Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Sel Dolce    20/03/2017    5 recensioni
[ Sterek | Derek!Alpha | Theo!Human | Slash | Abusive relationship ]
Stiles era sicuro di poter dividere la sua vita tra il mondo sovrannaturale e quello normale, aiutare il branco e avere un fidanzato perfettamente umano.
Intrappolato in una relazione con Theo non può dichiarare i sentimenti che prova per Derek.
Dal capitolo ventuno:
[...] Stiles al suo tocco si mosse, corrugando la fronte, ma al contrario di scansarsi si avvicinò ancora di più, finendo con il posare la testa sopra il petto del suo Compagno, circondandogli la vita con un braccio, le dita dai polpastrelli freddi entrarono in contatto con il suo fianco scoperto facendolo quasi rabbrividire.
Sorrise passando il dorso della mano lungo il profilo del fidanzato, non riuscendo a evitarsi di pensare come fosse stato la causa della maggior parte delle sue sofferenze. Se non si fosse impuntato a non voler ammettere i suoi sentimenti, se non lo avesse spinto via, Stiles non sarebbe mai finito tra le grinfie di Theo. [...]
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Stiles Stilinski, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Save you from bruises serie'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo quattordici


Love is like a shot gun



Le mani scorrevano lungo il corpo in modo frettoloso, cercando di eliminare la stoffa che divideva le loro pelli in minor tempo possibile. La bocca toccava quanto più riusciva senza staccarsi dal calore dell'altro, facendo sfuggire di tanto in tanto la lingua in una lunga lappata dal basso verso l'alto.

Gli artigli passavano pesantemente lasciando striature rosse, da alcune fuoriuscivano anche piccola gocce di sangue, ma non gli importava. Voleva godersi quello che aveva, come gli spettava di diritto.

« Fe–fermati... » sussurrò il ragazzo sotto il suo corpo, il viso rosso per l'improvviso calore che lo aveva colto dopo la serie di baci, le labbra ancora lucide e gli occhi liquidi, ma una piccola smorfia di fastidio a incorniciargli il viso.

Non lo ascoltò, continuando il suo lavoro facendo scivolare via i pantaloni del pigiama, dalle gambe lunghe e affusolate del ragazzo più giovane, lasciandolo solamente con un boxer nero a coprirlo. Era eccitato, voleva solamente affondare in quel dolce calore che gli spettava di diritto, tanto che senza tante cerimonie si strappò via i vestiti di dosso, rimanendo nella stessa situazione dell'altro.

Morse quasi con rabbia la spalla lattea del fidanzato lasciando il segno dei suoi denti umani di un rosso così contrastante da spiccare sul resto della figura.

« Non voglio, fermati, ti prego. » supplicò il giovane nascondendo il viso tra le mani, l'imbarazzo per essere nuovamente troppo debole per difendersi dal suo aggressore. Voleva solamente che finisse in fretta, nascondersi sotto le coperte e non uscirne più.

« Va tutto bene, ti piacerà. » ansimò Derek facendo illuminare gli occhi di rosso come ad intimargli di stare fermo e prendersi quello che aveva da offrire. Odiava quando le sue vittime si muovevano come pesci fuori dall'acqua nella speranza di tornare nel luogo a cui appartengono. Doveva semplicemente rimanere fermo, al resto ci avrebbe pensato lui.

« Ti odio. » sputò con rabbia Stiles facendo scivolare calde lacrime lungo le guancie e a Derek non interessò, semplicemente strappò l'ultimo indumento che li divideva.


« Der, svegliati, Der–bear. » la voce di Stiles lo riportò lentamente alla realtà. L'orologio a led segnava le 3:46 del mattino e Derek si accorse guardandosi le mani di essersi trasformato nel sonno. Si girò lentamente per guardare il suo fidanzato che lo osservava leggermente spaventato, l'odore di preoccupazione che appestava l'aria.

Si alzò a sedere guardandosi intorno, come alla ricerca di vestiti buttati per terra, ma il pavimento era pulito e Stiles completamente vestito al suo fianco. Non aveva gli occhi pieni di lacrime, le labbra non erano lucide e gonfie, ma soprattutto non lo guardava con odio, solo leggermente spaventato e preoccupato. Si sfregò gli occhi con i palmi delle mani cercando di scacciare dalla memoria l'incubo appena fatto.

« Tutto okay? » domandò Stiles prendendogli una mano facendo intrecciare le loro dita, gli occhi d'ambra che sembravano volergli leggere l'anima. Era la prima volta che l'adolescente aveva visto l'Hale avere un incubo, tanto da muoversi come un ossesso tra le coperte fino a farle finire a terra.

Derek annuì lentamente « Solo un brutto sogno. » spiegò tornando a sdraiarsi portando Stiles con sé, le braccia che circondavano il torace del giovane come a volerlo difendere dal mondo esterno, senza accorgersi che anche lui poteva essere un pericolo.

« Dormi ancora, è presto. » sussurrò lasciando un bacio sulla nuca del Compagno. Non aveva il coraggio di addormentarsi, la paura di rifare quel sogno era troppa, avrebbe vegliato sullo Stilinski che aveva ancora una brutta febbre da mandare giù.


Stiles allungò le mani verso l'Alpha aprendo e chiudendo i pugni « Noooooo, non andartene! » biascicò mentre Derek accendeva la TV infilando del videoregistratore un classico Disney da fargli guardare durante la sua assenza. Stiles poteva anche avere diciottani, ma il suo Compagno sapeva quanto andasse matto per i cartoni di Walt, soprattutto La Bella e la Bestia.

Noah era in casa e dormiva tranquillamente al piano di sopra, godendosi il suo giorno libero dopo aver fatto doppi turni ogni singolo giorno nelle ultime tre settimane. Non lo stava lasciando solo, sarebbe stato via nemmeno due ore, doveva solamente andare a fare un paio di domande a Deaton e poi passare a scuola per chiedere al preside altri giorni di riposo, certamente guadagnandosi l'antipatia dell'uomo, ma non gli interessava, voleva rimanere con Stiles in un periodo del genere, soprattutto dopo quelle foto, non si fidava a lasciarlo da solo. Qualcuno lì fuori li stava spiando e lui doveva scoprire chi fosse.

« Tornerò prima che tu te ne accorga. » gli disse lasciando due bottiglie d'acqua ai piedi del divano e diversi snack sulla coperta che lo avvolgeva. Il ragazzo mise su il broncio, ma non provò più a farlo rimanere, sapendo che anche Derek aveva cose di cui occuparsi e doveva cercare di comportarsi come una persona matura.

L'uomo si chinò per lasciare un casto bacio sulle labbra dello Stilinski e poi uscì dalla villa avviandosi alla sua Camaro.

Arrivò da Deaton che l'orario delle visite era già cominciato e fu costretto ad aspettare, seduto nella piccola sala d'attesa, quando fu finalmente il suo turno per entrare non si preoccupò nemmeno di salutarlo, aveva veramente fretta di tornare a casa.

« Ho sognato di... »

« Di costringere Stiles ad accoppiarti con te, immagino. » concluse il druido per lui sembrando quasi annoiato, come se fosse una cosa normale sognare cose del genere. Inarcò un sopracciglio chiedendosi come facesse a saperlo, quel tipo era proprio strano e non riusciva a decidersi se fidarsi o meno.

Deaton posò con cura i suoi attrezzi e tornò a guardare l'Alpha « Hai trovato il tuo Compagno, avete vissuto per tre anni avventure pazzesche, vi siete fidanzati e vivete a stretto contatto. Il tuo lupo sente il bisogno impellente di sancire il Legame tramite il rituale, ma tu ti ribelli e lo costringi a trovare un modo per invogliarti, attraverso i sogni in questo caso. » spiegò pulendo il tavolo dai peli del pastore tedesco che due minuti prima era stato sdraiato lì « Sì, diventerà pericoloso, quindi ti consiglio o di allontanarti da Beacon Hills – anche se dubito che tu lo faccia – o di parlarne con Stiles e compiere il rituale. » disse come se non stesse riferendo all'Alpha che doveva praticamente forzare il suo fidanzato, che era appena uscito da una relazione abusiva basata solamente sulla violenza sessuale, ad avere un rapporto carnale per adempiere al rituale tra Compagni o il suo lupo avrebbe preso il sopravvento decidendo di violentarlo, proprio come aveva fatto Theo.

Rimase senza fiato, non credeva che le conseguenze fossero così gravi al suo rifiuto di anche solo nominare il rituale al suo Compagno. Il suo lupo era pericoloso, doveva assolutamente trovare una soluzione o avrebbe dovuto fare i bagagli e andarsene lasciando il Branco al suo Beta più fidato. Avrebbe lasciato tutto per Stiles, per non ferirlo.

« Diventerà ogni giorno sempre più insopportabile. » pronunciò seriamente il veterinario facendo scorrere un brivido freddo all'Alpha lungo tutta la schiena. Si poteva morire per una cosa del genere.

Se il Compagno rifiutava di legarsi non ci sarebbero state conseguenze, se non una vita destinata alla solitudine, ma nel loro caso erano entrambi innamorati e il non poter trarre dalla loro relazione un rapporto carnale rendeva il lupo come impazzito, insicuro sull'amore provato dal Compagno che non voleva accoppiarsi.

Strinse i pugni sentendo gli artirgli penetrargli la carne, la sua stessa natura lo stava tradendo per renderlo il mostro che non era.

« Troverò una soluzione. » disse l'Hale prima di uscire sbattendo la porta, come sempre Deaton non si dimostrava particolarmente utile per risolvere problemi.


Quando tornò a casa Stilinski trovò il salotto pieno di adolescenti che guardavano Alice nel Paese delle Meraviglie mangiando silenziosamente patatine e pop–corn mentre Stiles dormiva sereno sul divano. C'era anche lo sceriffo seduto sulla sua poltrona con un bicchiere in mano, gli abiti da civile che lo rendevano quasi meno intimidatorio.

« Noah, Scott, devo parlare con voi. » annunciò ricordandosi le lezioni di Stiles sull'onestà. Se diceva subito la verità avrebbe avuto qualcuno in più ad aiutarlo per risolvere il loro nuovo problema. I due chiamati in causa si alzarono senza fare troppe domande, mentre Erica e Lydia già erano partite per supposizioni, immaginandosi che Derek volesse chiedere la mano di Stiles.

Certo, voleva, ma solamente dopo il college. Non voleva mettergli alcuna fretta, sapeva che Stiles non lo avrebbe mai lasciato o almeno lo sperava.

« Abbiamo un problema. » annunciò posando le mani sul ripiano in marmo della cucina « Non alzare gli occhi al cielo, Scott, è una cosa seria. Si tratta di Stiles. » sbottò facendo scattare sull'attenti il giovane, mentre Noah strabuzzò gli occhi preoccupati « E il pericolo sono io. » rivelò sospirando pesantemente « Essendo Compagni il mio lupo vuole arrivare ad un rapporto fisico che la mia volontà umana impedisce. Se continuo di questo passo ci sono alte probabilità che perderò il controllo diventando quasi allo stesso livello di un animale selvatico e... e costringere Stiles a fare cose che non vuole. » disse stringendo con forza i pugni, tanto che gli artigli perforarono la pelle facendolo sanguinare « Se non troviamo una soluzione dovrò allontanarmi da Beacon Hills. » mise in chiaro facendo trattenere il respiro ai due uomini che erano pienamente consapevoli che una cosa del genere avrebbe spezzato il cuore di Stiles già troppo ferito.

Noah si mise seduto e guardò seriamente l'Alpha, chiedendosi cosa avrebbe potuto fare. Era quasi impossibile sconfiggere la propria natura, se per loro umani era indispensabile bere, per i lupo di Derek era indispensabile fare l'amore con Stiles, non vdeva vie d'uscita se non quella di adempiere al rito, ma non avrebbe mai forzato per nulla al mondo suo figlio a fare una cosa che non voleva, non che lui fosse felice di sapere suo figlio appena dicionovenne ad avere rapporti sessuali con un uomo nove anni più grande di lui. Voleva essere razionale, trovare il modo idoneo per risolvere la situazione senza rischiare di ferire qualcuno, che fosse il licantropo o il suo bambino.

Scott dal canto suo era pronto a dare di matto. Se non trovavano un modo per impedire al lupo di Derek di commettere violenze lo avrebbe portato lui stesso oltre il confine di Beacon Hills e in qualche modo insieme a Deaton avrebbe creato una barriera che gli impedisse di rimetterci piedi. Stiles era suo fratello, lo avrebbe protetto da tutto, anche dalla persona che era predisposta ad amarlo con tutto il cuore.


Il giovane Stilinski si alzò dal divano stiracchiandosi in modo per niente velato; tutti i suoi amici erano ancora lì e stavano guardando con interesse Big Hero 6. Sembravano tutto fuorchè dei ragazzi di 19 anni che ogni giorno combattevano contro il sovrannaturale, una massa di bambini, ecco cos'erano.

Notò con piacere che sul fondo del divano c'era Derek che aveva gli occhi chiusi, sicuramente addormentato dopo essersi annoiato a morte con il resto del Branco. Tutti sembravano avere un'espressione tesa, ma Stiles era troppo rintontito per farci veramente caso e chiedere qualcosa. Facendo il più piano possibile per non svegliare il suo Compagno si alzò desideroso di un bicchiere d'acqua e in meno di un secondo attirò l'attenzione di tutti i presenti su di sé.

Facendo finta di nulla – trascinandosi dietro le pesanti coperte come se fossero un mantello – il figlio dello sceriffo si avviò verso la cucina per poi essere raggiunto subito dopo da Scott.

« Scotty–boy hai la tipica espressione da “l'apocalisse sta per arrivare a Beacon Hills”. Hai forse qualcosa da dirmi? Devo fare ricerche su foletti irlandesi o della Cornovaglia? » domandò quasi divertito, in parte gli mancava fare ricerche sul mostro di turno, erano passati mesi dalla faccenda dell'unicorno. Scott sorrise come suo solito, la mascella storta che lo rendeva adorabile.

« No, non c'è alcun problema. » disse suonando allegro, fortunatamente il suo migliore amico non aveva l'udito capta–bugie ed era troppo raffreddato per dargli veramente importanza. Il Beta lo guardava sorridendo appena e Stiles si perse ad aprezzare quel momento di puro relax. Era da tante che lui e il suo migliore amico potevano permettersi un po' di tempo per non pensare a nulla.


Stiles non voleva essere rude, nemmeno insensibile, ma sentiva il bisogno di riprendersi la propria vita tra le mani è questo voleva dire che doveva liberarsi delle cose che prima non c'erano nella sua vita, a partire dalla luce da notte attaccata vicino al letto.

La tolse e con cura la ripose nel vecchio scatolone che teneva sopra l'armadio dove teneva la maggior parte dei suoi ricordi d'infanzia. Andò alla finestra e la spalancò senza aver timore che Theo potesse entrare nella sua stanza da un momento all'altro. Era andato via, per sempre, non avrebbe mai più rimesso piede a Beacon Hills. Aspirò a pieni polmoni l'aria fresca invadere la sua stanza e sorrise soddisfatto dei suoi miglioramenti.

Sentì Batman abbaiare dal letto mentre scodinzolava felice per chissà quale motivo e Stiles si ricordò che non doveva sbarazzarsi proprio di tutte le cose che avevano seguito la sua storia con Theo. Carezzò lo spazio tra le orecchie del suo Border Collie « Tranquillo, tu non andrai da nessuna parte, al contrario di un lupo scorbutico di nostra conoscenza. » disse prendendo il cucciolo tra le braccia e insieme si diresse verso il salotto dove ancora tutti il Branco meno Peter aspettavano la cena. Pensò attentamente alle parole da usare per non sembrare scortese e poco riconoscente per tutto l'aiuto ricevuto.

Vestito da piumone vivente e un cane tra le braccia Stiles fece il suo ingresso sorridendo come suo solito, forse anche troppo per uno che aveva la febbre alta – solitamente rimaneva sdraiato dicendo a Scott di prendere carta e penna per scrivere il suo testamento – ma a nessuno dei licantropi sfuggì l'odore di pura felicità che emanava il giovane. Derek lo guardò inarcando un sopracciglio, curioso di sapere cosa avesse portato tanta gioia al suo Compagno.

Il giovane Stilinski si sedè nello spazio tra Lydia e Erica facendo finire la coperta addosso a loro che scherzosamente spinsero via « Dobbiamo parlare, Der. Possiamo farlo qui o da soli in camera mia. » propose il ragazzo facendo incuriosire tutti e l'Alpha non aveva alcun segreto per il suo Branco e fu per questo che decise di rimanere seduto e fare un piccolo cenno al fidanzato per esordirlo a parlare.

« Ecco, credo che sia arrivato il momento che tu torni a casa tua, insieme a tua sorella e Isaac. » disse senza peli sulla lingua, schietto e sincero come sempre. Tutti si sorpresero e i due innamorati fecero un verso sofferente, il ritorno di Derek al loft voleva dire solamente una cosa: niente sesso tutte le notti.

Lo sceriffo entrò asciugandosi le mani in uno strofinaccio, attirato dalle parole del figlio « Voglio dire, ormai sto bene, posso camminare, guidare, prepararmi il cibo e sento di poter dormire sonni tranquilli senza che qualcuno mi sia accanto. » spiegò alzando le spalle, le mani intanto carezzavano senza sosta il pelo di Batman « Voglio tornare ad essere il ragazzo indipendente che ero prima, tutto qui. » rafforzò la sua tesi sfidando con lo sguardo chiunque a negare che fosse tornatu esattamente come tre mesi prima.

Derek si alzò, quasi sollevato dal sentirsi dire quelle parole, non credeva di essere in grado di resistere un'altra notte in un letto insieme a Stiles non non fargli assolutamente nulla, anche contro il suo volere, sentiva il lupo che gli artigliava il petto dall'interno. Lentamente prese una mano di Stiles e come un vero galantuomo la portò alle labbra per lasciarvici un casto bacio « Sono contento che tu non abbia più paura. » ammise sinceramente e vide immediatamente le spalle del ragazzo sciogliersi, sollevato dal fatto che nessuno lo stesse ostacolando. Si chinò leggermente in avanti con un sorriso divertito stampato in volto « Potremmo ricominciare con le mie irruzioni nella tua stanza attraverso la finestra. » bisbigliò in modo quasi seducente, senza nemmeno volerlo, ma il brivido che percorse la spina dorsale di Stiles gli fece capire che non era poi così tanto sgradito.

« Vedrò di lasciarla aperta, allora. » rispose cercando di suonare in qualche modo sensuale per poi arrossire quando si ricordò che tutti i licantropi avevano ascoltato quel piccolo scambio di battute, lasciando ignari solamente lo sceriffo, Lydia e Allison.


« Due settimane al massimo e perderà il controllo. » la donna camminò in cerchio intorno all'uomo più alto, i piedi nudi che calpestavano il pavimento sporco della casa abbandonata che faceva loro da rifugio.

« Theo Raeken ha rispettato la sua parte, dovremo dargli la ricompensa stabilita. » pronunciò l'uomo posando le mani sul tavolo che aveva davanti seguendo con le dita i solchi sulla superficie in legno, senza prestarci realmente attenzione, concentrato sul piano che aveva messo in atto.

La donna annuì e lasciò la stanza ben sapendo cosa dovesse fare. Rimasero nella stanza solamente quattro uomini, tra di loro dei gemelli.

« Qual è la prossima mossa, Deucalion? » domandò Ethan facendo un passo in avanti, anche se l'Alpha non poteva vederlo, ma certamente percepiva i suoi movimenti.

L'uomo prese il suo bastone dal tavolo e con un movimento secco lo allungò « Direi che è ora di conoscere Stiles Stilinski. ».


Spense anche l'ultima luce e con Batman che camminava stancamente vicino a lui si fece strada fino al suo letto. Si infilò sotto le coperte permettendo al cane di adagiarsi sul tappeto vicino ad esso. Chiuse gli occhi sereno sapendo che al primo rumore fuori posto ci avrebbe pensato Batman a svegliarlo, sicuramente abbaiando contro l'intruso.

Abbracciò la mazza da baseball al petto come era solito fare e sentì come una sensazione strana al pensiero che Derek non sarebbe entrato sotto le coperte insieme a lui, ormai ci aveva fatto l'abitudine che si era dimenticato come fosse dormire da solo. Sorrise sereno sapendo che appena finito il college lui e Derek sarebbero andati a vivere insieme, erano destinati a rimanere insieme per sempre, nulla poteva dividerli se non la Morte.

Batman si era già addormentato, il leggero ronfare che riempiva il silenzio della grande casa sua, suo padre era andato in centrale per un'emergenza e Derek come stabilito era tornare al loft.

Certamente l'ultima persona che si aspettò di vedere chiamarlo a quell'ora tarda fu Peter Hale. Inarcò un sopracciglio chiedendosi cosa volesse, non lo aveva più contattato da diversi mesi e – psicopatico o meno – ci era rimasto male. Lo trovava per quanto affascinante nche molto acuto e capace di sostenere una conversazione sarcastica senza perdere le staffe. Era l'amico perfetto, tolti i chiari disturbi mentali.

« Pronto? » rispose cercando di non svegliare il cane che aveva un udito delicato, tanto era sicuro che Peter lo sentisse lo stesso. Si mise a sedere, pronto a infilarsi un paio di jeans per uscire, non si ricevevano chiamate notturne senza alcun motivo. Il Beta doveva essere sicuramente nei guai.

« Stiles, devi venire subito qui, c'è una cosa che dovresti vedere. » la voce di Peter era ovatta, quasi come se stesse sussurando anche lui e la cosa fece solamente incoruisire ancora di più il giovane che – incurante della febbre ancora abbastanza alta – si alzò dal letto pronto a raggiungere il più anziano degli Hale « Sono vicino alla vecchia casa di mia sorella. » aggiunse rivelando la sua posizione e Stiles non perse nemmeno tempo a rispondere.

Si infilò velocemente calzini, jeans, scarpe ed una felpa. Corse a prendere le chiavi della Jeep che Derek aveva fatto aggiustare non badando a spese e come un pazzo corse fuori da casa. La vicina stava annaffiando i fiori quando partì a tutta velocità dal vialetto di casa, le fece prendere un tale spavento che gett all'aria l'annaffiatore rovesciandosi tutto il contenuto addosso e il ragazzo non poté fare altro che gridare delle scuse dal finestrino aperto.


C'era un odore strano nell'aria, ad ogni passo diventata sempre più forte e la sua presa sulla mazza si fece più salda, timoroso di incontrare qualche pericolo. Nonostante i sensi abbastanza fuori uso a causa del raffredore riuscì ad udire dei passi che velocemente si avvicinavano a lui. Pronto a colpire con la mazza si girò di scatto facendo scivolare Peter Hale sulle foglie bagnate.

« Mi hai spaventato a morte! » urlò a pochi secondi da un attacco di cuore, solo per ritrovarsi la mano del licantropo sulla bocca che per poco non lo soffocava.

« Zitto, potrebbe esserci qualcuno nei paraggi. » lo avvisò il Beta tirandoselo contro facendo aderire i loro corpi mentre si nascondevano dietro un albero. Stiles non riusciva a vedere nulla in quella posizione e il freddo pungente della notte lo stava facendo tremare, non a caso si stavano avvicinando le vacanze natalizie, caratterizzate da un clima gelido durante le ore buie.

Sentiva le voci di minimo altre tre persone avvicinarsi e divincolandosi dalla stretta ferrea del licantropo si sporse appena per controllare chi fosse. Vide chiaramente una donna camminare davanti ad un uomo calvo, seguito a sua volta da una figura incappucciata che trascinava a fatica i piedi sul terreno, Stiles riusciva ad intravedere solamente un polso sanguinante, chiaro segno che chi si nascondesse sotto il mantello fosse un semplice umano e non qualche strana creatura con il potere di rigenerarsi in un batter d'occhio.

« Riesci a riconoscere l'odore? » sussurrò Stiles con il minome della voce che potesse utilizzare per essere sentito solamente dall'ex Alpha. Peter tirò su con il naso più volte, ma poi scosse la testa. Erano chiaramente invasori, licantropi non autorizzati nella terra degli Hale. Doveva assolutamente avvertire Derek e Scott.

Peter dal canto suo stava veramente godendo di quel momento, aveva il ragazzino tra le braccia, erano soli – o almeno in parte – e Stiles non lo stava guardando con disprezzo come il resto del Branco. Lo faceva sentire a casa, come se il posto accanto a lui gli appartenesse e lo protegesse da qualsiasi pericolo anche essendo solamente un umano.

Delicatamente gli posò una mano sul fianco, come per schiacciarlo ancora un po' contro il suo corpo, ma anche per assicurarsi che non cadesse in avanti cercando di scrutare oltre l'albero che faceva loro da scudo. Si inebriò del suo profumo di fragole e zucchero, mischiato fastidiosamente con quello del nipote che sapeva di tabacco e menta.

« Dobbiamo andare a casa mia, Peter. » sussurrò Stiles iniziando a tirarlo via « Devo vestirmi con qualcosa di più pesante e poi torneremo ad investigare. » spiegò incapace di rimanere fuori al freddo con quel poco che aveva messo addosso, era ancora malato, in fin dei conti.

Velocemente arrivarono a casa Stilinski e Peter decise di non aspettare nell'auto. Salì le scale insieme a Stiles ed entrò nella sua camera, venendo subito attaccato da Batman, sicuramente Derek aveva messo il cane contro di lui, altrimenti non si spiegavano tutti quei ringhi.

« Batman, sta buono. » ordinò il padrone mentre si infilava alla svelta una felpa rossa e Peter dovette ammettere che quel colore gli stava veramente bene, rimetteva il rilasto il carnato pallido dell'umano, facendolo sembrare ironicamente Cappuccetto Rosso, solo che lui non temeva il lupo, ci andava direttamente in contro.

Stiles prese uno zaino e buttò all'interno più torce, qualcosa da mangiare e il cellulare. Insieme scesero nuovamente e a bordo della Jeep partirono verso il bosco, dove il nuovo problema di Beacon Hills si stava nascondendo.


Derek sentiva come se qualcosa non andasse e certamente non si stava riferendo alle mani intrecciate di Cora e Isaac proprio davanti ai suoi occhi mentre guardavano un film romantico alla TV.

Era come se mancasse qualcosa al loft, qualcosa di sgradito ma che andava tenuto. Si sedé sulle schiale a chiocciola e cominciò ad ispezionare con la vista l'open space, cercando l'elemento mancante per completare il quadro.

Notò con disappunto lo stato pietoso in cui versava quell'abitazione, poco consona per viverci, con i cavi dell'elettricità che fuoriuscivano dai muri crepati, la lampada che creava solamente una fioca luce e il pavimento costellato di macchie di sangue che non volevano sapersene di lavarsi. Guardò la sorella insieme al suo Beta e pensò che meritassero un posto migliore di quello in cui passare la propria adolescenza, lui aveva avuto la fortuna di avere Laura, l'Alpha perfetta, la degna erede di loro madre. Voleva veramente essere come loro, sapersi prendere cura di quelli che dipendevano da lui, ma i problemi continuavano a susseguirsi in maniera veloce, senza dargli un attimo per respirare.

Poteva ricostruire la sua vecchia casa, aveva abbastanza soldi per farlo, sarebbe diventata casa sua e di Stiles – un giorno – ma anche il rifugio per i componenti del Branco, un vero posto da chiamare casa e dove costruire un futuro.

« Se te lo stai domandando » la voce di Cora ruppe il filo dei suoi pensieri « Peter è uscito. ».

Peter.







______________________________________________________

About Satan and Hell:

I'm back!

Ed ecco svelato chi è che spia il nostro cucciolo Stiles! Cosa ne pensate? Dovevo far rientrare l'Alpha Pack in qualche modo perché... oh, nulla, ve lo lascio come segreto, ma potete sempre provare a tirare ad indovinare!

Peter è coinvolto? Farà del male a Stiles? Theo cosa ha fatto per Deucalion? Quale sarà la sua ricompensa? Derek andrà a casa Stilinski per controllare Stiles o starà buono buono al loft? Io quanto sono cattiva da 1 a 10?

Per chiunque se lo chiedesse qui Cora è presente perché, secondo la mia logica, quando Derek è divenuto Alpha lei lo è andato a cercare senza essere rapita da Deucalion, quindi happy family and no drama.

No, okay, ci sarà del drama *partono urli terrorizzati*

So, my beautiful friends, alla prossima!

Sel




P.S.: ho scoperto da poco Riverdale. Nonostante sembri un miscuglio tra Teen Wolf, PLL e Gossip Girl è carino. Voi che lo avete visto, cosa ne pensate?


______________________________________________________


   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Sel Dolce