Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Ricorda la storia  |      
Autore: Pally93    18/03/2017    4 recensioni
Sana, in montagna per girare La Villa dell'Acqua, riesce finalmente a telefonare ad Hayama, solo per scoprire che si è fidanzato con Fuka. Da qui partono i suoi attimi di disperazione in un lungo flusso di coscienza suggeritole dalla madre. E' giunta l'ora per Sana di mettere ordine nei suoi pensieri e nel suo cuore e di confrontarsi finalmente con le sue emozioni.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Akito/Fuka, Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Devi sapere che ogni volta che ho un problema lo metto per iscritto e poi lo affronto. Se tenti di fuggire o di accantonare un problema quello ti insegue, ti insegue fino a che non ti raggiunge, poi ti prende e non ti lascia in pace. Ecco perché dobbiamo essere noi a inseguire le difficoltà, guardarle in faccia e risolverle. Bisogna lottare per vincere.”
 
E ti pare facile. Mamma, so che sei corsa fin qui per me, ma per affrontare il problema bisogna prima sapere quale sia, il problema. In questo momento mi sembra di averne così tanti che non so nemmeno da dove cominciare a metterli per iscritto. Essere venuta fin qui a girare il film è stato un errore. Che poi, è anche colpa mia. Cosa pensavo, che lasciando casa per tre mesi niente sarebbe cambiato? In realtà non pensavo proprio a niente, non sapevo niente, non me ne ero accorta. Sono una sciocca, una colossale sciocca. Avrei dovuto capirlo prima, fare qualcosa. Forse… Forse in vita mia ho interpretato così tanti ruoli che non so più cosa aspettarmi dalla vita reale. O forse ha ragione Hayama quando dice che sono ottusa.
 
Hayama…
 
E’ servito tutto questo per farmi capire come stavano le cose. E’ stato necessario arrivare  a tanto, ritrovarmi a letto in lacrime, con i pugni serrati e la voce rotta; è stato necessario perdere la voglia di mangiare, di ridere, di parlare con chicchessia per rendermi conto di cosa lui fosse diventato per me.
 
Sana, sei una sciocca. Proprio non potevi accorgertene prima?
 
Non avrei potuto rendermene conto mesi fa, prima di partire, prima ancora di accettare la parte in questo stupido film? Avrei potuto evitare tutto questo…Tutto questo dolore. E così sono qui, in una stanza che non è nemmeno la mia, in cima a una montagna dimenticata da dio, che fisso una pagina bianca sentendomi dire che dovrei mettere i miei problemi per iscritto.
 
Fuka.
 
E pensare che il primo giorno di scuola mi è sembrata a posto, siamo state amiche, anche se per qualche mese soltanto.
 
Fuka, come hai potuto farmi questo?
 
Se quello che sostiene Naozumi è vero, che l’unica a non essersi accorta dei miei sentimenti ero proprio io, tu avresti dovuto saperlo. Avresti dovuto sapere che Hayama era mio, o che avrebbe dovuto esserlo. Eravamo amiche, questo non significava niente per te?
 
Già, ma tu poi sei partita…
 
E’ inutile, gira e rigira la colpa è solo mia, di questo stupidissimo film e di questa montagna sperduta e maledetta. Vorrei tornare a casa adesso e abbandonare tutto. Ma Naozumi…
 
Nao.
 
Lo sento suonare la tromba, da qualche parte qui fuori. Solo qualche giorno fa mi ha aperto il suo cuore, e adesso mi vede così, distrutta. Un’altra Sana. Non è bello da parte mia, ma non posso farci niente. Non riesco ad alzarmi dal letto, figuriamoci se posso parlare con lui. Lui che per altro sta affrontando la sua delusione in modo decisamente più dignitoso di me. L’ho rifiutato chiaramente, dicendogli che siamo solo buoni amici, eppure lui si è precipitato qui appena ha saputo del mio crollo, e quando mi sono rifiutata di farlo entrare si è messo lì con la tromba e mi ha fatto sentire la sua presenza, nonostante tutto. Ha saputo mascherare il suo dolore per far spazio al mio.
Sono convinta che Nao mi voglia bene, lo so, lo sento, ma io proprio non ce la faccio. Non pensavo di poter provare una cosa del genere. Ma non pensavo nemmeno che sentire quelle parole da Hayama mi avrebbe potuto ferire più di una stilettata. In realtà non pensavo che quelle parole sarebbero mai state pronunciate, nemmeno tra un milione di anni.
 
Sto con Fuka adesso.
 
Oh no, no, NO! Non altre lacrime…Non posso piangere ancora. Nao è in pensiero, e Rei è fuori di sé per come mi sto comportando. Non è professionale Rei, lo so… Non è questa la Sana che hai fatto scritturare. Ma chissà che fine ha fatto quella Sana, chissà se tornerà o se annegherà in questo mare di lacrime.
Chissà perché avevo sempre pensato che tra me e Hayama fosse nato qualcosa di indissolubile, qualcosa che non ho mai saputo come definire ma che ritenevo solido, stabile, incorruttibile. Sono bastati tre mesi di distanza per demolire questa sicurezza fino alle fondamenta.
 
Sto con Fuka, adesso.
 
Non riesco a togliermi queste parole dalla testa, risuonano in ogni mio pensiero. Posso stare qui a scrivere fino alla fine dei tempi, ma questo non cambierà le cose. Mi sono innamorata di Hayama, ed ero assolutamente certa di trovarlo lì ad aspettarmi. Fuka deve aver cambiato opinione su di lui in mia assenza, quando sono partita lo riteneva il diavolo in persona. Non ho sprecato nemmeno un secondo ad essere gelosa di lei prima di partire, non mi ha nemmeno sfiorato l’idea che potessero diventare amici, figuriamoci una coppia.
 
Sto con Fuka, adesso.
 
Fuka e Hayama sono una coppia, l’ho detto. Ammetterlo non mi fa sentire meglio, cara mamma. Mi fa solo sentire più stupida, perché sto qui a struggermi per un ragazzo che in questo momento non mi pensa nemmeno di sfuggita, e lascio il povero Nao a soffrire lì fuori, soffrire per se stesso e per me.
Naozumi…Potrei mai innamorarmi di lui? In questo momento ogni cosa mi ricorda Hayama, la sua voce, i suoi occhi… Ma Nao è così diverso… Forse, con il tempo….
Naozumi è la nemesi di Hayama. Non si sopportano, si sono presi in odio fin dal primo momento. Che fossi io la causa? Naozumi ha detto di essere cotto di me più o meno da sempre, forse vedermi con Hayama lo infastidiva, ed è per questo che lo detesta. Ma Hayama che scusa ha? Nao non ha fatto nulla di sbagliato, è sempre stato un mio amico e collega. Chi lo sa… Semplice incompatibilità di carattere, suppongo. E’ così dolce Nao, così attento, lui capisce… Lui capisce fin troppo. Lui sa cosa vuol dire essere una celebrità, lui fa parte del mio mondo. Ma Hayama… Non dimenticherò mai la mattina dell’uscita del libro della mamma, quando mi ha portata a casa sua, in salvo da tutti i giornalisti. Naozumi non avrebbe potuto fare niente del genere. L’avrebbero riconosciuto tutti, avrebbero saputo dove cercarmi. Non avrebbe mai funzionato. Hayama non poteva comprendere tutti i miei problemi da star, non poteva capire le mie necessità lavorative come può fare Nao…
Ma sapeva come portarmi in salvo.
Come allontanarmi da questo mondo, come ricordarmi che lì fuori c’era anche qualcosa di reale e autentico. Sapeva regalarmi il fascino dell’ignoto. Rendermi Sana, solo Sana.
 
Altre lacrime, e Nao suona ancora. No, non posso amarlo, né ora né in futuro probabilmente, ma è spregevole sbandierare in questo modo il mio cuore infranto quando so di aver spezzato il suo. Probabilmente pensa che me lo meriti.
Se non lo fa, dovrebbe. Inizio quasi a pensare di meritarlo io stessa.
Se è vero quello che ha detto Tsuyoshi prima che io partissi, che Hayama provava qualcosa per me…
Come ho fatto a non notare che certi suoi atteggiamenti erano riservati solo a me? Come ho fatto a non vedere?
Ho visto Tsu e Aya insieme per mesi, avrei dovuto rendermi conto che anche tra me e Hayama c’era qualcosa, anche se noi non siamo stati come loro mai, nemmeno per un momento.
 
Ho scritto un papiro, e il problema rimane. Fuka e Hayama, punto. E sullo sfondo il povero Nao.
Nao. No, non ti amo, ma ti rispetto. Ti voglio bene, e ora sono in grado di capire. E’ ora che mi alzi, che mi asciughi le lacrime.
Ed è con la tua musica struggente che risuona e la morte nel cuore che trovo la forza per aprire la porta, uscire nel prato e gettare questi fogli in ciò che resta del falò di questa sera. Li guardo bruciare, e con essi vanno a fuoco i miei sogni, le mie speranze infrante sul nascere, tutto ciò che è stato. Li guardo bruciare, lascio che il calore del fuoco asciughi le mie lacrime. Poi mi volto. Tutto questo non esiste più.
 
Non deve esistere mai più.


AVVISO AI LETTORI: questa storia era nel mio pc da un po' ormai, oggi è stata revisionata e pubblicata perché... Beh, sentivo che era ora di mettersi in gioco. E' solo un flusso di coscienza ma è uno stile che amo molto...ed è il mio primo esperimento del genere che vede la luce, perciò se vi va fatemi sapere che ne pensate, mi farete felice. 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Pally93