Titolo:
Miraculous Heroes 3
Personaggi: Adrien Agreste,
Marinette Dupain-Cheng, altri
Genere: azione, mistero,
romantico
Rating: NC13
Avvertimenti: longfic, what
if...?, original character
Wordcount: 3.038 (Fidipù)
Note: Salve salvino! Bene, quando ho finito di scrivere questo
capitolo, la prima cosa che mi sono domandata è stato 'perché l'ho
scritto?' e la risposta che mi son data è stato 'perché era il momento'.
E, in effetti, sebbene questa parte della trilogia di Miraculous Heroes
sia ancora nella sua fase iniziale, ho pensato che servisse tirare un po'
tutti i fili e presentare - in maniera molto superficiale - chi sarà il
nemico di questa terza e ultima parte e quindi fidati appunti alla mano,
mi sono messa a ripercorrere tutta la mitologia che c'è dietro questa
storia e notando, proprio mentre scrivevo, come Kang sia il vero autore di
questa storia. Cosa starò mai dicendo? Beh, leggete e scoprirete.
Ci tengo a precisare che Quantum, Daitya, Routo, Shangri-la, Kwami che
erano umani, ex-Portatori e compagnia varia è frutto della mia mente:
sinceramente non ho la più pallida idea di cosa Thomas Astruc tirerà fuori
dal cilindro, in base a ciò che ho visto nella prima serie questa è stata
la spiegazione che ho dato io.
E direi di lasciarvi alla lettura, ringraziandovi come sempre per leggere
le mie storie (Qua
potrete trovare tute le storie attualmente pubblicate del Quantum
Universe), le commentate, le inserite nelle vostre liste e inserite me in
quella degli autori preferiti.
Grazie tantissimo!!!
Alex sorrise, osservando il variegato
gruppo sistemarsi nella sala di Fu e, voltandosi, iniziò a trafficare con
la Tv, in modo da collegare la sua fidata USB: «Allora, adesso che siamo
tutti riuniti e abbiamo sganciato un po’ di bombe, tipo che Felix è vivo e
che Xiang viene dalla leggendaria Shangri-la…» si fermò, voltandosi di
nuovo verso tutti: «Direi che il tempo della spiegazioni è finalmente
giunto!» esclamò, allargando le braccia e indicando poi la bionda: «Sarah,
smetti di guardare male Xiang.»
«Ti ha rapito.»
«Rafael potrebbe ingelosirsi del nostro rapporto…»
L’americana sorrise dolcemente, osservando il suo amico: «Quale rapporto?
Quello dove ti strangolo?»
«Alex inizia, per favore.» sospirò Rafael, prendendosi il volto fra le
mani: «Per favore. Altrimenti qui facciamo notte.»
«Io spero di trovare una scusa convincente con mia madre…» borbottò
Thomas, incrociando le braccia sul tavolo e poggiandovici il mento sopra:
«Altrimenti sarò un cadavere.»
«Allora, sarà una lunga spiegazione…» iniziò l’americano, indicando i
kwami comodamente seduti sul tavolino: «E tutto inizia dalla vostra terra
di origine.»
«Daitya?» domandò Tikki, guardandosi con gli altri kwami: «Che cosa
intendi…»
«Allora come ben sappiamo, molto tempo prima di quelle che crediamo
fossero le prime civiltà c’erano queste due nazioni, Daitya e Routo.
Giusto? Entrambe erano tutto ciò che rimaneva di un’altra grande civiltà…»
«Il mito di Atlantide.» commentò Rafael, annuendo con la testa: «La grande
civiltà scomparsa perché, con la sua superbia, aveva sfidato il volere
degli dei…» sorrise divertito, massaggiandosi il labbro inferiore con il
pollice: «Se mio padre fosse a conoscenza di ciò, sarebbe già in mezzo
all’oceano a fare immersioni.»
«Grazie al racconto dei nostri amici kwami, sappiamo che Daitya e Routo
combattevano una sorta di guerra fredda, almeno finché qualcosa non ruppe
il tutto…» riprese Alex, schioccando le dita: «Questo punto di svolta, ha
fatto sì che i capi di Daitya decidessero di mettere in atto il rituale
che ha trasformato sette ragazzi in kwami.»
«La colonna di luce di Routo…» mormorò Wayzz, annuendo con la testa:
«Tutto è cambiato da quando ci fu quell’emissione di Quantum da parte di
Routo. Gyrro non seppe mai dirmi cosa pensava che fosse. O forse non ha
voluto dirmelo…»
«Tutti in questa stanza sanno la storia dei Miraculous, no?» riprese Alex,
accomodandosi a sedere accanto al televisore e recuperando il telecomando:
«Daitya, sentendosi minacciata da Routo, decide di effettuare un rituale
con sette volontari – i kwami, qui presenti – ma ciò non fa altro che
portare alla distruzione dell’isola, da cui si salvano solo due persone:
Gyrro, il maestro di Wayzz, e un bambino che verrà chiamato Kang. Gyrro
viaggia e arriva Nêdong. Qui si naturalizza e inizia a vivere in un
piccolo tempio, ove i Miraculous iniziano a essere venerati, poi grazie al
suddetto Kang inizia il viaggio come Primo Gran Guardiano: i Miraculous
iniziano a passare di mano in mano dei diversi Portatori, finché il
maestro Liu non scegli i presenti Fu, Bridgette e Felix come Portatori. E
arriviamo ai fatti di Nanchino e…» Alex inspirò profondamente, alzando un
dito e fermando Willhelmina che aveva aperto bocca: «…di resurrezioni e
cose varie parliamo dopo.»
La donna bofonchiò, incrociando le braccia: «Siamo a Nanchino, giusto?
Perfetto, io vengo posseduta, qualcuno muore e Fu viene scelto come nuovo
Gran Guardiano, passano due secoli e abbiamo la nostra Sophie che combatte
contro Maus, un tedesco ossessionato dal Quantum. Lo segue in Tibet e qui
si fa catturare per non mettere in pericolo la sua famiglia…»
«Passa qualche anno e il signor Gabriel, alla ricerca della moglie, giunge
in Tibet ed entra in possesso del Miraculous della Farfalla, tornando a
Parigi con il desiderio di prendere i due gioielli più potenti. Con questo
piano in mente, indossa la spilla, diventando Papillon e costringendo così
il Maestro Fu a cercare due Portatori, ovvero Adrien e me.» continuò
Marinette, voltandosi verso il biondo al suo fianco e ricevendo un segno
di assenso: «Combattiamo contro i suoi akumatizzati, fino allo scontro
finale e tutto è andato bene, fino all’anno scorso quando Willhelmina è
giunta a Parigi e ciò ha portato a una riunione dei sette gioielli.»
«Dopo la sconfitta di Coeur Noir è arrivato Maus e siamo giunti ad oggi.
Giusto?» finì per tutti Adrien, allargando le braccia e facendo spaziare
lo sguardo su tutti gli altri: «Direi che su questa parte siamo preparati,
non credi?»
«Questa parte la sappiamo tutti, sì.» Alex assentì con il sorriso sulle
labbra: «Ma in questa storia ci sono due punti importanti e, possiamo
dire, avvolti nel mistero: Routo e Kang.» dichiarò l’americano, elencando
con le dita: «Cosa successe a Routo, quando lasciò andare quell’emissione
di Quantum? E perché attese che a Daitya compissero il rituale prima di
attaccare? E Kang…» si fermò, scuotendo il capo: «Kang è la figura più
misteriosa che gira attorno a tutta questa storia.»
«Shangri-la, anche.» commentò Rafael, indicando Xiang: «Anche il perché
Shangri-la sia coinvolta è un punto importante.»
«Giusto.» mormorò Alex, indicando il parigino e annuendo: «Ok, direi di
cominciare dall’inizio, ovvero il Quantum.» esclamò, enfatizzando l’ultima
parola con un movimento delle mani che, completamente aperte, muoveva
nell’aria: «Xiang, prego.»
«Cosa?»
«La parola all’esperto.»
«Ma che…»
«In pratica ti sta dicendo di parlare del Quantum.» s’intromise Felix,
sorridendo: «Direi che è il punto d’inizio di questa storia.»
La ragazza annuì, mordendosi il labbro inferiore e guardando le persone
riunite che attendevano: «Il Quantum è un’energia che attraversa questo
pianeta.» iniziò, socchiudendo gli occhi e cercando di ricordare
insegnamenti persi nel tempo: «Se paragoniamo la Terra a un corpo umano,
il Quantum è come il sangue: un flusso ininterrotto che permea l’intero
globo, suddividendosi in vene e capillari; in alcuni punti, poi, è
possibile che fuoriesca in modo più o meno continuo e, di solito, sono
zone collegate a fenomeni misteriosi…»
«Ma a Daitya ci hanno sempre insegnato che il Quantum era in esaurimento…»
mormorò Nooroo, portandosi una zampina alla bocca: «E ciò che successe,
ciò che ci ha fatto tramutare in kwami l’ha completamente prosciugato.»
«Se il Quantum si prosciugasse, allora sarebbe la fine di ogni forma di
vita su questo pianeta, perché è ciò che ci ha donato la vita.» dichiarò
Xiang, sorridendo al piccolo kwami: «Ciò che è successo alla vostra
nazione ha fatto sì che si chiudesse una delle poche fonti aperte di
Quantum, ovvero punti con un’emissione costante di Quantum. Dopo ciò che
successe a Daitya e Routo ne è rimasta solo un’altra, ed è a Shangri-la.»
«L’ultima fonte di Quantum esistente…» mormorò Gabriel, annuendo con la
testa e capendo le parole che la cinese aveva detto a lui, poco prima:
«Giusto?»
«Esattamente.» assentì la ragazza, intrecciando le mani in grembo: «Dopo
la distruzione delle due isole non esiste altra fonte di Quantum.»
«Riusciremo ad arrivare a capo di tutto ciò?» domandò divertito Adrien,
poggiando la testa contro la spalla di Marinette: «My lady, ho già un mal
di testa pazzesco. E siamo solo all’inizio!»
«Ehi, cucciolo.» bofonchiò Felix, indicando il biondo con un cenno del
capo: «Poche fusa e apri bene le orecchie.»
«Fantastico! Fate entrambi battute a tema felino…» sospirò Marinette,
alzando gli occhi al cielo: «Allora, il Quantum è come il sangue per la
terra, giusto?»
«Sì.» assentì Xiang, annuendo con la testa: «E già sapete che Daitya e
Routo sono un lascito di un’antica civiltà. Ciò che dovete sapere è che
anche Shangri-la è molto simile. Avete mai sentito parlare di Lemuria?»
«Altro ipotetico continente scomparso, collocato nell’Oceano Indiano – o
in quello Pacifico, a seconda dell’autore della teoria –, ma la sua
esistenza è stata smentita dalla scoperta della tettonica a zolle, che
spiegava perché esistevano famiglie di lemuri sia in Madagascar che in
Pakistan.» spiegò Rafael, stanco: «O più o meno. Ringraziate mio padre,
per un bel periodo della sua vita è stato fissato con i continenti
scomparsi…»
«In verità, Lemuria è esistita.» mormorò Xiang, sorridendo: «Semplicemente
è stata collocata nel posto errato: essa non era un continente scomparso,
ma una grande nazione che governava la zona che ora chiamate Tibet e la
sua capitale era Shangri-la.»
«Un’altra zona interessante che apparteneva a Lemuria era la provincia di
Nêdong.» aggiunse Alex, sorridendo: «Nessuno di voi si è mai chiesto come
ha fatto Gyrro a trovare un tempio, con una comunità fiorente quando,
stando alle ricerche che ho fatto, all’epoca era una zona disabitata?
Secondo quello che ho trovato le prime tribù si fermarono in Tibet attorno
al 700 a.C. e…» l’americano si fermò, sorridendo: «Beh, quando Gyrro
arrivò in quella zona doveva essere intorno al 3000 a.C., più o meno.»
«La mia prima Portatrice fu una ragazza egizia di nome Isinofret…» mormorò
Tikki, socchiudendo gli occhi e inspirando profondamente: «Ricordi,
Marinette? La mostra sugli egizi a cui andammo tanto tempo fa?»
«Sì.»
«Considerato che Gyrro è stato il Gran Guardiano più longevo…» commentò
Fu, massaggiandosi il mento: «I conti di Alex tornano più o meno; il Primo
ha scelto due Portatrici della Coccinella, nei suoi quattrocento anni di
vita: una in Egitto e una in Cina.»
«Ma, se a Lemuria non hanno fatto boom come a Daitya e Routo…» iniziò
Lila, prendendo parola: «…perché è scomparso anche questo continente,
regno, quel che era?»
«La fonte di Quantum era a Shangri-la e ne beneficiava principalmente la
città, il resto del regno, lentamente, è sfumato fino a perdersi…» mormorò
Xiang, abbassando lo sguardo: «Quando Gyrro e Kang sono giunti a Nêdong,
poco o nulla era rimasto della mia patria. Solo Shangri-la, poiché
beneficiava dell’emissione continua del Quantum, e quindi è potuta
sopravvivere, sebbene adesso sia morta anch’essa: la chiamano la città
senza tempo, poiché per noi che ci abitiamo esso non scorre. Ma siamo
mortali e lentamente, per malattia o per violenza, i miei concittadini
sono morti.»
«Giusto per sapere…» mormorò Rafael, studiando la ragazza: «Quanti anni
hai?»
«Tre, quattromila anni.» rispose Alex, sorridendo: «Li porta bene, vero?»
«Divinamente.»
«Bene. Ci siamo con il quadro generale? Il Quantum scorre come sangue e
c’erano queste tre fonti: Daitya e Routo da una parte, Shangri-la
dall’altra. Ora noi sappiamo che Shangri-la è attiva, sebbene la città e
la nazione siano morte, quindi torniamo nei punti da cui tutto ha avuto
inizio: Daitya, ma più precisamente Routo.» spiegò Alex, voltandosi e
azionando lo schermo, facendo comparire una piccola mappa: «L’ho disegnata
io, sotto suggerimento dei vostri kwami. Allora, queste sono le due isole:
come potete vedere non erano molto distanti fra loro, considerate le navi
dell’epoca, il tempo di navigazione era di una settimana a viaggio.
Vicinissime, no?»
«Si poteva sputare contro quelli di Routo, guarda.» commentò Plagg,
sbuffando: «Ok. Erano isole, erano vicine. Lo sappiamo.»
«E pensare che ho tutta una sequenza animata. Ok, torniamo al punto
da cui tutto ebbe avuto inizio: l’emissione di Quantum di Routo.» spiegò
Alex, lasciando perdere la tv e voltandosi verso i kwami: «Immagino che
voi, miei piccoli amici colorati, vi siate sempre chiesti cosa fosse
stato.»
«Routo sperimentava molto spesso…» mormorò Wayzz, fissando Alex negli
occhi: «Prima dell’emissione di Quantum c’erano stati anche parecchi
terremoti.»
«Sì, li ricordo!» esclamò Mikko, annuendo vigorosamente con il capo: «E
continuarono anche dopo.»
«Purtroppo non abbiamo nessuno proveniente da Routo…» mormorò Alex,
sospirando: «E tutto ciò che sappiamo lo dobbiamo a Kang.» continuò,
fermandosi e fissando il tavolo, in silenzio.
«Alex, per favore…»
«Tranquilla, Sarah. Non ho voglia di divertirmi tenendovi sulle spine, sto
cercando le parole giuste» dichiarò l’americano, sorridendo: «Allora,
Routo è sempre stato alla ricerca del potere, no? Ma più che il potere,
cercava un modo di veicolare il Quantum ed è ciò che crearono il giorno
dell’emissione: quando ci fu quella…quella…»
«Quella colonna di luce?»
«Esatto. Grazie, Nooroo. Ecco, quando ci fu quella colonna di luce a Routo
crearono un monile che permetteva di veicolare il Quantum e, in questo
modo, usarlo.» Alex si fermò e inspirò profondamente, aprendo e chiudendo
le mani: «I vostri Miraculous sono impregnati di Quantum ed è ciò che vi
permette di trasformarvi ed avere i poteri, giusto? Ciò è dovuto al fatto
che il rituale a cui i sette kwami si sono sottoposti, altri non era che
un’estrapolazione dalla vena di Quantum e l’immissione di questo nei
gioielli, attraverso dei corpi umani…sentite, sinceramente non so il
procedimento esatto che hanno usato e come ciò ha portato a un cambiamento
di loro sette…» Alex indicò i kwami, scuotendo il capo: «Ma posso dire che
i Miraculous sono gioielli fatti di Quantum e quest’energia non si
esaurisce praticamente mai! Guardate da quanto tempo sono stati creati i
gioielli e sì, certo si ricaricano un po’ quando vengono infilati nella
scatola di legno, ma ciò non significa che non possono continuare a
prestare i loro poteri anche senza…Ah, fra l’altro lo scrigno è stato
creato a Nêdong con le tecniche di Shangri-la.»
«Quindi cosa avrebbero creato a Routo? Un ottavo Miraculous?»
«No, Wei. Ciò che venne creato quel giorno a Routo fu un catalizzatore di
Quantum a cui dettero una forma di gioiello…» Alex si fermò, voltandosi
verso Xiang: «Una collana a forma di serpente, giusto?»
«Sì. E’ una collana rigida, che ha la forma di un serpente ed è d’oro.
Credo.»
«Ottimo. Grazie, Xiang.» Alex schioccò le dita, sorridendo: «Praticamente
con questa collana, chi la indossa, riesce a estrapolare l’energia del
Quantum e ad averne il controllo e…beh, praticamente è come un dio in
terra. Può fare qualsiasi cosa con il Quantum.» sorrise, scuotendo il
capo: «Se tutto ciò potesse essere messo a disposizione, in pratica
risolveremo ogni problema del mondo.»
«O ne creeremo altri.» commentò Felix, sorridendo tristemente: «Rendere
accessibile un qualcosa come quello, in un mondo come questo è come dare a
un bambino una pistola e mandarlo al parco giochi…»
«Quindi quel giorno, a Routo, crearono questo catalizzatore.»
dichiarò Plagg, annuendo con la testa: «Ma allora perché non ci
attaccarono subito? Potevano tranquillamente distruggerci e…»
«Magari c’era qualche traditore.» buttò lì Wayzz, interrompendo il
compagno: «Qualcuno che era a conoscenza del nostro sapere e aveva
presagito come si sarebbero comportati i Gran Sacerdoti. Creando un
catalizzatore come quello, il momento migliore per loro sarebbe stato
quello in cui veniva estrapolato il Quantum e inserito dentro di
noi…Pensaci, ci hanno attaccato poco dopo che anche tu sei stato chiamato
ed eri l’ultimo. La vena di Quantum era aperta e loro hanno attaccato in
quel preciso momento.»
«Ha senso.» mormorò il felino, annuendo: «In pratica siamo stati usati e
noi siamo diventati questo per cosa? Se non avessimo fatto quella cosa,
magari tutti questi problemi adesso non ci sarebbero stati e…»
«Routo avrebbe trovato un altro modo.» mormorò Xiang, interrompendo il
kwami: «Kang era certo di ciò.»
«Kang. Questo nome risalta parecchio in questo racconto…» mormorò Sophie,
sorridendo: «Ed era l’altro punto importante, vero Alex?»
«Sì. Kang è un bambino che Gyrro ha salvato dalla distruzione di Daitya e
l’ha portato con sé nel suo pellegrinaggio e…beh, era speciale.»
«In che senso?» domandò Lila, inclinando la testa: «Speciale in cosa?»
«Kang ha avuto il dono della Vista, signorina.» le rispose Felix,
sorridendo: «Fin da quando era piccolo, lui ha visto il futuro dipanarsi
davanti a sé e modificarsi a seconda delle scelte fatte; questo suo dono
l’ha portato ad andarsene da Nêdong e raggiungere Shangri-la, quando era
ancora adolescente e poi ha iniziato a viaggiare, tornando sempre nella
Città senza tempo e ciò gli ha permesso di vivere finora. O almeno fino a
un annetto fa, quando è stato ucciso.»
«Poteva vedere il futuro ed è stato ucciso?»
«Si è lasciato uccidere, in verità.» commentò Felix, incrociando le
braccia e alzando la testa: «Kang ha sempre saputo tutto, aveva visto come
il futuro si sarebbe mosso e, grazie a questo, era riuscito a mettere mano
sul monile di Routo, portandolo a Shangri-la. Sinceramente, non ho la più
pallida idea di come abbia fatto, non me l’ha mai raccontato…»
«Sai molte cose su Kang.» mormorò Fu, osservando il suo ex-compagno e
ricevendo in cambio un sorriso triste.
«Kang è colui che mi ha salvato quel giorno a Nanchino.» spiegò Felix,
inclinando la testa e sorridendo al ricordo: «Nanchino è stata costruita
sopra una vena di Quantum, non ha una fonte ma con il catalizzatore è
possibile reperire l’energia; quel giorno, mentre ti facevo da scudo
contro i nostri nemici, mio caro Genbu, Kang ha usato quell’energia e il
monile di Routo per salvarmi la vita. Voi mi avete visto morire ed io
stesso ho creduto di essere morto, ma in verità quella spada mi ha solo
ferito di striscio.» spiegò, sospirando: «Kang mi ha portato a Shangri-la
e mi ha tenuto lì, in modo da istruirmi per il giorno in cui avrei potuto
essere di nuovo di aiuto.»
«Quindi è così che è andata…» mormorò Fu, annuendo con la testa e
scoccando un’occhiata a Bridgette rimasta in silenzio: «E quello che ha
passato Bridgette?»
«Serviva per portarla qui adesso.» spiegò spiccio Felix, tenendo testa
all’ex-compagno: «E’ brutto ammetterlo, ma non siamo stato altro che
pedine nelle mani di Kang in vista di questo giorno. Lui stesso non era
altro che una pedina per sé stesso: perché lasciarsi uccidere, quando
poteva benissimo evitarlo? Tutto ciò che quell’uomo ha fatto è fare in
modo che i sette Portatori di Miraculous si riunissero qui, assieme a
tutti coloro che potevano aiutarli per fermare la minaccia di Routo una
volta per tutte, anche a costo della sua stessa vita. Se Bridgette non
fosse diventata Coeur Noir, tu avresti lasciato il Miraculous dell’Ape
alla biondina?»
«No. E loro non si sarebbero incontrati perché non ci sarebbe stato
bisogno…» mormorò Fu, annuendo con la testa: «Io stesso sono venuto a
Parigi perché mi sentivo in colpa verso Bridgette e ho pensato che vivere
nella città di cui lei mi aveva parlato potesse servire a calmare quel
sentimento…»
«Fu…»
«Qui poi ho dato il Miraculous del Pavone a Sophie e tutto ciò che è
seguito, non ha fatto altro che portare a Marinette e Adrien come
Portatori della Coccinella e del Gatto Nero…»
«Kang aveva visto tutto.» mormorò Felix, chinando la testa: «Quando ho
lasciato Shangri-la, sapeva che sarei giunto qui a Parigi e, in punto di
morte, ha ordinato a Xiang di venire qua…ci ha riuniti, ci ha mossi
egregiamente in migliaia di anni, affinché mettessimo fine a ciò che Routo
e Daitya avevano iniziato.»