Capitolo 2
C’era una strana tensione nell’aria che
nessuno sapeva spiegare, ma che molto probabilmente era dovuta alla
consapevolezza di essere in un futuro non tanto lontano. Se poi a questo si
aggiungeva il fatto che Central City appariva esattamente come la ricordavano,
tutto era ancora più bizzarro. Era probabilmente la prima volta che le Leggende
non avevano avuto bisogno di mascherarsi o travestirsi, perché il loro essere
vestiti normali si sposava benissimo con un futuro che non differiva poi tanto
dal presente che tutti conoscevano.
«Signor Hunter è proprio sicuro che il nostro essere qui non crei terremoti
temporali?»
«Il Professor Stein ha ragione, insomma le possibilità di incontrare noi
stessi sono infinitamente alte…»
Rip
ascoltò con attenzione sia l’osservazione di Stein quanto l’appunto di Nate,
non potendo fare a meno di fare spallucce.
«Possibile, ma Gideon ci ha indirizzati comunque
qui pur conoscendo i pericoli e se così è… la situazione è ben più grave di
quanto pensassi… Questo evento è qualcosa di più unico che raro anche per me,
un Signor del Tempo non viaggia mai nel proprio passato o nel proprio futuro.
Ogni suo salto temporale deve necessariamente avvenire il più lontano possibile
dalla sua linea temporale eppure siamo qui e dobbiamo capirne il motivo…»
La passeggiata del gruppo per le strade della città si bloccò in prossimità
del centro quando notarono un gruppo di persone riunite di fronte a uno dei
mega schermi posti su uno dei grattacieli della città. In quel futuro se ne
trovavano un po’ ovunque e come a Time Square
trasmettevano non solo pubblicità, ma anche notizie e ultime ora. E quella che
tutti stavano osservando sembrava alquanto apocalittica.
«Continuano gli scontri a Londra, la
resistenza ha compiuto un nuovo attacco terroristico nei confronti di Queen
Diana e il suo popolo di Amazzoni, mentre è solo di qualche ora fa le nuove
esecuzioni pubbliche volute dal Re atlantideo Aquaman nella famosissima Porta di Brandeburgo di Berlino.
Ma passiamo alle notizie del giorno: è di oggi la notizia che il Presidente ha
chiesto al famigerato Cyborg di formare un gruppo di eroi, una Lega in grado di
fronteggiare queste nuove minacce, sempre più forti e sempre più pericolose…»
La giornalista continuava a parlare, ma le Leggende si guardavano
scombussolate e sconvolte.
«La resistenza di Londra? Non ricordo di aver studiato a scuola di un
occupazione da parte di amazzoni nella mia città…» osservò Rip
alquanto sconvolto, mentre Mick come al solito era divertito.
«Atlantideo? Dunque esiste Altlantis
e probabilmente tutti i suoi tesori, buono a sapersi…»
«Aspettate… Aspettate… Quel Cyborg non vi sembra familiare?» li interruppe
Sara indicando lo schermo.
«Ho come la sensazione che Flashpoint abbia
cambiato molto più di quanto credevamo…»
Le Leggende presero la decisione di diversi in gruppi: uno sarebbe tornato alla Waverider
e avrebbe raccolto maggiori informazioni in merito a quel futuro e uno avrebbe
fatto lo stesso, ma girando per la città.
Rip,
Sara, Jax e Stein dunque si diressero alla STAR Labs sperando di trovare il Barry del futuro che aveva
mandato loro il messaggio e magari porre direttamente a lui le domande che
tanto li assillavano, ma in realtà giunti sul posto si imbatterono in uno strano
ritrovo di super eroi a loro familiari: Green Arrow e Speedy, due Flash, un Firestorm e un’altra ragazza vestita di nero. Di fronte
all’entrata delle STAR Labs ad attenderli il famoso
Cyborg.
«Ehi ma quelli non siamo noi!» notò Jax facendo
cadere immediatamente lo sguardo su Firestorm.
«E quelli non sono decisamente Oliver e Thea…»
Aggiunse Sara, mentre decisero di rimanere un attimo nascosti per vedere
cosa quel gruppo improbabile di eroi si sarebbe detto, prima di uscire allo
scoperto.
«Amici. Vi ringrazio per essere venuti…»
«Non che abbiamo dovuto fare molta strada, questa è casa nostra!» esclamò
uno dei due Flash, quello che portava la stessa tuta di Barry, mentre faceva
l’occhiolino indicando le STAR Labs.
«Ho detto a Cyborg che potevamo usare le proprietà di mio padre come base.
Ormai per me e mia sorella sono fin troppo grandi come quartier generale, ma
per la Lega… sarebbe perfetto!»
«Pochi voli pindarici, io e mia sorella ancora non abbiamo detto che siamo
dei vostri!»
Chiunque fosse il nuovo Green Arrow, sicuramente aveva lo stesso
temperamento duro e inflessibile di Oliver, mentre come Barry il nuovo Flash
era amabile e disponibile.
«Lo sai perché siamo qui… Aquaman e Queen Diana…»
«Cos’è il Presidente ti ha detto di andare a prendere l’osso e come sempre
tu lo hai fatto?»
«Connor…»
«No Mia! E’ la verità!»
La tensione che intercorreva tra Cyborg e Green Arrow era palpabile, di chi
per qualche ragione aveva dei conti in sospeso decisamente non risolti.
«Ho solo fatto ciò che era necessario e lo sai. Oggi più che mai dobbiamo
poter essere riconosciuti legalmente per poter affrontare una minaccia di tali
portate. Il mondo è sull’orlo di una guerra mondiale e non c’è spazio per gli
screzi personali… Non quando i nostri genitori hanno combattuto duramente per
darci tutto questo, compresi i tuoi!»
«Screzi personali? Fammi il favore non osare nemmeno citarli i miei
genitori…»
Green Arrow aveva già incoccato la freccia che il Flash ragazza l’aveva
fermata in tempo, nello stesso momento che il nuovo Firestorm
si posizionava tra i due litiganti.
«MALEDIZIONE! Siamo qui per discutere di cose ben più importanti! Datevi
una calmata tutti e due!»
Ma ben presto quell’incontro acceso tra supereroi venne interrotto dalla consapevolezza
di essere osservati alche ogni scontro cessò per dare tutta la loro attenzione
ai nuovi arrivati e dopo averli tenuti sotto tiro, si resero tutti velocemente
conto che erano qualcuno di estremamente familiare, quanto a Rip e Sara successe lo stesso nel trovare nella ragazza
vestita di nero –la più taciturna fino a quel momento- la stessa della foto
data loro da Gideon.
Sulla Waverider intanto nella biblioteca Nate era
intento a fare delle ricerche con Gideon, Ray ed Amaya, mentre Mick come sempre si stava sorseggiando
la sua birra seduto in un angolo e apparentemente disinteressato a tutto e
tutti.
«Ok riassumiamo questa Queen Diana e Aquaman sono
degli esseri potentissimi, ma non meta umani e che attualmente hanno in mano
l’Europa intera dopo che dieci anni fa dopo la loro comparsa i due popoli da
loro guidati stavano celebrando un matrimonio di convenienza tra le loro due
nazioni quando ci fu un attentato ad Hyppolita, madre
di Diana, e questa rimase uccisa.
Questo portò ad una serie di scontri diplomatici e reciproche accuse che
sfociarono nella guerra attuale»
«Esatto Signor Heywood, tuttavia quello che
ancora non si sa è che questo è stato frutto di un complotto ordito
dell'amazzone Panthesilea e del fratello di Aquaman Orm. In segreto amanti,
da tempo tramavano nell'ombra, scontenti dell'unione tra i loro due sovrani e
della diplomazia che stava allontanando i loro gloriosi regni dalla loro
tradizione guerriera» aggiunse Gideon con la sua
solita precisione, mentre Nate e Ray strabuzzavano
gli occhi colpiti.
«WOW questo è più interessante di qualsiasi telenovelas!»
azzardò Mick divertito al massimo da quel futuro, mentre sorseggiava la sua
birra ghiacciata.
«Quello che non capisco Gideon è: perché ci hai
fatto venire qui? Cosa dobbiamo sistemare?»
«Il Capitano Hunter mi ha chiesto di controllare questo futuro e informarlo
se si sarebbe cementificato e quando gli ho fatto notare che così era ha
pensato opportuno venire a controllare»
Amaya non sapeva esattamente come prendere quella risposta, cosa dovevano
fare dunque aiutare i supereroi di quel futuro nella loro guerra contro Queen
Diana e Aquaman oppure c’era qualcos’altro?
«Credete che sarebbe opportuno conoscere come sono messi i nostri amici in
questo futuro?» chiese improvvisamente Ray mosso da
un rimorso di coscienza. Nessuno doveva conoscere una cosa del genere e
sicuramente né Sara né Rip avrebbero concordato, ma…
dopotutto lui sapeva del futuro di Amaya e lo aveva detto a Nate… e forse
quella erano informazioni che servivano loro.
«Non lo so, non credo sia una buona idea…»
«Sì Nate ha ragione. Lasciamo perdere…»
Ma mentre i tre erano lì non sapendo esattamente come agire, Mick troppo
curiosa e molto meno responsabile di loro, lo fece.
«Gideon dicci come sono messi in questo futuro
quelli che conosciamo!»
«NO!»
«Come desidera Mister Rory!» a niente era servito
il coro negativo di Nate, Ray e Amaya, che Gideon aveva iniziato a far apparire sullo schermo
fascicoli, documenti di giornale e qualsiasi cosa riguardasse personaggi noti
alle leggende.
«Kara El. Subjetc 1. Aliena kryptoniana,
usa come cavia per diversi esperimenti da circa 27 anni.
Iris West-Allen dopo la sparizione del marito è andata sotto copertura per
un reportage a New Themyscira tra le amazzoni.
Oliver Queen e Dinah Drake, morti in un incidente
d’auto.
Wally West e Jesse Quick , scomparsi lo stesso
giorno della comparsa del più grande supereroe di Central City: Citizen Cold»
Ray era
riuscito a bloccare Gideon prima che continuasse con
quel decalogo, mentre Mick sull’ultimo nome era saltato letteralmente sulle
sedia. La bottiglia di birra ormai frantumata a terra e lo sguardo scioccato,
non voleva farsi illusioni, ma non poteva nemmeno ignorare l’istinto e lo
stesso gli diceva che Citizen Cold aveva strettamente
a che fare con il suo partner.
Ed eccoci qui con il secondo capitolo, non so se questa
storia vi piace indubbiamente io mi sto divertendo davvero tantissimo a
scriverla e come potrete vedere il mio punto d’interesse e centrale è Flashpoint che trovo così
interessante che non potevo non approfondirlo e costruirci una storia intorno.
Aspetto con piacere vostre recensioni o critiche, se vi andrà di farmele.
Grazie per leggermi e alla prossima!