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Autore: Lucalucaluca    19/03/2017    5 recensioni
Ciao ragazzi. Questa è la mia prima fanfiction che pubblico quindi abbiate pietà di me XD. Datemi delle dritte per migliorare che non fanno mai male. Questa storia verte su delle prove, mascherate da missioni, che faranno capire con naturalezza e abbastanza lentamente ai due personaggi (Natsu e Lucy) di amarsi profondamente. Spero che vi possa piacere. :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18 - GIORNATA D’AMORE E DI TORTE ALLA PANNA
Il lieve tepore di un Sole caldo da un po’ le tiene compagnia, il vento gioca coi suoi capelli mentre i fili d’erba accarezzano la pelle bianca con un moto ondoso e rilassante. La guarda lui, a distanza ravvicinata, riscaldandola nel più dolce degli abbracci, entrambi su un fianco, tiene il braccio intorno alla sua vita avvinghiandola al suo petto mentre le gambe sopra le sue coprono la sua nudità. Ipnotizzato dalle sue guance rosa, la fronte rilassata e un sorrisino felice, spensierato.
All’inizio era un po’ agitato, preso dal desiderio ieri sera non aveva avuto limiti d’imbarazzo ma ora avrebbe dovuto parlarci, cosa ben più complicata. Poi, pensandoci meglio… e guardandola meglio, ha capito come quella sia la persona speciale che fa sentire speciale anche lui stesso, quali limiti deve porsi con colei che lo ha sopportato anni? Nessuno, soprattutto ora che condividono ancora più di prima il loro futuro…
Leggeri gemiti che si confondono con il sibilo del vento e piccoli movimenti indicano il risveglio della giovane bionda.
“Ehi, dove sono? ... Ah sì, ma… questo calore, cos’è?” apre infine gli occhi e si ritrova stretta al suo compagno. “Na-Natsu!” esclama cercando di divincolarsi da quella presa sicura che il ragazzo ha su di lei.
“Ferma Lu, sei nuda e ti prenderai un altro malanno se non aspetti che il vento si calmi un poco” rimbecca lui, con uno sguardo premuroso. Lei arrossisce violentemente, è difficile gestire il ‘dopo’, non sa cosa dire, o meglio, avrebbe da dirgli mille cose, di come si sia sentita bene, di come si senta bene ora tra le sue braccia calde, però è terribilmente imbarazzata.
“E’ stato fantastico, no Lucy” le fa un sorriso smagliante, che la scioglie senza sorprenderla più di tanto, lui è Natsu in fondo. Si fa coraggio Lucy, pronunciando piano “Più che fantastico”.
“Hai freddo?” le chiede toccando il naso della ragazza con il suo per poi giocarci. Un no veloce il suo, d’un tratto ha paura che quel bel contatto possa finire per via d’un po’ di freddo. Il volto del ragazzo è pensieroso, sicuramente per via della loro fuga pensa lei. “Senti Natsu, cosa dirai a tutti quanti per ciò che è successo? E poi - arrossisce ancora - annuncerai questa nostra cosa?”. Chiude un secondo gl’occhi, un poco di vergogna ancora c’è per quanto sappia cosa provi Natsu, il rosato però non risponde, per cui li riapre e gonfia un po’ le guance per la sua indifferenza. “Ehi! Mi ascolti - gli dice strattonandolo - che ti prende?”. Riesce ad attirare la sua attenzione. Il Dragon Slayer mette a fuoco la ragazza moderatamente indispettita. “Lucy, io… - lei è un pomodoro, quegli occhi profondi puntati nei suoi, quel suo sguardo alla sua vista così bello, stranamente serio, quel ‘Lucy, io…’ che sta pronunciando e che sicuramente sfocerà nell’ennesima dichiarazione - Lucy, io… io… io… devo andare in bagno”. Tutte le sue fantasie cascano in mezzo secondo, le cadono le braccia mentre nella sua testa le parole «devo andare in bagno» si ripetono nella sua testa come un’eco. “Ah, ah… certo” gracchia in maniera sconnessa, e lui risponde “Veramente devo fare pipì da un po’ però tu dormivi e non potevo certo…”.
La bionda apre la bocca, sta per dire che avrebbe potuto allontanarsi un attimo quando lui la stringe più forte, poggia la fronte alla sua con una faccia piccante “…non potevo certo farti prendere freddo”. Nuovamente allibita. Quello scemo di Natsu alterna momenti di completa ingenuità a momenti in cui è terribilmente provocante e premuroso.
“Bene Lucy, andiamo!” grida lui, alzandosi e portandosela appresso senza slegare l’abbraccio. Raccolgono e poi indossano i vestiti e incominciano a correre verso la gilda dopo il forte ‘sì’ della giovane maga.
***
“Quando Natsu torna ne vedrà delle belle!” esclama con voce autorevole. Elsa è arrabbiata profondamente perché il rosato ha rovinato ‘la sua interpretazione perfetta’, a detta di lei. “Prima con l’armatura dell’imperatrice di fuoco - l’espressione sadica e appagata - poi un bel colpo con l’armatura del Purgatorio e infine…” viene interrotta da Mira.
“Elsa ma lo scopo era proprio questo, certo mi sarei aspettata che finisse prima l’opera teatrale però l’importante è che tutto sia andato per il verso giusto”.
“Aye, sir!” aggiunge con voce tremante Happy, un tantino spaventato dall’espressione ancora non del tutto convinta di Titania.
La rossa si siede al bancone. Prende un bicchiere d’acqua e parla “Va bene, Mira. Le torte”. Sbatte il bicchiere frantumandolo. “Cosa?” domanda l’albina, non capisce il nesso ora.
Occhi taglienti e neri sul viso. “Le torte, Mira. Le torte che mi avevi promesso mentre recitavo. Lo ricordi il cartellone, no?”. Se solo non fosse già bianca Mirajane sbiancherebbe. Non si è ricordata delle torte presa dall’avvenimento della sera scorsa.
“Beh, ecco…”. Da bambine lei e Elsa litigavano spesso ed erano ugualmente forti tuttavia la Strauss non è più solita prendere parte ai litigi da molto tempo ormai, dolce e tranquilla com’è diventata.
“Non mi starai forse dicendo che non ci sono le torte che ho guadagnato con fatica e sudore, impegnandomi con anima e cuore”.
“Beh dai non esagerare” continua il gatto blu prima di ricevere un pugno che lo stordisce dalla maga del cambio-stock. “A-aspetta Elsa io posso spiegare…” non sa come prendere in mano la situazione, “Elsa purtroppo è così” pensa, quando…
“Gray-sama? Dov’è Gray-sama? Gray-samaa?” Lluvia è arrivata alla gilda dopo l’intera nottata trascorsa nel suo alloggio a Fairy Hills. “Cosa c’è Lluvia?” chiede Mirajane, la risposta è chiara però ogni pretesto in questo momento è buono per togliersi di dosso lo sguardo assassino di Elsa. “Dopo ciò che è accaduto ieri a Natsu e Lucy, Lluvia ha pensato che doveva dimostrare tutto il suo amore a Gray-sama perciò Lluvia ha preparato queste per il suo Gray-sama, però Lluvia non riesce a trovarlo” mette il broncio, dopo aver mostrato il suo capolavoro che le è costato una notte in bianco. Delle bellissime torte alla panna decorate con delle piccole fragoline dorate che disegnavano il volto di Gray.
“LLUVIA! - grida Elsa fissando le torte preparate dalla blu - quelle fragole… non saranno le fragole dall’immenso sapore? Le fragole leggendarie che si dice siano le più dolci del mondo”.
“Beh in effetti sono proprio quelle. Lluvia ha faticato tanto per…” la poverina non fa in tempo a terminare la frase che un leggero strattone e una piccola spinta di Elsa (per quanto piccola possa essere una spinta di Elsa) la scaraventano all’aria mentre il vassoio con le varie torte impilate rimane tra le salde mani di Elsa. “Lluvia ti ringrazio, anche se con la faccia di Gray sopra il sapore sarà comunque ottimo. Su di te si può sempre contare!” dice la rossa con un bel sorriso prima di sprofondare con la posata in quel pan di spagna reso bianco dalla panna e dolce dalle piccole bacche. Sembra estasiata dal sapore che gusta boccone dopo boccone in maniera flemmatica. Lluvia, dal canto suo, non vuole smetterla di frignare (giustamente) “Tutto il lavoro di Lluvia!!! Tutto il suo amore per Gray-sama!”.
“Qualcuno mi ha chiamato?”. E’ Gray che è appena entrato in gilda.
“Oh, ciao Gray” lo saluta Mira prima di spiegargli tutta la situazione. “Lluvia è tanto triste” conclude l’albina.
“Quanto mi dispiace” mormora con sarcasmo. “Lluvia non ha potuto dare le torte a Gray-sama… ma Lluvia non si arrende! - esclama la blu - ecco qui!” termina prelevando un vassoio (che precedentemente aveva poggiato su un tavolo senza che nessuno se ne accorgesse) di biscotti al cioccolato con la forma di Gray-sama. “Wow!” pronuncia il moro, non riusciva a smettere di sbalordirsi di quanto la maga dell’acqua fosse sempre preparata per ogni evenienza. “Lluvia è molto previdente quando si tratta di Gray-sama!” fa lei con gl’occhi furbi.
***
“Natsu!!! Te l’ho già detto, non possiamo passare per le vie principali di Magnolia” dice Lucy, stanca della discussione con il rosato.
“Ma perché Lu! Arriveremo molto prima a casa tua prendendo le strade per il corso” protesta.
“Si certo, magari facciamo anche un giro nella Cattedrale di Kardia”.
“Eh quindi, cosa ci sarebbe di male?”.
“Sei proprio scemo - gli tira l’orecchio per parlare a bassa voce anche se, visto l’udito sviluppatissimo del ragazzo, non ce n’è il bisogno - ti sei dimenticato che stamattina non sono riuscita a trovare le mie mutandine visto che il vento le ha portate via? E se se ne accorgesse qualcuno?”. La mano tenuta serrata sopra la gonnellina.
“Va bene…” dice Natsu con un ghigno. La prende in braccio tenendola con una mano dietro la schiena e una sotto le gambe. Un piccolo urlo da parte della ragazza prima della partenza a grande velocità. Corre, corre Natsu fino ad arrivare a casa sua. Lei si è abituata tanto da non essersi resa conto del fatto che il rosato si sia fermato. Immagina che lui sia il principe che porta la principessa al castello. Ma non è esattamente così.
“Con te in braccio non posso entrare dalla finestra Lu” le dice prima di metterla in terra così che possa aprir la porta. Entrano. Il Dragon Slayer si siede sul letto.
“Che fai?” gli domanda Lucy.
“Come che faccio, aspetto no?” le risponde con semplicità.
Un sopracciglio trema alla ragazza, indispettita e imbarazzata. “Mi devo cambiare e quindi devi andare via”.
“Ah, che vuoi che sia dopo quello che è successo ieri sera…”. Lui è ancora coricato trasversalmente sul suo letto profumato della sua essenza mentre lei è sopraffatta dall’imbarazzo. E’ un peperone e poco manca all’arrivo di un’epistassi. Fa un respiro per calmarsi un po’, prende dei vestiti puliti e si avvicina al bagno, si cambierà lì. Ma viene fermata per il polso da Natsu, che rapidissimo si è alzato dal letto.
“Siamo entrambi molto sudati, un bel bagno caldo no?” è diventato malizioso nella voce, la faccia malandrina.
“Ma non eri tu che volevi tornare al più presto in gilda?” gli rinfaccia la bionda girando un po’ il volto per non guardarlo in faccia. Anche Natsu in realtà è agitato, però di fronte a Lucy non riesce a trattenersi, non ci è mai riuscito.
“Ho cambiato idea, voglio farmi un bel bagno, tu?”. Lei è rossissima anche se lo vorrebbe profondamente.
“Va-va bee…” non termina la frase che un bacio del rosato l’assale nella più bella delle lotte: le lingue si aggrovigliano e i respiri si mescolano, il caldo li prende in punti sensibili. Le braccia di Natsu dietro la sua schiena e le mani di Lucy ad ancorargli il collo per avvicinare la faccia alla propria. E’ lei che stavolta comanda. Il timore di poco fa è svanito. La voglia di stare attaccata al giovane è troppo forte. Lo spinge sul letto, fino a cadere insieme. Si guardano profondamente per secondi interminabili finché lui non le ruba ancora un altro bacio passionale prima di stringerla a sé. Già pregustava l’idea di farla sua per il piacere di entrambi. La stende sopra di lui, si toglie la maglietta lasciando in bella vista i pettorali. Le prende i lembi del vestito, vuole vedere la sua carnagione chiara e i vistosi seni, vuole baciare ogni centimetro della saporita pelle e ‘giocare’ insieme a lei in quel letto.
“Ehi… Lucy sei in casa? - la voce di Levy proviene da dietro la porta - c’è qualcuno?”.
“Sì Levy, ci sono. Aspetta che ti apro la porta”.
Natsu la guarda sconsolato, inappagato. “Non dirai sul serio Lucy?” le chiede. “Non posso certo cacciarla via!”. Indossa senza più inibizione delle mutandine e costringe Natsu a rimettersi la maglia. Apre la porta.
“Ehi, Lucy finalmen…” arrossisce di colpo la Solid Scripter alla visione di Natsu. Beh effettivamente non ci sono molte altre cose che avrebbero potuto fare la notte appena trascorsa dopo una dichiarazione pensa lei…
“Che hai Levy?” le chiede la maga.
La turchina si sofferma ad osservare Natsu, poi poggia lo sguardo su Lucy e non riesce a trattenere un sorriso furbo sul suo viso. “Niente niente, vi aspettiamo in gilda, non fate tardi perché dobbiamo fare una cosa importante”. Fa un piccolo cenno di saluto con la mano prima di sparire velocemente.
A Lucy viene in mente che in gilda dovrà fare i conti con tutti i vari commenti dei compagni. A pensarci le vengono i brividi freddi. Ad un tratto però sente la spalla appesantirsi e un odore acre, di sudore. E’ Natsu che si è appoggiato a lei, che con voce roca chiede “Possiamo continuare?”. Un pochino lei vorrebbe, però vuole anche sapere cosa debbano organizzare a Fairy Tail, per cui risponde “No, Natsu, non c’è tempo”.
“Ma-ma come Lu!? - sbotta leggermente deluso - Non ti va forse?”.
“No - arrossisce - mi va anche a me, ma dobbiamo andare dagli altri”.
“Va bene” sospira lui un po’ spazientito.
“Ma prima, dobbiamo farci un bel bagno, puzziamo”.
“Ok ok vai prima tu”. L’argomento non lo interessa minimamente.
“Ma io… intendevo insieme…” sorride monella. Lui un po’ fa rosso al pensiero per poi scuotere forte la testa in assenso. Questa prospettiva lo intriga non poco.
   
 
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