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Autore: Micasonscema    21/03/2017    0 recensioni
Clovis ha pochi ricordi d'infanzia. Anzi: quando ne fanno parte Lelouch, meglio scordarsi.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Lelouch Lamperouge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All'età di 12 anni, Clovis Vi Britannia prendeva lezioni di scacchi quotidianamente.

Quando l'insegnante gli porse la piattaforma dall'aria lussuosa in mogano nero, non poté che guardarsi intorno in cerca di una scappatoia. Non bastavano le noiose lezioni di etichetta dove passava ore intere a cercare di imitare un atteggiamento da madamigelle drammatiche, ora doveva sorbirsi le spiegazioni idiote di un nobile di seconda categoria.

-Mi sono stufato, prendo una  pausa.- fece svogliatamente prima di poggiarsi allo schienale ricoperto di velluto rosso.

Il maestro tentò invano di convincerlo a proseguire, ma la poca autorità concessa ad un insegnante spariva del tutto quando il proprio studente era il principe di un regno che occupava e governava un terzo del mondo.

-Conte Ashford, lasci il posto a me,- disse una distinta voce al suo fianco. - Clovis concluderà la sua lezione di scacchi in un esercizio di pratica con me.-

Il Conte Ruben Ashford si alzò, giurando mentalmente eterna fedeltà a Lady Marianne per aver messo al mondo Lelouch Vi Britannia: il suo salvatore.

-Come desidera, altezza- Si congedò visibilmente felice.

Clovis osservò il proprio fratello arrampicarsi sulla poltrona evitando di ridicolizzarsi, per poi accavallare pomposamente le gambe e, infine, sfoggiare un ghigno arrogante. 

Come facesse un marmocchio di sei anni ad atteggiarsi in questo modo, rimaneva un vero mistero!

-Ehm, grazie, Lelouch- ringraziò incerto - Mi hai salvato.-  

Alla fine sorrise sollevato, nonostante fosse in debito col marmocchio ora poteva dedicarsi ad attività più interessanti.

-Clovis, forse non hai capito, ma abbiamo una partita da iniziare.- ghignò sadico il suddetto marmocchio.

-A malincuore,  fratello mio, credo che per oggi debba rinunciare, ma la prossima volta sarò lieto di farti da avversario- - recitò da copione nella speranza di uscirne presto.
 
-Hai paura di perdere.- lo guardò sorpreso il più piccolo. -Ti comprendo, fratello, in fondo è stato Schneizel in persona ad avermi fatto da avversario in questi due mesi dove ho imparato a giocare...ed è conoscenza comune: Schneizel ti batte in tutto.-  

Sbatteva gli occhi perplesso senza riuscire a nascondere la perfidia nello sguardo, conscio del risultato che avrebbe ottenuto e senza attendere risposta mosse una pedina. 

Nei giorni seguenti, il conte Ashford non riuscì a capire come mai una persona tanto frivola e poco seria si cimentava con tanta dedizione negli scacchi. E nonostante i risultati non fossero esattamente brillanti, l'impegno era notevole.

Per quanto riguardava Clovis, lui non ci teneva proprio a dire in giro che fu battuto -sconfitto, distrutto, annientato, polverizzato- per tre volte di seguito da un bambino nell'età in cui le pedine avrebbe dovuto metterle in bocca.



Note dell'autrice: Questa e' una storiella che oh scritto nel 2010, quando amavo il mondo dele fanfiction. Niente, mmi e' venuta volia di publicarla XD

  
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