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Autore: X_girl    24/03/2017    1 recensioni
* "Maestro." iniziò "Sono venuta da lei perché volevo aiutare in qualche modo, cosa posso fare?!"
Lo stregone si mostrò contento e rispose:
"Ho affidato a mago Merlino il compito di supervisionare l'allenamento dei nuovi maestri del keyblade: tu e Lea."
"Lea?" chiese la ragazza, quel nome le era completamente nuovo.
"Intende Axel." spiegò Topolino.
"COSA?!" Kairi fece un balzo indietro per la sorpresa. Quell' Axel??
"E' una persona per bene adesso!" assicurò allegramente il re "Ci ha persino aiutato a salvare Sora!"
La ragazza corrucciò la fronte, non del tutto convinta. *
Gli allenamenti di Kairi e Lea si prospettano movimentati, riusciranno i due a superare i problemi passati e a collaborare?
Una piccola fanfiction che spero vi incuriosisca e vi faccia sorridere, essendo Lea il mio personaggio preferito volevo mettere su carta( be si fa per dire ) le mie fantasticherie di come la sua strada per diventare un maestro del keyblade sarebbe incominciata. Tra lui e Kairi è solo friendship ma non si possono porre limiti all'immaginazioe e questo è un paese libero e... o lasciatemi perdere! Spero solo che vi piaccia, buona lettura!
Genere: Azione, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Kairi, Lea, Riku, Saix
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Kingdom Hearts, Kingdom Hearts II
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L'addestramento: tra incendi e problemi vari.


Dopo una lunga scarpinata tra i boschi, scendendo da dirupi scoscesi e saltellando nella foresta, i nostri eroi raggiunsero finalmente il castello.


Facciamo una premessa, quando Kairi aveva sentito la parola castello si era immaginata qualcosa di leggermente diverso. Ad esempio, un luogo incantato con le pareti di marmo bianco e le torri sottili, con i tettucci rossi, come quello della principessa Aurora. Quello era una castello!

Invece si era dimenticata che erano nel medioevo, e che i castelli medievali possono anche essere affascinanti a modo loro, ma non sono molto graziosi.

Sono fortezze, circondati da mura e fossati pieni di brodaglia e bestiacce. Le loro pareti sono fatte da massicci blocchi di pietra scura e umida, e sono pieni di prigioni e sale per la tortura.

Si lasciò sfuggire un sospiro sconsolato.

Aveva sperato in un alloggio migliore.

Il viaggio non era stato facile, e aveva avuto l'impressione di essere seguita tutto il tempo, quindi era esausta.


Seguirono Artù addentrandosi nei corridoi, salirono in una sala illuminata dal fuco.

Doveva essere una sala da pranzo, perchè c'erano due lunghe tavolate con sopra i resti della cena.

Vi erano due uomini all'interno che sembravano aver avuto una discussione. Non aveva sentito bene cosa si erano detti ma non le importava molto, le bastava stare in vicinanza del fuoco che scoppiettava nel camino, Lea invece corrugava la fronte nello sforzo di sentire.

Che ficcanaso.

Appena il piccolo Artù entrò i cani lo salutarono festosamente, saltandogli in braccio e leccandogli il viso.

Merlino si fermò sulla soglia, guardando la scena.

Il bimbo rideva e salutava i cagnoni accarezzandoli.

Sta' zitto!” sbraitò l'uomo più anziano,non si capiva se rivolgendosi ad Artù o a uno dei cani. Aveva capelli e baffi di un rosso stinto che facevano sembrare quelli di Lea flash. Prese le bestie per il collare e le spinse via, poi rivolse uno sguardo arrabbiato al figlio.

Come ti salta in mente andare a zonzo nella foresta! Mi farai venire i capelli bianchi”

Mi scusi signore..” trovava sorprendente come l'amico non ribattesse a quelle accuse ingiuste.

Le scuse non bastano! Farai quattro ore di pulizia, e quattro ore in più in cucina!”


Kairi in quel momento decise che non le piaceva per niente quel grassone. Come poteva parlare così a un bambino talmente educato e mingherlino? E poi che razza di punizione era quella? Quello era sfruttamento minorile, ecco cos'era!

Anche il rosso di fianco a lei sembrava infastidito.

Gli occhi smeraldini di Lea sembravano lanciare fiammate inceneritrici al signore. Aveva un'espressione parecchio spaventosa e Kairi temette che volesse picchiarlo, invece il ragazzo aprì soltanto la bocca per parlare, ma fu fermato da Merlino.

Ora va al lavoro ragazzo, in marcia, in marcia!” gridò il padre battendo le mani.

Il bambino filò giù per una scalinata, non senza rivolgere degli sguardi di scuse ai suoi nuovi amici.


L'omone si voltò verso di loro.

Ci vuole molta organizzazione per mandare avanti una grande casa, e non si è mai abbastanza severi, soprattutto con i ragazzi.”

Sono pienamente d'accordo!” gracchiò Anacleto, comodamente appollaiato sul cappello del mago.

Un momento, e tu chi sei!?” domandò inquisitorio, fissando il gufo, poi però pensò che i gufi non parlano, e se la prese con il vecchietto.

ehm, volevo dire...tu chi sei!?”

Ecco, io sono Merlino.” Il mago non si scompose.”Loro due sono i miei apprendisti Kairi e Lea” e mentre pronunciava i loro nomi gli diede un colpetto in testa con il bastone” e questo è Anacleto, un gufo altamente istruito.”

Anacleto gonfiò il petto tutto orgoglioso, ma l'uomo scoppiò a ridere così il volatile si spompò e gli rivolse uno sguardo di disgusto, allontanandosi immediatamente e appoggiandosi su un trofeo appeso alla parete, la testa di un enorme cervo.

Kairi avrebbe preferito che non l'avesse fatto, perchè così facendo le aveva fatto notare tutti i trofei di caccia appesi alle pareti.

Poveri animali, morti per questi cafoni!

Intanto le risa erano finite.

Questa è buona! Lo so..lo tieni sotto un incantesimo Martino, tu sei un mago vero?” di sicuro si credeva molto intelligente perchè parlò con voce baldanzosa, affondando il ditone nella barba del vecchietto.

Il nome è Merlino” iniziò, estraendo la bacchetta

e effettivamente sono il mago più potente del mondo!” Agitò teatralmente le braccia, facendo sorridere i due ragazzi. Quello stregone non si scomponeva nemmeno di fronte a cotanta maleducazione. Ma l'uomo si fece gioco di lui e scoppiò di nuovo a ridere. E che cavolo non sapeva fare altro??

E va bene, ve lo dimostrerò!” disse calmo Merlino.


Higitus figitus, higitus, fi, vento e neve, venite quiii!


Bastò pronunciare le parole magiche e nella stanza iniziò una bufera di neve che ricoprì l'uomo.

Kairi e Lea non poterono fare a meno di pensare che gli stava proprio bene.

Che diavolo stai facendo!?” chiese questo, battendo i denti per il freddo.

Il mago ridacchiò.

Diciamo che ho improvvisato una bella tormenta!”

Si rivolse al figlio.

Ehi Caio, guarda: una bufera in casa!”

E con ciò?” disse lui, ingurgitando un'altra coscia di chissà quale animale.

Finalmente l'altro sembrò convinto, e chiese a Merlino di fermare l'incantesimo. Lea e Kairi avrebbero preferito lasciarlo diventare un pupazzo di neve extra large, ma purtroppo il mago bloccò la neve.

Io spero però Martino, che tu non ti diletti anche con la magia nera.”

Oh, no,no,no,no,no!” lo tranquillizzò il mago, ignorando il fatto che continuasse a sbagliare il suo nome.”La mia magia ha scopi principalmente educativi!”

Ed è per questo che sono qui, sono venuto per educare Semola!”



Mentre Merlino discuteva con il padre di Artù. Lea si era intrufolato furtivamente su per una scalinata, solo Kairi l'aveva notato e, insospettita, l'aveva pedinato.

Quando furono abbastanza lontani dalla sala uscì allo scoperto.

Dove vai?” lo chiamò la ragazza.

Lea si voltò rilassato, doveva aver fatto qualche rumore perchè sembrava essersi accorto della sua presenza già da un po'.

Bene, bene...vediamo se indovini.” cantilenò.

Non giocare con me!” brontolò Kairi scocciata. “Vuoi solo ficcanasare nel castello.”

Oh, abbiamo una giovane detective qui!” applaudì.

Non prendermi in giro.”

Il rosso alzò le spalle e si voltò.

Andavo a vedere dove è andato lo scricciolo, sai com'è, potrebbe farmi da guida turistica.”

Gli occhi azzurri di lei brillarono.

Sei preoccupato per Artù?”

Il ragazzo tentennò, non era sicuro se rispondere sinceramente e scherzare.

Un pochino, volevo solo vedere come se la passava e se c'era qualcosa da fare, di là è un mortorio!”

Sorrise provocatrice.

Guarda che bravo fratello maggiore abbiamo qua! Sai? Non ti facevo così...paterno.”

Si aspettava che Lea ribattesse con qualche battutina, invece spalancò gli occhi e si voltò dall'altra parte.

Ma che fai, arrossisci?” si avvicinò, sorpresa, che fosse un timidone in realtà?

Ma chi io?Va là! Su, andiamo.”

Eh si, sei tutto rosso...”

E piantala!”



Scesero ancora per qualche minuto, quell'ala del castello era molto fredda e si sentiva il rumore dell'acqua che gocciolava dal soffitto.

Kairi proseguiva stringendosi nella sua tunica, Lea sembrava come al solito, ma ogni tanto si lasciava sfuggire qualche starnuto.

Finalmente giunsero a una porticina di legno oltre la quale suonavano piatti e stoviglie. La cucina!

Prima di entrare la ragazza guardò dietro di se, chiedendosi se sarebbero riusciti a trovare Merlino dopo.

Il rosso socchiuse la porta, sbriciando.

Via libera!”

Entrò rilassato nella sala. Dentro non c'era nessuno a parte Artù, chino su una bacinella più grande di lui tutto preso dal suo lavoro di lava piatti.

Ehi! Ciao scricciolo!”

Il bimbo alzò il capo e sorrise stupito. “Lea! Kairi! Mi dispiace di essere sparito così ...”

La castana gli sorrise e si mise di fronte a una bacinella a fianco del biondo.

Non ti preoccupare! Volevamo vedere come stavi; questa punizione è proprio ingiusta!”

Oh, no, no” assicurò “è solo normale che io aiuti con le faccende, infondo mi hanno accolto qui!”

E così dicendo riprese a strofinare i piatti, lavorando con olio di gomito.

Anche se dici così...ma sei da solo? Non c'è nessuno che ti aiuti?”

Oh, i cuochi hanno già finito il loro turno quindi...”

Mentre parlavano Lea, che non sapeva stare fermo, apriva tutte le mensole e le richiudeva, frugando dappertutto e toccando ogni cosa gli sembrasse interessante.

Oh Artù ma ci sono così tante stoviglie...LEA! Piantala!! Cosa sei, un bambino!?”

Beccato...” il ragazzo alzò le mani, colto sul fatto.

Kairi si schiarì la voce, addolcendo il tono di nuovo.

Dai, lasciati aiutare, tanto dobbiamo aspettare che Merlino finisca di parlare con quel bru...con tuo padre, quindi non abbiamo niente di meglio da fare!”

Ma siete nostri ospiti! Non potrei mai!” protestò.

Sei sicuro?” iniziò Lea sbucandogli silenzioso alle spalle “ Perché conosco un trucco davvero interessante per asciugare i piatti...ma se non ti interessa fa lo stesso, eh!”

Artù sembrò incuriosirsi un poco, così il rosso sorrise.

Appena avete lavato i piatti metteteli qui intorno” disse sornione “ e poi...vedrete...”

Kairi voleva puntualizzare che non era minimamente interessata in qualunque trucchetto Lea avesse architettato, lo faceva solo per Artù; così dopo questa precisazione i due ragazzini iniziarono ad ammucchiare pile di piatti intorno al rosso, impilandoli su degli stracci, in modo da non sporcarli.

Appena ce ne furono abbastanza questo gli disse di fermarsi e di fare qualche passo indietro.

I due lo fissavano pazienti ma questo stava semplicemente lì impalato, pensando intensamente a chissà cosa.

E quindi? Il trucco?”

Un attimo. Devo capire quanto calore metterci, se esagero potrei rompere i piatti.”

Così stette un altro po' in silenzio, prendendosi il suo tempo per concentrarsi, o più probabilmente per creare suspance.

Poi, tutto a un tratto, si piegò su se stesso, contraendo le mani con sforzo.

Alte fiamme avvolsero il ragazzo, ingoiando i piatti e scaldando violentemente la stanza. La luce era abbagliante e il turbine di fuoco era alto fino al soffitto.

Lea!!”

Oh Dio, Signore, aiuto. Lea. Sta. Andando. A. Fuoco. Porcabomba va a fuoco!


Panico.


Presto spegniamo l'incendio!!”

I due ragazzi afferrarono la bacinella piena di acqua e sapone e la sollevarono con fatica.

Al mio tre....TRE!!!” gridò la mora .

Una cascata d'acqua si riversò sul ragazzo e sulle stoviglie, che fortunatamente rimasero impilate le une sulle altre. Si sollevò una grande e densa nube di vapore che rese tutto invisibile per qualche istante, poi pian piano, i contorni della cucina tornarono ad essere visibili.

In mezzo alla stanza vi era Lea, asciutto dato che tutta l'acqua che gli avevano versato addosso era evaporata, ma con i vestiti sbruciacchiati di qua e di la. Si era dimenticato che non erano ignifughi. Aveva una buffa espressione da pesce lesso.

Di fronte a lui invece c'era una bacinella vuota, sorretta da una Kairi indignata e da un Artù stupito e meravigliato.

Seguì qualche secondo di silenzio, durante il quale la ragazza cercò di incanalare tutti i suoi insulti e rimproveri nello sguardo più assassino che potesse creare.

Oooops!”Lea si strofinò imbarazzato il collo.”Ho un po' esagerato.”

Adesso stammi a sentire, piromane de...”

Kairi, guarda!”

La castana si fermò con il pugno a mezz'aria. I piatti erano perfettamente asciutti e non c'era traccia di bagnato sul pavimento. La sala aveva un buon odore di sapone e la temperatura era piacevolmente tiepida anche se umida.

Il biondino sembrava calmo, in modo innaturale insomma, come poteva stare calmo quando erano quasi andati a fuoco!!?

Tu...”

Oh, com'è tardi!” sussultò il ragazzo “Merlino ci starà aspettando da qualche parte nel castello, sarà meglio andarlo a cercare! Dove sarà? Ciao Artù, devo scappare!” e corse come un fulmine su per le scale di prima, inseguito da Kairi.

Fermati brutto piromane!”




Rincorrendosi per tutto il castello, il loro inseguimento finì solo quando Kairi lanciò una scarpa in testa a Lea. Questo sancì una tregua che permise ai due di riprendere fiato.

Stremati dal sali scendi per gli scalini del castello, chiesero a una guardia dove fossero gli alloggi di Merlino, e loro gli indicarono la torre di nord ovest. I due vi si diressero, lasciandosi alle spalle un soldato, stupito dai vestiti bruciati del ragazzo e ridacchiante, anche se ne ignoravano il motivo.

Una volta arrivati capirono immediatamente: la torre era traballante e cadeva letteralmente a pezzi.

I muri erano semidistrutti e incrinati, il soffitto marcio e pieno di ragnatele.


Miglior stanza del palazzo, camera degli ospiti...degli ospiti indesiderabili! Oh ma se pensa di liberarsi di me così...non gliela darò vinta!”Merlino era intento a piazzare brontolando catinelle e cocci per impedire che la loro camera si allagasse: nel frattempo era scoppiato un forte temporale.

Appena li vide il mago sussultò.

Perdirindina, che v'è successo!??”

Abbiamo...uhm, avuto un incidente in cucina...” spiegò Lea mentre gli veniva passata un'altra tunica.

Grazie.”

Non è niente, niente...sù non state lì impalati, aiutatemi!!”

I due si affrettarono a dare una mano all'anziano, sistemando vari panni sul terreno creando dei giacigli per la notte e coprendo i buchi nelle pareti con delle spesse coperte. Forse non avrebbero impedito all'umidità di entrare, ma almeno avrebbero bloccato il vento.

Si sentì un crescente scalpitare di zoccoli sul terreno.

Da una voragine rimasta aperta Merlino scorse un cavallo fermarsi dinnanzi al portone del castello.

Il cavaliere suonò la tromba.


CHI VA LA?” urlò la sentinella.

SONO SER FILADE, SER FILADE!! PORTO NOTIZIE DA LONDRA, NOTIZIE SENZAZIONALI!!” gridò il messaggero di rimando.


Il ponte levatoio si abbassò con cigolii e tintinnii di catene e l'uomo superò il fossato in tutta fretta.



Notizie senzazionali, eh? Non posso aspettare di leggerle sul Times! La prossima edizione uscirà tra...tra...uhm, dodici secoli!” ponderò Merlino.

Kairi fece il conto e capì di trovarsi nell'ottocento dopo cristo, Alto Medioevo, fantastico...

Anacleto ti dispiacerebbe fare un voletto laggiù?”

Fossi matto!” balbettò il pennuto.

Anacleto era un brontolone, ma la ragazza lo capiva: nemmeno lei sarebbe uscita fuori per un voletto al suo posto.

Ci potrei andare io.” propose.

Merlino le rivolse uno sguardo allegro.

Oh, davvero lo faresti? Bene, bene, questo è fantastico...ma porta Lea con te, non mi piace l'idea di lasciarti sola nel castello.”

Kairi fece una smorfia.

Non c'è bisogno...”

No, no va bene, sembra interessante.”

E ma allora! Perchè non li incollavano direttamente l'uno all'altro?!



I due si affrettarono per i corridoi del palazzo, raggiunsero sfiatati la sala da cena, dove Filade, accolto calorosamente dal padre di Artù, si era appena tolto il mantello e i guanti.

Grandi notizie Ettore, grandi notizie!”

Nella sala vi era anche il biondino, intento tirare a lustro i tavoli.

Il messaggero si accomodò e proclamò soddisfatto:

Ci sarà un torneo il giorno di capodanno!”

L'omone si lanciò in un versaccio di noia.

Ah, ma non è una novità dannazione!Lo fanno sempre.” e agguantò un calice di vino rosso.

Si ma, Ettore, Ettore, non hai sentito la parte più interessante!” gli vibrarono i baffi.

Il vincitore...salirà al trono!”

SPUAAAARGH!”

Il povero Filade si fece una bella doccia di sputi con sapone al vino.

Vuoi dire che sarà re...di tutta l'Inghilterra??”

Di tutta l'Inghilterra!” alzò solennemente il calice.

Il padre si esaltò, quasi balzando addosso al figlio.

Caio! Hai sentito??!”

Lo spilungone ridacchiò.”Un discreto premiuzzo direi!”

Già! E tu puoi vincerlo, se ti metti di punto buono ad allenarti! Ti faremo investire cavaliere a Natale e poi via a Londra! Cosa ne dici!?”

Io dico che se l'Inghilterra avrà un re come quello questi tempi bui diventeranno tempi ciechi!

Erano davvero in tutt'altra epoca: scegliere il re in base a un torneo!Che stupidaggine!”

Caio sembrava essere d'accordo e Ettore, sbraitando per l'euforia, e forse anche per il vino, festeggiò la decisione.

I due apprendisti stavano per tornare in camera, quando l'omone rivolse la sua attenzione ad Artù.

Semola...ti piacerebbe andare a Londra?”

Il bambino si voltò, per quanto l'alta pila di pentole che trasportava gli concedesse, il volto illuminato.

Oh, ser Ettore! Dite davvero?”

Se farai bene il tuo dovere potrai fare da scudiero a Caio!”

Oh signore! Lo farò! Lo far...!”

Per l'emozione fece cadere tutte le ferraglie, cadendoci in mezzo con un gran rumore.

Gli uomini scoppiarono a ridere, senza muovere un dito per aiutarlo né chiedendosi se il ragazzo si era fatto male.

Caio non sembrava molto contento del suo scudiero, ma Ettore e Filade stavano già alzando i calici, brindando all'imminente torneo, ignari del fatto che Lea e Kairi avevano udito ogni cosa ed erano già sulla loro strada verso Merlino.




Il mattino dopo Kairi avrebbe voluto parlare con Artù del torneo ma era difficile per loro incontrarsi la mattina.

Il bambino si alzava all'alba per aiutare in cucina, poi partecipava agli allenamenti di quel gradasso di Caio, lei e Lea invece appena svegli si mettevano sui libri di incantesimi e con penna e calamaio scrivevano gli appunti che Merlino dettava loro. A metà mattina poi si passava alla pratica e prima di pranzo i due ragazzi evocavano il keyblade una decina di volte, per diventare più rapidi.

La castana doveva ammettere che Lea era più bravo di lei nella pratica. Lui era già abituato a usare la magia del fuoco e aveva più esperienza. Lei era decisamente più coerente nello studio però e approfondiva ogni argomento metodicamente. Le piacevano particolarmente le magie curative e la botanica.

Il rosso la punzecchiava durante gli allenamenti ma Kairi imparò presto ad ignorarlo, se si fosse arrabbiata avrebbe fatto soltanto il suo gioco. Poi iniziava a capire che quello era il suo modo di rompere il ghiaccio e di essere amichevole. Tra una frecciatina e l'altra ogni tanto le dava anche qualche consiglio.

Merlino dopo avergli dato gli imput di solito la mattina se la dormiva. Era pur sempre un anziano!

Quel giorno però il suo riposo fu interrotto dal traballare della torre.

Aiuto! Un terremoto!” gridò Kairi.

Lea invece stava sfogliando svogliatamente un tomo ed era tutto tranquillo.

Relax! E' solo Caio: la sua testa dura deve aver fatto proprio un bel volo questa volta!”

Gli allenamenti dello stangone a differenza dei loro, non stavano dando molti risultati...

Bà, un fantoccio che cerca di buttarne giù un altro! Ma quale nobile arte!” esclamò il mago con sdegno.

E Semola ne va pazzo, come tutti gli altri!”

Per forza! Quel ragazzo è uno spiritaccio!” guardò con affetto verso il biondino, intento a sistemare i manichini, raccogliere le lance, lucidare le selle...

Mette tutto se stesso in ogni cosa che fa! E questa è una dote importante, ha solo bisogno di una spinta nella giusta direzione! E ho intenzione di barare caro mio, di usare la magia fino all'ultimo trucco, se necessario!”


Quel pomeriggio erano liberi e Lea aveva deciso di allenarsi con il keyblade. Non era abituato a maneggiare una spada e aveva bisogno di prenderci la mano.

Mentre gli altri riposavano dopo il pasto, esplorò le terre intorno al castello. Aveva trovato uno spiazzo appartato, una specie di radura al limitare del bosco, perfetto per fare pratica.

Evocando l'arma, iniziò a menare fendenti e a immaginare le varie situazioni in cui avrebbe potuto trovarsi in combattimento, pensando ai movimenti di Sora, Riku e Roxas.

Il pensiero dell'amico lo fece sentire strano. Brandire il keyblade lo faceva sentire in qualche modo più vicino a lui, ma era ancora doloroso ricordare.


Allora eri qui!”

Il rosso inciampò nella tunica. Avrebbe dovuto toglierla per allenarsi.

Si alzò dolorante, massaggiandosi il naso.

Dalle felci emerse Kairi, ridacchiando.”Quella era una bella caduta.”

Nell'ombra gli era sembrato di vedere Xion.

Il potere della suggestione è terrificante.

Lea sospirò. Si distese sull'erba ispida e mise le mani a mo' di cuscino mentre il keyblade si dissolveva in tante scintille; la ragazza si avvicinò lentamente.

Come hai fatto a trovarmi?”

Gli sorrise.

Me l'hanno detto gli alberi.”

Alzò un sopracciglio.

Dico sul serio! Era in uno dei libri di incantesimi, Merlino dice che sono molto portata...”

Il rosso ghignò. Attento Sora: la tua ragazza ti sta superando!

Se vuoi ti insegno.”

Naaaa, non è proprio il mio stile.”

Si stava comportando in modo stranamente gentile o sembrava a lui?

Allora... sono simpatici gli alberi?”

Kairi sbuffò, ma sembrava divertita.

Oh, si! Abbiamo parlato di...uhm, di varie cose.” Si sedette accanto a lui.

Per esempio?”

Lo guardò con uno sguardo cristallino, ma il suo volto era corrucciato.

Gli alberi dicono che sei triste.”


Oh.”

Che bello avere un cuore. Che bello sentirlo scaldarsi e soffrire insieme in un connubio di emozione. Quanto era difficile fingere provando ciò.

Non sapeva trovare una risposta per un'affermazione del genere.

Non vorrei mettere in discussione i tuoi amici alberi...ma credo che abbiano preso un granchio.”

Fece un enorme sorriso, da orecchio a orecchio “Visto?”

Kairi stava in silenzio e continuava a fissarlo.

Stai mentendo.”

Non era una domanda.


La cosa migliore da fare era mentire, dandole un diversivo e sperando che abboccasse all'amo;

manovra d'emergenza: si da il via alla recita!

Ok, ok...Hai vinto! Ma non sono triste! E' solo che...sai com'è : prima l'organizzazione XIII, i nessuno, il keyblade... è difficile stare dietro a tutto questo in una volta.”

Realizzò che lo pensava veramente nel momento in cui le parole uscirono dalla sua bocca. Non aveva avuto molto tempo per pensare a tutto quello che era successo e sfogarsi lo fece sentire vergognosamente bene e allo stesso tempo vulnerabile. Peccato che non potesse acchiappare al volo le sue affermazioni e rinfilarsele in bocca!

Finalmente Kairi lo liberò dai suoi occhi, che iniziarono a vagare per la foresta.

Ancora una volta mi sorprende pensare a quanto siamo simili. Anche io ho tante cose per la testa.”

Vuoi condividere?”

Lo guardò confusa e lui scrollò le spalle.

Ci raccontiamo cose, confidiamo i segreti, queste robe qui...da amici. Lo so che probabilmente non mi consideri tuo amico ma possiamo fare finta se ti va.”

Dato che non rispondeva Lea tornò a guardare le nuvole.

Non è giusto però! Io ti ho detto tutto!


Penso a Sora e Riku.” la sua voce era una crepa nel silenzio “Ho paura di essere solo un peso per loro, di essere lasciata indietro e perdere di nuovo i miei amici.”

Oh si. Quella non è una bella sensazione.

Kairi si strinse le gambe al petto cercando conforto.

E' stupido, vero?”

Sorrise senza smettere di guardare il cielo.

Se lo è, allora io sono il re di tutti gli stupidi!”

La sua risposta la fece ridere e allentò un po' la tensione. C'era una bella atmosfera tra loro.

Sei diverso da come ti immaginavo.”

Si mise a sedere, incuriosito.

Perchè? Come mi immaginavi?”

Bho...non lo so nemmeno io...Non così! Ma adesso che ti conosco un po' meglio, penso che potremmo essere amici.”


Davvero? Forte.”

Lea, stai arrossendo?”

Fece finta di non sentire la domanda. Lo aveva colto alla sprovvista.

Grazie per avermi ascoltato Lea, sei dolce.”

Perché devi dire le sue stesse frasi?

Sei dolce...ma non sei sincero. Gli alberi mi hanno detto che nascondi qualcos'altro!”

E che cavolo, alberi! Farsi i fatti propri no?? E sono pure pettegoli!!

Chi può dirlo...oh! Guarda che ore sono: è quasi ora di cena! Meglio andare prima che Merlino ci dia per dispersi!”

Si alzò e iniziò a camminare velocemente verso il castello.

Lea! LEA!! Non vale! Io ti ho confidato i miei pensieri! Guarda che non puoi scappare così!! LEA!”




Angolino dell'autrice


Salve a tutti! Io sono x-girl e questa è la mia prima ff di kingdom hearts.

Sono un po' imbranata quindi troverete molti ( purtroppo ) errori di battitura probabilmente.

Rileggo anche ciò che scrivo ma mi accorgo degli errori solo dopo aver caricato i capitoli su EFP.

Ahahah...l'ironia della vita suppongo.

In questo capitolo Kairi e Lea iniziano a pensare ad una possibile amicizia, ma non pensate che da qui sia tutta discesa ( e se no che divertimento c'è ) come in tutte le relazioni avranno alti e bassi.

Lea/Axel è il mio personaggio preferito mentre Kairi è una ragazza che stimo (credo, voglio dire, ha fegato) e penso che se diventassero amici ( e lo faranno ) sembrerebbero un po' fratello e sorella.

Non so nel videogame (perchè vivo di cutscene su internet e del fumetto) ma nel manga sembrava che lei e Axel/Lea si rispettassero reciprocamente e ci fosse una sorta di intesa tra di loro, quindi bho. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Ah già! Ho intenzione di aggiungere un po' più d'azione dal prossimo capitolo...vecchie conoscenze in arrivo!

Spero di riuscire ad aggiornare con continuità, alla prossima!


   
 
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