3.
Una bambina dalle codine bionde guardava estasiata una rivista di moda. Anche se non sapeva ancora leggere adorava osservare tutte quelle ragazze sfoggiare abiti meravigliosi. Alcune di loro parevano delle vere principesse. Sfogliò a lungo le pagine rimanendo man mano sempre più incantata fino a quando i suoi occhi non incrociarono la figura di una ragazza diversa dalle altre. Era bellissima. Aveva fluenti capelli rosso rubino lasciati cadere morbidi sulle spalle, che le incorniciavano l'ovale perfetto del volto mettendo in evidenza due bellissimi occhi color dello smeraldo che osservavano decisi davanti a loro, pareva nulla potesse spaventarli. Il corpo magro era coperto da un vestito principesco. Il corpetto aveva uno scollo a cuore che le fasciava il seno valorizzando la misera seconda della modella e fasciandole i fianchi magri. La gonna, in tulle, presentava numerosissime balze che le davano un effetto voluminoso, e arrivava a terra con un leggero strascico sul retro. Il tutto era di un meraviglioso petrolio che valorizzava maggiormente i bellissimi occhi che la ragazza si ritrovava. Yuki osservò la pagina per qualche secondo prima di sorridere e buttarsi sul divano dove Ryo seguiva una corsa automobilistica.
-Ti piace?- gli chiese la bambina frapponendo tra la tv e lo sguardo del gemello la foto che l'aveva incantata.
Ryo, però, pareva non darle ascolto, troppo impegnato a non perdersi neanche un minuto di quello spettacolo. Quella si che era una vera gara automobilistica, non quelle di cui si vantavano i suoi amici!
-Yuki levati!- le disse il fratello tentando di continuare a seguire la corsa.
Erano all'ultimo giro, mancavano poche curve al traguardo, non poteva perdersi la parte più emozionante!
La bionda lo guardò indispettita.
Come poteva essere che il suo Ryo preferisse guardare una stupida gara piuttosto che parlare con lei?
Con una strana scintilla negli occhi Yuki posò la sua adorata rivista sul tavolino davanti la tv e senza farsi notare dal gemello prese tra le mani il telecomando.
Il corvino era incantato. Mancavano pochi metri all'arrivo eppure non si riusciva ancora a capire chi fosse il vincitore.
Stavano per tagliare il traguardo, quando d'improvviso tutto divenne nero.
Ryo sbarrò gli occhi senza riuscire a muoversi. Nero. La tv si era spenta sul più bello.
Come un automa si voltò in direzione della gemella che se ne stava seduta accanto a lui a osservare la sua rivista, mentre un sorriso soddisfatto le incorniciava le labbra rosee.
Non poteva essere stata lei, vero?
-Cosa c'è Ryo?- chiese la bambina sentendo lo sguardo di ghiaccio del fratello puntato su di sé e guardandolo con i suoi occhioni da cucciola.
Ryo sospirò alla vista di quello sguardo.
Sua sorella era un vero demonio travestito da angelo, pensò, mentre un sorriso spontaneo gli nasceva sul volto, ma lui l'adorava anche per quello!