Il concerto è finito da poco, siamo rientrati in hotel. Siamo tutti molto stanchi, ma tutto sommato siamo contenti, è sempre piacevole vedere le fan felici che ci acclamano e sostengono ad un concerto. Il primo a ritirarsi è Suho, è evidente la stanchezza sul suo volto. Ci rivolge un sorriso quasi forzato, e sparisce dietro la porta della "nostra" camera, quella che condividiamo in hotel in questa tappa del tour, in Malesia. Poi, uno alla volta ci salutiamo, e dirigiamo ognuno alla propria stanza.

Entro in camera, mi cambio velocemente e mi getto sul letto. Sto per addormentarmi quando,sento un'ansito provenire dal letto del leader. Apro gli occhi. Un singhiozzo. Mi metto seduto sul letto, e guardo il letto dove Suho è rannicchiato tra le coperte.
"Ancora". Penso. Non ho bisogno di sapere cosa stia succedendo, lo so già, l'ho già capito. Ormai da più di un mese la situazione è sempre la stessa. Suho sta piangendo, di nuovo, per Lay. Mi avvicino piano a lui. Allungo una mano, e gli scuoto delicatamente una spalla, per farlo accorgere della mia presenza. << Hyung >> Lo chiamo. Suho si mette seduto guardandomi, e io mi siedo sul bordo del letto accanto a lui. Ha gli occhi rossi, e non smette di singhiozzare. << Chen... >> La sua voce è rotta dal pianto. << L-lui... Mi m-man-ca da m-ori-re... >> Lo abbraccio, per fargli capire che, se ha bisogno di qualcosa, io ci sono. << Lo so! >> Mi limito a rispondere cercando di farlo tranquillizzare, passandogli una mano sulla schiena.
<< F-fa m-male... >> << F-fa ma-le, non poterlo avere qui, n-non p-poterlo s-tri-nger-e. >> Le lacrime continuano a rigargli il volto, e lo sento tremare nell'abbraccio.
<< Tornerà hyung, vedrai che questa situazione si risolverà. >> << Appena potrà, tornerà. >>

Ormai sono passati circa tre mesi da quando Lay, per vari impegni è volato in Cina. Tra promozioni varie, film e show. Poi sono subentrati anche dei problemi diplomatici tra i due paesi.
È una situazione difficile e snervante, spero solamente che si risolva nel migliore dei modi, ilprima possibile. Mi fa star male vedere Suho hyung in queste condizioni.
Mi stacco lentamente dall'abbraccio, poi guardo il leader negli occhi. Non ha smesso di piangere, ma sembra che
stia iniziando a calmarsi un po'. Gli passo un fazzoletto. Nel suo sguardo posso leggere, tristezza e paura. Come se gli leggessi nel pensiero, intuisco quello che sta pensando ora. << Non provare a pensarlo... >> Suho mi quarda e gli occhi gli tornano lucidi. << Ho p-paura. >> Sussurra. A quel punto lo stringo di nuovo in un abbraccio. << H-ho p-paura di p-per-derlo. >> Singhiozza appoggiato alla mia spalla.
<< Tornerà. >> Dico soltanto, cercando di rassicurarlo e farlo calmare nell'abbraccio. Qualche minuto dopo si lascia avvolgere dalla stanchezza, si addormenta sfinito dal pianto. Lo riadagio disteso tra le coperte e finalmente lo lascio riposare.