20/03/2017
4 recensioniShinjū
Siamo alla fine, vero?
Chiuse gli occhi per un istante, assaporando il retrogusto amaro della solitudine. Ingoiò a vuoto; un nodo in gola gli bloccò il respiro.
Assurdo… eppure era convinto di averlo accettato… Era passato tanto tempo, credeva che nulla avrebbe fatto riaffiorare i ricordi.
Se ne stava seduto per terra, con le spalle contro il muro. Il vento soffiava leggero sulla sua pelle bianca, come se volesse accarezzarlo.
Va tutto bene, Chuuya.
Poggiò i gomiti sulle ginocchia e affondò il viso tra le proprie braccia scoperte, con la consapevolezza che solo in quel modo il mondo sarebbe stato messo a tacere.
Si tolse il cappello, facendolo scivolare a terra. Sorrise amareggiato.
Graffiò il terreno con le proprie unghie e raccolse un cumulo di terra, stringendolo tra le proprie dita livide.
In fondo l’ha sempre voluto, no?
Da quanto tempo non si esponeva in quel modo? Dannazione, si sentiva così vuoto da aver persino dimenticato il proprio nome.
Un varco si aprì nel suo petto, lasciando inghiottire il terrore e l’angoscia in un vortice di solitudine.
E poi, all’improvviso, accadde qualcosa che fece tremare l’universo: Chuuya alzò il volto così rapidamente da essere travolto da vertigini per un paio di secondi.
Bollenti lacrime solcarono il suo viso congelato.
Non gli importava più di nulla: aveva sentito il suo profumo.
« Dazai, sei qui? » esclamò, scattando in piedi. Si guardò attorno, convinto che nel giro di pochi secondi avrebbe rivisto quel sorriso bastardo da qualche parte, vicino a lui.
Ma no, Dazai non c’era. E come avrebbe potuto?
Esattamente un anno prima era riuscito nel suo intento: aveva trovato una bellissima donna con cui compiere un doppio suicidio… era così contento! Gli brillavano gli occhi solo al pensiero.
E Chuuya non era riuscito a fermarlo, probabilmente non l’aveva nemmeno preso troppo sul serio.
È questo il prezzo da pagare, Chuuya.
Ma per nulla al mondo avrebbe permesso al mondo di sapere quanto la mancanza di Dazai gli tormentasse l’anima.
Solo il vento di quella notte l’avrebbe saputo, quanto avrebbe voluto stringere quel ragazzo tra le sue braccia fino all’alba, accarezzandogli i capelli.
E con un bacio avrebbe soffocato ogni suo dubbio, ogni suo giudizio tagliente.
Con le dita avrebbe colto le sue lacrime, se mai avesse avuto l’occasione di vederle.
Ma Chuuya ne era certo, c’era soltanto una cosa di cui il vento di quella notta non sarebbe mai stato a conoscenza, un voto segreto fatto alle stelle: ed in un’altra vita, forse solo Dazai l’avrebbe saputo.
La prossima volta
ti amerò come meriti.