-Alec...- la voce di Magnus tremava. Alec era seduto ai piedi del suo letto, si stava guardando le scarpe. Quando sentì la voce dello stregone sollevò lo sguardo vuoto. Magnus si avvicinò desideroso di alleviare il suo dolore. Ma il ragazzo si alzò e raggiunse il punto della stanza più lontano da lui. 
In un secondo la promessa fatta fu infranta: Alec lo stava allontanando proprio nel momento in cui aveva più bisogno di lui. 
Fu Alec a rompere il silenzio, pronunciò solo tre parole con un filo di voce, ma furono le parole più dolorose che Magnus potesse mai sentire da lui. Non gli disse di andarsene, no disse: -Sono un mostro-, poi si prese il volto tra le mani e pianse. Magnus sospettò che avesse trattenuto le lacrime fino ad ora, non avrebbe mai pianto davanti a Clary o Izzy e Jace, non voleva farli preoccupare, ma con lui..., sapeva che avrebbe capito. Questo pensiero non alleviò il dispiacere che lo stregone stava provando per lui. Quante volte gli era stato detta la stessa cosa?  Ma anche nei momenti peggiori era riuscito a trovare qualcosa di buono nella sua anima. 
Tutto quello che riuscì a dire fu: - Non sei tu il mostro. Valentine è il mostro che ha causato tutto questo, che ha messo in pericolo la sua stessa figlia, che ha ucciso la donna che un tempo aveva amato- Le parole non sembrarono sollevare Alec e neanche se stesso, Valentine aveva dimostrato ciò che era disposto a fare per raggiungere il suo scopo: avrebbe potuto uccidere chiunque avesse ostacolato il suo piano.
In quel momento Jace entrò nella stanza, Alec sembrò sollevato e lo era anche Magnus, nonostante volesse stare solo con Alec e dirgli un centinaio di cose e rassicurarlo, sapeva che Alec non era pronto per  ascoltarlo.

Grazie per aver letto la mia prima fanfiction in assoluto. Lasciando una recensione mi aiutereste a capire dove migliorare. ;)