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Autore: Anonymous_666_    21/03/2017    1 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autore: Salve lettori :) eccoci qui con questo nuovo capitolo. Ho un paio di cose da dirvi prima che proseguiate. Cercherò di fare in fretta. Sto migliorando nel disegnare :D é ho portato il livello dei miei disegni da scarabocchi (musichetta di evoluzione) a scarabocchi carini, yeee. Per questo da un po' di tempo ho aperto una pagina di instagram dove posterò i miei disegni. Questo è il link (per chi volesse farsi film mentali, no, il nome DashMan non centra niente con l'arconimo DMD XD ). Disegnerò principalmente i personaggi singoli con il corpo intero, e quando potrò alcune scenette tra due o più personaggi. Le scene saranno prese o da una cosa realmente successa nei capitoli o semplicemente loro che interagiscono per farvi comprendere meglio i loro caratteri ;) disegnerò alternativamente un personaggio dei farek rae/protagonista e uno dell'armata di Gheanna. Per ora potete trovare: Scarlett, Lucienne, Mehum e Kerön. In corso ho: Mirko, Zaykross ed Alyce. Se volete un personaggio in particolare prima degli altri fatemelo sapere con un commento sui disegni di instagram oppure con una recensione qui su efp :D (e dato che ci siete magari mi fate sapere anche che ne pensate della storia ;)
Seconda cosa, ho avuto molti problemi con questo capitolo (evernote me lo ha cancellato 3 volte .-. ) e se mi fossi messo a tradurre lo avrei pubblicato a giugno. Motivo per cui ho deciso di portarvi tutte le traduzioni in echinonz solo dopo aver finito DMD (mancano 6/7 capitoli.) Sento già le vostre urla di disperazione per non avere la possibilità di non capirci niente con quella lingua, ma dovrete resistere XD
Bene ora ho veramente finito, buona lettura :)




CAPITOLO 37
L'omnia, lo spettacolo per Gheanna.


Data attuale: 1° cave di Gheaxin





I quattro ragazzi nella biblioteca, chiamati improvvisamente da Vanvan, lasciarono tutto per raggiungere il più in fretta possibile il luogo dove si svolgeva l'omnia. Ricongiunti con Alyce, che li aspettava all'entrata del tesoro reale, presero insieme l'Hayground, oltrepassando la stazione della città centrale del regno. Scesero dal veicolo un paio di fermate dopo.

- Eccoci siamo arrivati. Su scendiamo. -

- Finalmente, vi ho chiamati quasi un'ora fa. -

Davanti alle scale c'era Vanvan ad aspettarli, che a quanto pare aveva una certa fretta.

- Ti eri dimenticata che stavamo in biblioteca? Sta dall'altra parte del regno. Come avremmo potuto arriva... -

- Si si va bene discuteremo dopo, ora dobbiamo correre. - la ragazza, senza ascoltare cosa avesse da dire Mirko, lo afferrò come un sacco di patate e corse con lui in tutta fretta verso l'uscita.

- Ciao anche a te. - Disse Alyce scocciata di non essere stata considerata.

- Cosa dovranno fare di così urgente per correre così velocemente. -

- Eh eh eh. - Lorenz fece un sorriso malizioso immaginando il suo amico con la sua prosperosa maestra - In ogni caso andiamo anche noi. Non voglio perdermi il suo scontro per niente al mondo.

Anche i ragazzi uscirono dalla stazione salendo le scale. Una volta arrivati all'esterno si ritrovarono di fronte ad un'arena colossale, altissima, bianca ed in mezzo al nulla.

- Dai era scontato. ormai non ci stupiamo più. Gli architetti di questo regno hanno una mania per gli edifici grandi come le montagne. E non hanno azzeccato neanche il posto dove metterla. In una città avrebbe avuto più visitatori. - Disse Taisuke che questa volta sperava di vedere qualcosa di nuovo come un'arena fluttuante.

- Mi dispiace che non ti abbia impressionato, ma in quanto alla collocazione non ha problemi siccome l'arena stessa è un quartiere. Dentro ci sono abitazioni e negozi e anche edifici dove i visitatori ed i partecipanti dell'omnia possono dormire. -

- Ah... Ora è più interessante. -

La loro conversazione fu interrotta dal suono rimbombante di una campana all'interno dell'edificio.

- Più tardi potrete visitarla. Ora dobbiamo andare o ci perderemo lo scontro di Mirko. -

Alyce li guidò per una scalinata esterna che conduceva direttamente al tetto dell'edificio. Dopo una dozzina di rampe arrivarono nel posto dove si sarebbe svolto l'evento. Assomigliava molto ad un anfiteatro. Al contrario di come se lo aspettavano i ragazzi, gli spalti erano disposti su di un pavimento piano, e non inclinato come nell'arena di Crown. Gli spettatori che dai piani di sotto salivano si disponevano ordinatamente nella metà del tetto dove vi erano i numerosi posti a sedere disponibili. Nell'altra metà invece, nonostante tutto lo spazio disponibile, c'erano solo otto poltrone ed un trono. Quest'ultimo era quello più vicino al centro del tetto, seguito dalle due dorate ai lati del trono. Le altre sei postazioni invece erano disposte tutte molto distanti tra loro. Il tutto era sopraelevato da un grande muro, in modo da poter guardare gli spettatori dall'alto. A separare due zone c'era Il ring, vasto come quattro campi da calcio, ricoperto di uno strano terriccio rosso e perimetrato da una recinzione metallica. Alyce li trascinò velocemente verso i primi spalti prima che finissero i posti disponibili. Ad aspettarli lì c'era una persona che conoscevano bene.

- Hey Meteo. - Lorenz chiamò la ragazza, in quel momento distratta, che si voltò di scatto salutandolo senza pensarci.

- Hey... -

Si guardarono negli occhi e ci fu un momento di imbarazzo. Solamente il giorno prima si erano scontrati carichi di rancore e sensi di colpa. Ormai però era finito tutto. Lei gli sorrise, e anche lui contraccambiò.

- ...Ciao Lorenz. -

- Ciao Meteo. -

- Hey, ci siamo anche noi. - Disse Alyce triste per essere stata ignorata per la seconda volta.

- Oh, ciao Alyce. -

- Ma come... Allora non conto più niente per te. *Wee* -

- Ma non è vero. Su vieni qui. - Alyce scoppiò in lacrime e Meteo la prese tra le sue braccia per consolarla.

- Ahahahah sembra tutto come quando eravamo appena arrivati qui. Finalmente siamo tornati tutti insieme. - Disse Taisuke tutto felice.

* * *




Su una piccola terrazza, al di sotto del palchetto col trono, arrivò un uomo, o almeno i ragazzi supponevano lo fosse, piuttosto stravagante. Indossava delle calze a rete nere, scarpe col tacco di un rosso acceso e un body aderente dello stesso colore. I lunghi capelli ricci e neri a caschetto gli coprivano anche gli occhi lasciando solo metà volto scoperto. Si tolse il cerchietto con le orecchie da Vastatoris che teneva in testa per cercare nel cespuglietto di capelli un oggetto simile ad un microfono che aveva una sfera grigia luminosa su di un'estremità. Dopo averlo trovato lo impugnò con forza e ci urlò sopra.

- SALVE A TUTTI QUANTI E BENVENUTI! -

Il suono della sua voce, nonostante non fosse riprodotto da altri punti come si aspettavano Lorenz e Tai, venne sentito da tutto il pubblico come se il presentatore fosse davanti a loro.

- Ma come ci riesce? -

- Come sai le anime - Iniziò Meteo - sono un concentrato di energia. Questa energia può essere anche suddivisa e persone particolarmente abili possono separare una piccola parte di essa per inserirla in armi o oggetti che ne acquisiscono le capacità. Ricordate il bastone di Zackam? -

- Ma certo il bastone del vecchio. Ecco perché era in grado di usare i suoi poteri anche con la sua arma. Quindi quel microfono che ha in mano ha al suo interno l'anima di una persona? -

- Non l'anima ma solo parte della sua energia. Molti meccanici hanno poteri che più che in combattimento so o utili per la vita di tutti i giorni e i possessori di questi mettono al servizio di tutti queste capacità per rendere la città migliore. Come il meccanico "amplificatore" o il "faro". -

- Interessante. - ovviamente Lorenz e Taisuke avevano completamente ignorato l'argomento "utile per la vita quotidiana", iniziando a fantasticare sulle combinazioni che si sarebbero potute fare inserendole nelle armi.

- Ahahah, abbiamo molto su cui progettare dopo eh Lorenz. -

- Ho già in mente un paio di cose. -

- Vi ringrazio per essere venuti così numerosi all'omnia di questo vepa. Quest'anno sarà particolarmente fa-fa-fa-fantasmagorico. Abbiamo in serbo per voi parecchie sorprese. Ma prima di tutto, accogliamo e lodiamo il re assoluto che ci concede di vivere ogni giorno in salute e lontani da ogni pericolo. Il primo dio che ci ha donato la luce e nostra guida nel momento del bisogno. -

Tutto il pubblico si alzò in piedi, e Meteo ed Alyce fecero lo stesso. Lorenz non capiva ma le ragazze tirarono su in fretta i due amici a forza.

- Cosa sta succedendo? -

- Non dobbiamo dare nell'occhio. Potete anche stare in silenzio ma l'importante è che non ci notino. -

- Ma perché? Chi sta arrivando? -

- Gheanna. -

Sul palco più in alto arrivarono Scarlett e Zaykross, l'uomo nei suoi abituali abiti vittoriani eleganti ma questa volta bianchi mentre la donna incredibilmente vestita con grande e sfarzoso abito bianco dalla gonna gonfia e ricami dorati ovunque. Il che era strano siccome Scarlett era solita non indossare niente se non delle fasce per il seno e un velo trasparente dalla vita in giù. Le due guardie del corpo si posizionarono ai lati del trono, inchinandosi a terra. Subito dopo entrò l'essere tanto atteso e che faceva tremare di paure i Farek Rae all'idea di doverlo affrontare. Nonostante questo, agli occhi dei ragazzi apparve come un uomo normale. Era leggermente più basso di Zaykross e con un fisico da chi passa ogni tanto in palestra. Indossava gli stessi identici abiti dell'uomo al suo fianco, suo sottoposto, e non portava nessun tipo di corona o gioiello. La cosa più particolare però era la maschera in cuoio, che copriva non solo il volto ma l'intera testa senza far uscire neanche un capello. La cucitura al centro era l'unica cosa che facesse capire dove stesse guardando, poiché la maschera era sprovvista di buchi per gli occhi e ogni tratto del viso comune agli umani come naso, mento o zigomi sembravano essere assenti, come se sotto ci fosse solo un manichino senza una faccia. Nonostante questo particolare gli donasse un'aura disumana ed inquietante, i suoi movimenti erano tanto naturali da non poterlo ricondurre ad un automa. Teneva il braccio sinistro dietro la schiena con un eleganza invidiabile, mentre con la mano destra reggeva, con la punta a terra, un'enorme spadone a due mani, dal metallo nero e leggermente a forma di esse con tre fori al centro, una lama interna nella prima metà ed una esterna nella seconda.

- Quindi è lui Gheanna... - Lorenz non riusciva a capacitarsi di come, al vertice di ogni cosa e artefice delle sofferenze dei suoi compagni, ci fosse quell'uomo. Non sapeva neanche lui come se lo aspettava, ma di certo la figura che si era palesata agli occhi di tutti sotto il nome di Gheanna non lo convinceva.

Il re assoluto, non appena arrivò di fronte al trono, fece un piccolo inchino di fronte al suo popolo. Dopo qualche secondo di silenzio alzò leggermente lo spadone per farlo schiantare a terra creando un suono tordo e assordante. Dopo di esso, tutti i presenti chinarono la testa. I ragazzi li imitarono.

Poi Gheanna iniziò a parlare, e sebbene non stesse utilizzando nessuno strumento, la sua voce risuonò dentro il corpo di ogni essere umano nel raggio di svariati chilometri. Era come se stesse parlando direttamente alle loro anime.

Gheanna:

Io Conosco
Io Vedo
Io Creo!



Popolo:

Chinati dinanzi a voi sono il dio e il popolo,
Lodando la grandezza del creatore e della corte reale.
Re a capo di ogni cosa
Noi celebriamo la vostra forza poiché tu ci hai creato.



Gheanna:

Io Sono
Io Posso
Io Ho!



Popolo:

Ti veneriamo poiché tu ci hai formati.
Ti preghiamo affinché voi ci illuminiate.

Cantiamo inni di lode perché voi ci proteggiate.



I ragazzi rimasero in silenzio siccome non conoscevano le parole, ma quella scena suggestionò molto Lorenz. Sentire centinaia di migliaia di persone dire all'unisono le stesse parole e le stesse frasi di sottomissione, con il capo chinato per un singolo uomo. E le parole pronunciate da quest'ultimo, le quali rimbombavano ancora all'interno dell'anima del ragazzo, ognuna come il grosso peso di un fardello che non si può risolvere ma contro il quale ti devi scontrare. Tutto questo, lentamente ma inesorabilmente, fece apparire agli occhi del ragazzo quell'uomo come un mostro, pronto a divorare l'essenza di qualsiasi essere vivente senza pensarci due volte. Lo stesso mostro che da lì a poco avrebbe distrutto questo pianeta, uccidendo tutti i suoi innocenti abitanti, per poi magari passare ad altri pianeti da divorare. Magari proprio la terra, distruggendo la sua dimensione natia. Tutto questo ovviamente ero solo frutto dell'immaginazione di Lorenz, ma questi pensieri si erano impossessati del ragazzo, lasciandolo in balia del terrore e impedendogli di distinguere la realtà dalla fantasia.

Tutto questo però non sfiorò neanche il suo amico, che si limitò a dire - Ah boh. A me sembra uno sfigato mascherato. Andiamo lì a dargli una bella lezione? -

- Ma che cavolo dici Taisuke. -

- Ma si, e cosa sarebbe. Campione di spezza stuzzicadenti? Noi due abbiamo i due poteri più forti di qualsiasi altra persona. Tu puoi colpire qualsiasi cosa e a me niente può far male. Non possiamo perdere conto nessuno. -

- Credo che tu stia iniziando a sopravvalutarci. Avremo anche questi poteri, ma a che servono se non siamo in grado di usarli al meglio? -

Il discorso dei due ragazzi fu interrotto dalle grida del pubblico. Non appena il re assoluto si adagiò sul trono infatti, tutto il popolo esultò gridando all'unisono il suo nome.

- GHEANNA! GHEANNA! GHEANNA! -

Solo allora Lorenz capì che le persone chiamavano il capo al proprio re non per terrore ma per rispetto e ammirazione.

Com'è possibile che tutti lo amino dopo quello che mi hanno detto Meteo, Adam e tutti gli altri. Che non sappiano cosa li aspetta?

- Fa-fa-fa-favoloso. Mai visto un pubblico così entusiasta. Ed il bello deve ancora arrivare. -

Ora che il presentatore aveva attirato l'attenzione, Gheanna poté rilassarsi, appoggiando la spada a terra e stravaccandosi sul trono.

- Sai mi mancherà tutto questo.- iniziò rivolgendosi a Zaykross che era seduto alla sua sinistra - Comodità, il popolo che mi adora, i vastatoris, i bei paesaggi. Ormai mi ci sono abituato, avrò un po' di nostalgia quando ripenserò a queste cose una volta passati dall'altra parte. -

- Non starai forse cambiando idea? -

- Nah. Questi ultimi trecento vepak sono stati particolarmente monotoni. Ho bisogno di cambiare aria. Anche un bello scontro finale commemorativo non sarebbe male. Per avere un ultimo ricordo di questo posto. -

- Sempre che non vada tutto a rotoli. Hai letto la nuova profezia di Ernest. Ho un brutto presentimento, e tu sai come va a finire quando ho brutti presentimenti. -

- Sei solo il solito pessimista. Potrà pure andare storto qualcosa, ma non sarà questo a fermarci. Guarda dove siamo arrivati. Non vorrai mica arrenderti ora? Devi solo fidarti di me e di tutti noi. -

- Certo che mi fido di te. Altrimenti non sarei qui. -

- Scarlett tu che ne pensi? - Gheanna si voltò verso la donna alla sua destra, ma lei era troppo concentrata da qualcos'altro per ascoltare i discorsi di suo marito ed il suo re. Guardava con rabbia una donna sugli spalti che indossava degli orecchini con una pietra nera lucente. Nonostante l'enorme distanza, Scarlett riuscì a scrutare lei ed i suoi bellissimi gioielli, e una volta trovata non le staccò gli occhi di dosso.

- Che hai adesso? - Le Chiese Zaykross con tono scocciato.

- Guardala. Quei orecchini stanno molto meglio a me. Sono miei di diritto. Li voglio. -

- E cosa pretendi che faccia? Vada lì e lì rubi a quella donna innocente per i tuoi capricci? Non puoi semplicemente comprarli? -

- Non è la stessa cosa. Io voglio quelli. Guardami, io non ho niente. Mentre lei ha quei orecchini. Perché devono sempre essere le altre ad avere tutte le cose belle. -

- D'accordo! Dopo vedrò cosa posso fare. -

- Grazie tesoro. -

Mi chiedo ancora come facessi a sopportarla, Kerön.

- Quindi senza altri indulgi. - Continuò il presentatore mettendosi in varie pose come se fosse una valletta - Facciamo entrare lo Zouru che ospita l'Omnia di quest'anno: Sakala! -

Dalle scale dietro le sei poltrone, arrivò l'uomo chiamato in causa, sempre rigorosamente senza maglietta sfoggiando i suoi tatuaggi tribali neri. Arrivato sul ciglio della terrazza fece un sorriso, si tirò indietro le treccine e salutò il suo numeroso pubblico che rispose con altrettanto entusiasmo acclamando il loro amato Zouru.

- E sa-sa-sa-salutiamo anche tutti gli altri Zouruk venuti per assistere al grande evento. -

Dopo Sakala si mise al suo posto entrarono uno ad uno gli Zouruk restanti. Il primo fu Elsta, il più alto di tutti. Arrivato anche lui sul ciglio del terrazzo soffiò sul ciuffo che gli copriva l'occhio sinistro e con la sua solita faccia triste fece un cenno al pubblico. Di tutti i presenti, quelli che si alzarono in piedi per acclamarlo si potevano contare sulle dita delle mani, e avevano tutti delle caratteristiche in comune: grossi, muscolosi e con la faccia truccata. Subito dopo, lo Zouru del quarto regno si andò a sedere nella poltroncina accanto a Sakala. Poltrona decisamente troppo piccola per lui, che lo costringeva a tenere le ginocchia davanti alla faccia per via della sua altezza.

- Ho visto pochi guerrieri di P-Efiesou di sotto. Cosa c'è Sakala? Si sono ritirati tutti per via di uno Zouru che non sa motivarli? Che tristezza. -

Il ragazzo non rispose e lo ignorò continuando a guardare la folla salutare gli altri Zouruk che stavano entrando.

- *Tsk*. Il solito codardo. Che delusione. -

- Pe-pe-pe-perfetto! Ora si che possiamo iniziare. Preparatevi perché questa sarà la migliore omnia a cui avrete mai assistito. -

* * *


Intanto, nei piani di sotto...
Shawn, Mehum e Lucienne erano in missione per scoprire quante più cose possibili sul giorno dello scambio. Avevano già perlustrato ogni stanza riservata all'esercito di Gheanna, eludendo o eliminando le varie guardie, ma di informazioni importanti non c'era traccia.

- Stiamo perdendo tempo, é stato inutile venire. - Disse Mehum chiudendo l'ennesima porta di una stanza vuota.

Non lo sopporto più questo qui, non fa che criticare o lamentarsi.

- ...Ma perché crei edifici così grandi con tutte queste stanze vuote?... - Disse Lucienne a bassa voce e con il solito sorrisino, non facendosi sentire da nessuno.

- Questo significa che è rimasta solo una cosa da fare. - continuò Mehum puntando il dito su Shawn.

- Ho capito. Alla fine sono venuto qui proprio per questo. Ma devo avvicinarmi di più altrimenti non posso distinguere i pensieri del pubblico da quelli dei miei bersagli. -

- D'accordo allora saliamo all'interno. -

- ALLAR... - Una delle guardie in fondo al corridoio li aveva appena trovati, ma non fece in tempo a finire la frase che un pugnale lo infilzò da dietro la gola, facendolo cadere a terra in una pozza di sangue.

- ...Quant'è bello il mio Mehum... -

- Facciamo in fretta, non possiamo uccidere tutte le loro guardie. Aspetta un momento. -

Notò che la guardia che giaceva a terra portava qualcosa di molto familiare a lui. Si avvicinò per vederla meglio ed aveva ragione, aveva già visto quell'oggetto.

- Questa è una delle statuine di Scenzio. Che cosa ci fai lui con questa? -

- ...Ma Mehum, non puoi sparare così il nome di un personaggio di cui i lettori non si ricordano poiché apparso sole nel capitolo 25. Ops... - Lucienne guardò in alto e poi fece un occhiolino, sotto lo sguardo confuso di Shawn che non capiva ne cosa dicesse ne cosa stesse facendo.

- Scusatemi ma la faccenda non mi convince. Voglio controllare una cosa. Voi proseguite. Lucienne se hai bisogno di aiuto chiamami. -

- ...Certo. Ti amo... -

- Cosa? -

-...Niente non ha importanza... -

- D'accordo, ci rivediamo all'entrata della zona commerciale tra un'ora. Se non sarete lì vi verrò a cercare. - Detto questo il ragazzo iniziò a correre nella direzione da cui erano arrivati, lasciando Lucienne e Shawn da soli.

- ...Mi hai davvero abbandonata con questo qui?... -

I due si guardarono per qualche secondo, il primo imbarazzato, mentre l'altra schifata ma sempre nascondendo quello che pensava dietro un sorriso.

- ...Allontanati... -

- Non cosa dici se parli a bassa voce. In ogni caso sbrighiamoci, non è sicuro rimanere qui troppo a lungo. -

* * *




- Ed ora iniziamo con la pri-pri-pri-prima categoria: Le spade lunghe. In questa categoria sono ammesse tutte le armi bianche con una lama superiore ad un metro e dieci. Non si possono utilizzare i poteri derivanti dalla propria anima, di qualsiasi tipologia sia, ne di altre pe-pe-pe-persone tramite l'utilizzo di armi roku. Per evitare eventuali abusi non percettibili a tutti gli sfidanti verrà applicato il sigillo interrompendo il flusso di energia dell'anima. Per vincere bisogna far entrare in contatto la lama della propria arma con il corpo dell'avversario. Parare la lama con il corpo porterà quindi alla sc-sc-sc-sconfitta. Lo scontro terminerà solo quando uno dei due avrà vinto, o non è più in grado di combattere. Il ritiro o l'abbandono non è permesso. una volta entrati si esce vinti o sconfitti. Qualsiasi cosa che rientri in queste regole è da considerarsi valida. Pu-pu-pu-purtroppo ho una cattiva notizia, ma anche una buona. La cattiva è che una sola persona si è iscritta a questa categoria questo vepa. É un senza patria e senza cognome. Ci vuole veramente molto coraggio per presentarsi in queste condizioni. Si chiama Mirko. Fo-fo-fo-forza, accoglietelo come si deve. -

Dalle scale accanto al vasto ring, sul lato destro, arrivò lentamente Mirko. Indossava la tunica tradizionale di P-Efiesou, e dalla scollatura si intravedeva un sigillo in carta attaccato al petto. Esitò qualche secondo quando si ritrovò all'entrata del ring, ma uno degli addetti che lo aveva seguito dalle scale lo spinse dentro, chiudendo la grata di ferro dietro di lui. Una volta dentro sentì che quel terriccio rosso assomigliava più a della sabbia bagnata, ed infatti non era facilissimo camminare. Inoltre, man mano che si avvicinava al centro, diventava sempre più asciutta più chiara.

É arrivato il momento. Devo ammettere che ho un po' di ansia. Guarda quante persone mi stanno guardando, non ho mai fatto qualcosa con così tanti occhi puntati addosso.

Dopo aver dato un'occhiata al pubblico, si voltò guardando in alto per cercare di vedere anche Gheanna e gli Zouruk, ma il sole glie lo impediva.

D'accordo stiamo calmi. Con il Doom sigillato non dobbiamo neanche preoccuparci di dover mantenere il controllo. Devo solo concentrarmi sul combattimento e ricordarmi tutto quello che mi ha detto Vanvan. Posso farcela.

Intanto sugli spalti, qualcuno la pensava diversamente.

- É tutto troppo strano... - Disse tra se e se Meteo che, con la mano davanti alla bocca, si guardava intorno per cercare indizi.

- Qualcosa non va? - gli chiese Lorenz preoccupato.

- Assolutamente si. L'omnia è l'evento più importante che esista. Qualsiasi guerriero si allena l'intero vepa per combattere qui e rivaleggiare sugli altri. Non ho mai visto una categoria dell'omnia con meno di una dozzina di guerrieri, figurati vuota. Inoltre se lui è l'unico partecipante allora perché è entrato nel ring? C'è qualcosa sotto... -

- Se fosse così, cosa potrebbe essere successo? -

- Non ne ho idea... So solo che non sarà niente di buono. -

- Che coraggio quel ragazzo... -

- Cosa? - Meteo venne attirata dalla conversazione di due uomini dietro di lei al sentire quella frase.

- Ma quale coraggio, a me sembra piuttosto sfacciataggine. Cosa crede di poter fare? -

- Magari non sa con chi ha a che fare. Deve essere molto giovane, è probabile che non l'abbia mai vista. -

- Non cercare scuse. Si iscrive ad un'omnia di questa categoria senza conoscere la campionessa? Certo, è stata una sorpresa rivederla qui, ma solo uno stupido parteciperebbe senza sapere chi dovrà affrontare. -

- Oh no... -

Anche sulla terrazza del re si parlava del ragazzo.

- Che delusione. Avevo detto agli Zouruk di far partecipare i loro migliori combattenti, e di sei regni nemmeno uno ha avuto il coraggio di entrare nel ring. Mi chiedo che l'abbia liberata a fare allora. -

Zaykross lo guardò più attentamente rispetto agli altri. Non lo convinceva.

- Quel ragazzo. L'ho già visto da qualche parte. -

- E ora la bu-bu-bu-buona notizia. - Riprese il presentatore -Molti di voi probabilmente ne sono già venuti a conoscenza. Durante quest'omnia tutti i campioni in carica parteciperanno alle varie categorie. Esatto, significa che sto per presentarvi lei, la campionessa della categoria armi lunghe. Ovviamente la conoscete tutti, parlo della consigliera di sinistra del nostro re assoluto. Voglio un gra-gra-gra-grande urlò per Katheryne Ibe-Ris! -

Dalle scale opposte a dove era entrato Mirko lentamente si avvicinò una donna alta con dei capelli viola tanto lunghi da arrivare quasi sotto i tacchi dei suoi stivaletti. La sua espressione sorridente e solare era in contrasto con i suoi grandi occhi rosso sangue. Indossava un maglione a righe di varie sfumature di viola e dei pantaloncini neri cortissimi a cui era legato il fodero di uno stocco lungo quasi due metri.

- Aaah! La luce. Da quanto tempo. É così bello qui. Ti fa credere che non ci sia alcun male in agguato. -

Mirko la squadrò attentamente. Sembrava un po' imbranata. Si guardava attorno come una bambina che visitava un nuovo posto per la prima volta. Non gli dava l'idea di una finta svampita, ma era sicuro che nascondesse qualcosa. Poi anche lei si accorse finalmente del suo sfidante. Gli sorrise tenendo spalancati quei occhi tanto grandi quanto inquietanti. Mirko si sentì strano, quasi penetrato da quello sguardo.

- Che bello, una brava persona è venuta a sfidarmi. Ma non mi sembri molto forte. E va bene, ci andrò piano. Alleniamoci insieme così da poter sconfiggere il male ok? -

Qualcuno sulla terrazza degli Zouruk era particolarmente di vedere Katheryne. Una donna tanto felice da dover trattenere le lacrime.

- Katheryne... Allora stai bene. -

Intanto Meteo era preoccupata. Non sapeva cosa inventarsi per far uscire da quella situazione Mirko.

- É così grave Meteo? -

- Quella donna non si fa scrupoli. Le regole della gara stabiliscono che dopo aver toccato l'avversario con l'arma la lotta finisce, ma niente gli vieta di tagliarlo in due con quel "tocco". -

- Significa che... -

- Mirko ha un sigillo in questo momento quindi non può utilizzare il suo potere per guarire. Se dovesse perdere un arto in questo combattimento non potrà riaverlo. Ed ho preso in considerazione il caso in cui sia fortunato. Ma qui non siamo da Crown. Non posso volare lì e salvarlo. Possiamo solo pregare per lui. -

- Mirko... -

Il ragazzo intanto afferrò la sua fedele arma preparandosi allo scontro. Anche Katheryne sguainò lentamente il suo lungo stocco, lasciando poi cadere il fodero a terra e mettendosi in posa.

- Buona fortuna allora. E che sia uno scontro pulito. -

* * *




Mentre lo scontro stava iniziando, Shawn e Lucienne erano in prossimità del punto di spionaggio.

- ...Sono rimasta sola con questo tizio strano... Voi che state leggendo, aiutatemi... -

- Ormai ho capito che chiederti di parlare ad alta voce é inutile giusto? Se non altro non ti scopriranno mai. -

- ...Ti ripeto che non posso parlare ad alta voce. Farei male a lei... - Si avvicinò alla guancia la bambolina che si porta sempre dietro e la accarezzò con dolcezza. Shawn la osservò, e l'attenzione dalla bambolina passo a più in basso, dove la gonna troppo stretta per la crinolina si tirò mostrando ancora di più le mutandine e le autoreggenti. Il ragazzo distolse subito lo sguardo arrossendo.

- Sei completamente coperta sopra e nuda sotto, coerenza portami via. -

- ...Sta zitto e andiamo avanti. Dobbiamo ritrovare il mio husbando... -

- Ma mi spieghi che parli a fare se poi lo dici a bassa voce? Aspetta, arriva qualcuno. -

Un uomo stava arrivando nel corridoio sul quale si affacciava la stanza in cui si nascondevano. Appena passò davanti alla loro porta Lucienne la aprì con un movimento fulmineo, tirò dentro la guardia e la richiuse. L'uomo rapito stava per lanciare un urlo, ma quando la ragazzina lo toccò i suoi capelli iniziarono a crescere a dismisura, avvolgendogli la testa come se lo stessero bendando. I capelli si infilarono anche in bocca continuando a crescere in profondità e bloccandogli le vie respiratorie. L'uomo cercò di liberarsi arrivando anche a strapparsi i capelli, ma questi continuavano a crescere ininterrottamente, e dopo aver combattuto per una manciata di secondi, morì soffocato.

- Non ho capito i tuoi poteri, ma è molto macabro... -

- ...Femminuccia... -

- Andiamo avanti. Il tuo amico è voluto andare tutto da solo, spero non si faccia scoprire. -

- ...Ma quale amico. Lui è il mio ragazzo. Solo che ancora non lo sa... -

I due riuscirono ad intrufolarsi ancora per qualche piano, passando attraverso i muri con i poteri di Shawn e sopprimendo le guardie con quelli di Lucienne. Finalmente raggiunsero il punto prestabilito e senza essersi fatti ancora scoprire. Shawn si avvicinò alla finestra: da lì poteva vederli benissimo e senza interferenze. Si concentrò fissandoli per svariati secondi, ma non disse nulla.

- ...Beh allora? Abbiamo fatto tutta questa strada per farti ammirare il panorama? Che fai imbambolato? Hai visto un paio di tette?... -

- Non capisco... Non riesco a sentirli. Non mi è mai successo. É come se non avessero una memoria. -

_______________________________________________________
Qualche minuto prima...
Gheanna e Zaykross ammiravano il combattimento tra Katheryne e Mirko, quando qualcosa catturò la loro attenzione.

- Lo hai sentito Zaykross? -

- Ovvio che si. Un telepate. Ora si spiega cosa volessero fare. Intrufolarsi così in un posto che non è nostro per cercare informazioni non avrebbe avuto senso senza uno come lui. -

- Fa niente, ignorali. Non otterranno niente da noi, e io non ho tempo da perdere, voglio godermi gli scontri di oggi in tranquillità. -

- Hanno fatto tutta questa strada, non possiamo lasciarli senza niente. - Zaykross guardò Gheanna alzando un sopracciglio e con un sorrisetto malizioso. -

- E va bene, stupisci, signore della menzogna. Ma fai in fretta. -
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- ...Quindi mezza calzetta? Che hai deciso?... -

- Ti ho detto che non riesco a sentire niente. -

- ...Allora concentrati di più. Mamma mia, ma perché mi avete lasciato con lui... -

É tutto troppo strano. Non mi è mai successo una cosa del genere, neanche con i meccanici.

Stava per lasciar perdere quando finalmente riuscì a sentire qualcosa.

- Eccolo. Ora riesco a sentirlo. -

- ...Hallelujah... -

- Bene ho le informazioni che ci servono. Ora andiamo. -

Uscirono dalla stanza, ma mentre chiudeva la porta a Shawn venne un brutto presentimento.

Aspetta... Non... Non ho dovuto cercare le informazioni che mi servivano tra tutti i ricordi. C'era solo quello che volevo trovare. Qualcosa non mi convince.

Sentirono dei rumori provenire dal corridoio adiacente al loro. Furono costretti a scappare in fretta, senza il tempo di riflettere.

Forse ho preso tutto troppo alla leggera. Ho un brutto presentimento.

* * *




Nel frattempo lo sconto tra Katheryne e Mirko era iniziato. La donna non lasciava un secondo di respiro al ragazzo, tempestandolo di rapidi affondi e stoccate. Incredibilmente, Mirko riusciva a pararli tutti semplicemente utilizzando il fodero della sua spada.

Non posso certo dire che sia una passeggiata, ma mi sono allenato a parare i proiettili di Vanvan che sono molto più veloci e piccoli dei suoi attacchi.

Di colpo Katheryne cambio schema d'attacco, e mentre preparava l'ennesimo affondo lo trasformò in un fendente dal basso con un movimento fulmineo. Mirko non fu abbastanza veloce per pararlo e così si lanciò a terra della direzione opposta. Katheryne non si fermò e approfittando la sua vulnerabilità a terra gli lanciò un altro affondo puntando al cuore. Per fortuna il ragazzo riuscì a pararlo, spingendola poi via per avere il tempo di rialzarsi.

Questa vuole uccidermi.

- Devi essere più reattivo. Il male non avrà pietà quando ti scontrerai contro di lui. Devi essere sempre pronto. -

Mirko si rimise in piedi ed ancora una volta la campionessa non perse altro tempo. Sferrò un fendente dall'alto verso il basso che il ragazzo parò con la sua. Katheryne iniziò a fare pressione, e anche tenendo lo stocco con una sola mano, riusciva a mettere in ginocchio Mirko che per resistere le stava usando entrambe.

- Già finito? Non potrai sconfiggere il male in queste condizioni. -

- Questo lo dici tu. - Aiutandosi con le gambe spintonò Kathryne con la spada, facendole perdere l'equilibrio. Poi cambiò rapidamente impugnatura per lanciare un fendente orizzontale. Sembrava fatta, ma la donna inarcò la schiena in modo disumano, schivando il colpo con un sorrisetto. -

- Ma che.. -

Sempre in quella posizione diede un calcio a Mirko, colpendolo alla bocca dello stomaco con il tacco e mettendolo in ginocchio. Saltò indietro con una verticale e senza attendere altro, balzò sul ragazzo indifeso caricando un colpo di taglio . Mirko, agonizzante per il colpo appena subito, raccolse le forze per cercare di parare quel colpo usando la sua arma. Kathryne notandolo ruotò il corpo ancora a mezz'aria, trasformando il colpo di taglio in un affondo. Senza altre soluzioni, lui si lanciò nuovamente a terra riuscendo ad eludere il colpo per pochi istanti. La spada andò a conficcarsi nella sabbia e Kathryne ancora una volta, come se avesse già previsto tutto, usò la spada come perno per colpirlo con un altro calcio. Questo lo prese in pieno in faccia, e lo scaraventò via di qualche metro.

- Ahahahah gli sta proprio bene. -

- ... -

- Cosa sperava di fare. Si vede che é un novellino. -

- *Grr *... -

- É proprio un incapace. Scommetto che è uno di quei montati dei Farek Rae. -

- Aaah la volete piantare? - Lorenz, che non sopportava più i commenti dei due tizi dietro di lui, si alzò in piedi e gli urlò in faccia avvicinandosi fino a pochi centimetri dai loro volti - Finitela! Sta solo prendendo tempo per la sua super strategia finale. -

- Ehi calmo ragazzo. -

- Lorenz ma che fai! - Meteo lo tirò giù facendolo sedere - Non ti ricordi chi c'è lassù? - Disse la ragazza indicando il trono di Gheanna - Ti ricordo che Zaykross ci ha visti quando lo abbiamo incontrato alla torre di controllo. Se ci riconosce potremmo essere nei guai, e di certo il pubblico non ci aiuterebbe. -

- Ok, ma li avevi sentiti? Stavano prendendo in giro Mirko. Non potevo lasciarli fare. -

Il ragazzo giaceva a terra ferito e non dava segni di vita mentre Kathryne si avvicinava lentamente a lui.

Avanti Mirko, rialzati.

Mirko riprese le forse per muoversi. Si trovava sulla sabbia, quella soffice e normale, che aveva in parte attutito il volo. Alzò la faccia e vide una macchia rossa sotto di lui con un dente. Aveva la guancia sanguinante con una ferita enorme.

Ha la punta del tacco in ferro. Questa mi ucciderà ancora prima di colpirmi con la spada.

- AVANTI MIRKO! - Lorenz si mise in piedi sulla gradinata urlando a squarcia gola - Non vincerai mai se pensi solo a difenderti! Dimostrargli chi sei. -

- Lorenz... -

Ha ragione. Non posso parare i suoi colpi per l'eternità, ma è troppo veloce per me.

- Oh ma che carino. Il tuo amico sta facendo il tifo per te. Questo sostegno che vi date e il forte legame che vi unisce. É tutto così buono e commovente... - Kathryne si asciugò le lacrime di gioia con la manica - Tranquillo, anch'io ora mi impegnerò al massimo. -

- Maledetta. -

Mirko inaspettatamente scattò verso si lei caricando un affondo. Kathryne pensò che avesse perso la ragione e con un sorriso si preparò per il contrattacco.

- Ora ci siamo. Questo volevo vedere. -

Il ragazzo a pochi metri dalla sua avversaria lasciò la presa della spada, che proseguì per inerzia, e si abbassò. Con una capriola coprì la distanza tra di loro e fece una spazzata con la gamba per farla inciampare. Kathryne, rimasta sorpresa da questa mossa, non perse comunque la calma. Saltò per schivare la spazzata e colpì la spada, lasciandola a mezz'aria, per evitare che la toccasse. In quel momento Mirko si rimise in piedi, impugnando la spada e lanciando un fendente a Kathryne. La sua avversaria non avendo altre alternative fu costretta, per la prima volta dall'inizio del combattimento, a pararsi con la sua arma.

É proprio come mi aveva detto Vanvan.

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Mezz'ora prima, nella sala iscrizioni sotto il ring.
Vanvan dopo la lunga corsa posò Mirko a terra come fosse uno zaino di fronte ad un grosso armadio.

- Insomma? Mi spieghi perché tutta questa fretta. -

Lei smise di frugare nell'armadio per guardarlo indignata.

- ... Perché tutta questa fretta maestra Vanvan. -

- Così va meglio. -

Lei continuò a non rispondere, e non appena trovò quello che stava cercando strappò letteralmente via i vestiti con una forza immane, lasciando il ragazzo in mutande. Anche l'uomo addetto alle iscrizioni fece finta di cercare qualcosa sotto la scrivania per l'imbarazzo.

- Ma cosa fai!? Mi vuoi rispondere? Cosa sta succedendo? -

- Quante domande. Diciamo che c'è stato un piccolo imprevisto. Sei l'unico iscritto a questa categoria. - fece indossare a Mirko la tunica tradizionale di P-Efiesou e gli lanciò la sua arma.

- Quindi ho vinto a tavolino? -

- Si, diciamo di si. - gli applicò il sigillo al petto con uno schiaffo, e ci mise così tanta forza da farlo cadere a terra. Subito dopo delle sbarre calarono dal soffitto dividendo la stanza in due - Prima devi solo battere la campionessa indiscussa. -

- COSA? -

- Buona fortuna. -

- Ma come posso battere la campionessa? -

- Ha una grande esperienza nei combattimenti con le spade e si fida molto delle sue conoscenze. Cerca di fare qualcosa fuori dagli schemi e sfrutta l'effetto sorpresa. -

- Era una domanda retorica per dire che non posso farcela. -

- Sono la tua maestra e so che ce la puoi fare. Mi raccomando, fai qualcosa che non può aspettarsi. E non stare sulla difensiva altrimenti ci prendi gli schiaffi. Ciao ciao. -
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Per vincere devo far in modo che la mia spada la tocchi. Farò in modo che questo accada nel modo più imprevedibile possibile.

Ancora una volta Mirko scattò verso la sua avversaria, e lei fece lo stesso.

- La stessa strategia non può funzionare due volte. -

É esattamente quello che devi pensare.

Il ragazzo, come prima, lasciò la presa della sua arma e in quel momento Kathryne fece un rapido scatto sbilanciandosi in avanti per colpirlo con un affondo prima che la spada potesse toccare lei.

- É finita! -

- Si è finita. -

Mirko girò su se stesso, evitando l'affondo e riafferrando la sua arma dal centro. Kathryne per avvicinarsi così velocemente si era sbilanciata troppo in avanti, e Mirko sfruttò questa finestra per schiacciare il suo stocco a terra con la sua spada e incastrando il gancio del fodero con la lama dello stocco.

- Mollala. - Kathryne tirò a se la sua spada per riprendersela e Mirko invece di opporre resistenza spinse anche lui nella stessa direzione, facendole perdere la presa della sua arma. Anche il ragazzo perse la presa e le due spade, per via della forza di entrambi, volarono in aria. Kathryne confusa, non capendo cosa avesse intenzione di fare il suo avversario alzò gli occhi al cielo. Vide le due armi volteggiare per aria e questa informazione le bastava. Sapeva di poter picchiare il ragazzo a sangue e riprendere la sua arma successivamente. Caricò il suo pugno, abbassò lo sguardo e sferrò il colpo con tutta la forza che aveva.

- Anche oggi ha vinto il be... - Aveva abbassato lo sguardo troppo tardi.

Il pugno era andato a segno, eppure Mirko non si era mosso di un centimetro. Si sentì solo il rumore di due oggetti metallici scontrarsi. Tutto il pubblico calò in un silenzio tombale cercando di capire cosa fosse successo. Perfino Zaykross si sporse dal suo trono per vedere meglio. Finalmente le due armi che stavano volteggiando per aria atterrarono: lo stocco di Kathryne si conficcò a terra mentre il fodero di Mirko cadde di testa riempiendosi di sabbia. La spada la stava ancora impugnando Mirko, e l'aveva usata per parare il pugno di Kathryne. Il presentatore suonò la campana, segnando la fine dello scontro, ed il pubblico esplose in un esultò gridando il nome del vincitore.

- MIRKO! MIRKO! MIRKO! -

- COSA? -

- No-no-no-non ci posso credere. La nostra campionessa é stata appena battuta da un ragazzo. Questo evento verrà ricordato per sempre nella storia dell'omnia. L'astuzia ha battuto l'esperienza. Vo-vo-vo-voglio ancora un grande applauso per Mirko! -

Non ci posso credere. Ho vinto sul serio. Ha funzionato.

Il ragazzo si avvicinò al suo fodero, raccogliendolo e rinfilandoci la sua spada. Nel frattempo Kathryne, ancora incredula e con gli occhi spalancati, era caduta a terra tremante.

- COSA! Hai usato una lama nascosta per vincere! -

- No. Questa è la mia spada. Fino ad allora stavo combattendo col fodero. -

- Usare un così vile trucchetto per vincere. -

- Ma se tu mi hai lanciato la sabbia negli occhi. -

- Ma certo. Come ho fatto a non capirlo prima. Tu sei il male. Solo il male userebbe trucchetti del genere. -

- Ok non mi stai ascoltando. -

- E siccome tu sei il male, É MIO COMPITO ELIMINARTI! -

- ZAYKROSS! - gli urlò allarmato Gheanna.

- Subito! -

Kathryne si tolse il sigillo e si trasformò in meccanica. Dalle sue mani partirono due bagliori, riflessi dal sole, che accecarono Mirko. Quando il ragazzo riuscì a riaprirli lei si trovava davanti a lui, con due stocchi identici a quello usato durante il combattimento.

- IL MALE DEVE ESSERE ANNIENTATO! -

Mirko preso alla sprovvista non ebbe il tempo di pararsi, ma in quell'istante Zaykross piombò tra i due. Ruppe uno stocco con una mano e sferrò un potente pugno a Kathryne alla bocca dello stomaco. La donna svenne per il dolore, ma prima di perdere i sensi, una lacrima le rigò il volto.

- Il bene trionfa ancora... -

- Ragazzo stai be... -

Zaykross aveva colpito uno solo dei due stocchi. Il secondo aveva colpito Mirko, trapassandogli il petto da parte a parte.

Ci ho messo troppo...

Il ragazzo non riuscì neanche ad emettere un grido di dolore. Sputò sangue e cadde a terra agonizzante colorando la sabbia di rosso.

- MIRKO! - Lorenz non perse un secondo e, seguito da Taisuke, si precipitò sulle scale per raggiungerlo.

Nel frattempo i due addetti al ring arrivarono per soccorrere Mirko portandolo ai piani inferiori. Anche Zaykross lasciò il ring, trascinando Kathryne per i capelli fino alle scale opposte.

- Forse non è stata una grande idea liberarla. - Disse Gheanna portandosi una mano sulla faccia - Dovrò metterla in isolamento di nuovo. Mi dispiace per quel ragazzo. Vincere uno scontro del genere e morire comunque. Che spreco. -

* * *



- Meteo... -

Passando per il piano inferiore, i ragazzi stavano correndo per vedere come stava il loro amico. Anche Meteo ed Alyce li stavano seguendo correndo, cercando di stargli dietro.

- Meteo... -

Qualcosa però turbava la ragazza dai capelli rossi. Qualcosa la stava chiamando. Qualcosa, o... qualcuno, stava chiedendo il suo aiuto.

- Meteo... Ti prego... -

- Questa voce... -

- Salvami... -

- Grey sei tu? -

- Aiutami... -

La ragazza si allontanò dal gruppo seguendo la voce del suo amico in pericolo.

- Grey! Sto arrivando resisti! -

- Aiutami... -

La ragazza corse con tutto il fiato che aveva per raggiungere il più velocemente possibile. Entrò nella stanza da dove provenivano i lamenti quasi sfondando la porta. Una volta entrata però si accorse che li dentro non c'era niente: era una stanza vuota.

- Sapevo che la disperazione rende ciechi, ma fino a questo punto... -

La porta si richiuse, e appoggiato ad essa c'era l'uomo dal pizzetto triangolare e i vestiti eleganti vittoriani.

- Zaykross... -

- "Aiutami..." Si so fare anche questo. Il mio potere non ha limiti in quanto ad utilità. -

Meteo impugnò subito le sue sciabole ma Zaykross la fermò.

- Pazza. Ti ho lasciata andare quella volta per cosa? Ucciderti in un lurido stanzino? -

- E allora cosa vuoi da me? Scusarti per quello che è appena successo? -

- Il ragazzo sapeva a cosa andava incontro. poteva morire comunque senza neanche vincere. No, sono qui per proporti un accordo. -

- Scordatelo, non scenderei mai a patti con uno ... -

- Ah no? - Disse lui interrompendola - Pensavo che ci tenessi a rivedere il tuo amico Grey. -

- Cosa centra lui ora? - Meteo stava tremando. Continuava ad alzare la voce per farsi coraggio, ma la paura che incuteva quell'uomo, e i ricordi dello scontro che le è quasi costata la vita, si stavano impossessando di lei.

- Tra le vostre intenzioni c'è quella di salvarlo. Io ho già preso quello che mi serviva da 1047, quindi potrei anche cedertelo. In cambio di quei ragazzini. -

- Cosa? -

- Quel giorno alla torre n°12 non avevo troppo tempo da passare con voi, ma mi sembravano interessanti le anime dei tuoi compagni. Sopratutto quello alto e dai capelli castani, Gheanna si è incuriosito di quello che gli ho raccontato su di lui. -

Parla di Tai...

- Non accetterò mai! -

- Insomma. - Zaykross si avvicinò a lei camminando lentamente, mentre la ragazza rimaneva immobile cercando di evitare il suo sguardo - Fai l'ottusa e l'orgogliosa. Eppure, so benissimo che perderete questa battaglia. Tu sai che perderete questa battaglia. Tutti sanno... - Le si avvicinò ancora di più da dietro, poggiandogli le mani sulle spalle e massaggiandola - ...che perderete questa battaglia. Ma per qualche motivo ignoto, fate finta che questa non sia la realtà. Noi ce ne andremo, e questo pianeta morirà. Voi non potrete farci niente. - Continuò sussurrandole all'orecchio queste parole.

- STA ZITTO! - Meteo si voltò per tirargli uno schiaffo ma lui le afferrò la mano, portandosela al suo bacino e avvicinandosi al suo volto.

- Non è un disonore accettare la proposta di un nemico se è per il proprio bene. Ho notato una bella differenza di velocità da quando correvi per il ragazzo moribondo a quando hai iniziato a cercare 1047. Mi sbaglio? -

La ragazza non riusciva più a muoversi, ma più che per la presa dell'uomo, quello che la bloccava veramente era la paura.

- Ti sto offrendo la possibilità di passare i tuoi ultimi xin di vita con la persona a cui tieni di più. E stai rinunciando per delle persone che appena conosci? - lasciò la presa lasciandola cadere a terra. Meteo si accasciò senza opporre resistenza, era confusa e senza forze.

- ... -

- Non ti dare delle arie con principi morali fuori luogo. Prendi in considerazione la mia proposta. E non cercarmi. Se accetterò lo verrò a sapere. -

La ragazza si voltò ma Zaykross era sparito. Anche la porta si riaprì in quell'istante, ma lei rimase ferma. Non aveva ancora accettato, eppure i sensi di colpa le stavano già facendo male al cuore.

* * *



Intanto nella stanza delle iscrizioni. I due addetti avevano fatto sdraiare Mirko su un lettino di metallo, mentre l'uomo che prima era dietro alla scrivania gli levò il sigillo. Subito la luce blu del suo Doom si illuminò, segno che aveva iniziato a guarirlo. In quel momento arrivarono Lorenz e Taisuke. Il primo fermando la sua corsa sull'uscio della porta, il secondo inciampando nel tentativo di farlo e facendosi tutto il resto del corridoio scivolando di faccia.
I due addetti cercarono di fermare Lorenz ma lui con due liane a forma di pugno li stese. Si avvicinò al suo amico, ma lui non si mosse.

- Mirko! Rispondimi. Come stai? -

- Tranquillo. - disse l'uomo che lo stava medicando - É ancora vivo. Per ora. -

- Quanto ci metterà per riprendersi. -

- É molto complicato. Vedi, quando vieni ferito in condizioni normali, la tua anima protegge il tuo corpo ancora prima di essere colpito. In questo modo risulta molto più facile guarire. Ma quando l'energia dell'anima non é in grado di circolare normalmente nel corpo, cosa che appunto il sigillo impedisce, la sola guarigione non basta per ricreare tutti i tessuti. -

- Avanti Mirko. Devi riprenderti. -

- Allora? Come sta? - Chiese Alyce appena arrivata insieme a Taisuke.

- Bene, ma ha bisogno di riprendersi. Non sappiano quanto ci metterà. -

- In realtà anche il fatto che rimanga in vita è un incognita. - Aggiunse l'uomo per puntualizzare.

- Certo che ce la farà! - Gli urlò Lorenz facendolo spaventare - Ce la farà. Non può lasciarci. E quando tornerà daremo insieme una bella lezione a quella pazza rosicona. -

- Si! Vi aiuterò anche io. Voi la tenete ferma e io la colpisco. - Disse Taisuke tirando un paio di pugni a vuoto - Ehi ma, dov'è Meteo. -

- Ah. Pensavo fosse dietro di me mentre correvamo. Manca anche Ghost. -

- Si ma lui sparisce sempre. -

- É vero, ma è da quando ci siamo seduti sugli spalti che non lo vedo. Non manca mai per così tanto tempo. -

- Ghost avete detto? - si intromise l'uomo - É curioso. Poco fa un ragazzo con lo stesso è venuto qui per... -

- Pe-pe-pe-perfetto, dalla regia mi dicono che il ragazzo è ancora vivo quindi potete stare tranquilli. - La voce squillante del presentatore col microfono li interruppe - Po-po-po-possiamo andare avanti. La prossima categoria prevede le armi da fuoco, e siccome ci sono molti partecipanti non perdiamo tempo. Il primo sfidante non ha patria ne cognome, come quello precedente. Ma-ma-ma-magari anche lui ci riserverà delle sorprese. Voglio sentire urlare il suo nome, accogliete tutti Ghost. -

Il gruppo al piano di sotto rimase di stucco, e con la bocca e gli occhi spalancati urlarono all'unisono.

- COSA!? -
   
 
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