Orgoglio e Pregiudizio
Prologo: Le ospiti di Netherfield Park
È cosa nota e universalmente
riconosciuta che due giovani sorelle non vedano l’ora di divertirsi e, un
ballo, presenta sempre l’occasione perfetta.
“Mi presti il tuo nastro blu?” Chiese
Kara Danvers mentre si osservava allo specchio chiedendosi se fosse una buona
idea indossare il blu e il rosso alla festa dagli Olsen.
“Solo se prometti di non lasciarmi
sola con Mr. Maxwell!” La ricattò Alexandra Danvers, la maggiore delle due, con
una smorfia sulle labbra.
“Affare fatto.” Accettò subito la
sorella minore con un sorriso. “Tanto lo avrei fatto lo stesso, non mi piace
quell’uomo, sarà anche un ricco possidente dalla mente brillante, ma non basta
per renderlo degno di fiducia.” Alex le annuì, mentre la aiutava a intrecciare
il nastro nei capelli color del grano maturo.
“Credi che verrà anche la nuova
affittuaria di Netherfield Park?” Chiese. Malgrado non fosse usa agli
eccitamenti giovanili Alex era curiosa e intelligente e consapevole dell’eccezionalità
di avere una vicina tanto ricca, quanto si diceva fosse la nuova arrivata.
“L’invito è stato mandato, così mi ha
detto Winn. Miss Sawyer
verrà di sicuro.” Le rispose Kara, gli occhi che brillavano. “Mi piacciono i
balli!” Affermò poi e Alex scosse la testa lasciandosi sfuggire un sorriso
divertito.
“Vedi di non dimenticare la promessa
e di non passare il tuo tempo a ballare con Winn,
James o qualunque altro ragazzo ti inviti!” Le disse tentando si assumere una
faccia minacciosa.
“Conta su di me.” Rispose, allora,
Kara annuendo, soddisfatta nel vedere l’effetto che faceva il nastro blu scuro
tra i suoi capelli raccolti in due trecce a loro volta fissate alla testa. “Tu
non indosserai quello, vero?” Chiese lanciando uno sguardo alla mise della
sorella che, come al solito, indossava pantaloni neri e giacca altrettanto
nera. Abiti poco adatti a una signorina in cerca di marito e infatti, Alex,
diceva spesso che non cercava un marito, ma qualcuno con cui condividere la
vita alla pari.
“Sì, indosserò questi abiti.”
Confermò e a Kara non rimase che stringersi nelle spalle, conosceva troppo bene
la sorella maggiore per non sapere che era inutile discutere con lei su quel
punto.
“Andrai vestita così?” Chiese con
voce divertita Lena Luthor fissando la sua amica in
abiti maschili, appena ingentiliti da un taglio femminile.
“Sì.” Confermò la donna lanciando a
lei uno sguardo critico. “Non ho certo voglia di infilarmi in uno degli abiti
che indossi tu.” Lena non si fece intimidire, conscia che la sua figura non aveva
niente che non andasse e che l’abito verde che aveva scelto faceva risaltare il
pallore della sua pelle e il corvino dei suoi capelli.
“Tua madre verrà?” Chiese poi Maggie Sawyer con appena un cenno di smorfia sulle labbra.
“Non lo so, quando ha ricevuto
l’estensione del tuo invito, questa mattina, lo ha definito un ballo volgare e
da popolani, ma immagino non possa esimersi dal presentarsi al vicinato e non
vuole offendere te, nostra gentile ospite.” I suoi occhi brillarono d’ironia e
Maggie incrociò le braccia.
“E tu potrai esimerti dal danzare?”
Le chiese, consapevole di punzecchiarla.
“Danzerò se troverò il compagno
giusto.” Rispose Lena alzando un sopracciglio e sfidandola a ribattere a
quello.
“Come vuoi.” Si arrese Maggie
divertita. “Mi chiedo, solo, se questo gentiluomo esista…” Aggiunse però. Non
ottenne risposte se non un altro pungente sguardo dall’amica, rise divertita e
rinunciò alla discussione, coscia che non avrebbe ottenuto niente di più da
Lena.
***
La stanza era gremita di persone, la musica
risuonava tra le risate e le chiacchiere. L’intero vicinato era racchiuso in
quelle due stanze. James Olsen, ospite della serata, accoglieva i nuovi
arrivati con sorrisi e incoraggiamenti a unirsi alle danze. Kara si guardò
attorno con gli occhi che brillavano: oh sì, adorava i balli! Salutò l’amico di
vecchia data, ma prima che potesse decidere se gettarsi sul tavolo con il cibo
o sulla pista da ballo fu raggiunta da Winn, il suo
migliore amico.
“Hai saputo?” Chiese elettrizzato.
“Cosa?” Domandò confusa.
“Miss Sawyer
non è venuta sola a Netherfield!” La aggiornò il giovane.
“Ah no?” Non che non fosse eccitante
avere nuovi vicini, ma era più interessata agli involtino di carne sul tavolo.
“I Luthor!”
Disse allora Winn e la sua attenzione tornò
interamente sull’amico.
“Davvero?”
“Oh, sì! Dopo lo scandalo dell’erede
devono aver deciso di cambiare aria, lasciare Londra e venire qua.”
“Ne sei sicuro?”
“Assolutamente, io e James siamo
andati in visita da miss Sawyer questa mattina e
James ha esteso l’invito anche a loro.”
“Quindi verranno?” Il ragazzo fece un
grande sorriso mentre le indicava di voltarsi. Kara obbedì e si ritrovò a
incrociare occhi cristallini. Sussultò e arrossì mentre la donna distoglieva lo
sguardo per appuntarlo su James.
“Vieni, ti presento!” Winn l’afferrò per il gomito e la tirò verso i nuovi
arrivati. Erano tre donne, la prima bionda, dall’aspetto altezzoso e rigido,
doveva essere Ms. Luthor. Dietro di lei, altrettanto
elegante, dai capelli corvini e, li aveva visti, gli occhi chiarissimi, vi era
miss Luthor al cui fianco vi era una ragazza dal
sorriso contagioso, i modi molto più sciolti e morbidi che doveva essere miss Sawyer.
“Alex!” Disse Kara afferrando la
giovane nel passarle accanto e trascinandola con sé. Non voleva essere
presentata da sola!
“Signore.” Winn
si inchinò attirando la loro attenzione.
“Mr. Schott.”
Lo salutò miss Sawyer con un ampio sorriso.
“Volevo presentarvi le signorine
Danvers.” Disse allora il ragazzo. Kara vide Maggie passare lo sguardo su di
lei e poi soffermarlo su Alex, le sue palpebre sbatterono.
“È un piacere incontrarvi.” Assicurò,
ma, malgrado parlasse al plurale, i suoi occhi erano fissi su Alex. Kara
perplessa distolse lo sguardo e si ritrovò a guardare di nuovo negli occhi
chiarissimi di miss Luthor.
“Ehm…” Le parole sfuggirono dalla sua
mente mentre quello sguardo la catturava. Le labbra della donna si piegarono in
un piccolo sorriso mentre nei suoi occhi vi era della… sorpresa? Kara non ne
era sicura. All’improvviso ebbe l’impressione che una vita intera non sarebbe
bastata per imparare a leggere quello sguardo.
“Kara, Alex!” Intervenne James
facendosi avanti con un sorriso. L’incantesimo fu spezzato, la giovane Luthor distolse lo sguardo e lei fu richiamata lontano.
“Miss Kara, stavo cercando vostra
sorella, non riesco a trovarla.” Mr. Maxwell si guardava attorno con aria
infastidita e Kara sorrise, Alex stava parlando con Maggie Sawyer
e non sembrava intenzionata a smettere, pochi istanti prima le aveva viste allontanarsi
nel giardino.
“Mi dispiace, ma non posso aiutarvi.”
Le dispose lei con una certa soddisfazione. L’uomo le fece un brusco cenno con
la testa e si allontanò, poi Kara fu guidata sulla pista da ballo da Winn.
Finita la danza, con un sbuffo per i
tanti salti, si allontanò dalla musica e raggiunse l’ampio balcone che dava sui
giardini. Non vi era nessuno lì fuori e lei si appoggiò alla balaustra
osservando il cielo notturno. Era senza dubbio una bellissima serata e le
stelle brillavano nel cielo privo di Luna.
“Vi siete già stancata di ballare?”
Quella voce la sorprese, voltandosi si ritrovò davanti Lena Luthor.
“Oh… miss Luthor…”
Disse, inchinando appena la testa e venendo subito imitata. “Non sono stanca,
ma mi piace il cielo notturno.” La donna le si affiancò, osservando in silenzio
il cielo.
“Vi è del mistero in esso… mi sembra
un luogo spaventoso e freddo.” Decretò la donna e Kara inarcò un sopracciglio.
“No.” Dichiarò, secca, e Lena si
voltò a guardarla, uno sguardo divertito negli occhi, un sorriso sarcastico
sulle labbra.
“No?” Chiese con evidente ironia.
“Il cielo stellato fa sognare, ci
ricorda che non siamo soli al mondo e poco importa dove siamo, su di noi ci
sarà sempre lo stesso cielo. È rassicurante.” Affermò decisa Kara e vide gli
occhi di Lena brillare divertiti.
“Poetico.” Mormorò la donna gli occhi
che catturavano i suoi. Kara si rese conto che vi erano sfumature verdi in
essi, non credeva di aver mai visto nulla di così… bello.
“Lena.” La ragazza distolse lo
sguardo da lei e guardò verso la madre che la fissava dall’interno del salone
da ballo.
“Sì, madre.” Le rispose la giovane Luthor, abbassò il capo verso Kara e poi si allontanò. La
minore della Danvers la guardò andare via chiedendosi se la donna le piacesse o
no, l’aveva infastidita il modo in cui aveva canzonato la sua opinione, ma al
contempo anche solo quel breve scambio le aveva dato sensazioni che prima non
aveva mai provato. Corrugò la fronte e rientrò nella stanza cercando Winn. Il ragazzo la vide e le fece un cenno deciso perché
la raggiungesse.
“Guarda cos’abbiamo qui.” Le disse,
non appena lei lo raggiunse, un ampio sorriso sulle labbra. Scostò le grandi
tende che nascondevano la finestra e la fece passare. Due figure erano ben
visibili alla luce delle torce, mentre passeggiavano nel giardino. “Sono lì
fuori da un secolo.” Precisò e Kara sorrise nel vedere Alex con miss Sawyer. Aveva subito colto l’interesse di Maggie ed era
felice che fosse reciproco. Era bello che Alex avesse trovato un’amica, non era
una persona che si concedesse facilmente.
“Cos’avevate da dirvi, tu e quella
Danvers, là fuori?” La voce di Lilian Luthor li
sorprese entrambi, Kara fu sul punto di spostare la tenda per manifestarsi, ma Winn la bloccò, curioso.
“Miss Danvers non ha detto nulla che
valga la pena di essere ripetuto. Questo è un ballo di zotici provinciali, come
hai asserito tu stessa questa mattina, e le conversazioni vi si adattano a
meraviglia, come i partecipanti.” Le parole pronunciate con tanta freddezza da
Lena Luthor ferirono Kara che abbassò il capo e
arrossì. Winn fece una smorfia.
“Non le ascoltare, sono solo
arroganti snob.” Cercò di consolarla il ragazzo.
“Non mi importa di quello che dice su
di me, ma mi offende il modo in cui ha trattato tutti noi.” Winn
si strinse nelle spalle e Kara uscì da dietro alle tende. Le Luthor erano lontane ora, ma lei non guardò più verso di
esse. Forse avrebbe potuto perdonare l’orgoglio di Lena se non avesse
mortificato il suo.
Tese la mano a James per un ballo e
cercò di divertirsi. Dopo tutto non avrebbe permesso che un simile incidente le
rovinasse la serata.
Note: Ci risiamo! Una nuova long per voi, questa volta un’AU direttamente dal mondo di Jane Austen, come avrete intuito dal titolo.
Chi conosce il noto romanzo riconoscerà nella storia molto di esso, in pratica l’intera ossatura, spero però che la trama saprà comunque catturarvi, non ho fatto un copia incolla cambiando solo i nomi! ;-) Vi sono differenze e, come avrete notato dal rating, non tanto piccole.
I romanzi della Austen sono ambientati nei primi dell’ottocento, malgrado io ne abbia rispettato le regole generali troverete anche nette discrepanze, come abiti molto più colorati e donne molto più… decise. Altra differenza abissale: l’amore tra fanciulle non è comune, ma neppure impossibile o discriminato… insomma, non fatemi le pulci, questo è un Universo Alternativo! ;-)
Spero che il prologo vi abbia intrigato: Kara e Lena si sono conosciute, così come Maggie e Alex… Le scintille solo volate, ma non tutte positive… Kara ha sentito un commento che forse non avrebbe dovuto udire, cosa succederà, ora?
La storia è completa quindi, come per l’ultima volta, dipende tutto da voi, fatemi sapere che vi interessa il capitolo successivo e io lo posterò al più presto. J
Lo sapete che mi rende felice postare ogni giorno grazie al vostro entusiasmo (che spero di meritare anche in questa storia!), quindi… obbligatemici!