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Autore: LaVampy    20/03/2017    3 recensioni
Un piccolo Max Lightwood alle prese con la magia, con la famiglia e con l'arrivo di un nuovo fratello. *spoiler* delle Cronache dell'Accademia. e spoiler " La signora della mezzanotte"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Malec's family'
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Ogni volta che provi a salvare una vita,  

Anche fallendo, 

Rendi il mondo, un posto migliore. 

Con Affetto.  

La Zia Vampy  

 

 

-Bambini per favore....-stava dicendo Magnus osservandoli giocare in riva al laghetto. Quella mattina, approfittando di una bellissima giornata di sole a all'ennesima assenza di Alec, avevano optato per un pic-nic per poi finire, come di consueto, a dare da mangiare alle papere. Operazione studiata nei minimi particolari dal piccolo stregone, che adorava quei piccoli esseri piumati.  

La verità era che Max adorava ogni tipo di essere vivente, soprattutto insetti, che spesso comparivano anche in casa, nonostante il divieto di usare la magia. Era stato piuttosto complicato spiegare ai bambini, che esistevano i demoni e non gli unicorni. Max e Rafe adoravano quei piccoli cavalli colorati, con il corno. E avevano cercato più volte di farli comparire, ma non c'erano mai riusciti.  

-Papi, Papi, corri- urlò all'improvviso Rafe, distogliendo Magnus dai suoi pensieri. Si alzò correndo vicino ai bambini.  

-Dov'è Max?- chiese lo stregone, preoccupato di non vedere il più piccolo. 

-E' qui, presto vieni, sta male- disse ancora il bambino correndo dietro ad un cespuglio. Incurante delle persone intorno a lui, le sue mani si avvolsero di scintille azzurre, ma non gli importava. Il suo bambino si era fatto male e lui doveva provvedere. Quando sentì singhiozzare il figlio più piccolo, gli corse vicino abbracciandolo. -Amore che succede? Dove ti sei fatto male?- chiese lo stregone, tastando il bambino.  

 

-Papi, Papi, io sto bene- disse il bambino con le lacrime agli occhi, -Ma lui no- disse ancora, porgendo le mani al padre, che vide un piccolo anatroccolo, privo di vita. 

-C'era uno stupido gatto- urlò lo stregoncino. -Lo ha ucciso- disse ancora il bambino piangendo. 

-Tesoro, non possiamo farci molto, è la natura- provò a spiegare il bambino. 

-E la natura fa schifo- urlò il bambino. 

-Max, ha ragione Papà, i gatti mangiano gli uccelli, è la … qualcosa della vita, non ricordo come si dice, c'era in un libro- disse Rafe, al fratellino più piccolo. 

-Cerchio- suggerì Magnus, guardando il bambino che stringeva ancora a se il piccolo esserino. 

-Cerchio della vita- ripetè Rafe, avvicinandosi al fratellino. 

-Max, mettilo per terra- disse ancora il bambino più grande. 

-No, non lo lascio- disse caparbio Max. 

-Amore, è morto. Lo so che  difficile ma non possiamo più fare nulla per lui- disse lo stregone, toccandogli una spalla. 

-Non è giusto- ripetè il bambino, sedendosi per terra, accarezzando con le mani le piume del piccolo pennuto. 

-Rafe devo rispondere- disse Magnus, allontanandosi appena, quando vide il nome sul display. 

-Lo controllo io- disse Rafe, sedendosi vicino al fratello, che inconsolabile continuava a piangere. 

-Alec- rispose Magnus, una volta lontano dalle orecchie dei bambini. 

-Magnus, dove siete?-chiese il ragazzo. 

-Siamo al parco, vicino ai laghetti. Abbiamo un problema...-rispose lo stregone. 

-Che tipo di problema?- chiese il giovane cacciatore. 

-Problema di tipo... ecco... Max ha trovato un anatroccolo- iniziò lo stregone. 

-E scommetto che se lo vuole portare a casa- disse Alec, ridendo. 

-Morto- terminò lo stregone, facendo zittire il compagno. 

-Morto?-. 

-Ucciso da un gatto nero-. 

-Come lo sai?-. 

-L'ha visto-urlò quasi lo stregone, -Lo ha visto, Per Lilith. Io volevo tenerlo lontano da tutto questo- disse ancora lo stregone. 

-Sai che non è possibile, è la vita- rispose Alec. 

-Odio quanto fai così! Ti odio, non tutti devono imparare la morte già da piccoli solo perché voi siete cresciuti a pane e caccia- disse d'un fiato lo stregone, prima di chiudere la conversazione. Respirò profondamente prima di tornare dai bambini. 

-Papà?-lo chiamò Rafe avvicinandosi, -Va tutto bene?- chiese il bambino guardandolo. 

-Benissimo-rispose lo stregone, passandogli una mano sulla spalla. 

-Ne sei certo? Hai l'aria di aver... litigato con papà- disse ancora il figlio, osservandolo. 

-Siete troppo acuti voi Shadowhunters- disse lo stregone, guardandolo. 

Nel frattempo Max aveva scavato una piccola buca, aiutandosi con un bastone trovato vicino, e dopo aver raccolto in giro dei fiori, fece un letto con l'erba verde e ci adagiò il piccolo anatroccolo, per poi ricoprirlo con i fiori. Magnus e Rafe lo osservarono da distante, il fiato trattenuto. Il cacciatore cercò silenziosamente la mano del padre e la strinse forte, e Magnus appoggiò la mani sulle sue spalle. 

Poco dopo, un bellissimo cigno nero, si avvicinò al bambino, per un attimo Magnus ne ebbe paura, ma contrariamente a quanto pensava l'animale osservò Max, per poi avvicinarsi al piccolo buco, producendo un basso lamento. Max si spostò appena per permettere al cigno di avvicinarsi meglio, accarezzandolo. Poi l'animale con il becco coprì il corpo dell'anatroccolo, aiutato da Max. Rimasero così in silenzio, uno vicino all'altro. Uno stregone dalla pelle blu e un cigno nero, due piccole e meravigliose rarità.  

Magnus osservava la scena con gli occhi lucidi, fece per avvicinarsi ma fu fermato dalla mano del compagno, comparso dietro di loro. 

-Lasciateli soli ancora un - disse sottovoce Alec. 

Alcuni minuti dopo, il cigno si allontanò non prima di aver appoggiato il becco sulla testa del bambino in segno di ringraziamento. Max si voltò per vederlo raggiungere un altro cigno con cinque piccoli anatroccoli. Alzò la mano per salutarli, osservandoli andare via, si asciugò le lacrime con le mani, sporcandosi il viso di terra. Poi si guardò intorno, cercando con lo sguardo Rafe. Trovando invece Alec e Magnus che lo guardavano. 

Alec gli porse una piccola croce fatta con due pezzi di legno e il bambino la mise vicino alla buca, e Magnus, con un  di magia, ricoprì la piccola tomba con tanti fiorellini azzurri. Poi avvicinandosi al bambino, prese la sua maglia e gli pulì la faccia, incurante della macchia che si era formata. 

-C'era la sua mamma- disse il bambino, poco dopo, stringendo le mani tra se.  

-L'abbiamo vista, era molto bella- rispose Rafe, guardando il fratellino. 

-Dove sarà ora?- chiese il piccolo stregone. 

-In acqua con la sua famiglia-rispose Magnus. 

-In cielo con mamma e papà, sai a mamma piacevano tanto le anatre, ora ne ha una, tutta sua, da crescere-rispose Rafe, guardando il bambino. 

-Veramente?- chiese lo stregone, sorridendo felice. 

-Sono certo che mamma, lo tratterà bene- disse ancora il piccolo cacciatore. 

-Vedi- disse sottovoce Alec a Magnus; -Saremo anche dei piccoli mangiatori di pane e caccia, ma abbiamo sempre la soluzione pronta-. 

-Scusa- rispose Magnus, arrossendo appena, e Alec lo baciò dolcemente, facendo sospirare di finto disgusto i bambini, che scapparono ridendo quando Magnus, scioltosi dall'abbraccio del compagno, li inseguì minacciandoli di trasformarli in topolini. 

Restarono così, felici e sorridenti a giocare, fino a quando non arrivò l'ora di tornare a casa, non prima di aver salutato i cigni nel lago, con la promessa di tornare il giorno dopo. 

 

   
 
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