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Autore: Clessidrus    26/03/2017    0 recensioni
Dato che le sue amiche non erano più streghe, Clessidrus fu costretto ad ritornare nel mondo delle streghe. Ma una nascita inattesa gli permetterà di riabbracciarle.
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Era da poco sorto il Sole e Clessidrus si era svegliato di buon ora per controllare i due neonati.|

Clessidrus: Molto bene, torno tra poco miei cari. 

|Assunse la forma umana e andò alla stazione radio di Tokyo, da un po di tempo a questa parte ogni domenica mattina conduceva un programma radiofonico dal titolo "Il Mondo Della Musica", dove faceva ascoltare i migliori brani del panorama mondiale.|

Clessidrus: E questa miei cari erano i mitici Eiffel65 con Move Your Body che sta scalando le classifiche di tutto il mondo. Ed ora un'altro brano dance direttamente dall'America, della famosissima J.Lo!

|Intanto al negozio di fiori le ragazze avevano acceso la radio e a ritmo di musica stavano vendendo i fiori. Vicino all'albero della vita i due bimbi erano contenti anche perché vedevano le fatina che si scatenavano............tutte tranne Didì. Il piccoletto si sentiva un po trascurato da Clessidrus, sopratutto da quando iniziò a prendersi cura di Kaji e sopratutto da quando la sua fama di cantante era aumentata. Venne consolato da Dodò che gli disse di scatenarsi insieme a loro. Più tardi tornò in negozio un po esausto.|

Clessidrus: Buongiorno, come sono andati gli affari?

Raganella: E' stata una giornata molto prolifica.

Lullaby: Tu invece, ti sei divertito in radio?

Clessidrus: Tantissimo, essere un radiocronista è un emozione unica ed irripetibile. 

|Didì, sentendo la voce del padrone volò da lui, ma in quel momento entrarono altri clienti, per lo più ammiratrici del clessidriano.|

Bambina 1: Buongiorno avete per caso qualche rosa rossa, la devo regalare a qualcuno di molto speciale.

Bambina 2: Smamma c'ero prima io!

|Poi tutte quante cominciarono a litigare.|

Clessidrus: Signorine state tranquille, abbiamo abbastanza rose per tutte voi. Prego seguitemi.

Ammiratrici: Sì Carletto.

|E le condusse alle rose, mentre Sinfony, Melody e Lullaby se la risero.|

Sinfony: Guardate come sono incantate da lui.

|Ovviamente con umani in giro Didì non si potette avvicinare a lui. La giornata passò e la fata non potette stare per un attimo insieme a Clessidrus a causa dei suoi tantissimi impegni e si annoiò a morte. Era sera e Clessidrus aveva messo a dormire Kaji, entrò nella sua camera e finalmente Didì stette vicino a lui.|

Didì: Didìdidì.

Clessidrus: Scusa Didì vorrei tanto, ma sono troppo esausto per giocare ai videogame.

|Ad un tratto sentì piangere Kaji e corse di nuovo alla serra accompagnato da Didì. Al draghetto gli era caduto il cuccio ed era tutto sporco.|

Clessidrus: Non preoccuparti te prendo subito uno nuovo.

|Corse di nuovo in camera sua per cercarne uno nuovo, ma non sapeva dove si trovava.|

Clessidrus: Maledizione, dove li avrò messi?

|Mentre Clessidrus continuava a cercarli, Didì ne trovò uno scatolino sotto al mobile e provò a prenderlo ma era troppo pesante per lui. Con tutte le forze cercò di darlo a Clessidrus ma...............|

Clessidrus: Eccolo finalmente!

|Trovò uno scatolo nell'angolino del cassetto e lo portò immediatamente a Kaji, invece Didì si disperò non solo per non essere stato utile ma anche ignorato dal clessidriano. Il giorno dopo come al solito lui si svegliò di buon ora per sistemare il giardino sul retro e prima di andare vide Melody e Sinfony parlare con Doremì che si sentiva a pezzi. Curiosamente parallelamente anche Didì notò Mimì e Fifì che parlavano con Dodò che si sentiva a pezzi.|

Sinfony/Fifì: Ma che cos'hai? Sembri molto stanca.

Melody/Mimì: Qualcosa non va?

Doremì/Dodò: Va tutto storto. Ieri Bibì/Doremì mi ha fatto lavorare come una schiava.

Melody/Mimì: Non hai il diritto di lamentarti, in una famiglia è giusto che ognuno faccia le proprie faccende.

Sinfony/Fifì: Ben detto. Non puoi pretendere di farti sempre servire.

Clessidrus/Didì: Sii fortunata per ciò che fai. Significa che per lei sei indispensabile, molti di noi non hanno questo privilegio.

Doremì/Dodò: Basta, non la sopporto più!

Clessidrus: Ok, vado a dare una spuntatina ai cespugli.

|Prima che la potesse aprire, Lullaby lo anticipò visto che era fuori a innaffiare le piante.

Lullaby: Venite a vedere!

|Corse subito fuori e videro che le loro piantine da dove poi sarebbero spuntate le gemme del pentagramma avevano germogliato.|

Sinfony: Evviva.

Clessidrus: Grazie a cielo, le scorte di gemme che la regina ci aveva dato stavano per esaurirsi.

Lalà: Congratulazioni, avete svolto un ottimo lavoro.

Raganella: Ad eccezione di Doremì.

|Infatti nel vaso della ragazza non era ancora spuntato il germoglio.|

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=5JamMWk9D68

Doremì: Perché non cresce niente nel mio vaso?!

Raganella: Sei certa di avergli prestato le dovute cure?

Doremì: Sì, credo di sì. Almeno che non l'abbia annaffiata troppo poco. Dodò, mi porti un po d'acqua?

Dodò: Dodò? Dodòdodò!

Doremì: Sbrigati, non stare lì impalata, muoviti! E' una questione urgente.

|La fatina corse subito a riempire l'annaffiatore di acqua.|

Clessidrus: Non pensi che sia un compito troppo gravoso per una fatina?

Doremì: Non preoccupati. Su muoviti.

|La fata portò l'innaffiatore anche se il suo peso era troppo per le sue forze.|

Doremì: Grazie mille Dodò.

|Ma alla fine Dodò non c'è la fece più e rovesciò tutta l'acqua nel vaso di Doremì.|

Tutti: Ah!!!!!

Clessidrus: Lo dicevo io che era troppo gravoso per lei.

Raganella: Sei incorreggibile Doremì! Quella piantina è delicata, e tu la maltratti in questo modo vergognoso?!

Doremì: Cosa posso fare? Non vorrei che quest'acqua provocasse dei danni, il seme potrebbe anche marcire.

Dodò: Dodò.

Doremì: Hai visto che guaio hai combinato? 

Dodò: Dododò.

Doremì: Sai a cosa mi servono le tue stupide scuse? Che cos'hai al posto del cervello, la segatura? Sei stata sbadata e distratta, vergognati!

|Dodò ovviamente si arrabbiò.|

Dodò: Dodododododododò! Dododododò!

Doremì: Adesso la colpa sarebbe mia? Se non riuscivi a sollevarlo, potevi dirmelo!

|I loro amici provarono a trattenerli.|

Sinfony: Smettetela di litigare. 

Melody: Calmatevi.

|Dodò ritornò dentro tutta furiosa e decise di prepararsi un fagottello con tutte le sue cose e scrivere una lettera d'addio. Mimì, Fifì e Didì cercarono di convincerla a ripensarci, mentre Lulù rimase in disparte, alla fine però Dodò se ne andò via e le tre fatine la inseguirono. Intanto nel giardino..........|

Sinfony: Su non fare così, è chiaro che non l'ha fatto apposta.

Melody: Può capitare a tutti di sbagliare.

Doremì: Sapete, la mia situazione è terribile. Purtroppo nel Jingle Flower mi rimane solo una gemma del pentagramma. Se questo seme non germoglierà e non darà i suoi frutti non potrò più ricorrere alla magia. Non potrò mai perdonerà Dodò, se la piantina non germoglierà sarà colpa sua.

Lulù: Lulù.

|Poi giunse la fatina di Lullaby.|

Lullaby: Lulù che cos'è successo?

|Poi le consegnò il bigliettino di Dodò completamente illeggibile e iniziò a spiegare la situazione con la sua padrona che le faceva da interprete.|

Lullaby: Dice che è un messaggio di Dodò, ha scritto che se ne va perché è un incompresa e non vuole più vivere con Doremì.

Sinfony: Che cosa? Vuoi dire che è scappata? Dodò se ne andata per colpa di Doremì?

Melody: E' terribile! Se è scappata dove andrà a dormire?

Clessidrus: Senza contare dei pericoli del mondo esterno. 

Lulù: Lululululù.

Lullaby: Dice che lei non sa dov'è diretta, Mimì, Fifì e Didì sono con lei e la convinceranno a tornare. 

Sinfony: E tu perché non ha cercato di fermarla e farle cambiare idea?

Lulù: Lululululù.

Lullaby: Spesso ognuno di noi ha bisogno di un po di pace e di tranquillità, Dodò voleva stare sola e lei lo rispetta. 

Sinfony: E' comprensibile ma..............

Lullaby: E' tardi, devo andare in televisione per il mio programma. Ciao.

|Lei e la sua fatina andarono via.|

Sinfony: Come al solito Lullaby si lava le mani e se ne va.

Clessidrus: Lo sai che non era sua intenzione.

Melody: Doremì presto, dobbiamo andare a cercare Dodò. Su coraggio ti aiuteremo anche noi.

Doremì: Io non mi muovo di qui. Se ci tenete a trovarla perché non andate a cercarla voi?

Clessidrus: Cosa?

Sinfony: Non dirai sul serio?

Doremì: Non me ne importa niente, non la voglio rivedere mai più!

|E se ne andò dentro al negozio.|

Clessidrus: Che situazione complicata. Cercherò di convincere Doremì a ripensarci, voi intanto rintracciate Dodò.

|Così Melody e Sinfony corsero a cercare Dodò da tutte le parti.............intanto le tre fatine provarono a convincere la loro amica a ripensarci.|

Mimì: Mimimimì. (Ti prego.)

Fifì: Fifìfìfìfì. (Non fare così.)

Dodò: Dododododò! (Lasciatemi andare, io a casa non ci tornò.)

Didì: Dididididì (Torna al negozio.)

Dodò: Dododododò (No, niente da fare, è l'ultima volta che mi tratta così e giuro che gliela farò ricordare per un bel pezzo.)

|Alla fine si fermarono sotto un ponte per riposare e in quel momento videro di sfuggita Melody e Sinfony che subito si diressero da loro.|

Sinfony: Dodò, per fortuna che ti hanno ritrovata. Stai bene? Eravamo molto preoccupate.

Dodò: Dodododò.

Sinfony: Non ti preoccupare, adesso torniamo a casa e sono sicura che ti perdonerà.

Dodò: Dododododò. 

Melody: Oh beh ecco..........è rimasta al negozio ad aspettarti, credo.

Dodò: Do!

Sinfony: Su non reagire così, anche Doremì era molto preoccupata per te. 

Melody: Su vieni a casa.

|Tuttavia Dodò era molto triste e dopo che dopo un si mise in cammino con loro, a appena si girarono volò nell'altra direzione e fuggì via.|

Melody e Sinfony: Dodò?! Dove vai?!

|Il più veloce sembrava essere Didì che parlò con le altre.|

Didì: Didìdidididì.

Sinfony: Sei sicuro di farcela.

Didì: Didìdìdìdì.

Melody: Va bene.

|La fata di Clessidrus corse subito a raggiungere Dodò. Intanto cominciò a piovere, Clessidrus e Doremì si stavano prendendo cura dei neonati, mentre le loro fatine cercarono un luogo dove ripararsi e anche questa volta partì un dialogo combinato.|

Clessidrus/Didì: Non credo che pensi veramente a quello che le hai detto.

Doremì/Dodò: Invece sì, non la perdonerò mai per come si è comportata. 

Clessidrus/Didì: Anche se tu sei la sua padrona/fatina, non ti dimenticare prima di tutto che siete amiche. Di sicuro si sarà pentita per quello che è successo oggi.

Doremì/Dodò: Tu sei fortunato.

Clessidrus/Didì: Che vuoi dire?

Doremì/Dodò: Il rapporto che hai con Didì/Clessidrus. Non litigate mai, lui non fa niente per farti innervosire. 

Clessidrus: Questo è ridicolo Doremì, io e lui litighiamo continuamente. Mi ricordo che lo facevamo di continuo le giornate in cui mi mettevo a curiosare il mondo degli umani. Ultimamente le cose tra noi sono tranquille, anche perché ci parliamo poco.

Doremì: Scusa ma lui non ti aiuta ad accudire Kaji?

Clessidrus: Certo che no, non voglio stressarlo inutilmente. Insomma è mio amico non uno schiavo che gli posso ordinare tutto.

|Dopo aver detto quella frase il clessidriano si intristì.|

Doremì: Qualcosa non va?

Clessidrus: No, niente.

|Poi giunsero Melody e Sinfony con le loro fatine tutte zuppe d'acqua.|

Doremì: Avete trovato Dodò?

Sinfony: Veramente l'avevamo trovata ma ci è rimasta male perché non eri con noi.

Melody: Mimì e Fifì hanno provato a convincerla ma è scappata di nuovo.

Clessidrus: Dov'è Didì?

Sinfony: E' rimasta con lei.

Clessidrus: Non c'è altra soluzione. Dovremo ricorrere alla magia.

Raganella: Neanche per sogno! Guai a voi se usata la magia per una cosa così insulsa.

Clessidrus: Sei veramente insensibile.

Sinfony: Come puoi parlare così Raganella?

Raganella: Ci restano pochissime gemme del pentagramma, non permetterò che le sprechiate. E poi loro sono delle fatine del mondo delle streghe, sanno badare a loro stessi.

|Doremì prese una decisione.|

Doremì: Scusatemi, prendetevi cura della piccola.

|E corse sotto la pioggia a cercare Dodò.|

Melody e Sinfony: Doremì! Dove vai?!

Clessidrus: Vado con lei, pensate voi a Kaji.

|Anche il clessidriano, tramutato in umano, corse insieme a Doremì per cercare le due fatine. Doremì era disperata, aveva capito di aver sbagliato e di aver approfittato troppo della gentilezza della fatina. Anche Clessidrus non fu da meno, si rese conto che ultimamente aveva trascurato il suo amico. Dalla ricerca via terra passarono a quella via aria e con i loro completi da apprendisti volarono. La forte pioggia e il vento però resero la ricerca inutile.|

Clessidrus: Il tempo sta peggiorando, è impossibile trovarli.

Doremì: Di sicuro in questo momento staranno morendo di freddo. Perdonami Raganella.

|Doremì prese dal jingle l'ultima gemma che gli era rimasta e fece un incantesimo, lo stesso fece il clessidriano.|

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità./La pioggia smetterà e Dodò non si bagnerà.

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lelatà./La pioggia smetterà e Didì non si bagnerà.

|Ad un tratto il cielo si aprì e uno spiraglio di luce illuminò il punto dove si erano riparati Dodò e Didì, per la precisione sotto ad un'altalena. Giunsero nel luogo e Doremì si avvicinò alla tristissima Dodò.|

Doremì: Ti prego di perdonarmi Dodò. Non lo farò più! Mi vergogno tanto!

|Le parole della sua padrona la fecero piangere e corse ad abbracciarla, così Doremì e Dodò fecero la pace. Poi il clessidriano si avvicinò a Didì.|

Clessidrus: Sei stato bravo Didì, grazie per essere stato accanto a Dodò.

Didì: Didì.

Clessidrus: Ascoltami, mi dispiace se ultimamente ti ho trascurato. Ero talmente preso da tutti i miei impegni, che non ti ho mai dato le giuste attenzioni, sei stato il mio primo vero amico e con la mia indifferenza ho rischiato di rovinare un ottimo rapporto. Perdona questo stupido testone!

|Didì era contento, era quello che voleva essersi sentito dire. Volò e abbracciò con tutte le sue forze il clessidriano. Il giorno dopo, grazie sopratutto alla pioggia finalmente anche nel vaso di Doremì spuntò un germoglio e questa la rese molto felice. Finalmente la pace fu ripristinata e le cose tornarono alla normalità...........beh quasi. Più tardi Clessidrus stava cambiando il pannolino a Kaji e si ricordò di una cosa.|

Clessidrus: Accidenti, mi sono dimenticato del talco, torno subito piccolino.

|Ma poi pensò ad una cosa.|

Clessidrus: Didì, gentilmente c'è la fai a portarmi qui il borotalco? Grazie mille in anticipo.

|La fatina fu molto contenta, finalmente riceveva le attenzioni che voleva.|
 
  
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