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Autore: Dio_dei_Fluff    18/03/2017    0 recensioni
Quando lo vide fu troppo tardi, stava abbracciato alla mora che gli sorrideva innamorata. E neanche Lauren, pur essendo molto cattiva, decise che non poteva rovinare la loro bella favola. Arrivata in macchina pianse tutte le lacrime che aveva in corpo prima di partire.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Lauren, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO VENTIDUESIMO
Tell the world, say that you’re proud to be a lady

Palestra, 04.02.2016

Bagamis pula!si disse Alecu mentre ancora una volta metteva a rischio la sua capacità di fare figli per saltare su una trave. E tutte le volte si malediceva perché era diventato un ginnasta invece che un nuotatore, un calciatore o l’atleta di un qualsiasi altro sport che non avesse degli attrezzi o delle ragazze con cui gareggiare. Tutto era nato come al solito da un’idea di Loren, perché allenare il suo allievo “poponar” come dicevano dalle sue parti non era abbastanza. Non le doveva venire in mente di fare per una settimana un divertentissimo scambio di ruoli dove i maschi avrebbero fatto le routine con attrezzi femminili e il contrario. Aveva ancora l’ulcera da quando aveva sentito questa notizia.

Flashback

“Allora, giovani ginnasti!” disse Lauren quando arrivò qual lunedì dopo la lezione di pediatria che l’aveva divertita parecchio “Questa settimana io e i vostri allenatori abbiamo deciso di fare un giochetto divertente con voi e le ragazze… per mettersi un po’, come dire, nei panni degli altri. O meglio negli attrezzi degli altri.”
“Gupl” dove per “gulp” si intende “Oh Santo Gesù, ma perché ho voluto far il ginnasta?”
“Ognuno di voi sarà sempre seguito dal proprio allenatore, solo che questa volta non vi allenerete sulle routine che portate a Rio o su esercizi generici per rinforzarvi e migliorarvi, voi preparerete uno spettacolo che fungerà da seggio. Domenica tutti i vostri genitori verranno qui a vedere il vostro operato, si divertiranno un mondo!” finì. Era terribile. Già gli uomini pensavano ai loro gioielli di famiglia e le donne a come cavarsela in attrezzi dove la forza fisica era l’elemento più importante.
“Ma come si sceglieranno gli attrezzi?” chiese Cesare che era già su di giri.
“Le femmine per i maschi e i maschi per le femmine. Solo due persone sceglieranno, ma non avranno scelta. I nostri due pupilli dell’all around ci stupiranno in un all around tutto al contrario.” Rispose Lauren.
“Ma i maschi sono avvantaggiati, sono di più e loro chi farà il loro all around si dovrà preparare due attrezzi di meno.” Disse Magdalene che già sapeva avrebbe fatto l’all around con tutto il possibile.
Lucrece prese la parola e disse “Per questo abbiamo fatto dei piccoli accorgimenti: io starò in squadra con voi e mi preparerò un attrezzo maschile che voi giovani sceglierete e te, Magdalene, che come hai già capito farai l’all around, verrai valutata divisa in due. Tre attrezzi e ti daranno un punteggio e poi gli altri tre te ne daranno un altro.”
“A cosa servono i punteggi?” chiese Francoise che stava cominciando a preoccuparsi: anche se non avesse fatto l’all around rischiava comunque un doloroso atterraggio sulla trave, una spaccata o una caduta dalle parallele. Quelli più fortunati sarebbero stati quelli che si beccavano i volteggi: non c’è molta differenza.
“Bene, ora decidetevi. Ricordatevi: Francoise e Magdalene possono solo scegliere per qualcun altro. Quando avrete finito vi dirò il vostro premio.” Disse la bionda dannata guardandolo. Trave, corpo libero femminile, parallele asimmetriche e volteggio: voleva morire, non che Magdalene fosse messa meglio di lui, anzi… forse peggio. Cominciarono tutti ad urlare, ma il buon Stephan che odiava il rumore disse “Ora ogni maschio decide per una femmina, Francoise, tu non disperare ma è meglio se vai ad allenarti e non pensi alla scelta, mentre visto che la giovane Magdalene farà sei attrezzi sceglierà per due di noi. Ok?” Mentre gli altri si divertivano Francoise andò a mendica un po’ d’aiuto da Lauren che lo stava guardando come si guarda un pesce che sta per essere messo in padella.
“Comincio io: Amelie, tu farai la sbarra.” Disse il giovane russo che mentre guardava la ragazza bionda che arrossiva come una fragola.
“Cho, ti do un compito facile, i volteggi maschili.  Vorrei vedere una rondata, flic-flac in prevolo; salto indietro raccolto con 2 avvitamenti in volo, o Dungelova nella categoria dei salti Yurchenko.” Daniel le aveva lanciato una bella sfida.
“Madleine, il corpo libero maschile: niente coreografia artistica, solo forza bruta.” Jean magari faceva il timidino, ma quando significava torturare la sua altra metà era molto bravo.
“Samira, le parallele simmetriche ti stanno aspettando con ansia lì dietro!” disse Mohamed con un sorriso alla sua ragazza.
“Adele? Quanto ne sai di anelli? Beh, ci mostrerai quello che sai a quanto pare.” Cesare era proprio un bastardo quando ci si metteva.
“Manca ancora Lucrece, giusto? La cavallina.” Jerome invece era sempre di poche parole.
Alecu si stava chiedendo come mai lo avessero escluso da questa cosa divertente di torturare le ragazze.
“Ora ci sono io, giusto?” chiese Amelie “Visto che tu Stephan mi hai consigliato la trave io ti consiglio le parallele asimmetriche. Vedrai quanto è divertente passare da una parallela all’altra senza spaccarsi qualche osso nella caduta.” Quella giovane era anche lei un insieme tra la timidezza assoluta e Terminetor.
“Daniel, anche io ti do i volteggi, ti chiedo di mostrare una rondata, flic-flac con 1/2 avvitamento in prevolo; salto avanti carpiato con 1/2 avvitamento in volo, o Podkopayeva sempre della categoria degli Yurchenko.” Cho si era vendicata in maniera magnifica.
“Jean… quale è il tuo tipo di musica preferito? Sai ti servirà come base per il tuo corpo libero!” questa era la risposta alla forza bruta maschile di Madleine.
“Mohamed, come Stephan…” disse Samira al suo boy.
“Paul, mi sembri triste perché non hai ancora parlato, di do una cosina semplice semplice: Cheng Fei, e non mi sembra servano delle spiegazioni.” Adele, che ragazza simpatica.
Lucrece disse a Jerome “Come te la cavi con il corpo libero? Perché sai, volgio sentire anche la musica che ci metti.”
Mancavano solo Alecu e Cesare, Magdalene non ci impiegò molto ad arrivare dicendo: voi due che mancate divertitevi sulla trave.”
“Te bag in pizda matii.” Per fortuna che nessuno sapeva cosa volesse dire.
Fine Flashback

E così eccoci qui… nessuno riusciva a fare nulla. Alecu guardando per la stanza vide che le uniche persone che riuscivano a fare qualcosa di decente erano Magdalene, Lucrece e indovinate un po’? Il piccolo poponar di Loren che con molto equilibrio riusciva a non distruggersi le parti basse dalla trave. Lui e Cesare erano anche quasi diventati amici, almeno erano diventati compagni di sventura, visto che dovevano entrambi darsi da fare su quell’attrezzo infernale. La capa non aveva neanche detto quale sarebbe stato il premio finale visto che aveva deciso che sarebbe stato più divertente così… “Lasciamo la suspense!” aveva detto con un sorriso. Suspense un corno, quanto voleva andarsene da li e finire i suoi giorni a coltivare patate!
***
Palestra, 09.02.2016

“E dopo il delizioso Cheng Fei di Paul cediamo il paco a Jean che ci stupirà sulle note di Mozart!” Lauren era tutta eccitata, non stava più nella pelle da quanto era divertente torturare così i suoi ragazzi. Quel giochino le era venuto in mente un giorno perché Cesare stava dicendo che le ragazze non sarebbero mai state in grado di fare tutti gli attrezzi maschili mentre non ci voleva nulla a fare una danza sul piano del corpo libero. Ed ecco la vendetta: le ragazze anche se erano una di meno stavano andando molto meglio, soprattutto, nessuno sapeva quale sarebbe stato il premio per chi vinceva. Una settimana dove gli allenamenti li decidevano la squadra vincente. L’unico maschio che si era messo veramente d’impegno era stato Francoise che aveva già fatto un buon corpo libero, un volteggio molto pulito e delle parallele davvero divertenti che scimmiottavano il comportamento femminile, dopo che le ragazze si erano divertite a imitare i maschi in tutto il peggio possibile. Gli altri ragazzi avevano preso la sfida un po’… sottogamba. Le giovani li stavano stracciando, quasi quasi gli dispiaceva che Francoise, il suo allievo biondo dovesse soffrire una settimana di soprusi perché i suoi amici non avevano preso quello che lei diceva sul serio, visto che lui aveva imparato a spese di tutti quanto fosse sbagliato.
Dopo che anche Jean aveva finito e che Magdalene si apprestava a fare la sbarra lei si avvicinò al biondo che stava guardando sugli spalti e gli disse “Stai andando bene.”
“Tanto qualsiasi sia la sfida noi la perderemo, insomma hai visto anche tu Alecu sulla trave, in ogni momento pensavo sarebbe diventato un tipico soprano italiano.” le rispose.
“Non che ne saresti triste.”
“Mai detto ciò.”
“Comunque i tuoi non sono venuti, eh?” gli disse visto che aveva notato che i signori stilisti non erano sulle gradinate a divertirsi a guardare i ragazzi.
“Sono in vacanza con mia sorella alle Isole Cayman. Mio nonno a detto che se volevo sarebbe venuto su lui a vedere la gara, ma gli ho detto che non serve. Mi sono fatto l’abitudine dopo che quando avevo 10 anni mio papà non è più venuto.” E non era neanche triste. Quando gli aveva detto cosa avrebbe fatto gli aveva riso al telefono.
“Comunque, e non posso credere di dirlo, sei bravo, quando ti impegni.”
“Lo so.” E toccava a qualcun altro quindi dovette andare a fare l’annunciatrice. Gli si avvicinò Alecu che con un sorriso malefico gli disse “Allora piccolo poponar ti mancano solo gli organi femminili e poi sei una donna perfetta. Fai le routine come loro e hai pure i loro stessi gusti in fatto di ragazzi.”
“Cosa vuoi dalla mia esistenza? Perché se non c’è nulla vorrei vedere Cho fare il complicato volteggio che tu non sai neanche fare.”
“Perché tu si? Da come hai fatto bene quell’Ivantcheva pensavo che tu non ne fossi capace.”
“Forse io non ne sono capace, ma almeno quando me lo chiedono so stare su una trave senza cadere.”
“Questo conferma solo quello che ho sempre pensato: sei una donnina.”
“Io sarò una donnina, ma almeno non sono un castrato italiano del ‘800 solo perché sono caduto dalla trave diciotto volte, perché ti ho contato.”
“Non sono caduto diciotto volte.”
“No, sei caduto in tutto più di cento volte, diciotto era solo il numero di lunedì mattina dopo che Loren ci ha avvisati di questa piccola gara.”
“Perché sei così?”
“Perché ho imparato a difendermi dai coglioni come te… anzi forse ora non ti posso chiamare coglione, visto che ne sei sprovvisto.”
“Vuoi che ti faccia vedere?”
“Ora sei tu che mi stuzzichi.” E con questo chiuse definitivamente la discussione perché Lauren l’aveva chiamato per fare la routine alla trave, l’ultima di tutta la giornata.
***

Era arrivato il momento della fine.
“Bene ragazzi, sono felice di annunciarvi il vincitore di questa piccola sfida a suon di change. Le ragazze hanno mostrato molto più impegno dei maschi che hanno preso questa sfida come se fosse uno scherzo. Per questo motivo sono felice di annunciarvi che le ragazze hanno appena vinto una settimana dove potranno far fare ai machi tutto quello che vogliono durante allenamento. Spero siate felici, ragazzi.”
Terrore generale, i maschi stavano avendo un infarto.
“Tranquilli ragazzi, vi distruggeremo solo.” disse Magdalene con un sorriso. 
  
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