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Autore: LUNA5    20/03/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Wow e questa?? Ethan hai comprato una moto e non mi hai detto nulla??-

-Ma veramente…-

-Giù le mani raganella, non si tocca la mia moto solo il sottoscritto può farlo.- Disse Josh dietro di noi

-La stava solo guardando non c’è bisogno di trattarla in questo modo.- Gli rispose Ethan

-Non sei tu che devi dirmi come comportarmi, con MIA cugina quattrocchi.- Disse marcando la parola mia e quattrocchi come se la disprezzasse, facendo arrabbiare ancora di più Ethan. Infatti gli vidi chiudere le mani a pugno e serrare la mascella.

-Tranquillo ora che so che è tua nemmeno mi ci avvicino. A dire il vero non è nemmeno chissà che anzi è troppo e si sa il troppo storpia del resto è come te, mister egocentrico. Andiamo Ethan non voglio fare tardi all’esame.-

-Non dirmi che è oggi il gran giorno. Insomma pensavo che ce n’erano anche troppi di pericoli al giro.-

-Hai ragione, peccato però che il più pericoloso l’hanno lasciato libero.- Dissi aspettandomi una battutaccia ma non arrivò anzi i suoi occhi si spensero si mise il casco e sfreccio via.

-Come hai fatto?- Mi chiese Ethan alludendo al fatto che per la prima volta avevo fatto rimanere senza parole Josh addirittura l’avevo messo in fuga

-Io…io non lo so.-

-Va beh dai non pensarci hai un esame che ti aspetta.-

-Abbiamo vorrai dire. Guarda che almeno uno dei due deve prendere la patente non voglio farmi scarrozzare da Dick, inoltre a scuola ci voglio tornare con un’auto guidata da noi. Almeno così smetteranno di fissarci, come se lì dentro fossi l’unica ricca.-

-Tecnicamente tu in quella scuola sei l’unica ricca sfondata confronto hai nostri compagni.- Ethan aveva ragione ero la figlia dell’imprenditore più ricco della città anche se questo non mi aveva aiutato a fare amicizia o meglio tutti lo volevano essere ma solo per convenienza solo perché…

-Solo perché non sanno chi sono realmente.- Dissi a bassa voce

~~~~~~~~~~~

-Adesso che abbiamo la patente pensi che mio padre mi compri un auto?-

-Mmm…fammi pensare?!! Credo proprio che ti dica… Figliolo hai la patente fossi in te mi accontenterei.- Dissi imitando Caleb il padre di Ethan

-Ahaha sei proprio uguale a lui.-

-È invece mio padre? Pensi che mi lascerà guidare?-

-Ma certo! Altrimenti perché farti prendere la patente. E poi scusa non è stato proprio lui a incoraggiarti affinché non fossi più indipendente?-

-Solo perché Dick è sempre impegnato con me.- Risposi facendo scoppiare entrambi a ridere entrando nel viale di casa

-Oh guarda c’è posta.-

-Strano mia madre doveva averla già presa.-

-Avrà avuto da fare altro, dai prendiamola noi.-

-Va bene.- Rispose Ethan passandomela, la maggior parte era pubblicità ma poi…

-Noemi tutto bene?- Chiese Ethan preoccupato vedendomi bloccata con la lettera ancora in mano si avvicinò e con un gesto meccanico gli diedi la lettera affinché capisse.

-Mi spiace, però forse adesso è l’ora di andare avanti, per me è quello che ti vuole dire, rimandandoti la lettera indietro.-

-No! Non smetterò mai. Io non mi arrendo prima o poi dovrà ascoltarmi.-

-Noemi dammi retta, se voleva ti aveva già risposto le hai mandato mille lettere in questi sei anni non ti ha mai risposto, adesso addirittura te l’ha rimandata indietro, non credi che sia arrivato il momento di arrendersi? Volta pagina proprio come ha fatto lei. Per lei sei morta ti ha cancellato.-

-Allora dovrà dirmelo in faccia, che mi ha cancellato dalla sua vita.- Dissi correndo via in lacrime

Stavo correndo senza nemmeno sapere dove stavo andando, correvo sempre più veloce finché non andai adesso a qualcuno.

-Hey!-

-Mi scusi è colpa mia.- Dissi senza alzare lo sguardo e mentre stavo per andarmene nuovamente mi sentì afferrare

-Aspetta dove vai? Raganella!?!- Disse il ragazzo con cui mi ero scontrata e solo quando pronunciò quel nomignolo lo riconobbi e d’istinto mi rifugiai tra le sue braccia continuando a piangere sul suo petto.

 

POV JOSH

Erano passate due ore da che ero uscito dalla villa con la mia moto. E non avevo smesso un attimo di pensare alle parole di Noemi, anche se so che non l’aveva pronunciate con cattiveria mi aveva ferito, semplicemente dicendo la verità pur non sapendolo. Stavo tornando alla mia moto quando una pazza mi travolge.

-Hey-

-Scusa è colpa mia.- Risponde la ragazza in lacrime o meglio Noemi mi chiede scusa senza nemmeno guardarmi o fermarsi e prima che possa scappare l’afferro

-Aspetta! Dove vai? Raganella?- E solo in quel momento si accorge che sono io e fa una cosa che mai mi sarei aspettato, mi si butta addosso, piangendo disperatamente.

-Noemi perché piangi? Non dirmi che è per l’esame.- Dissi cercando di tirarla su di morale

-No l’esame è andato bene.-

-Allora perché piangi?- Chiesi guardandola negli occhi

-Sei ancora ingiro con la moto?- Chiese asciugandosi le lacrime senza rispondere alla mia domanda.

-Si certo. Ma perché?-

-Puoi portarmi in un posto? Per favore.- Chiese con voce spezzata, quasi implorante

-Va bene.- Le rispose senza fare altre domande dato che non rispondeva.

~~~~~~~~~~~

Venti minuti dopo mi fermai davanti ad un enorme cancello nero. Noemi scese dalla moto e si tolse il casco avvicinandosi all’entrata

-Non è cambiato niente.- Bisbiglio che quasi non riuscì a sentire

-Dove siamo?- Chiesi raggiungendola

-A casa mia.- Rispose suonando il campanello

   
 
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