Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe
Segui la storia  |       
Autore: Cronos22    21/03/2017    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un inatteso alleato
 
Diamante Nero camminava lentamente per il lungo corridoio oltre il piccolo giardino interno del castello,ripensando continuamente alle parole della perla liberata che lo aveva indirizzato verso un nuovo modo di pensare e di concepire ogni singolo avvenimento della sua vita,cominciando lentamente a zoppicare aiutandosi con il suo bastone,togliendosi nel mentre da dietro la schiena il rottame del suo modulo di sopravvivenza,abbandonandolo alle sue spalle,mentre proseguiva imperterrito verso una piccola rientranza celata dietro una piccola tenda nera opaca,che nascondeva una piccola porta in acciaio con una sorta di sistema di riconoscimento digitale posto al lato della maniglia,appoggiandovi lentamente sopra la superficie del dispositivo il pollice sinistro,che venne rapidamente scansionato e che aprì con uno scatto la porta davanti a lui,ritrovandosi all’interno di un laboratorio dove vi era il comandante Noir da sola che osservava otto teche di vetro sigillate,con all’interno otto differenti tipologie di gemme all’apparenza spezzate e rinsaldate attraverso un materiale mucillagginoso di colore verde che sembra lentamente rinsaldare ogni singolo frammento,lasciando unicamente la presenza dei solchi di unione che rimanevano come cicatrici indelebili sopra la superficie di quelle gemme,che sembravano fluttuare indisturbate all’interno delle loro teche,con la comandante oscura che nel guardarli si lasciò sfuggire una piccola lacrima che le rigò velocemente il viso,incurante nel mentre che il suo sovrano era entrato all’interno della stanza
-Posso comprendere il tuo dolore-esclamò il diamante ansimando e zoppicando lentamente verso di lei –Abbiamo perso i migliori elementi del nostro esercito-osservando ognuno di loro singolarmente mentre parlava –Amber,Topaz,Obsidian,Rhodocrosite,Lapis,Peridot,Sapphire e Sky sono stati dei validi alleati e dei grandi amici per tutti noi-avvicinandosi prevalentemente alla teca contente il gioiello della sua amata sorella ed accarezzando il vetro con mano tremante –Ma purtroppo anche se siamo riusciti a salvarli dalla morte-sospirando pesantemente –Un loro ritorno in forma corporea sarebbe temporaneo prima che lo sforzo energetico distrugga completamente le loro gemme-appoggiando lentamente la fronte sopra la teca,rimanendo quasi impassibile dinanzi ai suoi stessi amici rinchiusi in uno stato di vita forzata
-Io avrei voluto soltanto che questa guerra non fosse mai scoppiata-esclamò stranamente sofferente Noir,coprendosi il viso con entrambe le mani,abbandonandosi in un pianto sofferente e malinconico,che riuscì anche a toccare l’animo del diamante,che all’interno della sua apparente impassibilità,il suo cuore soffriva ed il suo animo piangeva nel vedere la situazione in cui erano stati condotti dalle corde intrinseche e corrotte del destino –Dopo aver deposto i diamanti con tanta fatica,avrei tanto voluto un futuro migliore per ognuno di noi-asciugandosi le lacrime con le mani –Io…io…-tentando di riassestarsi e trovare nuovamente quella pace mentale che era riuscita a tenerla aggrappata ai suoi ideali durante i suoi millenni di servizio –Mi dispiace essermi ridotta in questo stato per degli inutili ricordi-
-Non ti devi dispiacere-guardandola intensamente negli occhi con il suo unico occhio biologico –Tutti i ricordi che noi incameriamo nella nostra mente,sia quelli positivi che quelli negativi,non sono inutili-zoppicando verso una sedia posta in un angolo vicino ad un tavolo operatorio in metallo –Fino al giorno in cui le nostre anime vengono reclamate nell’oltremondo,noi dobbiamo tenerci stretto ogni nostra memoria-cominciando vistosamente a tossire e ad espellere ancora sangue dalla bocca
-Mio Diamante!-esclamò preoccupata la gemma nera,avvicinandosi a lui e notando l’assenza del dispositivo di sostentamento attaccato al corpo di lui –Lei non può sopravvivere in questo stato-correndo velocemente verso un piccolo armadio in ferro posto al lato opposto della piccola stanzetta,venendo però rapidamente richiamata da un piccolo cigolio,provenire dalla porta alle loro spalle,notando che stava varcando la soglia del laboratorio uno dei combattenti dell’altra dimensione,nonché l’unico umano della compagnia,che mentre teneva intorno al suo corpo il suo anello da combattimento,osservava indifferentemente il sovrano che lo scrutava e lo analizzava con lo sguardo,mentre la comandante pietrificata,rimase senza parole e senza alcuna volontà di reagire,dopo aver visto un intruso varcare stranamente il laboratorio del diamante
-Sapevo che eri tu dal primo momento in cui ti ho visto-alzando lentamente lo sguardo verso il loro ospite –Sei venuto a concludere il lavoro che avete cominciato duecento anni fa?-incrociando le braccia al petto,voltandosi con lentezza verso il loro nemico
-Questa volta non sono venuto per conto della divinità-avvicinandosi lentamente verso il sovrano del pianeta natale,osservando con la coda dell’occhio la comandante oscura materializzare il suo spadone nero da battaglia –Sono qui come vostro alleato per merito del ragazzo che poco prima hai sfidato-separando il suo anello,porgendo entrambe le estremità verso la gemma nera in segno di fiducia,la quale afferrò lentamente l’arma del suo ex nemico,portandogliela via e poggiandola sul muro situato alle sue spalle
-Ti conosco Motonari-continuando nel mentre a tossire sempre più pesantemente –Il tuo essere subdolo e meschino ti ha reso il più grande stratega dell’altro universo-toccandosi il petto con pesantezza,quasi stesse venendo intrappolato all’interno di una morsa,che gli stringeva con violenza il cuore –Quindi ora smettila di giocare e rivelaci il motivo per cui stai sfruttando quel ragazzo?!-indietreggiando lentamente e cadendo sopra una sedia posta alle spalle del tavolo da lavoro
-Il motivo per cui lo aiuto è per saldare un vecchio debito verso un amico scomparso-osservando il sovrano diventare sempre più pallido e senza più le forze per tenere il bastone,il quale cadde velocemente a terra,facendo preoccupare la guerriera oscura che smaterializzando rapidamente la sua arma si avvicino al suo re,oramai ansimante e quasi priva di forza vitale –Senza il tuo modulo non puoi sopravvivere-constatò lo stratega ridacchiando lievemente,mentre si chinava a raccogliere il bastone,strappando l’apice composto da una circonferenza tagliata da un asta completamente dorata –Perciò se accetti il mio aiuto tu potrai continuare a vivere e combattere Naya per ottenere finalmente giustizia per il tuo popolo-avvicinandogli lentamente il frammento davanti agli occhi
-So benissimo che non fai niente per niente-cercando di trovare le forze per continuare a parlare –Che cosa vuoi in cambio del tuo aiuto?-guardandolo fisso negli occhi
-Voglio il Figlio dell’Irlanda-lasciando scioccato il sovrano e la comandante che lo guardarono con occhi spaventati ed allo stesso tempo impauriti da questa apparente semplice richiesta
-Accettiamo-esclamò Noir anticipando il suo superiore,il quale la guardò con stupore nel vedere tanta determinazione nella sua subordinata –Salvalo prima che sia troppo tardi-
-Come desideri mia cara Noir-rimettendosi a ridacchiare di gioia ed appoggiando nel mentre il frammento sopra il petto del serafico –Ammetto che impiantare un frammento dell’oblivion nel tuo corpo sarà un po’ doloroso-generando dalla sua mano un fascio luminoso giallastra,che emetteva delle scariche elettriche,che fecero urlare il sovrano con tutte le sue forze,mentre l’artefatto penetrava con lentezza all’interno delle sue carni,insinuandosi sempre di più tra i suoi muscoli,giungendo fino al cuore legandosi ad esso in modo indissolubile,materializzando delle catene di luce che lo fusero permanentemente a lui,irrorando il suo intero corpo con un energia tale da permettergli di riacquisire la sua carnagione naturale,la sua pelle ritornare nuovamente liscia e senza più le cicatrici della precedente guerra a vessare il suo corpo,mantenendo solamente il suo sensore bionico al posto dell’occhio sinistro ed il braccio robotico,che sembravano come fondersi a lui,quasi fossero sempre appartenuti al suo corpo
-Posso finalmente respirare senza soffire-esclamò Lance mettendosi a ridere in maniera incontrollata,strappando dalle mani dell’umano il bastone magico,che al posto dell’artefatto,materializzò al invece una pietra runica nera che risplendeva di luce oscura –Posso muovermi con fluidità-facendo roteare il suo bastone intorno alle sue dita –Sono giovane ancora una volta-sbattendo con violenza il bastone sopra il pavimento,generando una lieve scossa che si diffuse per le mura del castello
-Visto che se nuovamente nel pieno delle tue capacità fisiche-iniziò Motonari guardandolo con indifferente freddezza –Devi mantenere la parola datami in precedenza-incrociando le braccia al petto in attesa che il sovrano onori il suo accordo
-Anche se a malincuore-emettendo un sospiro pesante e forzato,mentre si avvicinava lentamente alla parete dietro gli otto contenitori cilindrici –Devo rispettare la mia promessa-poggiando una mano sopra un pannello situato installato sopra la parete,che le fece improvvisamente cambiare conformazione,fino a ritirare ogni singolo componente dalla struttura,rivelando una lunga rampa di scale rettilinea che portava verso l’antro inferiore del castello,con Lance che osservando con la coda dell’occhio i due esseri alle sue spalle,cominciò a scendere senza proferire una parola,venendo rapidamente raggiunto e seguito dallo stratega e dalla comandante,che con sguardo perplesso e confuso si ritrovarono in poco tempo dinanzi ad un piccolo portone in legno con una piccola finestrella rettangolare posta al centro di essa,dov’erano collocate anche delle piccole sbarre di ferro,che permettevano unicamente la visione di quello che all’apparenza sembrava un uomo incatenato e senza più la forza per una misera evasione –Spero solo che dopo duecento anni di prigionia non sia morto-estraendo da dentro la giacca del suo vestito bianco una piccola chiave vecchia ed arrugginita,che infilò con cautela all’interno della serratura,girandola con lentezza verso destra,sbloccando il meccanismo che teneva saldamente il portone bloccato con il suo stesso stipite,spingendolo con rapidità in avanti ed avvicinandosi a quello che sembrava un umano dai capelli lunghi e dalla colorazione blu come la notte,avvolto da una tonaca blu in parte lacerata ed avvolta da enormi catene nere che si infiltrava prepotenti all’interno del muro in ferro,il viso deperito e deturpato dovuto agli anni in cui era stato tenuto prigioniero,lo rendevano un essere all’apparenza quasi scheletrico,con i piedi e la mani ridotte fino all’osso e con un’espressione in parte divertita nel vedere il suo carceriere dinanzi a lui dopo essere stato rinchiuso
-Sapher sei venuto a concludere il lavoro che hai cominciato durante la guerra?-gli domandò con ironia l’uomo ridendo,facendo leggermente adirare il sovrano che non riusciva a comprendere come il suo prigioniero potesse ancora dopo tutte le torture eseguite comportarsi ancora in modo così temerario ed irriguardonso dinanzi a lui –Oppure mi vuoi infliggere un’altra terribile punizione?-continuando imperterrito a ridere
-Per quanto mi piacerebbe eliminarti figlio dell’Irlanda-esclamò il sovrano,sospirando per la delusione –Questa volta ti lascerò alle attenzioni di un altro ospite-facendo cenno con la mano allo stratega di avvicinarsi,il quale avanzando lentamente verso il prigioniero,osservò incurante l’espressione sempre più stranita e sconvolta dell’umano,che cercava in tutti i modi improvvisamente di liberarsi,perdendo in poco tempo tutta la sua spavalderia ed il suo temperamento temerario
-Pensavo che la tua volontà fosse più forte-esclamò con delusione Motonari,incrociando le braccia al petto –E invece ti ritrovi ancora legato alle catene di colei che ti ha resuscitato figlio dell’Irlanda Cuchulainn-inginocchiandosi davanti a lui,poggiando entrambe le mani sopra le ginocchia,guardandolo con attenzione il suo sguardo perso nel vuoto,mentre attendeva con ansia una risposta da parte del suo vecchio alleato
-Credi davvero che io sia così fedele a Naya dopo aver passato duecento anni rinchiuso in questa gabbia,senza qualcuno che venisse a liberarmi o almeno a provare a farlo?!-diventando improvvisamente rabbioso e pieno di collera nell’anima –Se potessi ora eliminerei quella sacerdotessa altezzosa con il mio bastone magico se avessi ancora forze sufficenti-
-Allora alleati con noi se vuoi avere la tua rivincita-esclamò tendendogli una mano in amicizia –insieme riusciremo a fermare la follia che quegli esseri stanno compiendo nei vari universi-poggiando lentamente la mano sopra le catene –E in più potresti anche avere la tua vendetta-
-E’ una proposta così allettante ed allo stesso tempo rischiosa che è difficile da rifiutare-manifestando un sorriso determinato,che convinse rapidamente lo stratega dell’est,che con entrambe le mani emise un impulso di energia che distrusse le catene,che tenevano prigioniero l’umano davanti a lui,rigenerando nel frattempo con i suoi poteri anche la sua energia vitale,facendogli riassumere nuovamente un fisico snello e parzialmente muscolo,aiutandolo nel mentre a rialzarsi con sovrano serafico che nel mentre materializzò con i suoi poteri un bastone di legno antico di quercia,con l’apice che possedeva una struttura secondaria rettangolare a forma di martello,con la parte sinistra quadrata e con gli angoli leggermente arrotondati e il lato destra che si andava ad unire fino a formare una sorta di paletto di legno,con numerosi simboli runici sparsi tutt’intorno alla superficie
-Questa volta spero che userai le tue arti magiche per uno scopo giusto invece che per la distruzione-porgendoglielo con qualche piccolo dubbio pervadergli l’animo –Sperando di non essermi sbagliato e di dovermene pentire in futuro-
-Questa volta puoi stare sicuro che intendo eliminare coloro che mi hanno tradito-afferrando il bastone magico,venendo nel mentre irrorato da un’aura bianca e blu che si estendeva fino al tetto della struttura –Conosceranno…-venendo interrotto da un suono acuto provenire dall’interno del castello e diffondersi per tutta la città,con il braccio meccanico del sovrano che cominciò ad illuminarsi,generando dal suo polso un fascio di luce che si trasformò in un visore olografico dove vi era il comandante Alister in compagnia di una squadra d’assalto che si stava rapidamente preparando per quella che sembrava una battaglia
-Mio Diamante i nostri sensori hanno rilevato l’avvicinamento di una nave di Naya che attraverserà il nostro spazio aereo tramite una fenditura spazio-dimensionale che si aprirà tra non meno di un giorno-esclamò il distruttore oscuro eseguendo un mezzo inchino,ma tenendo nel mentre lo sguardo alto in direzione della telecamera di trasmissione –Si stima una flotta contenente duemila soldati,ma noi non abbiamo un tale numero da quando la prima guerra è scoppiata sul nostro mondo-
-Alister tu prepara i tuoi soldati al meglio prima della battaglia-ribatté il sovrano osservando i guerrieri davanti a lui –Lascia a me il compito di rinforzare i nostri ranghi con elementi di alto profilo combattivo-
-Come desidera mio Diamante-eseguendo un altro mezzo inchino e chiudendo rapidamente il collegamento
-Come avete potuto sentire anche voi tre ora siamo ritornati nuovamente in guerra-ridacchiando leggermente,lasciando inizialmente perplessi i due esseri immortali,ad eccezione di Cuchulainn che aveva assunto la stessa espressione del sovrano,i quali non comprendevano il perché di una tale gioia nel udire una pessima notizia –Questa è finalmente la nostra occasione per fermare tutto questo odio insensato-camminando lentamente verso la scalinata,sbattendo con violenza dopo ogni passo il bastone sopra il pavimento –E’ arrivato il momento di portare a termine la guerra scoppiata duecento anni fa e di porre fine al dominio di Naya e dei suoi sottoposti all’interno di ogni universo conosciuto-venendo raggiunto dai tre guerrieri che che impugnando con fermezza e determinazione le loro armi,salivano lentamente le scale per incontrarsi con i loro nuovi e vecchi alleati per fronteggiare insieme la minaccia che la dea rappresentava per tutti coloro che volevano vivere in pace e senza più essere deturpati e devastati dalle spiarli di odio e rancore che nel frattempo tessevano le loro fila nel cuore di molti o che erano state sostituite dalla rassegnazione in quello di coloro che aveva smesso di credere nella luce.
 
Note dell’autore
Io:Anche questo nuovo universo sarà nuovamente bersagliato dalle lunghe grinfie di Naya
Lance:Ma noi saremo pronti a fronteggiarla e sconfiggerla
Cuchulainn:Ed in più potremmo avere la nostra vendetta per quello che ci ha fatto patire
Motonari:Quindi non possiamo fallire
Noir:Perché se falliamo Lance non ci fa tornare vivi a casa
Lance:Non sarete voi a pagare,ma sarà il nostro caro autore a subirne le conseguenze se falliremo
Io:Ma perché devo centrarci sempre io?!
Lance:Perché stavolta te lo meriti,quindi chiudi il capitolo senza protestare
Io:Vi odio quando fate in questo modo
Bene cari lettori e care lettrici scusate il ritardo ma vi aspetto alla pubblicazione del prossimo capitolo
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Steven Universe / Vai alla pagina dell'autore: Cronos22