Serie TV > Supergirl
Segui la storia  |       
Autore: Najara    23/03/2017    7 recensioni
"È cosa nota e universalmente riconosciuta che due giovani sorelle non vedano l’ora di divertirsi e, un ballo, presenta sempre l’occasione perfetta."
Alex e Kara Danvers stanno per conoscere le nuove vicine, le affittuarie di Netherfield Park, un incontro che cambierà la loro vita.
Un'AU SuperCorp (con accenni Sanvers) nell'ottocento dipinto dal noto romanzo di Jane Austen.
Storia partecipante all’Iniziativa FemUniverse2016 indetta dal gruppo “In Femslash, We Trust (Official Group)".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Primo capitolo: L’incidente

 

“Maggie mi ha invitato a vedere le sue armi da fuoco.” Alex entrò nella stanza agitando una lettera e Kara si rigirò nel letto nascondendo la testa sotto al cuscino. “Kara! Svegliati!” La ragazza aprì la tende permettendo al Sole di entrare e facendo fare un verso strozzato alla sorella minore.

“Perché tutto questo entusiasmo? Hai già i tuoi di moschetti.” Si arrese Kara sbuffando e aprendo piano gli occhi.

“E allora? Ha ricevuto uno Springfield[1] dall’America, devo assolutamente provarlo.”

“Se ti rende felice sparare con un fucile, vai.” Kara non capiva la passione della sorella per le armi da fuoco, lei preferiva di gran lunga occupare il suo tempo con una passeggiata nei giardini, la lettura di un buon libro e, soprattutto, la scrittura.

“Vieni con me.”

“Non ci penso neppure.” La risposta secca sorprese Alex che la guardò stupita e lei dovette spiegarsi. “Non vorrei incontrare Lena Luthor e ammorbarla con le mie conversazioni da zotica.” Disse con tono ancora offeso e Alex fece una smorfia.

“Mi spiace che abbia detto quelle cose su di te, ma Maggie è diversa e ti piacerà, vorrei che la conoscessi.”

“Sono sicura che passerete un ottimo momento assieme, io, però, non vengo. Starò qui, buona a scrivere un articolo per il giornale, sperando che Mr. Snapper non decida di usarlo per impacchettare i tortini di sua madre come l’ultima volta…”

“Ma…”

“Davvero, sarò grandemente più felice se non incontrassi mai più miss Luthor.” Alex si arrese stringendosi nelle spalle.

Poco dopo Kara la osservò mentre si allontanava a cavallo diretta verso la tenuta di Netherfield, la più elegante e ricca dell’intera regione. Alzò gli occhi verso il cielo chiedendosi oziosamente come sarebbe stato poter volare, poi sospirò conscia che non lo avrebbe mai saputo e si recò al suo scrittoio dove iniziò a comporre un articolo sulla ballo della sera precedente.

 

Mangiò assieme ai suoi genitori, chiacchierando sugli avvenimenti della serata dagli Olsen e chiedendo loro un’opinione sulla prima stesura dell’articolo. Prima che potesse congedarsi arrivò un messaggero con una lettera.

“Non preoccupatevi, sto bene, ma sono stata accidentalmente ferita mentre testavo uno degli antichi moschetti di miss Sawyer. Il medico è già stato chiamato, ma mi sento terribilmente in colpa nel gravare su di loro. Ti sarei grata, Kara, se venissi quanto prima alleviando il peso che la mia presenza qui comporta”.

Era firmato Alex e mise sottosopra Kara. Cosa significava che era rimasta ferita? Com’era possibile? Alex era una maestra con le armi! Corse di sopra e dopo aver afferrato un cappellino e il suo scialle rosso che si drappeggiò sulle spalle, raggiunse le stalle e partì alla volta di Netherfield Park.

L’agitazione la pervadeva e attraversò l’umido paesaggio primaverile senza neppure vederlo. Che il messaggio fosse stato scritto dal pugno sicuro di Alex  avrebbe dovuto rassicurarla, ma non era di certo sicura che la giovane non fingesse di stare meglio di quello che era in realtà.

Quando giunse, finalmente, in vista della bellissima tenuta scese da cavallo e senza badare all’etichetta si fiondò nell’elegante salotto, a corto di fiato, le guance rosse per lo sforzo, il cappello dimenticato sulla schiena. Si rese conto di aver fatto un’entrata eccesiva quando le due Luthor, le uniche presenti nella stanza, la guardarono con occhi stupiti.

Arrossì ancora di più nel vedere il viso di Lena abbozzare un sorriso, mentre sul volto di Lilian appariva un’aria scandalizzata. Ecco, ora avevano davanti una vera zotica. Drizzò la schiena e si sistemò meglio lo scialle sulle spalle.

“Ms. Luthor, miss Luthor.” Disse chinando la testa e facendo una piccola riverenza. “Vorrei vedere mia sorella.”

“Miss Danvers.” La salutò Lena Luthor, mentre sua madre faceva appena un cenno per poi abbassare la testa e tornare alla sua lettera. “Maggie le sta facendo compagnia, è terribilmente dispiaciuta per l’incidente.” Nel dirlo le indicò la porta e poi la guidò in silenzio attraverso due saloni fino a delle scale e poi alle stanze del piano superiore. Kara sentì subito la risata di Alex e si rilassò.

“Eccoci arrivate.” La donna le indicò la porta e le lanciò uno dei suoi sguardi enigmatici prima di dire: “Sono contenta che Maggie e vostra sorella abbiano un’intesa così… forte.” Kara sbatté le palpebre e poi annuì.

“Alex non ha molte amiche sarebbe bello se tra di esse ci fosse anche miss Sawyer.” Vide la donna corrugare la fronte, ma prima che potesse interpretare meglio la sua espressione la porta si aprì e la padrona di casa sorrise nel vederla.

“Miss Kara. Ho scommesso con Alex che non sareste arrivata prima del the delle cinque, ora le devo una bottiglia di scotch.” Maggie Sawyer sorrise lanciando uno sguardo all’interno della stanza, dove Alex stava aspettando.

“Credevo che scommettere che quel moschetto sparasse ancora ti avesse insegnato che è meglio smettere con queste sciocche sfide.” Lena alzò un sopracciglio e Maggie la guardò perplessa, come se il tono della donna nascondesse qualcosa di più. Kara osservò le due donne, ma non aggiunse nulla, invece, al cenno di Maggie, entrò nella stanza e lì fu lasciata sola con Alex.

La maggiore delle Danvers era sdraiata a letto, ma l’accolse con un sorriso.

“Non fare quella faccia, Kara, è solo una piccola ferita.” Sollevò il lenzuolo e le mostrò il fianco bendato. “Maggie era sicura che quell’archibugio potesse ancora sparare io no, abbia scommesso e ho vinto.” Fece un sorriso soddisfatto.

“Non dovrebbe divertirti tanto la cosa! Come ti sei fatta male, esattamente?” Alex si strinse nelle spalle.

“Abbiamo preso le nostre precauzioni, ma quel moschetto non sparava dai tempi della battaglia di Nieuwpoort[2] e quando è esploso i frammenti solo volati ovunque. Eravamo nascoste dietro un paio di casse, ma una scheggia mi ha trovato…” Questa volta fece una smorfia. “Hanno chiamato il medico e Maggie si è rifiutata categoricamente di far mandare il conto a casa, sono terribilmente mortificata per questo e per il fatto che il dottor Reese mi ha ordinato di non viaggiare per almeno tre o quattro giorni.”

“Quindi dovrai rimanere qua?”

“Sì, ti sarei grata se rimanessi anche tu, preferisco di gran lunga non incomodare ulteriormente Maggie.” Kara annuì comprendendo perfettamente l’imbarazzo della sorella.

“Comunque, se la cosa può esserti di conforto, miss Sawyer sembra estremamente felice di averti qui.”

“Dici davvero?” Le chiese Alex e nei suoi occhi brillò la gioia.

“Sì, non c’è dubbio. Miss Luthor invece…” Fece una smorfia e Alex sospirò.

“Non ti piace proprio? Eppure sei incline a farti piacere sempre tutti.”

“Ebbene, lei no.” Concluse Kara con tono definitivo, sorprendendo, ancora una volta la sorella.

 

Dopo aver portato la cena ad Alex, Kara, scese per mangiare assieme ai loro ospiti. Lanciò uno sguardo allo specchio sperando che il suo aspetto non fosse troppo trasandato, rifece le trecce e, quando si considerò presentabile, scese nella sala da pranzo.

Maggie era sorridente e allegra, le chiese di Alex, malgrado avesse passato con lei la maggior parte del pomeriggio, e poi la intrattenne con aneddoti e curiosità. Miss Luthor sembrava pensierosa, mentre Ms. Luthor addusse un mal di testa e non si presentò. Dopo cena Maggie le obbligò a giocare a carte con lei.

“Dunque, miss Kara, Alex mi ha detto che siete una scrittrice.” Intavolò la discussione Maggie mentre distribuiva le carte.

“Oh… non una vera scrittrice… mando qualche pezzo al giornale dell’Hertfordshire e Mr. Snapper ogni tanto li pubblica.” Spiegò, arrossendo appena, conscia di avere lo sguardo di Lena Luthor fisso su di lei.

“Una giornalista, dunque? Non è un lavoro tipico di una giovane nella vostra posizione.” Commentò infatti la donna.

“Come ho detto, scrivo soltanto per il piacere e sono pochi gli articoli che arrivano alla pubblicazione.” Disse, secca. Maggie passò lo sguardo da lei a Lena e poi intervenne.

“Alex mi ha detto che sei molto brava, mi farebbe piacere leggere uno dei tuoi scritti.” Kara si strinse nelle spalle.

“Non credo sia nulla di interessante o…”

“Ne avete uno qui?” La interruppe Lena, Kara si voltò a guardarla e si ritrovò i due lucenti occhi della donna che la fissavano, vi lesse una sfida e sentì il suo orgoglio tirato in causa, di nuovo.

“Molto bene.” Affermò lapidaria. Si alzò e raggiunse la piccola sacca con cui era giunta a Netherfield quel primo pomeriggio, all’interno, come sempre, vi era il suo blocco di appunti. Lo prese e tornò al tavolo, Lena non aveva distolto lo sguardo da lei.

Si sedette e sfogliò le pagine fino a trovare la stesura quasi definitiva dell’articolo sulla festa degli Olsen. Alzò la testa e ricevette l’assenso di Maggie, allora lo lesse. Quando ebbe finito rialzò lo sguardo che, traditore, si posò su Lena. Negli occhi della donna vi era un brillio che non comprese, sulle labbra un sorriso, che forse, per una volta, non conteneva sarcasmo.

“Siete dotata per le parole.” Commentò la donna poi abbassò gli occhi sulle sue carte e Kara sentì un moto d’orgoglio e al contempo di vittoria: se aveva creduto di umiliarla aveva fallito.

 

Era pomeriggio inoltrato, dopo tre giorni passati a Netherfield Park, Kara, ne aveva appreso i ritmi e se, spesso, riusciva a sottrarvisi rimanendo nella stanza di sua sorella, succedeva, come in quell’occasione, che dovesse condividere con i suoi ospiti del tempo. In questo particolare caso, Maggie stava ripulendo una delle sue vecchie armi, la sua era senza dubbio una grande passione, mentre miss Luthor era allo scrittoio intenta ad occuparsi degli affari della famiglia, era lei infatti ad aver ottenuto il controllo di tutte le proprietà ora che il fratello era stato coinvolto nello scandalo che lo aveva rovinato.

Per sua fortuna Ms. Luthor non era presente, Kara la incontrava molto raramente, la donna sembrava comparire e scomparire in maniera irregolare, ma sempre pronta a fare qualche commento acido. Quando la madre era presente Lena diventava improvvisamente silenziosa e ancora più indecifrabile del solito, mentre altrimenti passava il suo tempo a provocarla con ogni sorta di pretesto.

A quel pensiero Kara spezzò il pennino e fece una smorfia, quando alzò la testa Lena la stava guardando, ed eccolo quello sguardo divertito e quel sorriso che la infastidiva così tanto.

“Non vi facevo così forte, miss Kara.” Disse e Maggie alzò la testa cercando il motivo di tale osservazione. Kara non la degnò di una risposta invece prese un temperino intenzionata a rifare la punta. “Dovreste provare uno dei miei pennini in metallo.” Propose la giovane Luthor e Kara strinse il pugno intorno alla sua semplice penna.

“Sono sicura di potermela cavare da sola. Grazie miss Luthor.”

“Lena, per favore.” Era la terza o quarta volta che le chiedeva di chiamarla per nome, ma Kara non voleva di certo darle il piacere di avere un altro motivo per irriderla. “Sarebbe un piacere per me regalarvene una.” Aggiunse e Maggie fissò l’amica con aria perplessa.

“Siete troppo generosa, miss Luthor, devo rifiutare.” Ebbe la soddisfazione di vedere le labbra della donna arricciarsi per un istante infastidite e sorrise. “Ne avrete bisogno con tutto il lavoro che fate.” Commentò e la donna abbassò il capo senza aggiungere altro. Kara si sentì immediatamente colpevole, punzecchiarla sul fratello e sul fatto che dovesse fare lei il suo lavoro, non era stato corretto e per quanto la donna le stesse antipatica non era nel suo carattere ferire gli altri. “Deve essere difficile… e dovete andarne molto fiera.” Aggiunse e vide Lena alzare gli occhi e guardarla, stupita.

“Sì.” Mormorò.

Kara sbatté gli occhi sorpresa nel vedere l’espressione di lei addolcirsi mentre sulle labbra appariva un sorriso. Aprì la bocca cercando qualcosa da dire quando dalla porta entrò Lilian Luthor. Il viso di Lena si chiuse in un’espressione seria e la ragazza abbassò il volto tornando a lavorare sulla sua corrispondenza.

 

“Dovremmo fare qualcosa per festeggiare la vostra guarigione.” Affermò Maggie con un ampio sorriso sulle labbra nel vedere Alex finalmente in piedi, muoversi con tranquillità, mentre passeggiava al braccio di Kara nei bei giardini di Netherfield.

“Oh, no, avete già fatto tanto per me.” La fermò Alex, gli occhi che cercavano la donna e un sorriso felice sulle labbra.

“Insisto…” La ragazza sembrò riflettere e poi annuì decisa: “Un ballo. Dopo tutto ci siamo incontrate a un ballo! Mi sembra giusto festeggiare la vostra guarigione con un evento simile.”

“Un ballo?” Chiese perplessa Lena, che camminava poco lontano da loro, il lungo abito scuro che scivolava elegante dietro di lei accarezzando la delicata erba primaverile.

“Sì. Tua madre non ne sarà contenta.” Lena sembrò valutare la cosa poi annuì.

“Mi sembra giusto, dopo tutto Longbourn ci ha accolto con un ballo, ricambiare il favore è quasi un obbligo.”

“No, davvero, non dovete…” Cercò di insistere Alex, ma Maggie non volle sentir ragioni.

“La data sarà fissata nel momento in cui mi assicurerete che potrete ballare.” Affermò guardando Alex dritto negli occhi. “Perché, sì, miss Danvers, io e te balleremo assieme.” Alex arrossì e Kara rise.

“Se riuscirete a farla ballare allora dovreste meritare un premio.”

“Con Lena ho sempre perso, ma questa volta non mi lascerò battere.” Maggie aveva un ampio sorriso sulle labbra e Alex fece un piccolo cenno con la testa, ma Kara non le osservava, invece aveva posato lo sguardo su Lena che senza fare commenti continuava a camminare al loro fianco in silenzio, sembrava persa tra i pensieri.

“Dunque non ballate?” Chiese e Lena si voltò a fissarla quasi sorpresa che le parlasse per prima.

“Ballo, ma non con chiunque.” Rispose lei e la guardò in quel suo modo speciale che rendeva Kara estremamente sensibile al colore dei suoi occhi, come se all’improvviso fossero vicinissime e lei potesse notarne ogni più piccola sfumatura.

“Non vi ho visto ballare alla festa degli Olsen.” Rimarcò Kara cercando di sottrarsi a quello sguardo.

“No, infatti.”

“Danzerete al ballo di miss Sawyer?” Chiese e vide la donna indugiare, cosa che succedeva raramente.

“Se sarete voi la mia compagna.” Disse a voce abbastanza alta da attirare l’attenzione anche di Maggie e Alex, intente a discutere tra di loro fino a un istante prima. Kara arrossì, distolse lo sguardo e si chiese come potesse rifiutare senza apparire scortese. I secondi scivolavano, Lena aspettava una risposta e così Maggie e sua sorella.

“Non so se sono all’altezza del…” Iniziò.

“Lo siete.” Rispose decisa la giovane Luthor e allora lei piegò il capo e annuì.

I discorsi di Maggie e Alex ripresero, Lena tornò a passeggiare in silenzio e Kara cercò di fare del suo meglio per partecipare, ma non riusciva a non pensare al fatto che presto avrebbe dovuto ballare con Lena Luthor.

 

 

 

Note: Kara non sembra intenzionata a dare a Lena l’occasione di redimersi per le parole dette al ballo… cosa passerà nella testa della Luthor? Sarà come dice Kara? La vuole solo sfidare e punzecchiare, persino con quest’ultimo invito a danzare? Oppure c’è qualcosa di più che Kara non vede?

Alex e Maggie: non do loro tanto spazio, ma vi piacciono? La loro passione per le armi questa volta è stata… esplosiva! ;-)

 

Fatemi sapere cosa ne pensate, nel prologo siamo arrivati a 5 commenti quindi direi che possiamo continuare, no? Altri 5 e avrete il secondo capitolo!

 



[1] Lo Springfield 1795 è uno dei primi fucili ed è stato creato sulla base del moschetto Charleville.

[2] 2 luglio 1600

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supergirl / Vai alla pagina dell'autore: Najara