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Autore: Clarrianne Donavon    22/03/2017    2 recensioni
[OzxAlice]
Raccolta di missing moments sulla coppia Ozlice non riconducibili a nessun volume del manga in particolare, salvo riferimento specifico ad inizio capitolo.
Semplicemente, Oz e Alice.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Oz Vessalius
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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like she's lost and can't be found


L'estate era alle porte.
Alice indossava un vestitino leggero, pieno di grinze e fiocchi, ed aveva legato i capelli in due code alte ai lati della testa. Stava disegnando un coniglietto, la sua ossessione più recente.
Con Alice era così, d'altra parte. Giornate buone e giornate cattive.
 Cose che la ossessionavano e altre che la lasciavano completamente indifferente.
Quella però era una giornata buona, e quegli stupidi conigli erano disegnati ovunque.
« Perché mi stai fissando? Ho qualcosa sulla faccia? »
Una nuvola che passava davanti al sole in quel momento adombró il tavolino in pietra dove sedevono, lei disegnando, e lui osservandola.
Forse, dopotutto, non era una giornata buona.
« Non ti sto fissando » negó lui, passandosi una mano tra i lunghi capelli biondi per coprirsi di più gli occhi. « Se lo dici tu » aveva mugugnato Alice di rimando, stringendo le labbra ed iniziando a colorare di nero il coniglio che aveva disegnato.
In favore di Jack, c’è da dire che Alice non era sempre così, anzi.
C’erano giorni in cui era veramente felice di vederlo, ed era gentile con lui, sembrava quasi cercasse di compiacerlo.
Altre, come in quel caso, sembrava che Alice dovesse impegnarsi per tollerare la sua presenza e fingere di trovare anche soltanto lontanamente piacevole la sua compagnia.
Certe volte non c'era alcuna cosa in comune tra lei e Lacie.
Altre, erano così simili che le loro figure si sovrapponevano agli occhi di Jack, impedendogli di respirare.
In quel momento, era una via di mezzo.
Negli otto anni che aveva vissuto con Lacie, non l'aveva mai vista impiegare il suo tempo in qualcosa di sciocco come il disegno.
Lei leggeva, studiava geografia, lingue, si appassionava all'arte e alla musica.
Alice sembrava non avere nessun talento particolare - o comunque non lo aveva ancora scoperto.
Certe volte era una ragazzina allegra e molto affettuosa, tanto ingenua quanto irritante, altri giorni diventava cupa e taciturna e gli ricordava Lacie così tanto da non sopportare neppure di guardarla.
Nell’aria si udivano i cinguettii degli uccellini, i rami frondosi degli alberi in giardino che ondeggiavano al vento, il ronzio delle api in volo sui fiori. E il rumore della matita nera spuntata che Alice stringeva con insistenza tra indice e pollice, pigiando talmente forte da bucare quasi il foglio.
« Perché proprio quel colore? » le chiese pungente, senza tuttavia perdere quell'ambiguo sorriso dalle labbra.
« Quale altro colore dovrei usare? »
Rispondere ad una domanda con un'altra domanda o non fornire alcuna risposta era una prerogativa di Alice. Così come anche quell'essere costantemente sovrappensiero. Jack distolse lo sguardo.
« Il bianco » rispose, senza riflettere.
«Il bianco non è un colore » lo corresse senza neppure guardarlo, come se una persona come lui non meritasse neppure di essere guardato negli occhi una seconda volta.
« Neanche il nero lo è » aggiunse Jack, mentre si alzava per andarsene.
Ne aveva abbastanza di lei, per quella giornata.
« E che cos'è allora? »
Alice aveva di nuovo alzato lo sguardo, e la sua attenzione era totalmente concentrata su di lui.
Era così affamata di conoscenza, così curiosa. I suoi lineamenti erano così infantili.
Era molto diversa da Lacie, e in qualche modo non lo era affatto.
« Il nero è ció che vedi in assenza di luce »
I suoi occhi erano viola, non rossi. E anche se erano pensierosi, erano grandi e trasparenti. Non tormentati.
La risposta di Jack aveva stuzzicato i suoi pensieri, perché continuava a mantenere gli occhi nei suoi senza però realmente vederlo – anche se fisicamente lì, Alice era fisicamente altrove.
« in effetti, è tutto così nero, laggiù » concluse, sovrappensiero, riabbassando lo sguardo sul foglio e riprendendo a colorare il suo coniglietto nero.
 
***
 
Buonsalve **
Volevo approfondire un po’ il rapporto di Jack ed Alice prima della tragedia di Sabriet, ma essendo Jack un personaggio parecchio ambiguo, il risultato è stato questo. Voglio pensare che lui abbia provato a voler bene ad Alice, a farsela bastare, prima di fare quello che poi ha fatto. Spero che questa piccola cosa vi sia piaciuta :)

Ad ogni modo, ho pubblicato una nuova long fic su Pandora Hearts, mi farebbe taaanto piacere che gli deste un'occhiata se avete tempo :) Ah, vi lascio il link di un amv che ho trovato su youtube che ho letteralmente AMATO. 
Se avete qualche amv preferito riguardo quest'anime, scrivetemelo nei commenti o in posta, mi sto drogando di video Ozlice e su PH in generale, non riesco ancora a realizzare di aver finito il manga xD 
Ecco il link --->> 
https://www.youtube.com/watch?v=GWJsgdGBkPU

A presto, 
Clarrianne Donavon

 
   
 
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