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Autore: ShannaInLuv    24/03/2017    3 recensioni
AU!| Scorose!| textfiction!
Lui si chiama Jedi. Lei si chiama Red.
I due non si conoscono, almeno credono, e iniziano una corrispondenza ,erroneamente, per e-mail, finendo così complici di una serie di sfortunati eventi che li raccomunano.
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Aiuto!
Ciao, sono nei guai. E non nei soliti guai; stavolta sono nei guai seri... serissimi... anzi, a dirla tutta, sto nella merda. Rischio di finire in un riformatorio! I miei mi ci vogliono mandare... credo che l'alternativa sarebbe soltanto l'isolamento in Alaska... sola... completamete sola... lasciata a macire in questo mondo crudele!
Hanno trovato la droga nel mio zaino!
E tutta per colpa di quel frangisfere di tuo fratello.
Questa me la paga. Giuro.
Red.*
I due non sanno che, in realtà si conoscono benissimo.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 4: Hai un aspetto terribile ( 1# speciale James)
 
Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano?
...


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (1)

Cosa?


Jamie.
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Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (2)

Nulla :D
Buonanotte, J.


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Lo sapevi che le renne di Babbo Natale si drogano? (3)


Cristo, Louis. Sono le tre di notte e tu mi scassi le palle con queste cose?



Jamie.
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Da: LouW@yahoo.com
A: Potter#1@gmail.com
Oggetto: E cosa ci fai con l’email aperta alle tre di notte?

Touchè.
:D


Lou.

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Da: Potter#1@gmail.com
A: LouW@yahoo.com
Oggetto: Fai un favore al mondo e muori.

Buonanotte.


Jamie.
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@@@
 

« James, tesoro, stai bene? » Ginny Weasley in Potter girò intorno all’isolotto della cugina, asciugandosi le mani bagnate sul grembiule e toccandogli la fronte con la mano gelata. Arricciò le labbra nel vedere la sua espressione.
James sbuffò, scansandosi dalle attenzione della madre e sedendosi di peso sulla sedia, davanti a un piatto di bacon e cereali. Lo sapeva benissimo di non avere un bell’ aspetto: la sera prima non era riuscito a chiudere occhi per colpa di una persona; e no, quella “persona” non era Louis.
Grugnì, riempiendosi la bocca di cereali al cioccolato.
Aveva dormito appena un paio d’ore, e quando la sveglia era suonata si era letteralmente buttato giù dal letto, rotolando come un sacco di patate. Si era fatto una doccia veloce, si era a malapena pettinato i capelli e aveva evitato lo specchio come se fosse la peste: sapeva già di avere un volto pallido e due occhiaie da far paura, non c'era bisogno che un insulso pezzo di vetro riflettente glielo ricordasse.
«Non dirmi che ti sei ubriacato ieri sera, James Sirius!» sbottò Ginny, ripartendo alla carica con le mani sopra ai fianchi.
Quanto vorrei che fosse per quello.
«No, mamma. » sospirò.
L’espressione di Ginny s’addolcì; ovviamente non gli credeva del tutto ma almeno finse di credergli, perché poi esclamò: «Vuoi rimanere a casa oggi? »
«Santo cielo, no! » sbottò James, sputacchiando i cereali dappertutto. Quel giorno ci sarebbero stati gli ultimi allenamenti prima della partita di domenica e non poteva assolutamente mancare, in quanto, quell’anno, era diventato il nuovo capitano della squadra di rugby quando Tim Thomas si era diplomato lo scorso anno.
Ginny ridacchiò e si voltò nuovamente, indaffarata con la cucina.
«Hai un aspetto orrendo.» esclamò Lily Luna sedendosi a tavola e scoccandogli appena un’occhiata. Indossava una versione più moderata della divisa scolastica: polo ricoperta da una giacchetta, gonna fino a sotto al ginocchio e calze lunghe; anche se, lui sapeva benissimo, che una volta arrivata a scuola Lily si infilava nel bagno delle ragazze per cambiare il suo look: la polo veniva sostituita con una medesima ma che le lasciava la pancia leggermente scoperta, la gonna più corta e niente calze.
Lily aveva due anni in meno di lui ma, forse, aveva più carattere di tutti i Potter e i Weasley messi insieme.
Come ultimo membro della famiglia a fare il suo ingresso fu Albus, che entrò sbadigliando e arruffandosi i capelli neri. Per lui dormire non sarebbe mai stato abbastanza. Camminò verso il tavolo, come un bradipo, e si mise a sedere, silenzioso. Mentre afferrava un biscotto sollevò una palpebra per vedere il fratello.
«Rose ti ha picchiato ieri?» domandò trattenendo uno sbadiglio. James sbuffò, un altro a sottolineare che quella mattina faceva schifo, perfetto. Si alzò, saluto svogliatamente la madre e afferrò lo zaino, uscendo a passo spedito verso la scuola.
Strano ma vero, quella mattina era persino in anticipo di dieci minuti. Così si diresse verso il suo armadietto pigramente, dove trovò poi Lorcan e Fred che stavano chiacchierando animatamente.
James spalancò l’armadietto e infilò a malavoglia i libri, cercando di ricordare cosa avesse in prima ora.
Inglese? Spagnolo? Matematica?
«James, amico... » Lorcan titubò, squadrandolo da capo a piedi.
James grugnì. «Faccio schifo? Lo so, ok? » e sbattè violentemente l’armadietto, facendo sobbalzare Lorcan e Fred. Non c'era bisogno di farlo presente, ancora.
«Non volevo farti arrabbiare, ma- »
Lorcan fu interrotto da Fred. «Ci fai preoccupare,così. »
James si passò una mano tra i capelli, indeciso se interpretare la voce di sarcasmo di Fred come un gioco o come sfottimento. Optò per la prima.
La campanella suonò, troncando ogni discorso che stava per nascere – perché James aveva notato gli sguardi dei suoi amici, e sapeva che stavano per fargli il terzo grado – così tirò Lorcan per un braccio.
«Cosa abbiamo ora? » borbottò James.
« Francese. »
James si guardò le mani: aveva preso il libro di Matematica.
Perfetto.
E, inoltre, lui detestava il francese.


 
@@@
 

_Louis ha condiviso una nuova foto con il gruppo Weasleys&Potters

Al : questa è esattamente la stessa faccia di questa mattina.
_Louis: Lo so, gliel’ho scattata prima in mensa.
Al: Rosie, potevi andarci più piano?
_Red_: Cosa? Non sono stata io! Giuro che non l’ho sfiorato...
Rox: è semplicemente brutto di natura no?
_Red_: Non credo che James si possa considerare brutto... è il membro più carino della nostra famiglia, a parte Louis e Dominique.
Al: Credo che il tuo femminismo non ti faccia vedere bene, Roxy.
Rox: Phua! E, Al, se vuoi tenere le palle da biliardo al proprio posto, non chiamarmi mai, mai, mai più Roxy. Lo sai.
_Louis: Uuuuuuh.
Fr3ddy: Comunque, dobbiamo aiutare James. E’ davvero preoccupante.
Al: Escludendo il fatto che non sia stata Rose – non sei stata tu, giusto? – cosa potrebbe essere successo?
_Red_: No, non sono stata io.
Molly: Magari ha preso un brutto voto?
Al: No.
_Red_: Impossibile.
Rox: E’ patetico.
_Louis: ... no.
Lils!: Non credo sia da mio fratello, Molly.
Lulù: Senza offesa, sorella gemella idiota, ma ti pare da James?
FreeHugs: Ehm, magari è stato scaricato. O ha avuto una delusione...
Al: ....
Lils!: Ma stiamo ancora parlando di James?
_Red_ : Però, a pensarci, è l’unica cosa che rimane.
_Louis: In tal caso lo scoprirò!
Al: ... troppo strano...
Rox: Io-me-ne-lavo-le-mani.
Molly: anche io, devo studiare, non posso perdere tempo a queste sciocchezze.
FreeHugs: Passo anche io, troppa fatica.
Lulù: Idem.
Lils!: Non mi interessa quello che fa mio fratello, devo pensare a conquistare Lys!
Lulù: ... Lysander?
_Red_ : Passo anche io ho delle cosucce da sbrigare.
Al: Ovvero?
_Red_: Affari miei, Al.
Al: Andiamo! Sono o no il tuo migliore amico?
_Red_ : Posso averci un segreto una volta tanto?
DoMi: Vi prego, basta. Smettetela con queste stupidaggini. Creare tanto casino per niente. James è un idiota è ovvio che non lo capiamo, e in ogni caso gli passerà nell’arco di due giorni.
...
...
DoMi: Finitela di fare i deficenti.

 
@@@
 
La campanella scolastica era appena suonata, e poteva siginificare soltanto una cosa: fine delle lezioni e inizio del piano Top Secret. Rose si era chiusa in bagno aspettando che la scuola si svuotasse, passò quasi un ora quando decise di sgattaiolare fuori prima che le donne delle pulizie la trovassero lì.
Se fosse stata beccata, era certa che ne sarebbe stato al corrente anche il bastardo – alias Draco Malfoy – trovando così una tangente in più per metterla in riformatorio e accusare la sua famiglia.
Già se lo immaginava, con la sua voce fredda e strascicante come un serpente: Che cosa ci facevi lì, signorina Weasley, uhm? E faceva scattare quel sopracciglio troppo chiaro, insinuando chissà che.
Prese un profondo respiro; un brivido le attraversò la schiena. Stava facendo qualcosa di immorale e da correzionale, forse, e sua madre non ne sarebbe stata affatto contenta, date le sue manie di perfezionismo.
Chi se ne frega di Hermione Granger.
Lei non lo era, come sua madre, non era diligente e attenta, ma anzi, era piuttosto menfreghista e pigra e se non fosse stato per il suo cervello – purtroppo ereditato dalla madre – avrebbe avuto i voti esattamente come James.
Uscì dal bagno, guardandosi in continuazione a destra e sinistra, stando ben attenta a non incappare nelle donne delle pulizie; girò a destra e imboccò le scale: l’archivio degli studenti si trovava all’ultimo piano.
@@@
 

Scorpius non era stupido; sapeva che per intrufolarsi nel sistema della polizia non poteva farlo a casa sua, con suo padre sempre in agguato. Quindi aveva optato per rimanere a scuola oltre l’orario previsto e, sperando di non incontrare nessuno, di dirigersi verso l’ufficio del preside.
Avrebbe usato il suo laptop.
Uscì da sotto la cattedra della sua ultima lezione, dove si era nascosto aspettando che andassero tutti via, e si incamminò verso l’ufficio del preside che stava dall’altra parte dell’edificio.
Il loro liceo, Hogwarts High School, era un edificio molto vasto, con tre piani, e con numerosi campi sportivi e due palestre, ed era stata soltanto fortuna che Scorpius si trovasse accanto all’ufficio del preside, durante la sua ultima lezione, altrimenti avrebbe dovuto percorrere l'intero edificio e il rischiu di essere beccati aumentava di svariati livelli.
Fortunatamente, fino a quel momento stava filando tutto liscio; entrò nell’ufficio e si sedette sulla poltroncina in pelle, aprendo il laptop.
Non sapeva nemmeno perché, a dirla tutta, stava rischiando così grosso per una sconosciuta su internet, considerando il fatto che si conoscessero soltanto da tre giorni, ma fare tutto quello, infrangere così tanto le regole, gli aveva scosso il corpo con una scarica di adrenalina pura.
Era perfettamente conscio che se suo padre l’avesse beccato sarebbe stato un gran bel male per lui: di certo sarebbe stato vergognoso se il figlio del capo della polizia più bravo, famoso e spietato in città fosse un piccolo criminale. Non osava nemmeno immaginare alle tortunre che suo padre gli avrebbe sottoposto.
Accese il laptop e dopo pochi secondi apparve un’immagine e uno spazio vuoto: la password.
Merda, imprecò Scorpius tra sé e sé.
Infilò una mano in tasca – fortuna che aveva pensato a tutto – e ne estrasse un piccolo congegno come una chiavetta USB. Sperava di non poterlo usare perché effettivamente lo aveva usato soltanto una volta, sul computer di suo padre, e non sapeva nemmeno se lanciava segnali alla centrale.
Trattenne il respiro e pregò. Mentre inseriva il congegno nella prima porta USB, un sorriso raffiorò sulle sue labbra.
Questa cosa inizia a piacermi.
Immediatamente, apparve un’immagine con numerosi dati e numerose parole, Scorpius ci armeggiò un po’, inserendo alcune password che conosceva della polizia, finchè un piccolo segnale acustico lo avvertì che ce l’aveva fatta: aveva trovato la password.
La parola lampeggiava sulla finestrella: Flambè.
Davvero? E che razza di password era?
Scrisse la parola nel rettangolo bianco e inviò, e in cinque minuti il computer ebbe caricato del tutto.
Che catorcio.
Andò immediatamente su Google e cercò il sito della Polizia locale, poi entrò nell’area riservata e iniziò a inserire i codici, con un ghigno.
E suo padre che voleva diventasse un poliziotto!
Altro che polizia, doveva entrare nei servizi segreti!

@@@


Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret.

Come va? Io mi sono appena intrufolato nel sistema della polizia.

Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (1)
Bene.
Sono rimasta chiusa nel bagno per quasi un’ora, che schifo.
Io sono quasi agli archivi degli studenti.

Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret (2)

Secondo il database della polizia, negli ultimi cinque anni, i quartieri di Londra colpiti dallo spaccio e uso di droga sono:
Bayswater,Chinatown, Earls Court, Findsbury Park, Hackney.

Jedi.


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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (3)
Bene.
Non potresti trovare qualcosa di più recente?



Red.
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Da: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
A: Redhair@gmail.com
Oggetto: Top secret (4)

Qui c’è un documento, ancora non inserito nel database, il che significa che il caso è aperto.
Ci sono scritti tre punti:
Il quartiere di Chelsea.
Regent Street e Carnaby Street.
Uh, pare che ultimamente I quartieri più ricchi siano più malfamati.



Jedi.
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Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Top secret (5)


Ma io vivo a Regent Street!
Accipicchia.

Red.
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Email non inviata




Rose imprecò contro il suo telefono e la sua scarsa linea e lo infilò in tasca. Aveva cercato negli studenti iscritti dai due anni prima fino a quell’anno, e inutile dire che aveva trovato fin troppe persone.
Rose sbuffò e scartò numerose persone insignificanti, che James non avrebbe mai frequentato.
Si ritrovò tra le mani i fascicoli di Lorcan e Lysander Scamandro. Loro abitavano alla Carnaby Steet!
Ma non possono essere loro...
Decise di prenderli comunque “in prestito” – li avrebbe riportati a scuola al più presto – e prese anche i fascicoli di Louis e Dominique, che abitavano nel quartiere di Chelsea, un quartiere snob per dei tipi snob.
Afferrò anche un certo Adam Styles e Liam More, li aveva visti qualche volta in compagnia di James, e decise che anche Jessica Thirlwall doveva essere della sua “congrega”, almeno ogni tanto.
Mise i fascicoli nel suo zaino e controllò se era tornato il campo sul cellulare: ancora nulla.
Sbuffò e si diresse verso le scale, quando sentì delle voci.
«Per la miseria che ci pagano, questo schifo di archivio ammuffito non lo dovremmo neanche vedere!» stava lamentandosi una donna.
Rose si guardò destra e sinistra, in preda al panico. Dove si nascondeva ora?
La donna non ricevette risposta ma parlò di nuovo ugualmente. «Lo so, Abbie, va bene, occupati tu di sotto. Io penso all’archivio.» e Rose pensò che probabilmente stava parlando al telefono, oppure era pazza.
Stava finendo di salire gli ultimi gradini, e Rose sentì il cuore in gola. Era finita!
Era stata così concentrata da non essersi resa conto che qualcuno stava salendo le scale.
La donna era vicinissima
Rose si guardò di nuovo intorno, per poi fiondarsi nell’ascensore aperto e premere un tasto a caso.
Fortunatamente, le porte si chiusero prima che la donna la vedesse e Rose iniziò a scendere.
C’era mancato poco! Ora doveva stare attenta...
Probabilmente l’altra donna è qui intorno da qualche parte.
Le porte dell’ascensore si aprirono e Rose mise un piede fuori... per poi sbattare contro qualcosa. Terrorizzata, alzò il volto, e incontrò quello scioccato di Scorpius Mafoy.
Malfoy.
Tra tante sfighe, proprio Scorpius Malfoy.


@@@
 

Cosa ci faceva Rose Weasley lì?
Scorpius boccheggiò, totalmente sbalordito nel vedere la cugina perfetta del suo migliore davanti a lui, alquanto terrorittata, che lo scrutava con un’aria diversa del solito.
Impaurita.
Certo Scorpius, probabilmente Rose sta infrangendo la legge in qualche cosa, e tu sei il figlio di un poliziotto famoso.
Rose fece per aprire la bocca. «Non è come pensi...»
La voce della donna, quella da cui stava scappando, e che per un pelo non lo aveva beccato, provenne dall’aula affianco, così fece quello che gi sembrava più giusto: spinse Rose dentro all’ascensore e premette un bottone a caso, tappandole la bocca con la sua mano e aspettando che l’ascensore si muovesse.
Le porte si chiusero e l’ascensore salì, per poi bloccarsi due secondi dopo.
Rose, che intanto si era liberata della sua mano ma non del suo corpo – stavano ancora schiacciati contro la parete dell’ascensore –sussurrò : «Perché l’ascensore si è fermato? »
Scorpius si staccò da lei, sentendo le guance pizzicare e si voltò verso la spia rossa dell’ascensore che lampeggiava.
«E’... » balbettò, ma Scorpius l’anticipò.
«Andata via la corrente, » sospirò squadrandola sospettoso. Ancora non gli aveva rifilato uno dei suoi commenti acidi o sarcastici. «dovremo stare qui finché non la ripristinano. »
Rose annuì, ranicchiandosi per terra e rimanendo in silenzio.
Alzò un sopracciglio, che cosa stava succedendo? In situazioni diverse, Rose avrebbe urlato contro di lui fino a farsi scoppiare i polmoni, dicendo che sicuramente era stato lui a bloccare l’ascensore. E invece se ne stava lì, rannicchiata su sé stesse e lo sguardo vacuo.
Scopius si inginocchiò davanti alla ragazza. « Tutto bene? »
Rose strinse i denti. « Ti sembra che io stia bene? Idiota. » sussurrò. Ecco il primo insulto, forse andava meglio, anche se era troppo velato per essere di Rose Weasley.
Dopo un po’ che Scorpius la stava guardando, cercando di capire cosa le fosse successo, lei sospirò. «Soffro di claustrofobia. »
Oh, tutto ha un senso.
Scorpius esibì un sorriso sghembo. « Ma davvero? Allora potrei usarla come arma contro di te. »
Rose sollevò lo sguardo, e se gli sguardo potessero uccidere, il suo l’avrebbe fatto. Scorpius sollevò le mani in segno di resa. « Okay, scusa, era pessima.»
Lui non aveva mai avuto quel tipo di patologie: claustrofobia, fobie di animali o di cose... perciò non poteva capire appieno come si sentiva Rose. Decise che si sentiva piuttosto male se ancora non avevano preso a battibeccare in continuazione.
Si sistemò accanto a lei, con la schiena premuta contro la parete, e così accanto a lei da sentire il calore sulla pelle.
Controllò il cellulare: Red non gli aveva ancora risposto. Forse era stata beccata o forse non le prendeva il telefono.
Neanche a me prende, chiuso qui dentro.
«Non dirlo. » sibilò Rose, d’un tratto.
Scorpius voltò la testa verso la cugina del suo migliore amico e la scrutò. Un brivido scosse le spalle di lei ele fece socchiudere gli occhi. Stava iniziando a essere troppo rossa in viso.
Dire cosa ?
« Non dire che mi hai visto e che siamo rimasti bloccati qui. » borbottò con un tono strano... gentile ?
Rose mi sta chiedendo un favore?
«Neanche tu. » rispose prontamente. Rose rispose con una scrollata di spalle e incasso la testa tra di esse, iniziando a respirare più forte del normale.
Le afferrò una spalla con la mano e la fece sollevare la testa premendo due dita sul suo mento: gli occhi azzurri erano languidi, il viso rosso e le labbra più scure del normale.
Dobbiamo uscire presto da qui.
Ma come...?
«Stai tranquilla, ora usciamo... » cercò di rassicurarla. Cosa ridicola, perché lui e Rose non si erano mai scambiati parole cortesi, figuriamoci che la consolasse da qualcosa.
Rose tremò ancora e decise di spingerla contro di sè, in una sorta di abbraccio protettivo. «Sei al sicuro, Rose. »
Poi lei piagnucolò qualcosa, ma Scorpius non capì. «Eh? »
Rose tirò su col naso, si schiarì la voce. «Odio il modo con cui pronunci il mio nome... è snob. »
Scorpius rimase sorpreso, per poi scoppiare a ridere. Quella ragazza era incredibile, stava morendo di asfissia eppure trovava il modo di ribbatergli .
«Cercherò di essere un po’ più dolce. » sussurrò, cercando di restare al giocoso battibecco.
Rose avvampò, muovendosi a disagio e guardandolo scioccata. Almeno, stava avendo qualche reazione, rispetto a prima che sembrava una mummia.
«Non scherzare. » sbottò.
Scorpius ghignò e decise di continuare a irritarla, almeno da farla distrarre. Si avvicinò un po’ al suo viso. «Non scherzo, sarà un piccolo segreto tra me e te. » sussurrò, avvicinandosi ancora.
Okay, quella sitazione stava degenerando e ne era conscio: ma quella Rose che aveva tra le mani, impaurita ma tenate, rossa in viso, sembrava una bambolina. E a lui piaceva.
Cosa cazzo dico?
Rose si lasciò sfuggiure un gemito quando erano un centimetro l’uno dalle labbra dell’altro.
Fermati Scopius, fermati!
Ma ormai il suo cervello era in tilt e...

La porta dell’ascensore si aprì con una forza esterna, lasciando entrare uno spiraglio di luce nella parte superiore della cabina. Immediatamente, un capo moro si infilò nella fessura e li guardò.
Scorpius balzò all’indietro da Rose, rosso in viso e guardò meravigliato il ragazzo.
Cosa ci faceva Albus lì?
«Ho interrotto qualcosa? »



AngolinoAutrice(?)
Sono tornataaaa! E aggiorno a un ora improponibile :( scusate!
Come è andato il capitolo? Bello? E che dice dei piccini Rose e Scorpius??
Mi sono divertita un mondo a scrivere questo capitolo :')
Volevo dire che, lo so, non ho messo tutto quello che avevo scritto nelle antiipazioni, ma mi ero accorta che il capitolo era diventato troppo lungo e così l'ho risistemato. Ora vio lascio con il fiato sospeso ù.ù
Avevo delle cose da dirvi:
1. Vi è piaciuto lo speciale James? Vorreste lo "speciale" di qualcun'altro?
2. L'email che invia all'inizio di Louis, quella di babbo natale (lol) è un chiaro riferimento al capitolo precedente, quando Rose dice per scherzo che le droge erano delle renne di babbo natale :')))
3. I nickname spero siano stati chiari, altrimenti, ditemelo che al prossimo capitolo lo dico.
4. Ho inserito la storia anche su wattpad ( sto iniziando a usarlo, anche se per ora sto facendo casini su casini), e ho creato anche una sorta di copertina. Vi posterò tutto.
5. Ho creato anche il cast, vi dirò anche quello.
6. Se volete seguirmi, ecco i miei contatti: @Angie1D_18 su twittah e @ShannaEFP su wattpad

Spazio publicità:
Ps, passereste alla mia nuova storia Dangerous Trick?
E' una rossa, AU,e parla di Albus (obv) e di James x Dominique. Pleeeease!

E, come al solito, ringrazio le fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo ( e sopratutto chi recensisce sempre), e chi ha inserito le storie tra le preferite \ ricordate e seguite. Ma un grazie anche ai lettori silenziosi!
Un mega bracio,
alla prossima settimana,
Shanna
   
 
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