Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |      
Autore: MelodyChan    22/03/2017    0 recensioni
Charlotte è una bambina che fa parte dell'infanzia di Edgar, hanno condiviso molto ricordi assieme, prima che l'incendio li facesse separare da l'uno con l'altro.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Reiji Sakamaki, Shuu Sakamaki, Yuma Mukami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Monologo Miyu POV*

Ricordo ancora di quella volta in cui abbiamo fatto quella promessa.

Eravamo semplicemente dei bambini: spensierati e privi di ogni preoccupazione.

Il nostro villaggio era sempre tranquillo e tutti si impegnavano.

Tutti i nostri coetanei vedevano la vita come se fosse un'avventura.

Noi non c'e ne siamo mai lamentati e adoravamo quel luogo.

Ma io, ero ancora di più felice se tu eri accanto a me.

Miyu.

 

La mattina il villaggio era tranquillo, gli abitanti si svegliavano presto per il loro raccolto e in particolar modo era movimentato per chi faceva il suo dovere.

I bambini erano la parte più allegra del villaggio, dopo che avessero fatto i loro doveri andavano a giocare, fantasticando anche con piccoli oggetti in mezzo a quella campagna. Priva di caos, priva di impurità nella sua natura, piena di verde e di animali.
Il cinguettio degli uccellini in un nido, fece svegliare una bambina dal letto della sua stanza.
I suoi occhi assonnati, guardavano la finestra aperta, i suoi capelli biondi e lunghi erano spettinati, facendo un piccolo sbadiglio.
Si spostava con lo sguardo verso l'orologio a muro che rintoccava le 7:00 del mattino.
Subito si ricordo che oggi era un giorno importante per lei tanto da, scattare in piedi. Andò a lavarsi il viso sciacquandosi dentro la bacinella colma d'acqua e dopodiché, si mise subito il suo vestitino.
Corse veloce come un coniglio, verso la camera da pranzo dove sua madre stava preparando del pane fatto in casa, l'aria della cucina profumava di quel profumo ed era squisito.

<< Buongiorno mamma! >>

Mormorò sorridente la bambina, mentre si sedette a tavola e iniziando a mangiare la sua colazione: Latte di capra, un cornetto che sua madre aveva fatto ieri, semplice ma zuccherato e una mela.

<< Buongiorno Charlotte, oh? Sei davvero tutta pimpante oggi. >>

Fece notare con un sorriso, vedendola ben euforica, la bambina fini di mangiare il latte e il cornetto velocemente, prendendo la mela tra le mani mentre scendeva dalla sedia.

<< Io e Edgar andremo a piantare il nostro primo seme d'albero assieme! Sono davvero emozionata e abbiamo trovato un'ottimo punto!>>

Ammise Charlotte allegramente, constatando la frettolosita della bambina, le sorride prima di tornare a preparare il pane.

<< È una bella notizia, ma non fare troppo tardi intesi? >>

<< Ok mamma, a dopo! >>

Dopo aver salutato sua madre, Charlotte iniziò a correre via fuori casa a casa di Edgar. Bussò alla porta del suo capanno,  venne aperta da sua madre: una donna dai capelli castani, il suo sguardo era bello e sereno. Per la bambina pensava che fosse una donna da ammirare, e come gli avevano insegnato i suoi genitori: Cercava di essere educata con la famiglia di Edgar.

<< Giorno! Edgar è in casa? >>

Chiese la bambina, sbirciando all'interno della casa, la madre gli sorride.

<< Si, ma credo stia ancora dormendo, aspetta vado a chiamarlo. >>

Si stupì che Edgar era ancora al letto ma subito scosse la testa, avendo idea di cosa doveva fare.

<< Non si preoccupi, ci penso io a svegliarlo! >>

Confessò la bambina educatamente, entrando in casa facendo stupire la madre, in verità la bambina, era diventata come una parte della famiglia,  e la donna trovava alquanto divertita della situazione.
Charlotte facendo piano per non far rumore entrava nella stanza di Edgar, vedendolo sul suo letto che dormiva profondamente. Si chiedeva come mai era ancora a letto, ieri sera era tutto emozionato di piantare quel seme, aveva certamente il dubbio che non avesse chiuso occhio stanotte.

<< Edgar? >>

Charlotte si avvicinava nel suo letto, salendoci sopra per dargli dei leggeri tocchi per farlo svegliare, lo vide girarsi dal l'altro lato emettendo un mugolio pesante.

<< Dai, svegliati! Dobbiamo piantare l'albero, avevi detto tu che l'avremo fatto oggi! >>

A quelle parole, Edgar si svegliava di scatto,  come se ne fosse ricordato. Vede il viso di Charlotte vicino a se, chiaramente la bambina si allontanò leggermente per dargli spazio.

<< Non ho dormito tanto, vero? Che ore sono? >>

<< Sono le 7:30 dormiglione! Non avevi chiuso occhio stanotte? >>

Domandò con curiosità mentre lui scese dal letto per raggiungere l'armadio e prendere i suoi abiti.

<< Beh è ovvio! Altrimenti mi sarei svegliato presto. Sai da quando aspettavo questo momento? >>

<< Eheh, vale anche per me! Credi che domani sarà già cresciuto? >>

Edgar inizio a togliersi la maglia, per infilarsi quella nuova, per poi prendersi la giacchetta bianca.

<< Eh? Certo che no! Ci vogliono giorni per far crescere un'albero! Ora aspettami di la che devo cambiarmi! >>

<< Oh, Giusto! >>

Per il fatto che Edgar si stesse cambiando, andò subito fuori dalla sua stanza, decidendo di aspettarlo fuori all'entrata della sua casa. Nell'attesa iniziava a mordicchiare la mela che si era portata appresso, era così buona, sperava che  quell'albero facesse le mele più buone del mondo se l'avrebbero cresciuto lui e lei.

Notando il rumore della porta che si apriva, si voltó, vedendo Edgar pronto con addosso una borsa a tracolla fece un sorriso.

<< Hai fatto colazione vero? >>

Chiedeva Charlotte, mentre il bambino gli porse l'annafiatoio che dovranno utilizzare, lo prese tra le mani e lo segui, non appena iniziò  a camminare. Edgar fece un sbadiglio mettendo le braccia dietro al capo.

<< Ti pare che la faccio? Ti farei solo aspettare se a quest'ora mi mettessi a mangiare. >>

Quasi gli dispiaceva Charlotte che non l'avesse fatta, Guardo la mela con il segno del morso solo in una piccola parte, si avvicinò superandolo per farlo fermare e gliela porse.

<< Mia madre mi ha sempre detto: che la colazione è la parte più importante della giornata. Mangiala con quello che faremo ne avrai bisogno! >>

Confessò Charlotte con un sorriso sicuro, il bambino fu quasi stupito; di solito avrebbe rifiutato perché metteva spesso da parte il suo orgoglio ma quando il suo stomaco cominciò a lamentarsi non poté far altro che accettare.

<< Ah, e va bene! Dai qua, fortuna che non l'hai mangiata tutta,  golosa come sei... >>

<< Eh? Non è vero che sono una golosona! >>

Dopo quell'ammissione, Edgar rise divertito mentre riprese il cammino con lei, mangiando la mela. Si diressero verso una piccola collina vicina dal loro villaggio, era scoperta e i raggi solari arrivavano facilmente in quel luogo, era perfetta per far crescere un'albero di mele.

Dalla borsa a tracolla, Edgar tiró fuori due piccole vanghe per scavare sul terreno. Ne passò uno a Charlotte, fermandosi in un punto buono del suolo.

<< Qui, dovrebbe andare! Forza, cominciamo a scavare! >>

La bambina annuì, e con la vanga iniziava a togliere del terreno per buttarlo dall'altra parte, Edgar fece lo stesso e man mano fecero un piccolo buco. continuarono senza sosta fino a che non fosse abbastanza giusto per infilare il seme.
Quando fu abbastanza spazioso, si fermarono, le loro mani erano sporche di terra ma erano soddisfatti del risultato.

<< Perfetto! Adesso, mettiamo il seme >>

Mormorò Edgar, prendendo dalla borsa il seme che avevano appena comprato con il denaro che tutti e due si erano messi da parte. Lo posiziono all'interno del buco, in modo che fosse a contatto con il terreno.
Assieme, ricoprirono il buco con la terra che avevano tolto, in modo che potesse coprirla completamente.

<< Ok! Così dovrebbe andare. >>

Nonostante Charlotte adorava il giardinaggio, sapeva benissimo che Edgar era più bravo di lei. Quando c'era da aiutarlo, seguiva ogni suo movimento e si impegnava a imparare su ogni passo, si voltò verso l'annafiatoio che aveva posato prima e poi torno  a guardarlo.

<< Ora manca solo di annaffiarlo, giusto? >>

Chiese incuriosita Charlotte, guardandosi poi attorno dopo essersi alzata dal suolo su cui era seduta. Il problema e che non avevano acqua per riempire l'annafiatoio ma, vedendo Edgar annuire, gli indicò un punto della collina.

<< Si, li dovrebbe esserci un ruscello, lo rienpiremo li. >>

Confessava semplicemente, il che Charlotte prese subito l'annafiatoio per potersi dirigere verso il piccolo ruscello.

<< Ok, ci penso io! >>

Senza dire altro, si avvicina nel ruscello per immergere l'annafiatoio dentro  l'acqua per riempirlo a metà.
Ora che era ben riempito, lo tirò fuori dall'acqua, sentendo che adesso era più pesante di prima.
Usò tutta la forza che aveva per ritornare indietro da Edgar, quando si accorse che la sua amica tornò, fu facile per lui notare che faceva fatica a trasportarlo, si alzò, andando verso di lei per darle una mano.

<< Uff, dai qua! Potevi anche dirmelo che avevi bisogno di aiuto! >>

<< C'è la faccio, non preoccuparti! >>

Ammise, cercando di non mostrarsi affaticata, ma senza che disse altro, Edgar l'aiuto senza difficoltà. Portando assieme l'annafiatoio, riuscirono ad annafiare la parte terrena dove avevano messo il seme. Finito il lavoretto si sedettero sul prato della collina per riprendere  energie!

<< Alla fine c'è l'abbiamo fatta! >>

<< Huh?  Guarda che non è ancora finita! Dobbiamo continuare a prendercene cura finché non sarà cresciuto. Solo allora potremmo dirlo! >>

Charlotte in quel momento, comprese che sarebbe stato difficile, ma era felice che avesse piantato qualcosa assieme a Edgar, il fatto che ridesse
lui se ne accorse e ne fu stranito.

<< Mh? Che c'è? >>

<< Nulla, solo che sono felice! Sono sicura che continuando così, l'albero sarà così bello rigoglioso,  da regalarci delle mele squisite! >>

Ammise fiduciosa del loro operato, questo non poté che far sorridere Edgar.

<< A chi lo dici! Propongo di fare a turno per tenerlo d'occhio >>

Dopo quelle parole Charlotte annuì e si distese sul terreno, facendo lo stesso anche Edgar. Cominciarono ad osservare le nuvole che passarono lentamente sotto di loro, alcune erano piccole tanto da far sembrare che avessero la forma di un gregge di pecorelle.

<< Quando sarò adulto, voglio avere un'orto tutto mio, un giardino cosi grande da dar tanta invidia! >>

Edgar pronunciò quella confessione come se ne fosse sicuro di quel che stava dicendo, si immaginava un bel giardino con molta verdura e frutta. Charlotte, capiva quanto ci tenesse e voleva perfino aiutarlo a realizzare quel sogno.

<< Io ho sempre voluto, crescere un Roseto! Mi piacerebbe tanto avere un giardino, pieno di rose anche dai diversi colori. >>

Ogni momento aveva sognato un' incredibile Roseto. Perfino averlo grande pari ad un giardino di quei palazzi o delle ville immense sarebbe stato meraviglioso per lei, Edgar la guardò leggermente stupito, in effetti sarebbe stato bello un giardino simile.
Sembro pensarci su mentre guardava le nuvole muoversi, per un'istante, aveva quel desiderio di accontentarla.

<< Facciamolo! >>

<< E-eh? >>

Edgar si rialzó, stando di nuovo seduto e guardò  Charlotte,  con il pollice della mano addittò se stesso.

<< Ti prometto che faremo il più grande dei roseti! Avremo tante rose rosse e non avrà nulla da invidiare con altri giardini! >>

La bambina era sorpresa, ma anche felice che quasi era stento a crederlo.

<< Veramente?! >>

<< Certo che si! Ho l'aria di uno che scherza? >>

Chiese retoricamente, sembrava che questo lo rendeva orgoglioso. Charlotte mise il mignolo in avanti da far capire che doveva prometterlo seriamente.

<<  Se me lo prometti allora intrecciamo i mignoli! >>

<< Eh? Hai davvero bisogno di questo? Uff, Va bene!  >>

La bambina annuì con decisione  nonostante Edgar la trovava una cosa da bambini più piccoli, lei ci teneva molto a quella promessa, e sapeva che sarebbe stato così. Si fidava tanto di Edgar  e assieme avrebbero cresciuto quel giardino.

Il mignolo di Edgar intrecciò il suo, quel piccolo gesto era qualcosa che poteva renderlo unito e Charlotte, non voleva affatto che si spezzasse.

<< Allora è deciso, avremo un roseto tutto nostro in futuro e guai, a chi oserà rovinarlo!  >>

Confessò Edgar sorridendogli alla bambina mentre staccarono i loro mignoli dopo aver fatto quel piccolo giuramento.

<< Già! Dovranno passare prima su di noi! >>

Iniziarono a ridere divertiti, sicuramente insieme sarebbero riusciti a far fuggire anche i brutti ceffi. Accorgendosi che si era fatto tardi, tornarono al villaggio verso le proprie dimore. Durante il pranzo, Charlotte si sentiva euforica per quella promessa, per lei lo era molto di più perchè questo poteva semplicemente significare che lei e Edgar, non si sarebbero separati.

______

Salve a tutti!

Fortunatamente sono riuscita a finire il primo capitolo di questa storia dell'infanzia tra Charlotte ed Edgar, ci sarà molto su cui lavorare e spero soltanto che non mi arriverà il famoso blocco dello scrittore. Ci sto tenendo molto alla loro storia, così ovviamente come per le mie storie sulle mie OC!

Intanto vi avviso che probabilmente qualche Spoiler della storia originale di Edgar/Yuma ci sarà, prenderò spunto anche da quella perchè anche Charlotte incontrerà Shu, giusto solo per questo.

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: MelodyChan