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Autore: warblerslushie    21/03/2017    2 recensioni
"Kurt rompe il fidanzamento e lascia Blaine... 3 anni dopo è in uno strip club a festeggiare il suo "nuovo" addio al celibato... e vede Blaine lavorare... Blaine sta lavorando li nello strip club... sopportando sguardi e tocchi sgradevoli solo per assicurarsi che "suo figlio" sia ben curato.... "
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Carole Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ottobre 2014

“Ciao piccolino.. Sono il tuo papà”.

La stanza era vuota, c’erano solo due persone.. una era il nuovo papà e l’altra era il suo bambino appena nato.. e tutto quello che l’infermiera Avery Wilks poté fare fu osservare impotente, sulla porta , come la nuova famiglia stava legando tutti soli nel reparto maternità/paternità dell’ospedale.

All’inizio era stato davvero uno spettacolo triste.

Un giovane uomo era arrivato ore prima già in travaglio .. ma era solo.

Suo fratello, aveva detto alle infermiere , era a Chicago per registrare il pilot di una serie Tv e l’altro padre del bambino non ne sapeva nulla, quindi avrebbe affrontato tutto da solo.

Di tanto in tanto , Avery era rimasta , durante il suo turno , con lui.

Era nuova di questo reparto e passava la maggior parte del suo turno a seguire gli altri in giro, ma c’era qualcosa in questo ragazzo che l’aveva colpita.

Prima di tutto, sembrava così triste…

Forse il motivo di tutto era che stava per affrontare una delle difficoltà più grandi della vita , tutto da solo.

Poi ci fu il fatto che durante il travaglio non avesse fatto altro che guardare il suo cellulare, come se volesse chiamare qualcuno per dirgli dov’era.

Tutte le informazioni che avevano dicevano che venisse dall’Ohio, ma era indicato anche che era un ex studente di una prestigiosa università di New York, così Avery non fu sicuro del perché fosse arrivato a Los Angeles per far nascere suo figlio.. ma non fece domande.

Aveva un lavoro da fare.. aiutarlo con il travaglio e con il parto.. e questo era quello che contava.

Alcune ore dopo, il ragazzo aveva dato alla luce un bel maschietto con la testa piena di capelli ed Avery si ritrovò , fuori il corridoio della sala parto, a piangere tanto quanto il nuovo papà stava facendo una volta che suo figlio era finalmente nato.


xxx

“Landon.. Sembri un Landon..”

“E’ un nel nome” mormorò Avery, sussultando quando si rese conto di averlo detto ad alta voce.

Il suo paziente alzò lo sguardo e le sorrise stanco, annuendo prima di riportare la sua attenzione sul bimbo tra le sue braccia.

“Non potevo trovargli un nome mentre ero incinto… volevo prima vedere il suo volto.. Ed ora che è qui però… sembra un Landon”.

“Hai scelto anche un secondo nome?”

“Non ancora. Non mi è ancora venuto in mente” il ragazzo rise, accarezzando i capelli castano scuro del bambino.

Il piccolo tra le sue braccia sbadigliò e l’uomo lo guardò adorante.

“Mio fratello ha detto che dovrei chiamarlo come lui, ma non credo che Landon Cooper suoni bene”.

“Potresti sempre usare il tuo nome. Landon Blaine sembra carino”.

Blaine rise di nuovo ruotando gli occhi.

“Non potrei condannare questo povero bambino a portare questo nome.

Eventualmente , penserò a qualcosa.

 Mi verrà in mente.”

Annuendo , Avery sorrise dolcemente al nuovo papà, poi uscì, incrociando le braccia al petto mentre si dirigeva verso l’infermeria per potersi prendere un attimo di respiro.

Era stata una notte lunga ma era anche stata testimone e preso parte ad una nascita che non avrebbe mai dimenticato, soprattutto visto che era stata capace di aiutare un giovane uomo a far venire al mondo il suo bambino quando non aveva nessun altro lì per lui.
 


Febbraio 2018

Kurt chiuse gli occhi , prendendo un profondo respiro mentre tornava nell’unico posto in cui non avrebbe mai voluto essere ma in cui doveva essere allo stesso tempo.

La musica nel locale era a tutto volume e l’aria puzzava di fumo di sigaretta.

Molti dei ballerini stavano ballando tra loro sul palco, ma i loro passi erano un po’ troppo “pornografici” per i suoi occhi , così voltò la testa ed andò al bar con la speranza di trovare la ragazza che Santana aveva agganciato la sera prima.

Per fortuna , la tipa stava prendendo una bottiglia di vodka quando lui si avvicinò al bar.

Quando lo vide , gli fece un cenno e dopo aver finito di preparare i drink per dei clienti e averli avvisati che sarebbe tornata presto si avvicinò a Kurt.

“Hummel giusto?”

“Si.. Santana ti ha parlato di me?”

“Si. Mi ha detto che hai bisogno di un incontro da solo con Shadow, giusto?”

“Si.. ma non per..”

“Ascolta.. L’unico modo per avere qualche minuti da solo con Shadow è incontrarlo in una delle salette private. Sono sale solo per due persone e Shadow deve rimanere li fin quando non ha finito di fare il suo lavoro..”

“Il suo lavoro?”

“Non è niente. Non preoccuparti. Solo delle lapdance private sai come funziona, no?”

In realtà Kurt non lo sapeva, ma annuì comunque.

La barista gli sorrise e fece un cenno verso un vecchio grassoccio e sudicio che sembrava un tipo da 84 sfumature di perversione ma poco tollerante.

“Vinny! Occhi blu vuole una sessione privata con Shadow!”

“Oh.. Davvero?” chiese l’uomo strabico, che si passò una mano tra i suoi unti capelli e Kurt si ritrasse sperando che l’uomo non volesse stringergli la mano dopo.

Ringraziando iddio non lo fece.

Invece, l’uomo sorrise malignamente e lo salutò agitando le dita; poi si voltò per dirigersi verso una zona del locale che Kurt non aveva visto la sera prima con i suoi amici.

“Seguimi ragazzo. Le stanza private sono da questa parte. Il prezzo varia a seconda del ballerino, tu hai scelto Shadow.. il preferito del locale.. quindi il prezzo sarà un po’ più alto. Te lo dirà lui quando arriverà”.

Si fermarono davanti ad una porta che una volta doveva essere di color lampone, ma ora la vernice era tutta rovinata.

L’uomo bussò per accertarsi che la stanza fosse vuota e poi entrò con Kurt, indicandogli una sedia al centro della stanza, prima di lasciarlo da solo.

In pochi secondo la porta venne chiusa e Kurt rimase lì all’in piedi , da solo , nella stanza più squallida che avesse mai visto.

Cos’è questo posto?

Il pavimento era ricoperto da una pelosa moquette rossa che sembrava essere li dagli anni ’70 e mai cambiata; le pareti erano di una sorprendente sfumatura di viola  che si abbinava bene col pavimento anche se sembravano vecchie ed in condizioni pietose.

E la sedia… la sedia al centro della stanza era zebrata ed aveva al centro una rientranza per le tante persone ( probabilmente uomini , pensò Kurt mentre si avvicinava ad essa) a cui erano state fatte della lapdance private.

E forse anche altre cose…

Disgustato , Kurt rabbrividì ed incrociò le braccia al petto aspettando che accadesse qualcosa o che Blaine arrivasse così potevano semplicemente sedersi e parlare faccia a faccia.

Per alcuni minuti , rimase li in quella solitaria stanza ascoltando il la musica che arrivava attraverso le pareti sottili della cosi detta sala da ballo privata.

Nella stanza accanto a lui avrebbe giurato e spergiurato di aver sentito un gemito basso e quando lo stesso suono si ripeté un brivido corse lungo la sua schiena.

E se questi balli privati fossero più che semplici.. balli?

E se Blaine facesse questo ogni singola notte solo per fare…

I suoi pensieri furono interrotti, quando qualcuno bussò alla porta e sentì poi il cigolio della porta che si apriva.

Nervoso , Kurt si voltò e sentì il cuore in gola quando Blaine entrò nella stanza, vestito di tutto punto nella sua divisa di Shadow.

Quella notte era vestito di rosso e nero, invece del blu che aveva usato la sera prima.

I brillantini sul suo corpo erano rossi, i suoi occhi truccati con lo stesso eyeliner e ombretto color carbone ed i suoi striminziti pantaloncini non solo non coprivano assolutamente NULLA ma sotto stava anche indossando un paio di calze a rete ed un paio dei più fottutamente eccitanti stivali che Kurt avesse mai visto.

Era bellissimo, assolutamente peccaminoso, ma .. la vista gli fece venire voglia di vomitare.

Perché questo non era Blaine.. almeno non il Blaine che ricordava, quello che amava.

Questo Blaine era una persona completamente diversa, questo Blaine sembrava … spezzato.

Era come se qualcuno lo avesse infilato in una lavatrice in funzione e lui ne fosse uscito distrutto..

Rotto..

Gli si mozzò il fiato quando finalmente se ne rese conto…

Blaine era spezzato ed era tutta colpa sua.

Kurt lo aveva distrutto.

Kurt lo aveva fatto diventare … qualsiasi cosa fosse diventato.

Ed ora doveva rimediare.

“Blaine…”

“No.. no.. non ho intenzione di farlo”.

“Dammi solo un minuto.. ti prego..”

“Ti ho detto di star fuori dalla mia vita e poi vieni qui volendo.. questo?”

Blaine si portò le mani ai fianchi, socchiudendo gli occhi così tanto che l’unica cosa che Kurt riusciva a vedere nella rossa luce soffuse ( molto volgare ) fu lo scintillio dorato dei suoi occhi.

“Sei di sicuro cambiato dal ragazzo che non riusciva nemmeno a sentire una canzone che parlava di spogliarelli. Il tuo nuovo fidanzato fa il pornostar?”

“Ok.. ora smettila, Blaine! Sono qui solo perché voglia parlare con te e non perché voglio una lapdance o qualsiasi altra fottuta cosa che voi ragazzi fate qui!”

Un altro gemito si sentì attraverso le pareti e Kurt aggrottò le sopracciglia, guardando alla sua destra prima di riportare lo sguardo su Blaine.

“Sei anche una prostituta?  Perché non penso che la gente gema così solo per una lapdance”.

“Lo fanno quando si eccitano , come fa certa gente quando gli si balla seduti sopra”.

Fu un riferimento al modo in cui aveva reagito Kurt mentre Blaine ballava la notte prima ma sentirla direttamente dalla bocca di Blaine lo disgustò.

Si stavano lanciando colpi bassi a vicenda,.

Arrabbiandosi ogni secondo di più mentre si fissavano li da soli in quel piccolo , piccolo spazio.

“Se davvero vuoi sapere cosa succede qui Kurt, le chiamano sedute Kurt.

I ragazzi vengono qui per parlare con i clienti. Parlano dei loro problemi e fanno qualcosa per risolverli.

Se davvero vuoi saperlo io faccio.. solo seghe.. Non faccio quello che fanno gli altri”.

“Quindi sei una prostituta. Ma che cazzo Blaine!?”

“Non sono una fottuta puttana! Smettila di dirlo! Faccio quello che devo per essere sicuro che mi paghino okay? Credi che sia facile crescere un bambino da soli in una città in cui sai a malapena come muoverti?

Sono venuto qui perché mi pagano bene e alla gente piaccio e faccio abbastanza soldi per mettere il cibo in tavola e avere un tetto sulla testa per tenere me e mio figlio lontano dalla strada.

Fin quando mi pagano, va tutto bene.

Di sicuro sto facendo più soldi qui che con l’altro mio lavoro; questo è poco ma sicuro.”

“L’altro tuo lavoro?”

“Si.. l’altro mio lavoro. Servire ai tavoli con il minimo salario non paga un cazzo di niente quando hai un affitto e le bollette da pagare oltre a dover trovare una babysitter , comprare vestiti per qualcuno che cresce continuamente e tutto il fottuto resto”.

Le mani di Blaine scivolarono via dai fianchi  e incrociò le braccia al petto , curvando le spalle come a volersi proteggere, cosa che Kurt ricordò di avergli visto fare molte volte prima .

“Amo mio figlio più di qualsiasi cosa al mondo e farò di tutto per renderlo felice e sano.

Se questo è quello che devo fare , e sia.

Fin quando è curato questo è tutto quello che conta per me.”

A quelle parole , Kurt si sentì riportato indietro nel tempo a quel giorno, di tanti anni fa, quando lui e Blaine stavano studiando sul pavimento del loft mentre ascoltavano una canzone dei City High.*

A quel tempo, Kurt non la volle ascoltare; non gli piacevano le parole, non gli importava del loro significato e cambiò canzone con una di quelle di Broadway.

Anni dopo, non si ricordava di questo incidente fin quando non andò in un bar karaoke con Rachel e gli altri e Santana non cantò questa canzone solo per il gusto di farlo.

Essere li seduto in quel bar karaoke , ad ascoltare Santana, gli aveva fatto ricordare quell’avvenimento e per la prima volta nella sua vita, aveva davvero ascoltato quella canzone.. ne aveva capito il significato…ed ora gli veniva sbattuto in faccia…

"Tu cosa faresti se tuo figlio fosse a casa..”

Blaine continuò, e mentre parlava.. tremava.

Sembrava che più parlasse della sua situazione più gli veniva un groppo in gola e Kurt si ritrovò ad odiare ogni piccola cosa che aveva mai detto o fatto a Blaine in passato.

“Non sai.. non sai cosa vuol dire cercare di far funzionare le cose, di far quadrare i conti soprattutto quando hai qualcuno di così indifeso che dipende completamente da te.

Ho provato così duramente, da quando è nato, di farlo sentire al sicuro ed amato.. ma ho fallito.

Questo è quello che sono sempre stato , giusto?

Blaine Anderson un grande e fottuto fallimento.”

Blaine si fermò un attimo, respirando a fatica, prima di continuare.

“Ho iniziato a lavorare poche settimane dopo che è nato , poi mi sono dovuto licenziare perché non riuscivo a trovare una babysitter e non puoi portarti un bambino al lavoro.

Cooper non mi stava aiutando e so che aveva anche lui una vita, ma non ci ha nemmeno provato!

I bambini sono asfissianti per il mio stile di vita, mi disse , così mi sono dovuto trasferire.

Avevamo iniziato a litigare così invece le cose sarebbero state più facili, sai?

Poi ho trovato una babysitter .. Avery la donna che hai visto ieri sera.. mi ha salvato la vita.

Si prende cura di Landon quando Cooper non può e da quando ha iniziato a prendersi cura di lui , ho potuto riprendere a lavorare di nuovo.

Ma Dio Kurt.. la paga minima non serve ad un cazzo quando hai un affitto alto da pagare ed è alto anche il prezzo del latte in polvere e del cibo per bambini e .. ci fu una sera.. dovevo preparare la bottiglina per Landon e mi accorsi che non avevamo latte in polvere.

Cioè.. ma che razza di padre non ha da mangiare per suo figlio?

Non avevamo NULLA... né cibo per bambini , né latte.

NIENTE.

Sono andato nel panico.

Ho cominciato a rovistare dovunque alla ricerca di qualcosa perché onestamente avevo meno di un dollaro in banca.

Ma non avevo nulla e Landon urlava .

Aveva così tanta fame ed io… non sapevo cosa fare..

Così chiamai Cooper che mi prestò dei soldi, non voglio che questo accada di nuovo.

Mai più.

Dopo quella sera, sono andato alla ricerca di un nuovo lavoro, uno che pagasse di più.. ed una delle ragazze che veniva spesso al ristorante dove lavoravo mi disse che avrebbe voluto che tenessi lezioni di pole dance* perché pensava che le sarebbe piaciuto lavorare con uno come me.

All’inizio non ci sono andato, ma poi andai all’indirizzo che mi aveva dato ed ho partecipato ad una delle lezioni, ed ho fatto il provino .. e quella sera Vinny mi chiese di venire a lavorare qui e sono qui da allora..”

“Blaine…”

“Landon non deve preoccuparsi per ora da dove viene il cibo. Ci siamo sistemati, stiamo bene ora e non devo dipendere più dai miei genitori o da Cooper e da nessun altro.

E se stai pensando male di me perché in questo momento ballo e qualche volta faccio altro per guadagnare qualche soldo in più, beh… allora fottiti.

Sono, dannazione, un buon padre; mi prendo cura di mio figlio e farò qualsiasi cosa per essere certo che cresca bene”.

“Non ho mai detto..”

“Ma lo stai pensando. So che lo stai facendo.

Ti conosco.

Ricordo quanto moralista fossi nei confronti degli strip clubs e di cose come questa un tempo.

Ricordo come ti sei comportato nei confronti di Quinn e di come l’hai trattata per quello che fece dopo aver dato in adozione sua figlia.

Ricordo ogni singola battutina sarcastica che hai fatto, Kurt Hummel, e so che stai pensando che sono una specie di puttana da due soldi, ma NON lo sono.

Ballo e solo a volte faccio una sega o due, perché mi pagano meglio e mi tolgo un peso della spalle per un paio di settimane perché so di avere abbastanza soldi anche per tutte le cose di Landon e quindi vado avanti”.

Kurt annuì, facendo silenziosamente sapere a Blaine di aver capito.

Tanti anni fa, avrebbe giudicato a morte qualcuno come il suo ex, ma ora.. vedere Blaine così spezzato da tutto questo gli fece male al cuore più di qualsiasi altra cosa.

Aveva pensato di avere il cuore spezzato quando scoprirono che Blaine aveva preso tutta la sua roba ed era sparito, ma ora.. ora che sapeva tutto quello che il suo ex aveva dovuto affrontare da solo, fece sentire Kurt un pezzo di merda per tutto quello che gli aveva fatto.

“Mi dispiace…”

“Si .. beh.. dispiace anche a me a volte.

Sono dispiaciuto perché devo fare tutto questo per prendermi cura di mio figlio?  Si… a volte.

Vorrei potergli dare molto più di questo.

Vorrei poter essere un padre migliore…”

Alzò una mano per fermare Kurt prima che l’altro uomo potesse protestare, “ .. e vorrei non dover affrontare disgustosi coglioni tutte le sere , ma questo è quello che paga le bollette.

Un giorno me ne andrò da qui.

Un giorno avrò abbastanza soldi da parte per poter comprare una bella casa in un quartiere migliore, e Landon potrà avere un cane o qualsiasi altra cosa lui voglia.

Ma fino ad allora , questo è quello che devo fare…”

“Ma non devi..”

“Per favore Kurt , smettila di dirmi cosa devo fare. Sei stato lontano dalla mia vita per anni.

Hai perso questo privilegio il giorno in cui mi hai lasciato”.

Prima che Kurt potesse dire altro, Blaine gli si avvicinò e lo superò per dirigersi verso l’altro lato della stanza dove c’era un monitor touch screen nel muro.

Iniziò a digitare un codice sulla tastiera e la stanza fu invasa dalla musica; era qualcosa che Kurt non aveva mai sentito prima, ma che lo fece tremare da capo a piedi, soprattutto quando Blaine si voltò , gli occhi socchiusi e pieni di falsa lussuria che fece dolere il suo stomaco.

Questo dovrebbe essere quello che fa prima di…

“Blaine.. non…”

“Voleva un po’ di tempo da solo con me…eccomi qua. Si sieda, signore”.

“Blaine ti prego..”

I bassi pompavano così tanto che tremò il pavimento e Kurt fece un passo all’indietro , lontano dalla sedia mentre Blaine gli si avvicinava.

L’uomo più basso fu su di lui in un secondo, ed infilò le dita nei passanti della cintura dei pantaloni di Kurt prima di spingerlo sulla sedie zebrata e poi salire sul suo grembo.

“Blaine..:”

“Non è questo quello che vuole? Dica a Shadow quello che di cui ha bisogno..”

“Questo.. non voglio questo.. Voglio parlare. Possiamo solo continuare a parlare? Ti pagherò per qualsiasi cosa tu faccia di solito qui se mi lasci parlare”.

Blaine si bloccò e scivolando un po’ all’indietro su sedette sulle gambe di Kurt, alzando lo sguardo sul suo ex.

“Quindi vuole che io sia un terapista per lei?”.

“Hai detto che gli altri la chiamano sedute  .. Solo.. ti prego possiamo parlare? Voglio parlarti di..”

“Non ti parlerò di mio figlio se è di questo che vuoi sapere”.

“Ma…”

“Landon è MIO figlio, io sono suo padre. Sono entrambi i suoi papà e lo sono stato da quando è nato.

Sono la sua famiglia , mi prendo cura di lui e lo amo più di qualsiasi cosa abbia mai amato in questo fottuto mondo. Per quel che mi riguarda , tu sei solo il donatore di sperma.”

“Quindi è mio? “

“Si, Kurt! Cazzo.. Se non riesci a vederlo quando lo guardi , allora qual è il motivo per cui mi chiedi costantemente di lui? E’ tuo. Ho scoperto di essere incinto la notte che ho lasciato New York, okay? Ho provato a chiamarti e a chiamare tutti gli altri ed a nessuno è fottuto un cazzo di rispondere al telefono.”

Blaine si rialzò velocemente, dirigendosi verso il monitor per fermare la musica.

Quando si voltò, c’erano lacrime nei suoi occhi, qualcuna scendeva lungo le sue guance, sbavandogli il trucco.

“Volevo dirtelo, ma nessuno rispose al telefono”.

“Ero solo così arrabbiato con te…”

“Per nulla! Eri arrabbiato con me assolutamente per NULLA! Mi hai lasciato perché hai pensato che fossi il fidanzato più stronzo del pianeta e forse non ero il migliore ma ho sempre fatto del mio meglio per trattarti bene ed amarti.

E poi mi hai vomitato tutto addosso perché eri geloso che io avessi avuto la possibilità di fare qualcosa solo per me!

Ma cazzo Kurt… ho cercato così fottutamente tanto per fare partecipare anche te.

Ho pregato quella stupida puttana di farti entrare nello showcase ma lei continuava ad ignorarmi.

Alla fine mi disse di smetterla di chiederglielo continuamente altrimenti mi avrebbe sbattuto fuori e fu a quel punto che le dissi di smetterla di comportarsi da stronza con te e me ne sono andato e venni da te per dirtelo… e non hai mai voluto ascoltarmi!

Non mi hai nemmeno mai dato una possibilità di spiegarmi!

Mi hai semplicemente lasciato e questo fu tutto.

Non ho mai avuto nemmeno UNA possibilità!””

Le lacrime riempirono gli occhi di Kurt, mentre guardava il suo ex diventare incredibilmente emotivo.

Blaine ormai piangeva apertamente, le braccia di nuove strette al petto , mentre respirava pesantemente.

“Non intendevo …”

“Intendevi ogni singola fottuta parola che hai detto quel giorno, Kurt!

Lo intendevi davvero quando mi hai chiamato maiale egoista in cerca di riflettori ed ogni altra fottuta cosa…

Lo pensavi e non importa.. non puoi più rimangiartele.

Voglio dire.. lo so.. ti ho tradito tempo fa e questo ha mandato a farsi fottere tutta la fiducia che avevi in me.. ma pensavo.. che le cose tra noi andassero meglio.

Mi hai detto tante e tante volte che stavamo bene e che mi avevi perdonato e dio… mi sono sentito una persona orribile per quello , ma ci ho creduto davvero che stessimo bene.

Me lo hai detto milioni di volte e poi… un giorno sono venuto da te e tu mi hai semplicemente lasciato!

Ed ora sei qui a Los Angeles , facendo dio solo sa cosa.. e sei fidanzato , sei andato avanti .. hai una nuova vita allora… perché stai cercando di mandare di nuovo a puttane la mia?!”

I singhiozzi che uscivano dalla gola di Blaine scossero il cuore di Kurt sempre di più.

Kurt cercò di avvicinarsi , voleva solo stringere il suo ex in un abbraccio, ma Blaine barcollò all’indietro , scuotendo la testa, ed alzò le braccia per bloccare Kurt dall’avvicinarsi di più.

“Blaine.. dio.. mi dispiace così tanto.. “

“Non hai ancora capito quanto siano inutile adesso le tue scusa?

Non significano nulla per me.

Sono solo ormai da anni.

Non ho bisogno di nessuno soprattutto non ho bisogno di te.

Ho Landon e lui è tutto ciò che conta per me e giuro su Dio , Kurt, che se proverai a fare qualcosa per togliermi la sua custodia, io ti distruggerò.. Mi hai capito?”

Blaine si portò una mano allo stomaco, cercando di regolarizzare il suo ansimante respiro

 “E’ la mia unica ragione di vita. Essere sicuro che sappia quanto sia amato è l’unica ragione per cui sopporto tutta questa merda perché se non fosse stato per lui… mi sarei suicidato anni fa”.

Queste parole fecero fermare il mondo di Kurt.

Tutto.. tutto si fermò.

“Cosa?”

“Pensi che io voglia toccare qualcun altro per soldi? No… ma mantengo il mio lavoro solo se una volta ogni tanto do un po’ di piacere a qualcuno.

Vinny sa che non voglio fare nulla di più di una sega e credo di essere abbastanza bravo per rendere i miei clienti felici e fare qualche soldo in più.. quindi sono ancora qui.

Tanto sono fottutamente bravo solo in questo no?”

“Blaine.. smettila..”

“Se smettessi con tutte questa merdata , Kurt, io e Landon finiremo in mezzo ad una strada e non farei mai questo a lui.

Non ha chiesto lui di nascere nel mio mondo di merda.

E’ l’unica cosa che conta per me, quindi non osare cercare di tornare a New York e presentare qualche richiesta di custodia in modo che tu e chiunque sia lo stronzo che stai per sposare , proviate a portarmi via mio figlio, Kurt.

Onestamente non me ne frega un cazzo di te.

Anzi guardarti in questo momento mi sta solo facendo incazzare di più, perché tu sei qui che cerchi di aggiustarmi ed io non ho bisogno di essere aggiustato”.

“Mai.. “

Blaine scosse la testa, allungando una mano per asciugare le lacrime che scorrevano sulla sue guance.

Stava camminando all’indietro.. verso la porta.. scuotendo ancora la testa, mormorando tra se e se qualcosa sul perché gli stava succedendo tutto questo e perché ora.

Tutto il suo comportamento fece sentire Kurt una merda ed anche lui si asciugò le lacrime agli occhi.. solo per scoppiare poi in un pianto a dirotto quando Blaine aprì la porta e fuggì dalla piccola e soffocante stanza.

Dopo pochissimi secondi , la ragazza che aveva rimorchiato Santana entrò dalla porta con dei fazzoletti , chiedendogli di andar via dal club.

Shadow voleva che lui se ne andasse e mentre lei sapeva cosa era andato storto , Vinny non avrebbe mai voluto che il suo miglior performer fosse troppo distratto solo perché nell’edificio c’era un coglione occasionale..

Così con il cuore in gola.. Kurt lasciò il club sentendosi come se fosse stato trascinato nel fango e lasciato li a morire.

Non era così che aveva immaginato sarebbe finita la serata.

Tutto quello che voleva fare era parlare, e si, avevano parlato , ma tutto quello che aveva sentito era qualcosa che non si sarebbe mai aspettato.

A dire il vero, aveva immaginato che Blaine lavorava li solo per fare qualche soldi in più; non pensava che lavorasse li per necessità, proprio come la ragazza nella canzone dei City High.

E sapere che Blaine era costretto a dare sessioni di sedute private  solo per mantenere il lavoro in modo che lui e suo figlio evitassero di finire in mezzo ad una strada, fece sentire male Kurt sempre di più, fin quando corse dall'altra parte dell'edificio ed iniziò a vomitare, le lacrime che ancora scendevano dai suoi occhi mentre deglutiva a fatica e continuava a sputacchiare in quel vicolo.

Sentendosi ancora male, chiamò Santana e aspettò che lei e Rachel lo venissero a prendere per portarlo via da questo buco infernale , prima che perdesse completamente la testa  e corresse da Blaine pregandolo di perdonarlo.

Poteva sembrare una cosa totalmente stupida da parte sua.. ma, soprattutto dopo quella sera, tutto quello che voleva fare era dire a Blaine quanto fosse dispiaciuto e che si sentiva uno stronzo per avergli fatto tutto questo.

Dietro gli occhi chiusi, riusciva a vedere Landon , suo figlio, il bambino di cui non conosceva l'esistenza fino ad ora e di cui , oddio... voleva sapere di più.

Voleva sapere di più anche di Blaine ma non era sicuro se avesse potuto parlargli di nuovo o perfino rivederli.

Non che se lo meritasse .
.
Dopo circa una mezz'ora quando la macchina presa in affitto da Rachel arrivò davanti al club, Kurt si trascinò fin li , scuotendo la testa quando Santana scese dalla macchina.

"Non ha funzionato".

"L'avevo già capito quando mi hai chiamato singhiozzando , idiota.

Ma non sono scesa per parlare con te di quello che è successo. Sono scesa perché voglio parlare da sola con Anderson".

"Santana.. non puoi.."

"Non ho intenzione di aggredirlo o altro. Voglio solo vedere se è disposto ad ascoltarmi per un secondo .

Non gli dirò nulla di cattivo .

Non voglio tormentarlo o farlo sentire male per averti fatto piangere perché credimi.. se tu stai piangendo .. immagino che lui starà ancora peggio... Solo.. capisco questa situazione un pò meglio di te, quindi lasciami provare".

Indicò la macchina.

"Vai in macchina con Rachel , andate da qualche parte e prendetevi qualcosa di mangiare. Vi chiamerò io quando ho finito.. vai.."

"Santana.."

"Solo.. vai.. Vedo cosa posso fare ".

Kurt scosse la testa , appoggiando un mano sulla macchina mentre fissava la sua amica con ancora gli occhi pieni di lacrime.

"Puoi solo dirgli che mi dispiace per stasera? Non ho mai voluto che accadesse tutto questo.."

La sua amica annuì e , girando i tacchi , si diresse verso  il rumoroso ed affollato club .

Una volta andata via, Kurt salì in macchina, crollando di nuovo non appena Rachel appoggiò una mano confortevole  su una sua gamba.

Nel frattempo nel club, nascosto nei camerini dei ballerini , qualcun altro piangeva disperato, mentre si augurava che la ferita appena riaperta nel suo cuore guarisse una volta per tutte.


 

NOTE

*La pole dance è un tipo di ballo in cui una ballerina ( o un ballerino ) compie delle evoluzioni artistiche  su di un palo.. la lapdance invece è  una danza erotica, durante la quale lo spettatore, abitualmente maschile, è seduto e la ballerina si trova in contatto fisico con il di lui basso ventre o a breve distanza.

* La canzone dei City High è la canzone all’inizio del 1 capitolo.

Pochissime cose..

Abbiamo scoperto che Kurt è davvero il padre di Landon..

Come Blaine abbia conosciuto Avery.. sarà un personaggio importante..

E soprattutto abbiamo saputo come mai Blaine fa lo spogliarellista...

Cosa dirà Santana a Blaine?

Cosa succederà?

A lunedì... e BUONA LETTURA

Link capitolo originale https://www.fanfiction.net/s/10334792/3/What-I-Call-Life
  
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