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Autore: Robigna88    25/03/2017    1 recensioni
CROSSOVER TRA The Originals/The Vampire Diaries/Supernatural/Constantine
Terza parte della serie The Family Business, sequel di The Family Business - The coven
Sono passati tre mesi da quando Allison ha preso il comando della Strige, affiancata da Tristan che sembra esserle fedele in tutto e per tutto. Il suo cambiamento e le sue scelte hanno colto alla sprovvista la famiglia Originale che di lei si fidava ciecamente e che ora la considera una nemica. Il più toccato da tutta questa storia sembra essere Elijah che di Allison è innamorato, ricambiato, e che si sente responsabile per il profondo mutamento della bella cacciatrice.
Quanto della vecchia Allison è rimasto dentro la nuova? Basteranno l'amore di Elijah, l'amicizia dei Winchester e di Constatine, dei Salvatore, di Castiel e di chi le vuole bene, a riportare ogni cosa al proprio posto?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The family Business'
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NDA: Penultimo capitolo della storia. Sarah98 ti prego perdonami... Buona lettura, Roby.

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33.

 

 

 

 

 

“Non ci starai davvero pensando vero?” Elijah fece un grosso respiro mentre Allison si metteva a sedere sul divano della stanza in cui la Strige li aveva fatti accomodare in attesa che lei prendesse una decisione. Capiva perché fosse così perplesso, perché le stesse chiedendo se davvero ci stava pensando.

Se lo stava domandando anche a lei a dire il vero. Voleva davvero tornare a capo della Strige? L’unica volta in cui aveva preso il comando le era quasi costato la sua relazione con Elijah, l’uomo che ora era sua marito. Sposati da meno di dodici ore e già devo preoccuparmi di altri uomini le aveva detto lui a colazione. A lei ora veniva da dire sposati da meno di ventiquattro ore e stiamo già per litigare, per la Strige poi…

“Se lo stessi facendo sarebbe un grosso problema per te?” gli domandò cercando il suo sguardo. “Sii onesto, ti prego.”

L’Originale elegante fece un grosso respiro. “È già successo Allison. Hai preso il comando e io e te siamo… siamo andati a rotoli.”

“Ma siamo ancora qui El” Allison si alzò e lo raggiunse per prendergli le mani. “E siamo più uniti che mai. Ascolta…” fece un grosso respiro. “Non prenderò questa decisione a cuor leggero anche perché non capisco cosa stia succedendo. Voglio dire perché io? Perché ora?”

Elijah fece vagare lo sguardo prima di posarlo su di lei. “Ma vuoi pensarci non è vero?”

“Mi piacerebbe pensarci sì e mi piacerebbe confrontarmi con te e con il resto della famiglia. Con Klaus ed Hayley, soprattutto con loro visto che ora che la discendenza di Klaus non è più collegata a lui migliaia di nemici arriveranno da ogni dove. Voglio che Hope sia al sicuro e al comando della Strige potrei assicurarmi che tutti lo siamo.”

L’Originale la guardò per un lungo istante. Era diverso ora e lo sapeva ma non riusciva a togliersi dalla testa il momento in cui, un anno prima, lei si era tolta l’anello e lui aveva creduto che fosse per sempre.

 

 

Allison arrivò alla tenuta giusto in tempo per vedere Elijah distruggere un paio di sedie che lanciò contro il muro senza esitazione. Freya stava scendendo giù per le scale in fretta per raggiungere il suo solitamente calmo fratello che ora sembrava furioso.

“Che succede?” chiese ad Allison.

Lei sospirò avvicinandosi di qualche passo ad Elijah. “Elijah, non ha preso molto bene una notizia dell’ultima ora.”

“Non hai idea di che cosa hai fatto!”

“So esattamente cosa ho fatto” gli disse lei. “E ho scelto di farlo di mia volontà.”

“No” mormorò lui scuotendo il capo, prendendole delicatamente il viso tra le mani. “Tu non sei così, non sei questa.”

“Lo sono adesso Elijah” lei si liberò dalla presa. “Ascolta, non sono qui per giustificarmi con te, sono qui per chiederti di rispettare la mia decisione. Sono qui per chiederti di accettare questa nuova… situazione.”

“Era questo che intendevi quando te ne sei andata? Quando mi hai detto che al tuo ritorno tutto sarebbe cambiato, era a questo che ti riferivi? Tu, la donna che amo, che si allea con le persone che vogliono rinchiudere me e la mia famiglia chissà dove usando un magico amuleto? Con le persone che ci minacciano da mesi? Che minacciano te…”

“Non mi sono alleata con loro, Elijah. Ho preso il comando perché voglio provare a risolvere le cose, a…”

“Questo non risolve assolutamente nulla!” urlò lui interrompendola. “Questo cambia tutto e non in meglio, per nessuno di noi.”

“Perché non puoi semplicemente fidarti di me?” stavolta fu il turno di Allison di urlare.

“Perché non sai quello che stai facendo. Hai salvato quel folle di Tristan. Lo stesso Tristan che ha strappato il cuore a Jackson, lo stesso Tristan che è venuto a minacciare me e la mia famiglia dentro la mia casa! Perché l’hai fatto? Sei innamorata di lui per caso?”

Allison scosse il capo, poi rise nervosamente. “Non posso credere che tu mi stia chiedendo una cosa del genere” gli disse. “Ma lascerò correre perché sei arrabbiato e si dicono cose stupide quando si è arrabbiati. Non proverò neppure a spiegarti perché ho fatto quello che ho fatto, perché dubito che capiresti. Quello che voglio sapere è se puoi o meno accettare il mio cambiamento. Se puoi provare a fidarti di me in tutto questo.”

Lui scosse il capo. “Come posso farlo? Se stai con la Strige stai contro la mia famiglia.”

La donna abbassò per un attimo lo sguardo, si tolse l’anello e lo poggiò sul tavolino che era rimasto, miracolosamente, intatto.

“Tutto quello che volevo era far parte di quel sempre e per sempre che ti sta tanto a cuore. Ci ho provato ma evidentemente non c’è posto per me, neppure adesso, neppure dopo tutto quello che abbiamo passato” gli sussurrò. “Ti auguro di essere felice, te lo auguro con tutto il cuore.”

Elijah serrò le mascelle, sentiva una rabbia grandissima dentro. Ma più che altro sentiva un grande senso di vuoto.

 

 

Chiudendo gli occhi la baciò tenendole il viso tra le mani. “Non voglio litigare per questo” le disse guardandola negli occhi. “Hai ragione, dobbiamo parlare con il resto della famiglia.”

Lei sorrise, poi sospirò quando il suo cellulare prese a squillare. “È Mary, mi chiede se posso andare da lei, dice che è urgente ma non grave.”

“Pensi di potertela cavare da sola? Mary non mi trova molto simpatico.”

Allison rise. “Sì, penso di potercela fare. Tu vai alla tenuta, io ti raggiungo appena finisco.

Lui annuì, le diede un altro bacio e se ne andò.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

“Questa davvero non me la aspettavo.” Freya bevve un sorso dal suo bicchiere poi ridacchiò sorpresa. “Chi l’avrebbe mai detto che una congregazione di vampiri avrebbe scelto una cacciatrice come leader un giorno… anche se devo ammettere che non sono sorpresa che tra tutte le donne si tratti proprio di Allison.”

Elijah annuì impercettibilmente, lo sguardo perso al di là della finestra, nella sera di New Orleans. Neppure lui era sorpreso ma tutta quella storia gli creava qualche problema e avrebbe mentito se avesse detto il contrario. Aveva il sospetto che  fosse tutto un meschino piano di Tristan per tenerla vicino. In fondo avrebbe avuto senso; tutti sapevano quanto fosse ossessionato da lei.

Senza accorgersene si ritrovò a giocare con la sua fede nuziale attirando l’attenzione di Klaus che lo fissò perplesso. “Bell’anello” gli disse. “È nuovo per caso?”

Il maggiore dei Mikaelson guardò suo fratello, poi la fede per un istante. “Giusto, Freya qui è l’unica a sapere.”

“Sapere cosa?” domandò Kol bevendo del bourbon.

L’Ibrido sorrise. “Da quel che vedo nostro fratello indossa una fede nuziale al dito, immagino che la nostra bella cacciatrice ne abbia una uguale al suo di dito. Congratulazioni fratello, dovremmo festeggiare.”

“Magari in un altro momento Niklaus” Elijah accennò un sorriso. “Ma grazie.”

Fu in quel momento che Jackson entrò nella stanza e si guardò intorno perplesso, sotto gli sguardi ancora più perplessi dei presenti.

“Jack?” domandò Hayley arrivandogli alle spalle con Hope appena svegliatasi. “Che ci fai qui?”

Lui si schiarì la voce cercando di non guardare la donna. “Allison mi ha inviato un messaggio, mi ha chiesto di venire.”

Elijah guardò Klaus, si alzò e raggiunse il lupo. “È strano, soprattutto considerando che lei è andata nel Bayou perché tua nonna le ha chiesto di raggiungerla.”

“Mia nonna è fuori città e ci resterà per un’altra settimana almeno” spiegò Jackson. “Che sta succedendo?”

“Credo sia il caso di scoprirlo.” il maggiore dei Mikaelson uscì di casa seguito da Jackson e Klaus.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

“Mary!” Allison la chiamò a gran voce entrando dentro casa. “Sei qui?”

Le risposero, ma non fu la donna a farlo. “Mary non è in casa!”

“Tristan?” la cacciatrice lo guardò. “Che ci fai qui? Dov’è Mary?”

L’altro si strinse nelle spalle. “Non ne ho idea a dire il vero ma sapevo che se ti avessi telefonato non saresti venuta quindi mi sono spacciato per qualcun altro.”

La donna si guardò intorno. “Come hai fatto ad entrare?”

“Ho chiesto ad una delle streghe della Strige di aiutarmi con quella storia dell’invito e l’ha fatto. Vedi, a dispetto di quello che tu credi ci sono ancora  soldati leali all’interno della mia organizzazione ed è da loro che ricomincerò una volta che avrò fatto ciò che devo.”

“Tristan, che sta succedendo?”

Lord du Martel rise. “Dimmelo tu. Non eri tu quella che un’ora fa circa confabulava con il mio braccio destro per diventare il leader della mia organizzazione?” fece qualche passo avanti ed Allison indietreggiò fino a che le fu possibile. Finì con le spalle al muro. “Ti hanno vista arrivare mano nella mano con… tuo marito giusto?”

Allison fece un grosso respiro e chiuse gli occhi per un attimo. “L’hai saputo.”

“Sì l’ho saputo. Dall’uomo che ti ho assegnato per la tua sicurezza.

“Mi dispiace, non volevo che lo sapessi così. Volevo essere io a dirtelo.”

“E credi che avrebbe fatto meno male?” urlò il vampiro per poi riprendere il controllo. “Ho fatto qualunque cosa per te. Ho ucciso mia sorella per te. Ti ho amata con tutto me stesso e tu hai comunque sposato Elijah Mikaelson. Voglio sapere perché.”

“Perchè lo amo.”

Tristan rise abbassando lo sguardo ma rimanendo fermo lì dove poteva bloccarle il passaggio. “Ah l’amore. La più grande tra le debolezze” con un gesto rapido e un repentino cambio di espressione la afferrò per il collo e la tenne ferma. “Non volevo arrivare a questo, ma non mi hai dato altra scelta.”

“Vuoi uccidermi Tristan?” la donna cercò di non agitarsi troppo, la presa intorno al suo collo era fitta, un movimento sbagliato e sarebbe finita. “Coraggio, fallo.”

“Io volevo solo che tu mi amassi.”

Allison provò a respirare a fondo. “Non puoi scegliere chi amare Tristan. Se si  potesse sono piuttosto certa che tu non ameresti me.”

“Sì invece” lui mollò la presa del collo e le accarezzò il viso. “Ti amerei sempre e comunque. Ma sono certo che tu sceglieresti Elijah sempre e comunque” gli occhi gli si riempirono di lacrime. “Non mi importa della Strige né del loro tradimento, voglio solo… te.”

“E puoi avermi, come amica. E niente di più. E se non ti sta bene allora” la cacciatrice gli prese la mano e se la rimise intorno al collo. “Uccidimi pure Tristan, perché se per vivere devo smettere di amare Elijah allora preferisco morire.”

Il vampiro la guardò per qualche secondo. “Mi dispiace” le disse lasciando cadere qualche lacrima. “E ti amo. Ma se non posso averti allora nessuno ti avrà.”

“Hey!” urlò Jackson dalla soglia della porta, gli occhi dorati del lupo. “Non ricordo di averti invitato in casa mia. Lasciala andare e vattene.”

“Sparisci lupo” gli disse Tristan, “prima che ti uccida… di nuovo.”

“Ho detto di lasciarla andare.”

Tristan si spostò poco, senza mollare la presa su Allison diede le spalle all’uscita che dava sul fiume. “Vattene, o muori.” Disse a Jackson pochi secondi prima che  il suo corpo si irrigidisse mentre la mano di Elijah gli entrava dentro il petto. Allison fu libera di muoversi e allontanandosi lo guardò.

“Avresti dovuto ascoltarlo e soprattutto non avresti mai e poi mai dovuto alzare le tue luride mani su di lei” disse Elijah tenendo il suo primo vampiro fermo con l’altra mano. “Ti ricordi quando qualche tempo fa abbiamo giocato a scacchi? Eri così tronfio, così pieno di te mentre blateravi di cose che non ti riguardavano. E che ancora ora non ti riguardano” uno sguardo ad Allison che annuì impercettibilmente. “Scacco matto Tristan.” Estrasse la mano ed Allison chiuse gli occhi per non guardare mentre il corpo di Tristan cadeva a terra privo di vita, il suo cuore stretto tra le dita di Elijah. L’Originale lo lasciò cadere accanto al cadavere e si ripulì avvicinandosi ad Allison. “Stai bene?” le domandò.

Lei lo abbracciò forte, sulla soglia della porta che dava sul fiume vide Klaus che li guardava con un sorriso accennato. “Ti amo” sussurrò.

Elijah le baciò il capo. “Anche io ti amo. Andiamo a casa.”

Allison però indietreggiò e si portò una mano al viso scoprendo che il naso le sanguinava. “Io non…” un urlo mentre si portava le mani alla testa cercando di fermare il dolore più forte che avesse mai provato.

“Allison” le disse Elijah prendendola tra le braccia. “Hey, guardami.”

Lei ci provò, poi chiuse gli occhi e il dolore svanì.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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