui aveva sempre sorriso nonostante tutto il dolore che si portava dentro da molti anni. Poi il ricordo della notte in cui era morta la sua famiglia si fece strada nella sua mente, fino all'immagine di Itachi che se ne andava piangendo.
Sasuke sentì le lacrime scorrergli calde sulle guance. "Perdonami nii-san. Dovevo capirlo che qualcosa non andava, spero tu sia felice d'ora in poi... in fondo volevi che fossi proprio io a liberarti di questo peso enorme." Pensò. 
Poi si girò verso il team Hebi, con il suo solito sguardo omicida nello Sharingan di cui tanto andava fiero. «Vendicheremo Itachi distruggendo Konoha e i suoi capi villaggio.» disse infine gelido.  
   
 
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