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Autore: Astral Della Rovere    18/03/2017    5 recensioni
"Sam non ha dimenticato ciò che Lucifero gli ha detto nella gabbia: “Cosa farai una volta che ci avrai aiutato con Amara?”, “Magari mi trasferisco a Los Angeles, risolvo crimini…”. Non può davvero fare questo, non Lucifero!"
E se davvero Lucifero avesse deciso di abbandonare la sua vecchia vita dopo lo scontro con Amara? E se Lucifer Morningstar, affascinante proprietario del Lux e capace consulente civile dell'LAPD fosse lo stesso Lucifero che conoscono i Winchester?
Prima parte della Serie "Evolution".
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'EVOLUTION'
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Metti insieme due donne un po’ particolari.

Metti che entrambe hanno delle passioni in comune.

Metti che una delle due dice “Ho una propostona da farti!”.

Metti che l’altra ingenuamente ci si butta a capofitto…

Ecco che hai due autrici bipolari, diverse eppure simili quel tanto che basta per scrivere una long a tempo di record con annessi seguiti in lavorazione e split vari.

Bene, questo siamo noi! Io sono Astral, e ho una dipendenza da scrittura. Non so come uscirne, perché non voglio!


E ci siamo già giocate due terzi dei lettori che si sono addormentati nel frattempo ;) Io sono OcaPenna e sono quella acida. Mo leggete che è meglio.


Uffa! Ok, si capisce così che io sono la parte prolissa del duetto! Ok, è vero. In ogni caso...leggete la nostra fiction, recensite e NON fate i bravi :D


p.s. Non siamo da TSO...lo giuro!

p.p.s. Ringrazio sentitamente la nostra lettrice beta che si è calata con noi nel nostro mondo senza conoscere un solo personaggio di quelli trattati! Ti adoro Alariel! Sei spietata (non è vero, sei buona come il pane) e professionale! W i Boscaioli!





CAPITOLO UNO



- Detective!


Con un sospiro esasperato e un'espressione offesa, l’elegante uomo in completo di Prada si guarda intorno: gli agenti se la ridono sotto i baffi. Essere mollato sulla scena del crimine a piedi, solo per un’innocente battutina sulla condotta morale della vittima è inaudito. Ora Lui, Lucifer Morningstar, deve chiamare un taxi! Questo siparietto si ripete fin troppo spesso e per il dipartimento è diventata un abituale e simpatica distrazione; c'è addirittura chi scommette su quante volte in una settimana la Detective Decker abbandonerà il suo partner. A dire il vero c'è anche chi scommette su quando, finalmente, la Detective cederà alle avance dell’aitante uomo d'affari e chi sostiene che l’abbia già fatto, ma di solito questi stolti mormorano sottobanco per non incorrere nelle ire dell'ex marito della Decker, il Detective Espinoza.


- Fantastico! Chi mi chiama un taxi? Hey...tu, Agente Ciambella hey! Ma che fai, te ne vai anche tu? Che posto orribile Los Angeles.

-o-


L'ascensore termina la sua corsa e si apre nel lussuoso attico situato sopra il Lux. Al Diavolo piace il suo nido, certo non troppo grande ma dotato di tutto, compresi una splendida piscina e un idromassaggio riscaldato. Non opulento ma di classe, decorato con marmi italiani, cristalli e  mobili di design.  E poi c’è il suo angolo preferito: il bar personale,  sempre rifornito del miglior whisky in circolazione. Lucifer getta la costosa giacca sul pianoforte mentre si avvicina al bancone e si versa una generosa porzione di alcol in un bicchiere Tumbler.


- Mattinata difficile?


Ottimo! Ci mancava solo il suo noioso, borioso fratello per completare il perfetto cliché della giornata nera.


- Amenadiel, che piacere! Cosa ti porta in questo nido di perdizione? Lo sai che Maze non si trova più qui. - un sorriso velato di sarcasmo viene indirizzato all'alto angelo nero seduto dietro la scrivania retrò in mogano. Come trova noiose le frequenti visite del fratello. Se almeno cambiasse argomento smettendola di assillarlo con la storia della miracolosa nascita di Chloe!


- Luci, dobbiamo parlare, lo sai. Io…


- Ancora fratello? Ma non sei stanco di provarci e riprovarci? IO non ne voglio parlare, nè adesso nè mai! E ora vattene, ho altro da fare che stare ad ascoltare le tue recriminazioni e i tuoi sensi di colpa. Telefona a Linda!


L'angelo caduto sospira scuotendo la nera testa esasperato. Beh, valeva la pena averci riprovato


- Va bene, me ne vado. Però non potrai scappare per sempre...sei tornato a casa e non vuoi parlare con nessuno, nemmeno con Linda. Ti ributti nel lavoro come se nulla fosse, eviti ogni riferimento a quando hai salvato Chloe…


- Si, e continuerò a farlo, per cui smettila! E dì a Maze di fare la stessa cosa.


L'ex arcangelo si siede al pianoforte e comincia a suonare facendo scorrere agilmente le dita sulla tastiera. Ama suonare, è stato incredibilmente facile imparare le note, il ritmo; la musica l'aveva sempre affascinato e attratto. Accenna ad un classico del blues sperando che il messaggio sia chiaro abbastanza: “togliti dai piedi uccellaccio spennato”. A quanto pare funziona perché poco dopo sente l'ascensore aprirsi e richiudersi.



-o-



- No Alicia! Se si muove di giorno non è un Revenant ma un aptur...atur… - Dean sbuffa infastidito e si arrende - Sam!


Sam si avvicina allo smartphone e prende la parola in vivavoce.


- Ascoltami Alicia, se questa creatura è attiva alla luce del giorno è un aptrgangr, una specie di non-morto norreno particolarmente potente. È in grado di usare la magia ed è immune all'argento, le misure anti revenant non funzioneranno. Il ferro lo rallenta, ma non lo ferisce. Dovete attirarlo al suo tumulo e lì...beh, l'unica cosa che funziona con un aptrgangr è la decapitazione seguita da un bel falò. Poi dovete mescolare le ceneri alla terra del tumulo e disperderle in mare.


Dean s’intromette.

- Fate attenzione, chiaro? Niente eroismi! Se vi succede qualcosa vostra nonna ci ammazza...


“ Ricevuto. Grazie ragazzi.” e la comunicazione si interrompe.


- Hey! Fateci sap...dannati marmocchi!...- il maggiore dei Winchester si passa una mano sulla bocca esasperato. Il minore lo guarda quasi divertito.


- Se la caveranno Dean, non sono sprovveduti. - Sam richiude il grande tomo sulla mitologia norrena che aveva appena consultato per aiutare i giovani cacciatori figli di Asa Fox. - Sai, se non avessi paura di volare potremmo raggiungerli in poche ore.


- Sei matto? - uno sguardo inorridito viene rivolto al fratello prima di accorgersi che lo spilungone se la sta ridendo tra i denti. - Stronzo!


- Coglione!


- Vado a prendere da mangiare, intanto tu controlla il tavolo psichico, è l'ora del collegamento.

Dean esce dalla stanza diretto al garage e al fast food più vicino.


- L'insalata! Per me insalata...non quel coso con i donuts...- ma Sam riceve come risposta solo una risata sadica. “Ok. Digiunerò”.


-o-


Il più giovane dei Winchester si avvicina all'enorme tavolo nell'atrio, il salone della guerra, come lo chiamavano gli Uomini di Lettere. Sospira guardandolo. Ci avevano messo secoli ma alla fine erano riusciti a riparare quel fantastico esempio di tecnologia e arti magiche. Non era stato facile, aveva passato intere nottate a cercare i manuali di utilizzo e composizione tra gli archivi e i magazzini del bunker, ma alla fine li aveva trovati e, con l’aiuto di qualche amico stregone (James nello specifico) erano riusciti a recuperare l'occorrente e a riparare l'aggeggio. O meglio, lui l'aveva riparato mentre Dean non aveva fatto altro che mettere in disordine i fogli e gli schemi. Però avevano deciso di accenderlo e tenerlo operativo solo per alcune ore la sera, in modo da non scaricarne l'energia troppo rapidamente.

Quando era riuscito ad attivarlo, Sam si era sentito invincibile, meglio che se avesse sterminato un intero covo di vampiri! Un sorriso gli sale spontaneo mentre accende l’interruttore alla console comandi: il tavolo fa un rumore come di circuiti in movimento, seguito da un sibilo stridulo prima di accendersi. L’intera mappa degli Stati Uniti prende vita e piccole lucine cominciano a comparire. Tutto regolare fino a quando non diventano più grandi e rosse, allora c’è qualcosa di grosso in movimento, intense energie soprannaturali in azione. Trovare Lucifero così è un azzardo, ma dopo mesi e mesi di ricerche c’erano riusciti: soggetto identificato a Los Angeles. Per localizzarlo avevano fatto affidamento su amici cacciatori operativi in zona che erano riusciti a scovarlo niente meno che...alla luce del sole! Ha aperto un night alla moda, vive in modo normale, per quanto orge, festini, sesso e droga possano essere parte di una vita normale tenuto conto che si tratta del Principe delle Tenebre, il Diavolo in persona, colui che aveva quasi completato l’Apocalisse; essere considerato un basso profilo. Strano, molto strano...ma fino ad ora non ha compiuto atti deplorevoli, nessuna insolita attività demoniaca, non rimane da fare altro che trovare un modo per poter capire le intenzioni reali dell’arcangelo. Certo Sam non ha dimenticato ciò che Lucifero gli ha detto nella gabbia: “Cosa farai una volta che ci avrai aiutato con Amara?”, “Magari mi trasferisco a Los Angeles, risolvo crimini…”. Non può davvero fare questo, non Lucifero!


-0-


- Salve, in cosa posso servirla?


Il tono petulante della ragazzina dietro al banco dà ai nervi ma il Jiffy è il miglior posto per gli hamburger nell’arco di miglia.


- Ciao! Mi porti un…


- Vuole provare il nuovo piatto del giorno?


Lo interrompe quella versione apatica di Hanna Montana. Dean si chiede se sia legale far lavorare quella bambina mentre fissa con orrore le gote impiastricciate di belletto.


- No, grazie. prendo un…


- È sicuro di non voler provare il nuovo piatto del giorno? L’ “Hunter” è fatto solo con la miglior carne…


- Hunter? Si chiama “Hunter”, sul serio?


La ragazzina lo guarda con aria vacua senza smettere di masticare la gomma.


- Okay, senti va bene. Dammi due di quei cosi, quattro donuts glassati e sei birre.


La ragazzina se ne va in cucina e per un momento Dean si chiede da quando le tredicenni hanno quel modo di ancheggiare.

Poi la suoneria del telefono lo distrae.


- Hei Cass! Come va con quegli angeli psicopatici?


- Dean...sono nei guai! Sono davvero impazziti! Si tolgono a vicenda la grazia per accumulare potere...pensano di poter riavere indietro le ali così. Devo andare...ti richiamo!


- Hei Cass asp… Cass!


“Maledetto angelo!” pensa Dean con stizza mentre ricaccia il telefono in tasca.
Ci mancano pure i pennuti che si massacrano a vicenda al posto di dare una mano.


- Sono 29 dollari e quaranta.


Paga in fretta ed esce. Prima di rimettere in moto Baby si prende il tempo per scrivere un messaggio a Cass, se mai riuscisse a leggerlo.


Da Dean a Cass:

“Tieniti in contatto. Avverti se hai bisogno e non fare cazzate”.


C’è qualcosa di sbagliato nel fare da babysitter ad un angelo ma non ha nessuna voglia di vederlo ammazzato nell’ennesima guerra tra pennuti.

Che poi per quale diavolo di ragione lo aveva chiamato per sbattergli il telefono in faccia? Magari era successo qualcosa. L’immagine dell’angelo sdraiato per terra con il fianco maciullato dalla lancia di Michele gli torna davanti agli occhi ma decide di non pensarci.  La loro vita ha questa stranezza: ti rende consapevole di tutti gli orrori in agguato nel buio pronti a massacrare te e i tuoi cari, ma ti insegna a non farci caso. Altrimenti impazzisci.

Mette in moto e alza il volume della radio lasciando che la voce di Geddy invada l’abitacolo.

Quando arriva nel garage del bunker e spegne l’auto riprende il mano il telefono ma non c’è nessuna notifica. Sono passati quindici minuti, se non fosse successo nulla avrebbe risposto.


Da Dean a Cass

“Cass, rispondi!”


Un momento dopo il telefono gli squilla nella tasca mentre chiude la portiera. Con un sospiro di sollievo riconosce la suoneria di Cass.


- Hei! Che è successo?


- Dean. È tutto ok. Ho quasi fatto.


- Sì, mi hai fatto quasi venire un infarto, ecco che hai fatto, Cass! - ora che sa che sta bene lo strozzerebbe volentieri - Non si chiama la gente per riagganciare in quel modo!


- Si certo...aspetta.- e dall’altra parte della chiamata si sentono rumori di lotta, parole in enochiano e urla.


- Cass, merda!


Passano alcuni secondi e poi il silenzio in cui il corpo di Dean resta immobile.


- Merda! Cass!


- Dean! Eccomi. Dicevi?


- Stai bene? Che è successo?


- Certo che sto bene. Non hanno sentito ragione, ho dovuto renderli inoffensivi. A breve i miei fratelli verranno a prenderli per portarli nelle prigioni celesti.


Dean sente il corpo rilassarsi ed è sollevato al punto di non avere più voglia di litigare con l’angelo per spiegargli le normali interazioni umane.


- Okay Cass, senti quando hai fatto torni al bunker? Abbiamo ancora un diavolo da trovare da queste parti e un po’ di aiuto angelico farebbe comodo.


- Arrivo il prima possibile. A presto.


Come sempre la comunicazione si interrompe prima che Dean abbia modo di rispondere.

Percorre in automatico la strada fino alla sala d’ingresso dove Sammy lo aspetta davanti al tavolo.


- Ho portato le proteine Sammy!


Sam guarda il fratello con sospetto.


- Non l’Elvis Luther Burger, vero? Dimmi di no ti prego…


Dean sogghigna divertito.


- No! Hanno fatto un nuovo piatto del giorno e, indovina un po’, si chiama “Hunter”!


- Scherzi? E l’insalata? Hai preso l’insalata?


- Sei pazzo? L’insalata è per i conigli, Sammy! I cacciatori mangiano “Hunter”! Ho sentito Cass…


Dice stappando una birra e andando a sedersi di fronte al fratello.


- Come sta? Ha detto quando torna?


- Ha quasi finito le sue cose da angelo. Dice che quando può arriva. Notizie dal tavolo?


Il minore dei Winchester si allunga sul tavolo prendendo a sua volta una bottiglia.


- Nulla di diverso. Pare però che qualcosa di più forte stia accadendo a LA; potrebbe anche non essere Lucifero, ho controllato nei database della polizia, nessun caso strano.


- Hum. Quindi cosa? Definisci forte…


Sam sorseggia pensieroso la birra sbirciando appena gli appunti sul tavolo.


- Potente...intendo di potente. Si è accesa una lucina dorata, e nelle istruzioni non è menzionata nessuna lucina dorata...non so a cosa possa riferirsi.


Dean recupera il panino e lo scarta: ha davvero un bell’aspetto.


- Beh, direi che se sul tavolo magico si accende una lucina sconosciuta nella città dove il Diavolo ha preso residenza… cioè dai, andiamo! Vuoi dirmi davvero che pensi non c’entri Lucifero?


Il minore sospira posando la bottiglia proprio vicino alle lucine che sono Los Angeles.


- Non so Dean, potrebbe come non potrebbe. Ho provato a chiamare Garth che dovrebbe trovarsi nelle vicinanze di LA ma non risponde.


- Non so se essere deluso o sollevato


Risponde il maggiore addentando il suo squisito panino.


- Voglio dire, Garth! Se questa roba riguarda il Diavolo non so se sia la persona che vorrei sul posto…


- È l’unico cacciatore che abbiamo in zona. Si lo so, è Garth ed è un licantropo, ma non abbiamo altri aiuti.


- Ecco appunto, un licantropo, Garth licantropo è il nostro asso nella manica?


Sam guarda di straforo il fratello. Quello che sta per suggerire sa che non sarà di suo gradimento.


- Io avrei un’idea…


Dean lo guarda perplesso e finisce la birra.


- Sono tutto orecchi.


Il minore prende l’hamburger e lo osserva sollevando la fetta di pane. Nemmeno un cetriolino, una foglia di insalata, solo bacon, carne e carne.


- Mentre cercavo notizie per Alicia e Max mi sono imbattuto in uno dei libri che desiderava avere Rowena, potremmo chiederle un favore in cambio di uno degli incantesimi che contiene, una divinazione da lontano.


Dean finisce il panino, si toglie le briciole dalla bocca e si prende il tempo per valutare il pensiero di Rowena con in mano il libro d’incantesimi e la quantità di danni che avrebbe potuto fare. D’altra parte la strega si è dimostrata utile di recente. Si prende il tempo per alzarsi, agguantare un’altra birra, stapparla e dare una lunga sorsata prima di rispondere.


- Okay, facciamolo.





   
 
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