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Autore: Demon dark    25/03/2017    0 recensioni
Da sempre ho sognato di vedere le stelle e viaggiare nello spazio.
Non sognato di diventare un supereroe per la città, chi volevo combattere minacce alieni e organizzazioni militari?.
Peccato che tutto non e un sogno, ma la mia vita incasinata. Sono Eleonora Galaxy alias Zero, il Eroe di Los Diablo, Host di tecnologia aliena autonoma, capitano di una navicella interstellare e pilota di robot giganti. Questa e la mia storia.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov Narratore

Memoria One: Scoperta ?

Stato: S.U.A.
Città: Los Diablo
Luogo: Villa Galaxy (biblioteca)
Data: 21/6/2051
Ore: 20:00

La biblioteca occupava due camera al piano terra della villa.
Tutti i muri erano coperti da scaffali, pieni zeppi di libri. 

La biblioteca aveva un caminetto, con il fuoco accesso, accanto al caminetto, seduta su una poltrona in una coperta, c'era una piccola ragazza.

La ragazza aveva grandi occhi blu e dei occhiali con grandi lenti. Capelli biondi tenuti in due codini, pelle chiara, sicuramente non usciva molto, sembrava magra e malaticcia.

Eleonora Galaxy si alzò in piedi, era piccola per la sua età, malapena toccava 138 cm.

Eleonora andava in un angolo della biblioteca, cercando qualcosa da leggere. La sua attenzione si spostò da Sherlock Holmes ha un libro vecchio, con niente di straordinario.

Solo un grosso libro, con una copertina vecchia usurata.

Nessuno avrebbe scelto questo libro tra tutti, ma aveva qualcosa che stava attirando Eleonora.

Una specie di forza. Magari il suo subconscio o il destino, ma qualcosa voleva, che lei legga questo libro.

' Sembra una specie di diario' penso Eleonora, sfogliando il libro.

Il vecchio diario era ricoperto di polvere e odorava di vecchia carta.

Il libro era pieno di strani schemi, raffigurando strane creature o robot.

Centinai di pagine piene di codici, note, mappe, progetti tecnologici avanzati, moltissime parole sono sbiadite, altre incomprensibili.

Minuti, forse ore erano passate, però Eleonora continuava ad leggere, cosa poteva dal diario.

Fino quando, trovo qualcosa di molto interessante, il progetto della Villa Galaxy.

Si vedeva chiaramente, che c'era una sorta di complesso sotterraneo, la entrata dovrebbe esserci davanti a lei, precisamente dietro lo scaffale.

" Il nonno aveva certamente buon potenziale per essere uno scrittore scifi. Alieni, robot, complotti, stanze segrete. Un ottimo libro, per un ossessionato di marziani, ma se fosse vero?." Eleonora chiese, ha se stessa,  intrigata sulla possibile verità del libro, bè la possibilità realistica.

Una cosa era certamente vera, Eleonora era diventata estremamente curiosa, forse le dicerie del suo nonno matto erano vere.

Eleonora poteva ricordare molto bene, le voci e le dicerie sul suo parente.

Il vecchio William si rinchiuse per anni nella sua casa, quasi mai uscendo. Riceveva sempre misteriose lettere e pacchetti proveniente da tutto il globo. 

Si parlava, che costruiva o nascondeva qualcosa di grosso.

Molte persone avevano elaborato diverse teoria ridicole.

La più popolare era un vecchio squilibrato, fissato con gli alieni. Creduta da mezza città.

Altre erano cose come, che erano un agente dormiente, per il U.R.S.S.

Forse era in condotta con il governo e la facciata del squilibrato era una copertura.

La teoria più ridicola di tutte era che, William aveva in qualche modo era entrato in contatto con alieni, e gli stava aiutando ha riparare la loro navicella.

" Non mi costa niente provarci, nei film esiste sempre un falso libro, che attività una porta segreta, di solito il libro più grande e il più polveroso… Ancora parlo da sola " Eleonora si colpi la fronte. Ricordandosi di smettere la brutta abitudine di parlare da sola.

Eleonora si rimbocco le maniche, è incomincia ad provare qualsiasi libro della biblioteca.

Dal alto verso il basso, da sinistra a destra, svuotò scaffale per scaffale, infine Eleonora prese il ultimo libro in basso a destra. 

' Se scopro che questo libro e quello giusto, romperò la bara del nonno e lo strangolo.'

Eleonora tiro il libro, un secondo dopo si attivo un meccanismo,
la libreria si era abbassato nel pavimento, al suo posto c'era un  ascensore, con le sue porte aperte.

' doveva essere proprio il ultimo libro, se avessi incominciato da destra, avrei spesso pochi minuti, No, Ore!.' grido Eleonora nella sua testa, con un grande cipiglio.

" Aspetta un secondo?, veramente esiste un passaggio segreto in questa casa ?!." Grido Eleonora, con grande shock. 

Le voci di solito sono solo voci, non camere segrete.

Il Shock di Eleonora si trasformò presto un mix di eccitazione e nervosismo." Una voce sul nonno e vera, Passaggi segreti esistono. Questo ascensore dove porta?." Eleonora chiese ad alta voce, toccandosi il mento, pensando una teoria.

"Se usiamo la logica e abbastanza ovvio. La Villa e stata costruita nel tempo della guerra fredda, in quel tempo la minaccia di una guerra nucleare era grande. Un rifugiò anti-nucleare." La bionda geniale ha spiegato ai muri.

" Devo trovarmi degli amici o almeno smettere di parlare con me stessa, lo sto facendo di nuovo, non e vero." Eleonora ha detto retoricamente, abbassando la testa depressa. Per la sua vita sociale, praticamente inesistente.

' Non pensare ha faccende negative, pensa ha soggetti positivi, come un ascensore segreto, che porta una batcaverna, ma prima di andare, ho bisogno di una lanterna.'

Eleonora corse fuori dalla biblioteca. Sali le scale, andava in camera sua, senza nemmeno accende le luci, prese il suo zaino scolastico verde acqua e lo svuoto. Lasciando cadere i libri di testo e i quaderni del anno scorso sul pavimento.

Fece qualche passo verso la sua scrivania e mise nel zaino un bloc note. Per via delle luci chiuse, Eleonora prese anche alcuni dei suoi fumetti preferiti.
Ignara che la loro presenza avrebbe incasinato la sua vita di molto.

Eleonora in fragore di entusiasmo e sotto il effetto di adrenalina presente al suo corpo. Mise una felpa nera su di lei. Lo zaino in spalle e scese le scale, andò in soggiorno, poi in cucina.

Tiro fuori, da diversi cassetti qualche gingilli tra qui
una lanterna, prese il vecchio diario e torno in biblioteca.

Prima di entrare nel ascensore, sfoglio il vecchio libro, dopo una decina di pagine trovo una piccola nota in un angolo.

1- Hangar
2- Deposito Armi
3- Collezione Privata
4- Alloggi e laboratori

La bionda geniale con il cappuccio in su, lo zaino sulle spalle, la torcia nella mano destra, il diario nella mano sinistra e il petto in avanti.

Eleonora riuscì a mettere un sorriso al cattivo gioco.
La parola Laboratori era puro oro, per il piccolo nerd di nome Eleonora.

Entra nel ascensore con un debole sorriso. Noto che c'erano 4 pulsanti, ognuno per un piano specifico

" Allora andiamo, ha parlare da sola in un bunker sotto casa, non sarà mica Area 51 o qualcosa di pericoloso. Piano numero quattro arrivo!."

Eleonora con il coraggio raccolta al massimo, per il momento preme il pulsante del ascensore.

Chiudendo le porte del ascensore e andò giù verso una svolta decisiva per la sua vita.

XXX

Le porte del ascensore si sono aperte, mostrando il piano numero 4.

Tutto era completamente buio, Eleonora non poteva nemmeno il suo naso, ma una volta messo piede fuori dal ascensore, accese la lanterna.

La prima cosa che vide era una gigantesca figura come un mostro. Dopo un urlo degno di una star dei film horror.

Eleonora giro i tacchi e corse… Verso un muro. Colpendo accidentalmente, per fortuna niente di rotto.

Una volta 'trovato' il interruttore delle luci, subito le accese, adesso le luci del soffitto illuminarono la stanza.

Eleonora chiuse i occhi, aspettando che i suoi globi oculari, si erano abituati alla luce improvvisa.

Adesso Eleonora poteva vedere chiaramente. In pochi secondi si calmo.

Davanti al ascensore c'erano delle scale a forma di U.

Si poteva vedere tutto il posto da qui. La camera era gigantesca, grandissima stanza ovale. Davanti alle scale, sopra a un piedistallo c'era lo scheletro di un dinosauro, precisamente un Tirex. Ciò il mostro, che aveva spaventato Eleonora poco prima.

Dal soffitto erano appese diverse gabbie al interno c'erano scheletri di metallo appartenenti ha animali e uomini.

Sparpagliato nella camera c'erano moltissime vetrine, al suo interno ci sono molti oggetti di tipo scifi o estremamente inquietanti.

Al altro capo della camera c'erano 5 grandi porte blindate, come se fosse la cassaforte di una banca.

La porta blindata, che si trova in mezzo, aveva un grande 0 dipinto in rosso.

Eleonora come se fosse una falena attratta dalla fiamma, corse al massimo delle sue scarse abilità fisiche.

Arrivata davanti alla porta 0.
Intraviste una serratura elettronica.

Serviva un password per scoprire i segreti, oltre il cancello di acciaio.

Eleonora incomincia ha cercare un indizio sulla porta 0, usando il diario del nonno. Alla fine trovo un piccolo indizio. 

Verso la fine del libro su una pagina macchiata leggermente di caffè, trovo un disegno della porta, sotto di esso c'era mezza pagina riempita di numeri casuali.

Numeri casuali per tutti, tranne per un genio matematica com'è Eleonora.

Nella sua mente passava questa parola.

' Una pagina codificata, se risolvo trovo la password per aprire la porta. '

Eleonora si sedette per terra, con penna in mano e il bloc note. Incomincia ha lavorare sui calcoli matematici.

" Se sommo insieme questi numeri, sottraggo questo, moltiplico per tre, divido per 2. Adesso sostituisco i numeri in lettere. Eco fatto! " Esclamo Eleonora, alzandosi in piedi con il pugno in aria.

" Sono sincera William, il tuo codice merita un 10. Peccato per te, che la mia media in matematica, geometria, fisica, chimica, informatica e sempre 10!. " ha detto Eleonora, di nuovo ai muri, mentre si avvicinava alla serratura elettronica.

" Una volta decodificato la pagina, ottengo 19125142651915, ma se faccio qualche modifica, viene 1,9,12,5,14.26,5,19,15. In lettere significa Alien Zero. Ciò la password. "

Eleonora tasto il codice di accesso. La porta lentamente mosse i suoi ingranaggi, aprendosi, dopo molto tempo.

"Apriti Sesamo" ha detto con un raro sorriso arrogante, dipinto sul suo volto, da bambini.

Eleonora si fece coraggio, e cammino verso la camera Zero, dove la sua nuova vita, inizia.

Memoria One: The End
   
 
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