Per Alice83 e per tutte le fans
Olicity.
It’s over. I dont want to
do this anymore. I’m shutting
everything down.
Ha detto cosi’ E’
finita. Non vuole piu’ continuare la
lotta. Vuole chiudere tutto. Finito. Chiuso.
Quando l’ho visto.. non ho
saputo far altro che dire Mio Dio
e guardarlo con orrore, con disperazione,
con.. non so neanche io piu’ con cosa. Coperto
di sangue. Due ferite
grondanti ancora sangue. Esausto. Provato. Distrutto. Letteralmente,
fisicamente,
psicologicamente distrutto.
Il mio cuore ha perso un colpo. Non
l’avevo mai visto cosi’.
Mai. Maledetto Chase, cosa gli hai fatto?
La rabbia. L’impotenza.
Prima Billy. Adesso lui. Siamo tutte
pedine nel tuo sporco gioco Prometheus? Perche’ non sono
riuscita a
localizzarlo prima? Perche’ non siamo arrivati in tempo a
salvarlo?
La pagherai. Parola di Felicity Smoak.
Questo ho pensato. Prima di
avvicinarmi cautamente a lui.
Sento di nuovo Diggle parlare
“Oliver non puoi parlare
seriamente. Tutto quello che hai
fatto..”
“John e’ finita.
Per me. Per tutti. Allontanatevi da me.”
“Oliver..”
“John non e’ il
momento.” E’ la mia voce quella che sento? Si,
ho parlato. Quasi non me ne sono accorta. So solo che lo sto guardando
ma lui
non sembra vedermi. Ha gli occhi tristi, tormentati, vuoti..
rassegnati. Sconfitti.
Come qualcuno che ha guardato in faccia qualcosa che non gli
e’ piaciuto ma ha
dovuto prenderne atto.
“Hai bisogno di cure.
Oliver..” alzo una mano e cerco di
toccarlo ma lui si ritrae.
Non mi arrendo. Non mi
arrendero’ mai con lui.
“Oliver ascoltami. Dobbiamo
curare quelle ferite. Rischi
un’infezione.”
“Non ha
importanza” la sua voce, che io ricordo dolce,
decisa, profonda. Adesso sembra come spenta.
“Si che ha
importanza!”
Alza lo sguardo su di me, sembra
vedermi per la prima volta
da quando e’ entrato al covo. Mi scruta attentamente, come a
penetrare nella
mia anima. Quel suo sguardo. Quello sguardo che tanto amo. Caldo,
protettivo,
avvolgente. Con me e’ sempre stato cosi’. Mi hai
sempre letto dentro. Come io
con lui. A volte mi sembra passata una vita da quando tutto quel che ci
potevamo permettere erano sguardi che valevano mille parole. Solo
quello. Amore.
Poi quel che sentivamo e’ scoppiato. Siamo stati insieme.
Siamo stati felici.
Ci siamo lasciati. Ti ho lasciato. E questo nostro attuale rapporto.
Non
rapporto. Mi hai stupita quando mi hai detto che eri preoccupato per
me. Io
pensavo che fossi preoccupato per lei. Rapita da Chase. Ma no, in quel
momento cruciale
tu eri preoccupato per me. Per la piccola nerd esperta di computer. Per
la tua
ex fidanzata. Per la tua ragazza. Sono ancora la tua ragazza Oliver?
Faccio un altro passo verso di te.
Indietreggi. Mi guardi
con rimpianto, disperazione.. terrore? Vedo terrore nei tuoi occhi?
“Oliver, ti prego. Fatti
aiutare.”
“Felicity…”
come pronunci tu il mio nome, nessuno
“Stai lontana da me! State
tutti lontani da me!”
Sono immobile. Ti guardo. Non
riesco.. non riesco a
raggiungerti.
“Andate via. Voglio stare
solo.”
Ne’ io ne Diggle
ne’ Curtis ci muoviamo.
“Andate via!!” Un
urlo. Da animale ferito. Arriva dritto al
mio cuore.
“No!”
Mi guardi ancora. Il terrore diventa
rabbia che brucia nei
tuoi occhi.
“Felicity
vattene!”
“Io non ti lascio da solo!
Non conciato cosi’!”
Mi volto verso gli altri
“Voi due andate!” John apre la
bocca come per dire
qualcosa ma sono
piu’ veloce di lui
“Dig, Curtis
andate!” Diggle mi lancia un’occhiata
significativa. Non ti preoccupare. So quel che faccio. Questo gli
rispondo con
un’altra occhiata.
I due se ne vanno.
Rimaniamo soli nel covo. Io e te.
Continuiamo a guardarci
negli occhi. Una sfida. Ma non cedo. Tu abbassi lo sguardo, cerchi di
stringerti le braccia attorno al corpo ma il dolore e’
troppo.. una smorfia ti
deforma il viso, gia’ segnato dalle torture. Stai .. tremando?
Deglutisco a fatica. Le mie mani
stanno sudando.
“Oliver vai in infermeria.
Se non vuoi che ti tocchi ok, ma
devi curarti. Quelle ferite sono serie, lo sai bene.”
Tremi. Tremi e non parli.
“Oliver fallo, ti
prego.”
Non reagisci.
“Se non vuoi farlo per te,
fallo per Thea.”
Qualcosa passa nei tuoi occhi.
“Fallo per John. Fallo per
i tuoi amici.”
Faccio un altro passo verso di te.
“Fallo per me.”
A queste parole mi guardi di nuovo.
Sono lacrime quelle che
vedo nei tuoi occhi? Sospiri. Un lungo sospiro, l’adrenalina
che ti ha tenuto
in piedi ti sta abbandonando, lo vedo.
Ti giri lentamente,
l’andatura sbilenca di chi si regge in
piedi a fatica. Sei dolorante in tutto il corpo. Ti trascini verso
l’infermeria. Io ti seguo, cauta. Attenta a non entrare nel
tuo spazio
personale. Di solito e’ cosi’ facile per noi
entrare nello spazio personale
dell’altro. Sempre vicini. Attaccati. Lontanissimi. Il nostro
patto. L’unica
maniera per stare insieme senza stare insieme.
Non so come riesci a raggiungere uno
dei lettini. Ti appoggi
con attenzione e con uno sforzo sovraumano ti issi sopra. Una smorfia
di dolore
puro deforma i tuoi lineamenti. Eppure il dolore fisico non
e’ quello che ti ha
fatto piu’ male, lo intuisco. Lo percepisco.
Prendo l’occorrente per le
medicazioni. E’ passato cosi’
tanto tempo dall’ultima volta che ti ho medicato.
Il tuo corpo forte sotto le mie mani.
La tua pelle devastata,
deturpata dalle cicatrici.
Quanto hai sofferto Oliver? Altre due
cicatrici che
marchieranno per sempre il tuo corpo. Una sembra una ferita da freccia.
L’altra... non vedo piu’ il tatuaggio Bratva. Ti ha
bruciato il tatuaggio? Oh
Mio Dio… quanto dolore hai provato?
Ti faccio segno se posso fare io.
Stringi le labbra e
annuisci. Cerco di essere piu’ delicata che posso.
Disinfetto, pulisco, metto
punti. Le mani non mi tremano. Ma il mio cuore si’. Tanti
sentimenti ho nel
cuore.
Rabbia, odio contro quel maledetto
psicopatico assassino.
Per quello che ti ha fatto. Per quello che ha fatto a me. A noi del
team. Rabbia
contro di me. Per non averti trovato in tempo. Per aver venduto la mia
anima a
Helix senza riuscire a salvarti. Amore. Si, amore infinito per te.
Ancora vivo.
Mai morto. Detesto me stessa, ho voluto ingannarmi. Tutta la storia con
Billy.
Uno scudo. Per difendermi. Da te. Da l’uomo che ho amato di
piu’ nella mia
vita. Dall’unico uomo che ho mai amato veramente. Vorrei
essere stata io rapita
al tuo posto. Tutto per evitarti ancora dolore. Non hai gia’
abbastanza
sofferto nella vita?
Finisco di medicarti, ti porto un
antidolorifico.
Lo prendi. Mi giro a riporre
l’occorrente per le medicazioni
e ti sento parlare
“Allontanati da me
Felicity. Io sono un mostro!”
Mi giro di nuovo verso di te. Una
lacrima e’ sgorgata dai
tuoi occhi, scende lentamente lungo la guancia e si perde nella barba.
Non reprimo l’impulso.
Niente puo’ fermarmi.
Mi avvicino e ti prendo fra le
braccia, con cautela.
Vorresti ritrarti ma ti stringo di piu’. Non mi guardi, la
testa bassa.
“Non sei un mostro. Sei un
uomo.”
“E’ finita
Felicity. Finita.”
“Solo se lo vorrai
davvero.”
Scuoti la testa. “Non posso
piu’.. mettervi in pericolo.”
“Non mi hai messo in
pericolo. It’s my life. It’s my choice.
Ricordi?”
Ti sento tremare. Ti metto una mano
sulla guancia, e alzo il
tuo viso verso di me.
“Io non so cosa ti abbia
fatto o detto Chase. E non lo
voglio sapere. Fino a che tu non sarai pronto a dirmelo.”
Nuove lacrime nei tuoi occhi.
Parlo ancora “Sei un uomo,
sei un eroe. Io ti ho sempre
visto cosi’. Niente mi fara’ cambiare
idea.”
Ti vedo titubante, come se volessi
dire qualcosa. Invece mi
abbracci, tuffi la testa sul mio seno e mi stringi forte, ti aggrappi a
me come
un’ancora di salvataggio. E piangi. Piangi come mai ti ho
visto piangere,
singhiozzi che lacerano l’anima, stretto nelle mie braccia. E
io non posso fare
altro che stringerti a me. Amore mio. Povero amore mio.
Piano piano ti calmi.
L’antidolorifico fa effetto. Ti faccio
stendere sul lettino. Stendo una coperta sul tuo corpo martoriato.
Faccio per allontanarmi. La tua mano
afferra la mia. Non c’e’
bisogno di parole. Resto qui. Con te. Mi siedo a fianco del lettino.
Non
abbandono la tua mano. Fino a che non chiudi gli occhi. Il tuo respiro
diventa
regolare. Solo allora mi alzo e ti bacio sulla fronte, accarezzandoti i
lunghi
capelli scompigliati.
Riposa amore. Devi riprendere le
forze. Domani tornerai a
lottare, io lo so. Non ti abbandonero’. Saro’
ancora al tuo fianco. Non e’
finita. Non ancora.
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Spero vi sia piaciuta.
Quanto incomparabilmente
straordinario e’ stato Stephen
Amell in questo episodio?
Ps : Solo a me quei capelli lunghi
scompigliati al naturale
fanno salire la pressione solo a vederli?
Per non parlare del resto durante le
torture : -) …
un bacio!