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Autore: amilcara95    19/03/2017    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Quinto capitolo

Atterrati in Kenya Flynn e Nicole avevano deciso di separarsi per trovare il mezzo di trasporto più rapido che li potesse portare al villaggio di Ghedi, loro prossima meta; una volta riuniti Bibliotecario e Guardiana fecero il punto della situazione per valutare le possibili alternative.
Fu Nicole la prima a parlare:" Allora... Per prima cosa ho scoperto che Ghedi è a un giorno di macchina da qui. Poi non ho trovato nessuno che ci potesse noleggiare una macchina o che ci potesse portare lì autonomamente... In compenso un'alternativa ci sarebbe ma sono sicura che non ti piacerà minimamente."
Flynn chiese dubbioso e scettico, a causa del sorriso di Nicole:" Perché stai sorridendo? Quando sorridi in quel modo significa che stai per fare qualcosa di pericoloso."
La Guardiana disse con un leggero broncio:" Mi conosci bene; non c'è quasi più gusto! Comunque, non è pericoloso in senso letterale..."
Alla fine, Flynn si lasciò convincere in mancanza di alternative migliori: arrivare a piedi fino a Ghedi era da escludersi sia per il tempo impiegato sia perché Nicole, nonostante fosse ben più allenata e più in forma di lui, era incinta e una camminata del genere era da escludersi.
Una volta raggiunto il mezzo di trasporto Flynn capì il senso delle parole di Nicole: era un pulmino sgangherato, decorato con orribili fantasie animalier e, cosa peggiore, aveva un cartello con su scritto: Magico Safari Luna di Miele; dato che il viaggio stava procedendo discretamente, ad eccezione di sporadici messaggi fin troppo sdolcinati che informavano i passeggeri sullo stato del tragitto, il Bibliotecario si limitò ad avere un'espressione seccata e annoiata a causa delle numerose coppiette sdolcinate che aveva attorno... inoltre l'argomento matrimonio per lui era fin troppo delicato: non sapeva ancora se e quando fare la proposta a Nicole e soprattutto temeva una sua possibile reazione visto che, come la sua fidanzata amava ricordargli sporadicamente, era capace di uccidere un uomo in svariati modi.
Anche Nicole non era molto felice del mezzo di trasporto però condivideva i pensieri di Flynn: meglio quello che farsela a piedi.
Il momento più imbarazzante si raggiunse quando mancavano ancora cinque ore e mezza di viaggio: una dei passeggeri riconobbe il Bibliotecario:" Flynn... Flynn Carsen? Sei proprio tu? Mi riconosci? Debrah Marcam!"
Flynn e Nicole si girarono lentamente, confusi e perplessi; il Bibliotecario era spaventato per la sua incolumità visto che percepiva chiaramente la gelosia di Nicole.
Il newyorkese aumentò la sua smorfia di disgusto quando la sua memoria fotografica gli fornì tutti i particolari che ricordava: era la figlia di un'amica di sua madre che Margie gli aveva presentato qualche giorno prima di diventare Bibliotecario con la speranza di trovargli una fidanzata; l'incontro era stato un disastro, non che a Flynn fosse dispiaciuto più di tanto.
L' assistente sociale proseguì il suo monologo indicando la sua fede:" Beh Debrah Porter adesso. Ti ricordi? Tua madre ci organizzò un incontro."
A quelle parole Nicole si trattenne dallo scoppiare a ridere in faccia a Flynn; era sì il suo fidanzato e il padre di suo figlio però era troppo facile e divertente prenderlo in giro per il suo passato da secchione socialmente inetto. Il Bibliotecario rispose a disagio:" Sì... L'assistente sociale che lavora con i detenuti."
Debrah proseguì fin troppo di buon umore ed eccitata per i gusti dei due dipendenti della Biblioteca:" Esatto! E questo è mio marito Carl! Ci siamo conosciuti al lavoro. Ma dimmi: chi c'è lì seduta accanto a te? Per caso è la tua mogliettina?"
Nicole sentendo il tono usato da Debrah sussurrò minacciosa:" Flynn pensaci tu o va a finire che la ammazzo. Non so se odio più lei o la Professoressa..."
l Bibliotecario annuì, poi aggiunse:" Si, lascia fare a me."
A quel punto aumentò il tono di voce e rispose alla newyorkese, con il fine nascosto di studiare le reazioni di Nicole:" Sì esatto. Questa è Nicole, la mia splendida moglie."
Per concludere il tutto diede alla bionda un bacio veloce e si stampò in volto il suo miglior sorriso finto; stessa cosa fece Nicole visto che voleva evitare incidenti spiacevoli.
Debrah a quanto pare non era rimasta soddisfatta della risposta ricevuta visto che disse ad alta voce:" Ragazzi questi sono il mio amico Flynn Carsen e sua moglie Nicole! Diamogli un benvenuto degno di due sposini novelli!"
A quelle parole tutti iniziarono a tirare loro addosso del riso e a canticchiare la marcia nuziale; i due bersagli assunsero delle espressioni furiose ma furono costretti a sopportare a denti stretti; Nicole aggiunse rabbiosa e minacciosa con un sussurro rivolto al Bibliotecario:" Giuro che questa me la paghi Flynn!"
Il Bibliotecario rispose a tono alla bionda:" Nicole, ti vorrei ricordare che questa è stata una tua idea. Comunque, è colpa di mia madre e della sua mania di organizzarmi appuntamenti con gente stramba! Chi la conosce quella? Ci siamo parlati sì e no per qualche minuto e mi considera suo amico... Bah."
Nicole colse l'occasione per lanciare a Flynn una frecciatina pungente:" Quello che mi stupisce meno di tutta questa storia è che tu l'abbia fatta scappare via dopo cinque minuti."
Flynn rispose piccato:" Molto spiritosa. Ti vorrei ricordare che se fosse andato bene quell' appuntamento noi non saremmo una coppia!"
La Guardiana rispose sarcastica:" Lo so; a differenza tua però io non ho mai avuto grossi problemi a trovare un fidanzato."
Flynn commentò offeso:" Questo è un colpo basso Noone!"
La Guardiana disse irritata:" Lo so. Mi dovevo vendicare in qualche modo però: ho riso ovunque! Se mai dovessimo sposarci sappi che pretendo una cerimonia solo noi due a Las Vegas e soprattutto niente lune di miele organizzate!"
Mentre Flynn e Nicole erano sul pulmino che stava attraversando il Kenya, per portarli al villaggio di Ghedi, in Marocco, alle rovine di Volubilis, il generale Samir stava cercando di rintracciare i nostri eroi.
Dopo che il Massone che avevano catturato era stato legato ad una sedia e picchiato Samir si avvicinò a lui con un'espressione folle dipinta in volto tenendo in mano un accendino, Nicole avrebbe sicuramente definito Samir uno psicopatico di prim' ordine.
Samir si rivolse al prigioniero parlandogli in arabo mentre giocava con la fiamma, rendendo la sua figura ancora più inquietante:" Questo accendino apparteneva al primo uomo che ho ucciso. Ha un grande valore sentimentale per me."
Il Massone rispose molto coraggiosamente:" Non parlerò. Da Massone a Massone il segreto è tramandato."
Samir sbraitò furioso:" Basta! Sono stufo di sentire queste sciocchezze! Dov'è il codice della Mappa?"
Il marocchino rispose arrogante, l'avrebbero ucciso indipendentemente da tutto, quindi, tanto valeva togliersi una soddisfazione:" Non parlerò. Mi dovrai uccidere."
Concluse il tutto sputando in faccia a Samir tutto il suo disprezzo.
Il generale rispose con un sorriso inquietante mentre lasciava un leggero taglio sulla guancia del Massone:" No, no, no. Io non ti voglio uccidere.
Ti voglio vedere vivo mentre uccido loro."
A quelle parole gli scagnozzi del generale portarono in quella sorta di stanza degli interrogatori improvvisata una donna e due bambini, visibilmente impauriti e preoccupati per il loro immediato futuro: si trattava della famiglia del Massone, che ora capiva di essere spacciato; avrebbe parlato per salvarli ma chi gli assicurava che avrebbero risparmiato la sua famiglia? Nessuno ovviamente; valeva però la pena di rischiare? In cuor suo non ne aveva idea, per la prima volta in vita sua non sapeva che cosa fare.
Le decisioni del Massone penso saranno intuibili a tutti, quello che non è dato sapere è quale sia stato il destino di queste quattro persone; lascio ai lettori l’interpretazione che più preferiscono avendo ben chiara la brutalità del Generale e dei suoi uomini.
Tornando in Kenya e focalizzando nuovamente l’attenzione sui nostri protagonisti è bene sapere che entrambi una volta scesi da quel pulmino provarono un’incredibile sensazione di sollievo: non ne potevano più di tutte quelle coppie in luna di miele!
Flynn decise poi di aggiornare la situazione, dopo essersi scrollato dai capelli tutto il riso:" Potevano portarci fin qui; Ghedi è a due giorni di cammino. Nicole prenditela pure comoda."
La donna rispose ironica:" Mi basta sapere di essere scesa da quell' affare infernale e di non doverci salire mai più. In alternativa preferirei scalare l’Everest al nono mese."
Il Bibliotecario disse sarcastico:" Perché dici così? Pensavo ti fossi trovata bene con Debrah."
Nicole assottigliò lo sguardo e rispose acida:" Carsen inizia a camminare oppure non ti garantisco che riuscirai a farlo senza aiuti per il prossimo mese."
Capendo che non era il caso di contraddire la sua Guardiana Flynn seguì alla lettera l’ordine; le prime ore di camminata non furono particolarmente interessante o degne di nota, l’unica cosa diversa dal solito fu l'imbattersi in una comunità Masai.
La vera sorpresa per Flynn e Nicole capitò dopo svariate ore da che avevano iniziato a camminare: trovarono un giovane uomo sepolto nel terreno; ad essere precisi fu Nicole a notare una testa dipinta di giallo e bianco con capelli leggermente lunghi che spuntava dal terreno* quindi si avvicinò al malcapitato, Flynn lo fece di conseguenza, nel mentre chiese in inglese, pronto a ricorrere allo swahili:" So che sei stato meglio di così ma dimmi: stai bene? Hai problemi disidratazione?"
L' uomo rispose tranquillo, come se in realtà non fosse stato in pericolo di vita:" Sto bene, se mi tirerete fuori di qui starò ancora meglio."
Mentre Flynn si adoperava a realizzare quel desiderio Nicole chiese curiosa:" Chi ti ha fatto questo?"
" Mi hanno beccato a rubare il raccolto. Nella terra dei Bala"
A quelle parole Flynn commentò quasi sicuro di quanto affermava:" Fammi indovinare, conflitto fra tribù?"
L' imprigionato rispose senza scomporsi troppo:" Sì, esatto. Sei sveglio. Sono un Nulu, avrei fatto lo stesso."
Vedendo che ormai le braccia erano libere Flynn le afferrò ed iniziò a tirare: riuscì nell' intento di liberare il Nulu però per il contraccolpo cadde all' indietro e finì pancia all' aria; Nicole iniziò a ridere di gusto: il suo Bibliotecario rimaneva sempre maldestro e impacciato nonostante tutto l’addestramento che Judson gli aveva fatto fare.
Quando i due uomini si furono rimessi in piedi il keniota fece le dovute presentazioni parlando con voce calma e profonda:" Il mio nome è Jomo, mi hai salvato la vita; sono in debito con te."
Flynn rispose imbarazzato borbottando mezze frasi di ringraziamento mentre Nicole alzò gli occhi al cielo: lei a quanto pareva non aveva fatto nulla... Decise di soprassedere la cosa, dopotutto non era una prima donna assetata di gloria, le bastava solo che il nuovo arrivato non fosse una potenziale minaccia.
Jomo, nel frattempo, proseguì:" Se verrai al mio villaggio sarai trattato da re: cibo e donne a volontà."
A quel punto Nicole prese parola con il suo solito tono sbrigativo e pungente:" Scusa pasticcino; mi spiace declinare la tua offerta ma questo Secchione è mio e non lo divido con nessuna, te lo può confermare l’ultima che ci ha provato. Se però vuoi aiutarci una cosa ci sarebbe: conosci una qualche scorciatoia per Ghedi?"
Il keniota rimase basito dalla lingua tagliente di quella donna: aveva carattere e sapeva farsi valere, non c' erano dubbi a riguardo; ad essere onesti sembrava anche molto intimidatoria e possessiva verso l’americano che l’aveva salvato.
Disse poi rispondendo alla domanda, aveva la sensazione che alla bionda non piacesse aspettare:" Si, conosco la strada. Vi farò da guida; visto che mi avete salvato vi seguirò fino a quando non avrò saldato il mio debito."
Finito di parlare Jomo si mise in cammino, seguito di buon grado da Flynn e Nicole; durante il loro camminare i due newyorkesi fecero le dovute presentazioni, il Bibliotecario non parve eccessivamente stupito quando la loro guida era sul punto di ridergli in faccia una volta appurato che lui e la sua Guardiana erano una coppia a tutti gli effetti... Flynn avrebbe dovuto aspettare qualche anno poi grazie ad una famosa sitcom il problema si sarebbe risolto** e nessuno si sarebbe più posto quella domanda.
Il giorno di cammino in fin dei conti fu piacevole e interessante: camminando Flynn e Nicole ebbero la possibilità di osservare dal vivo la bellezza selvaggia della savana africana e dei suoi abitanti; inoltre era una sorta di ritorno al passato per loro: si erano conosciuti meglio e avevano legato grazie ad una lunghissima scampagnata nella foresta amazzonica più di un anno prima.
Il secondo giorno di viaggio fu decisamente molto più movimentato a causa di alcuni incontri fluviali: il terzetto aveva preso una piccola canoa per velocizzare gli spostamenti: Nicole era seduta in prima posizione, dietro di lei Flynn e Jomo remavano.
Il Bibliotecario ad un certo punto chiese innocentemente:" Nicole vuoi del cioccolato?"
La Guardiana rispose rabbiosa, senza alcun motivo apparente:" No grazie. Per colpa tua nei prossimi mesi diventerò una balena! Hai già fatto abbastanza danni Carsen."
Flynn rispose tranquillo, per nulla intimorito da quelle parole perché ormai abituato alle minacce di Nicole dopo più di un anno di vita di coppia con lei:" Come preferisci. Se cambi idea è qui; Jomo tu ne vuoi?"
Il Nulu rispose perplesso, chiedendosi come mai Flynn fosse così sereno nonostante le minacce:" Sì, grazie."
Ad un certo punto l’acqua iniziò ad agitarsi quindi la Guardiana chiese con tutti i sensi all' erta:" Che diavolo sta succedendo?"
Jomo rispose allarmato:" Ippopotami, fra gli animali più pericolosi dell’Africa."
Flynn per contro iniziò a parlare, come se si trattasse di un documentario:" Gli ippopotami sono decisamente molto territoriali e hanno ottime capacità uditive. Va poi considerato che ad eccezione dei nostri remi siamo disarmati."
Nicole rispose frustrata:" Dato che i remi ci servono escludili dalla lista; poi questi bestioni sono animali in via di estinzione... Non posso di certo mettermi ad ammazzarli!"
Flynn e Nicole stavano pensando al da farsi, o più precisamente il Bibliotecario stava pensando a vari piani, uno più assurdo dell’altro; in tutto questo la loro canoa stava ondeggiano come in preda alla tempesta, fortunatamente Jomo prese in mano le redini della situazione visto che si mise a lanciare alcune delle tavolette di cioccolato trovate nella borsa del Bibliotecario.
Incredibilmente il suo piano funzionò a meraviglia visto che i pachidermi acquatici decisero di non importunare più i tre viaggiatori; Nicole chiese stupita:" Jomo, cos’hai messo in quelle tavolette? Gli ippopotami se ne sono andati."
Il keniota rispose con una scrollata di spalle:" Niente. È risaputo: gli ippopotami adorano la cioccolata."
Flynn rispose sarcastico ma anche sollevato:" Bene, questa me la devo proprio segnare. Mi mancava."
La bionda a quel punto disse al suo salvatore, con un sorriso sincero in volto:" Beh Jomo oggi è il tuo giorno fortunato: hai insegnato a Flynn qualcosa che non aveva mai sentito prima; ritieniti speciale: pochi uomini al mondo vantano tale primato."
Una volta scesi a terra e fatti alcuni chilometri, dato che il tratto finale del percorso era piuttosto ripido, Flynn propose ansante:" Ehi Jomo! Perché non ci fermiamo un attimo a riposare?"
Nicole alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa che sembrava molto un 'femminuccia'; Jomo invece rispose con tono di voce più alto:" Va bene; ci riposiamo cinque minuti, mangiamo e poi ripartiamo."
Dopo aver proferito quelle parole Jomo si avviò verso un albero lì vicino mente Flynn si lasciò cadere su un tronco che usò come sedia improvvisata, Nicole si sedette vicino al Bibliotecario più per abitudine che per vera stanchezza; l’africano fu di ritorno dopo qualche secondo con delle larve in mano e le offrì ai due dipendenti della Biblioteca, inutile dire che sui volti di entrambi si dipinsero le stesse smorfie di disgusto.
Fu Nicole a parlare e a rifiutare, Jomo non si scompose e le mangiò da solo; Flynn fece ulteriori smorfie mentre Nicole disse apparentemente impassibile:" Ti è rimasto del cioccolato? Non azzardarti a fare commenti."
Flynn rispose divertito:" Tranquilla Nicole, non dirò quanto tu sia Psicopatica."
La Guardiana a quel punto tirò un leggero pugno sul braccio di Flynn, più per invitarlo a sbrigarsi perché affamata che per reale intenzione di fargli male.
Il Bibliotecario recepì il messaggio quindi si mise a frugare nella sua tracolla da viaggio; dopo aver dato a Nicole una delle tavolette rimaste esclamò stupito:" Non ci credo! I miei disegni..."
La bionda chiese interessata:" I tuoi disegni? Di sicuro c'entra tua madre... Deve averteli messi in borsa quando siamo andati da lei; tu ti sarai distratto e lei te li avrà dati... Fammeli vedere un po': voglio vedere se sei anche un artista."
Flynn porse alla fidanzata i fogli di carta con un sorriso nostalgico in volto, dopo tutto quei disegni gli facevano tornare in mente i momenti più felici della sua infanzia.
Nicole dopo averli osservati commentò divertita:" Di certo non eri Leonardo Da Vinci... Però a modo loro sono carini."
Il Bibliotecario le rispose fintamente offeso:" Beh che ti aspettavi? Avevo quattro anni quando li ho fatti!***"
Flynn non poté aggiungere altro visto che Jomo incitò il duo a rimettersi in marcia; dopo qualche minuto Nicole chiese al fidanzato con palese curiosità:" Dimmi, cosa rappresentano quei disegni?"
L' uomo rispose con tono nostalgico e triste a quella domanda:" Sono storie... Mio padre me le raccontava sempre per farmi addormentare e io le disegnavo per lui..."
Nicole non disse nulla: rimase in attesa che Flynn continuasse a parlare e che dicesse ciò che aveva lasciato intuire con il suo silenzio; la Guardiana sapeva bene che quell' argomento per Flynn, da quando aveva scoperto di diventare padre, era diventato estremamente sensibile e delicato, soprattutto ora, a causa di quella bizzarra avventura in Africa dato che stava rivelando numerosi segreti sui Carsen.
Il Bibliotecario proseguì il suo discorso toccandosi la collana come se fosse un tic nervoso, inoltre era successo ciò che Nicole aveva predetto:" Sai... Ora mi chiedo se quelle storie e questi disegni non nascondano altro... Dopo la scoperta fatta in Marocco non so più che pensare... Mio padre era uno dei Massoni di Salomone, magari queste storie sono una mappa orale. Sai qual è però la cosa che mi fa stare peggio? Che da lui non avrò mai delle risposte e tutto quello che mi rimane sono semplici parole."
Nicole decise di intervenire e dire la sua:" Non è vero. Oltre alle parole hai anche il ricordo di tutte le sere in cui tuo padre te le raccontava. Saranno di sicuro ricordi piacevoli e felici... Finché avrai questi ricordi sarà come se lui fosse sempre con te. Inoltre, considera questo: grazie a quelle parole, quelle storie, potrai creare altri ricordi piacevoli raccontandole ai nostri figli."
Flynn annuì alle parole di Nicole, commosso e anche sollevato del fatto che la bionda ormai lo conosceva così bene da poter dire sempre le cose giuste al momento giusto; il Bibliotecario poi rispose sulla difensiva:" Sai che ora sono quasi tentato di cambiarti soprannome? Sei diventata troppo saggia per essere chiamata Psicopatica! Adesso che ci penso: perché hai detto nostri? Sono per caso gemelli?"
La Guardiana sorrise per poi rispondere furba:" No, però sappi che in futuro non mi dispiacerebbe avere un altro figlio; dopotutto ti sei praticamente prenotato per occuparti di loro!"
Flynn sorrise per poi rispondere sarcastico:" Ritiro tutto: sei sempre la solita Psicopatica, mi hai solo ingannato."
" E tu rimani sempre il solito Secchione; direi di non cambiare le cose."
Dopo svariate ore di cammino il trio raggiunse un'altura che dominava tutta la pianura circostante; Jomo a quel punto disse, indicando l'orizzonte e facendo un giro su sé stesso:" Eccoci arrivati: la provincia di Ghedi."
Nicole chiese immediatamente, pratica come suo solito quando si trattava di lavoro:" Bene e ora?"
Flynn rispose distratto, si stava già guardando attorno:" E ora cerchiamo i seni di Shiba e l'occhio che tutto vede."
Nicole commentò:" Chissà perché questa situazione è sempre famigliare. Beh, come ti dissi la prima volta: tu cervello, io muscoli. Vedi di capirci qualcosa."
Il Bibliotecario non aveva ascoltato molto ma in compenso era riuscito a decifrare il primo indizio:" Beh Nicole... Credo di aver trovato i seni di Shiba... guarda laggiù."
A quel punto indico due montagne che si vedevano all'orizzonte:" Vedi quelle due montagne? Beh, somigliano a… beh... sì, insomma, lo sai..."
In tutto questo Flynn aveva gesticolato imbarazzato, imitando con le mani un seno femminile, mentre Nicole aveva fatto delle smorfie chiedendosi come era possibile che Flynn si vergognasse a parlare di quelle cose a trentadue anni; decise di interromperlo con una sana dose di sarcasmo prima che il suo cervello si fondesse:" Ho capito Flynn. Sembra il davanzale di madre natura."
In tutta quella discussione Jomo non aveva detto nulla, era decisamente più divertente rimanere in silenzio ad osservare i battibecchi tra quei due; nonostante si lanciassero frecciate e battutine era però evidente che fossero innamorati... Come diceva il vecchio detto:' Tra moglie e marito non mettere il dito.'
Dopo un’ultima camminata il terzetto raggiunse un villaggio così tutti si separarono, alla ricerca di informazioni utili; l’ultimo a tornare fu Jomo, fra le altre cose fu quello che portò le notizie migliori:" Laggiù c'è il negozio di un chiromante; con buone probabilità lì troveremo l’occhio che tutto vede."
Flynn decise che era meglio salutare lì la sua guida: sentiva che stavano per inoltrarsi nel cuore dell’azione e non voleva mettere in pericolo il nuovo amico:" Grazie di tutto Jomo, il tuo aiuto ci è stato davvero prezioso."
Il keniano realizzò subito dove voleva andare a parare il Bibliotecario dato che esclamò:" Come sarebbe a dire? È tutto finito?"
Il newyorkese annuì per poi spiegare:" Si... dobbiamo solo recuperare un oggetto da quel negozio, poi potremo tornare a casa."
" E il mio debito? Devo ancora ripagarlo!"
Nicole intervenne, senza alcuna traccia di sarcasmo, cosa rara per lei:" Non è vero. Ci hai portati fin qui, ci hai salvati dagli ippopotami e non ci hai fatto mangiare termiti; direi che siamo pari. Inoltre, se sarà destino ci incontreremo ancora, non temere."
A quelle parole i tre si salutarono, ognuno diretto per la sua strada, che, come aveva predetto Nicole, li avrebbe fatti ritrovare molto presto. Raggiunta una piazza in cui era stato allestito un mercato Flynn e Nicole si guardarono attorno, entrambi vedendo un enorme occhio disegnato su una parete capirono di essere nel posto esatto; decisero perciò di entrare a cercare il secondo pezzo del codice.
Dopo aver bussato vennero accolti da una vecchia conoscenza: un certo generale mediorientale decisamente con qualche rotella fuori posto; Samir in quel momento accolse i due visitatori con un sorriso che mise in allarme Nicole e aggiunse educato:" Posso aiutarvi?"
Flynn chiese incerto, quel tipo non lo convinceva più di tanto:" Lei è il gestore del negozio?"
La risposta del generale fu inizialmente un brusco si, aggiunse poi più accomodante, insospettendo ancora di più la Guardiana:" Prego entrate."
Dentro il negozio, pieno di oggetti che Nicole definì immediatamente robaccia, l’ambiente era buio e angusto, inoltre c'era uno sgradevole odore dolciastro dato da tutte le erbe mezze appassite che vi erano appese: la cosa stupì Flynn visto che non sembrava che quelle piante fossero lì ad essiccare, o meglio, sembrava che lo scopo originario fosse quello ma poi qualcuno si fosse dimenticato di passare alla fase successiva.
Il 'titolare' iniziò a spiegare ai due potenziali clienti la storia di quel posto:" Il negozio apparteneva a mio padre; era il suo orgoglio e la sua gloria."
Nicole chiese immediatamente sospettosa:" E ora dove si trova suo padre?"
" È morto. Non molto tempo fa... Morendo ha espresso chiaramente il desiderio che mi occupassi della sua attività quindi eccomi qua: ho ereditato il negozio da lui."
A Flynn e Nicole quelle parole, dette con quel tono, risultarono una chiara dimostrazione che lì qualcosa non andava; dopo essersi scambiati uno sguardo complice Flynn decise di giocare allo stesso gioco del suo interlocutore mentre a Nicole sarebbe toccato il compito di occuparsi di lui.
Il Bibliotecario estrasse la collana appartenuta al padre e mise in atto il suo piano esordendo con una frase vagamente misteriosa:" Beh, dicono che i segreti vengono sempre tramandati. Ed è proprio così."
Il finto negoziante abboccò all' esca visto che mostrò a Flynn un ciondolo simile per poi aggiungere:" Assieme ad altre cose."
Dopo un veloce sguardo a Nicole, Flynn decise di giocarsi il tutto per tutto mostrando al suo interlocutore il pezzo del codice in loro possesso spiegandogli poi:" L’ho trovato in Marocco e il Massone di guardia mi ha detto che avrei trovato qui la seconda parte."
Il Bibliotecario però non si fidò al punto di lasciare nelle mani di quello sconosciuto il pezzo del codice nonostante fosse palese che il generale avrebbe preferito il contrario; l’uomo in questione fece una smorfia infastidita mentre si allontanava leggermente.
A Nicole parve addirittura udirlo mentre diceva:" La chiave delle Miniere..."
La Guardiana chiese quindi schietta:" E l’altra metà?"
La risposta sembrò una scusa visto il tono balbettante con cui era stata data:" Sì... Beh... È qui; da qualche parte... Ovviamente. Purtroppo, è accaduto che mio padre morendo non mi abbia rivelato tutti i suoi segreti, fra i quali la posizione del codice. Magari voi, cari amici, potreste aiutarmi a trovarlo."
Né a Flynn né a Nicole passò par la testa che le parole di quell' uomo, che non si era nemmeno presentato, fossero vere: tutto era fin troppo sospetto; la bionda si chiese poi se quell' impostore pensasse di avere a che fare con due sprovveduti visto come si stava comportando.
Flynn si mise subito al lavoro esaminando ogni centimetro quadrato del negozio: impostore o no il codice andava trovato; Nicole invece tenne sotto controllo il generale, pronta a intervenire al minimo segno di pericolo.
Ad un certo punto il Bibliotecario trovò un punto del muro che suonava diversamente dopo essere stato colpito: era come se la parete, sotto lo strato di fogliame secco, in quel punto fosse vuota; decise quindi di indagare scostando le foglie.
Quello che trovò lo lasciò basito e perplesso: fra le mani aveva un suo vecchio disegno... Possibile che suo padre avesse previsto ogni cosa?
Vedendo che Flynn aveva trovato qualcosa il generale si avvicinò curioso, chiedendo poi:" Trovato nulla?"
" Penso che il codice sia nascosto qui, nell' insenatura del muro."
Flynn a quel punto estrasse dal muro la seconda parte del codice; Nicole decise di approfittare della situazione visto che il suo bersaglio era distratto, l’aver visto una macchina fin troppo sospetta che si era avvicinata aveva spinto la Guardiana ad agire ancora più velocemente; la bionda di avvicinò silenziosa al duo, prese un vaso e lo sbatté con forza sulla nuca dell'impostore che cadde a terra svenuto, aggiunse poi:" Flynn dobbiamo sbrigarci, sono arrivati gli amici di questo tizio."
Il Bibliotecario annuì per poi commentare:" Meno male che l’hai stordito! Non sopportavo più questo verme viscido... Inoltre, pensava davvero che non l’avremmo smascherato? Vieni, cerchiamo un’uscita sul retro."
Mentre cercavano una via di fuga Flynn notò che da una borsa su un tavolo spuntava la mappa che gli avevano rubato, quasi certamente l’uomo che Nicole aveva steso era lo stesso che si era introdotto in casa sua; dopo aver preso la mappa e arrivati ad una finestra, non avendo trovato uscite il Bibliotecario stava pensando dal da farsi quando sentì che la porta di ingresso era appena stata aperta.
Notando che sotto la finestra dove lui e Nicole si erano fermati c'era una tettoia in paglia sufficiente ad arrestare una caduta sorrise per poi dire:" Nicole ti fidi di me?"
La bionda annuì così il Bibliotecario continuò:" Bene perché adesso dobbiamo saltare giù. Di solito ami queste cose no?"
Sentendo la voce del generale che spiegava la situazione Nicole sorrise per poi buttare giù il parapetto in legno con un calcio e successivamente afferrare la mano di Flynn per saltare.
I due scivolarono su una tettoia e poi arrestarono la caduta su della paglia^ e subito dopo si misero immediatamente a correre per sfuggire ai loro inseguitori; durante la fuga Flynn chiese sarcastico:" Nicole fai la Guardiana più di sei anni... Dimmi prima o poi riusciremo ad avere missioni in cui non siamo costretti a buttarci nel vuoto e scappare da gente armata e pericolosa?"
La diretta interpellata rispose altrettanto ironica:" Perché lo chiedi se sai già la risposta? Meno chiacchiere e più corsa!"
La loro fuga per le vie della cittadina li portò ad un matrimonio: essendoci molta gente che ballava Nicole pensò che fosse il nascondiglio perfetto per far perdere le tracce agli inseguitori; Bibliotecario e Guardiana si infilarono fra i festeggianti ma vennero separati poiché coinvolti involontariamente fra le danze; quando poi Flynn e Nicole si ritrovarono, dopo svariate piroette e qualche spintone di troppo, finirono pressoché abbracciati e con i visi a qualche centimetro di distanza.
Flynn decise di approfittarne e rubare un bacio veloce a Nicole per poi dirle, dopo aver sentito uno sparo in lontananza, con un tono che sembrava a metà fra il romantico e lo scherzoso:" Meglio muoverci, inoltre sappi che prima o poi ce lo faremo un ballo in santa pace senza trappole o spari."
I due a quel punto ripresero la loro fuga, Nicole però oltre al pensiero di trovare un luogo sicuro per la testa ne aveva un altro nato a causa delle parole di Flynn: non le sarebbe dispiaciuto infatti avere la possibilità di fare un ballo con il suo Secchione, magari al loro matrimonio...
La fuga di Flynn e Nicole li condusse alla stazione locale, fortuna volle che ci fosse un treno in partenza; i due stavano per imbucarsi sul treno quando il Bibliotecario si sentì chiamare.
Lui e Nicole arrestarono la loro corsa per voltarsi e vedere chi aveva attirato la loro attenzione: era Jerry. Flynn chiese stupito:" Jerry? Che ci fai qui?"
L' uomo rispose curioso:" Sto andando a Mombasa a ritirare dei mobili. Piuttosto voi che ci fate qui?"
Il Bibliotecario tagliò corto:" Lunga storia... Non è che per caso devi prendere questo treno?"
" Sì... Ho qualche cabina, perché lo chiedi?"
Flynn tagliò corto:" Se ci ospitassi ci faresti un favore."
L' uomo più vecchio annuì per poi rispondere:" Sì, sì... Salite."
Una volta in treno il terzetto si appiattì contro le pareti per non essere visto dagli uomini che inseguivano Flynn e Nicole; una volta che il mezzo di trasporto ebbe preso velocità Jerry disse più curioso che preoccupato:" Quelli sembravano il generale Samir e i suoi uomini; siete stati fortunati ad incontrarmi."
A Nicole tutta quella situazione sembrava fin troppo sospetta: era stato un caso fin troppo fortunato incontrare Jerry proprio in quel momento... Inoltre, il fatto che conoscesse chi stava dando la caccia a lei e a Flynn era fin troppo strano se non sospetto. Flynn invece chiese spiegazioni sugli inseguitori, che non tardarono ad arrivare:" Samir è il capo di una milizia locale molto pericolosa. Senti Flynn questo è un paese molto instabile; non mi sembra il caso di finire in mezzo ad una guerra! Inoltre, la tua fidanzata è incinta, non ti sembra di essere stati un po' troppo sconsiderati?
Nicole rispose tranquillissima:" No affatto. Sono abituata a cose ben peggiori; praticando sport estremi mi sono fatta il callo e inoltre anche il medico mi ha dato ancora un mese di libertà."
Pensò poi che ci fosse sotto qualcosa: gli uomini che li avevano inseguiti non sembravano affatto kenioti; doveva parlarne da sola con Flynn appena si fosse palesata l'occasione giusta.





Note:
* evito di citare luoghi esplicitamente come nel film però sappiate questo: Flynn non va da Nairobi a Wajir come hanno mostrato ma da Mombasa a Ghedi. Se si seguisse la logica del film servirebbero 5 giorni di cammino per andare da tutt' altra parte. Non so poi quanto sia verosimile trovare un pezzo di deserto in mezzo alla savana quindi per coerenza tutta la parte del salvataggio avviene nella savana.

** piccolo omaggio a the big bang theory; dopotutto è così insolito che il nerd in questione riesca a conquistare la bionda di turno? Non credo;) Flynn lo faceva da prima che fosse di moda.

*** andate alle note del capitolo 3 se vi serve una rinfrescata alla memoria per questo cambio d' età ;)

^ la paglia attutisce le cadute meglio della frutta, inoltre povera donna: due tizi le rovinano la merce...


Note dell'autrice:

In questo capitolo non ho fatto modifiche sostanziali, mi sono limitata a un po' di momenti Flycole? Psyconerd? Boh trovatemi un nome carino per la ship e vincerete un premio :p
Tornando seri: qui ci sono molti piccoli momenti fra Flynn e Nicole che vi mostrano ancora una volta come ho pensato ad una loro possibile evoluzione come coppia; in particolare tengo molto al loro discorso nato a causa dei disegni quindi ditemi se ci può stare o se ho esagerato.
Altra precisazione la meritano l' incontro con Jomo e il ritrovamento della seconda parte del codice: con Jomo Flynn non fa battute da morto di fame e Nicole fa capire che non ama essere ignorata ( inoltre è gelosa e possessiva come nel film originale, vi ricordate il 'get your own geek' prima di pestare Lana?)
Con Samir Flynn e Nicole capiscono che si tratta di un imbroglio perché li ritengo fin troppo svegli perché vengano raggirati: insomma Flynn capisce tutto di Charlene dopo averla osservata per due secondi scarsi quindi volete che non capisca che il tizio con cui parla sta mentendo? Colpa di Emily che lo ha rin********o, censuro ma ci vuole in questo caso! Nicole invece ha il solito effetto benefico;)
(NB SFASO SU CHARLENE! SPOILER TERZA STAGIONE! Ignorate la parentesi se non avete ancora visto gli episodi! Tralasciamo la storia della rottura del naso: nel primo film secondo me né lei né Judson dovevano essere immortali; con il proseguire della saga sono diventati il primo Bibliotecario e la sua Guardiana *_* fra l'altro lo sapevo! Lo avevo intuito!)
Infine la fine... Orribile gioco di parole... La prima volta che avete visto il film non vi siete insospettiti di vedere Jerry lì? Io, cresciuta a pane e episodi di Jessica Fletcher, onestamente sì! Quindi ancora una volta Nicole è la voce dei dubbi e dei sospetti.
Ho detto tutto, credo, quindi alla prossima; vi ricordo che se avete tempo e voglia sapere che ne pensate con una recensione mi farebbe piacere.
Al prossimo capitolo Librarians:)
 
  
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