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Autore: Giulia_a    26/03/2017    0 recensioni
ATTENZIONE:Scusate se ci sto mettendo tanto ad aggiornare ma sono all'ultimo anno di scuola e la maturità si avvicina quindi non ho molto tempo da dedicare alla scrittura. Perdonatemi se trovate eventuali errori o orrori ortografici ma provvederò a correggerli appena ho del tempo libero .
Vi lascio alla trama:
Charlotte è una principessa , amata dal popolo , dai genitori . Ma un po' fuori dal comune , diciamo che non segue mai il protocollo . Nonostante tutto sembra tutto perfetto giusto ?
Un ragazzo arriva nella sua vita e da quel momento tutto sembra cambiare , una minaccia arriva e rivoluziona tutto quanto.
Se credete che la vita di una principessa sia facile allora vi sbagliate di grosso.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-E’ una mia impressione o il cibo è decisamente migliore da qualche giorno ? - chiede Jake a nessuno in particolare.
-Non è una tua impressione - risponde Annie - Marshia, la principessa norvegese era una cuoca. Ci ha insegnato nuovissime ricette - dice su di giri. Annie mi ha detto che è molto felice di avere in cucina Marshia, ha risollevato il molare stimolando anche ai cuochi a sperimentare qualcosa di nuovo.
Sento lo sguardo di qualcuno su di me mentre mangio, non c’è bisogno che mi preoccupi perchè so che è quello di Matthew.
-Mi fissi - sussurro avvicinandomi a lui con un sorriso.
-Lo so, è vietato ? - dice di dimando e facendomi arrossire.
-No… mi piace - rispondo timidamente mentre mi bacia con dolcezza, è costretto a fermarsi a causa di uno scappellotto da parte di Nathan. Si volta per guardarlo confuso.
-Va bene che stai con lei ma non sbianderarmelo in faccia per favore .
-Non ascoltarlo - dico riportando la sua attenzione su di me, lo tiro più vicino per continuare il bacio. E lo continueremmo se un soldato non si fosse posizionato silenziosamente da parte a Matthew. Lo guarda per invitarlo a parlare.
-C’è una visita per la regina - afferma .
Lo vedo sospirare, non so bene perchè, mentre io mi metto subito in allerta. Chi può essere? E come fanno a sapere dove sono?
-Di chi si tratta ? - domanda alzandosi.
-Non lo vogliono dire, dico che hanno l’ordine di parlare con la regina - il soldato fissa Matthew in attesa di una risposta e poi precisa - solo con la regina.
Tutto il tavolo di mette in allerta, e io mi preoccupo ancora di più. Lancio uno sguardo a mio fratello che alza le spalle e scuote la testa.
-Falli entrare qui - dice prendendolo per un braccio, poi lo avvicina per dirgli qualcosa , ma non lo sento perchè parla troppo piano.  
Il soldato annuisce e si allontana velocemente, mentre il mio ragazzo mi guardo io mi alzo confusa e preoccupata .
-Che succede? - domando con la voce tremante.
-Delle persone vogliono parlarti, il che non mi stupirebbe ma vogliono farlo da soli con te, cosa che non voglio - il suo sguardo è determinato e preoccupato allo stesso tempo, ma dal suo tono so che posso stare tranquilla, non permetterà che mi succeda niente.
-E quindi?
-Quindi lo faranno qui davanti a tutti - afferma serio - stai tranquilla, se non vogliono problemi diranno quello che devono dire e se ne andranno.
Annuisco poco convinta e sospiro per calmarmi per farmi forza, non posso permettermi di sembrare debole. Devo fare la regina.
Guarda verso Alex e lo manda a prendere delle armi. Jake e Nathan si alzano in fretta ma li costringe a far risedere solo Nathan che protesta. Si avvina per dirgli qualcosa che non capisco, mentre io mi volto verso il tavolo dove le ragazze mi fissano preoccupate.
-Stai tranquilla - Annie mi prende una mano per rassicurarmi e io le la ringrazio col sorriso, perchè non ho proprio la forza per parlare adesso. Mentre spetto mi guardo intorno, le persone sono ai loro tavoli, ignare ancora per poco di quello che sta succedendo.
-Matthew stai attento - sento dire da Jess, Matthew cerca di rassicurarla ma non funziona. 

 

Due dei nostri arrivano seguiti da alcuni soldati, indossano uniformi uguali completamente nere con alcuni inserti di un grigio chiaro. Le armi sui loro fianchi sono delle semplici pistole per quanto guarda i primi due, ma quelli dietro hanno in mano dei mitra, anche se non sembrano voler sparare. Due dei nostri si posizionano ai lati delle porte come avevo detto, una volta arrivati davanti, i nostri si posizionano ai lati degli ospiti lasciando che siano faccia a faccia con me.
Matthew e Jake si posizionano accanto a me ,rimanendo un passo indietro ma pronti per intervenire. Respira profondamente e assumo un’aria seria e controllata.
Uno dei soldati che sono arrivati va un passo avanti, mettendo subito in allerta tutti. Lui scocca un’occhiata a Matthew e Jake che lo fissano a sua volta ma li ignora e si avvicina ancora di più a me, mentre mi costringo a rimanere calma.
-Vostra maestà, su ordine nel nuovo re di Francia le consegnamo l’invito di partecipazione al gala che ha organizzato - comincia l’uomo.
-Gala? - domando afferrando con riluttanza la busta che l’uomo mi porge.
-Si, maestà. Il re di Francia ci tiene a farle sapere che la sua partecipazione sarebbe molto gradita. Inoltre verrà annunciato il fidanzamento del re .
Detto questo l’uomo torna tra gli altri e si avviano verso la porta in religioso silenzio. Mentre i nostri soldati li seguono per sicurezza, tutti mi osservano, e io fisso la busta con la paura negli occhi e il panico che cresce dentro di me. 

 

Rigiro la busta tra le mani, la poso sul letto, la riprendo in mano e la riposo sul letto. E’ un circolo vizioso, non riesco a smettere. Proprio quando penso di essere pronta a leggerla, cambio idea.
Sento la porta dell’alloggio aprirsi, sento che Matthew è entrato. Sono rinchiusa qui da due ore, è comprensibili che sia venuto a vedere come sto. Sento le sue mani circondarmi la vita, posarmi un bacio sui capelli.
-Non l’hai ancora aperta - osserva guardando la busta sul letto.
-Si, non ho ancora avuto il coraggio - rispondo appoggiando la testa alla sua. Si allontana da me e raggiunge il letto, prende la busta e la osserva.
-Dovresti aprirla - afferma osservandomi.
-Lo so - lo raggiungo e mi siedo accanto a lui - ma …
Non finisco la frase perchè Matthew apre la busta e la legge ad alta voce per farla sentire anche a me. 

Vostra maestà, regina sovrana del regno d’Inghilterra, è ufficialmente invitata al gran gala organizzato dal giovane re del regno di Francia, Jeampierre D’ondrantes. 
Sarebbe un onore, avere la vostra persona presente per l’occasione. 
La informiamo inoltre, che durante la cerimonia il nuovo sovrano del regno presenterà in pubblico la futura regina. 
Cordiali saluti re del regno di Francia, Jeampierre D’ondrantes

Mi si gela il sangue al suono di quelle parole. Matthew mi guarda preoccupato dalla mia reazione, ma io non dico nulla. Mi volto a fissare il vuoto, sperando di perdermi dentro tanto da non poterne più uscire.
Solo quando Matthew mi scuote ritorno alla realtà.
-Charlotte - sussurra dolcemente.
Mi abbandono al suo abbraccio, lasciandomi cullare dal calore del suo corpo, dalle sue braccia che mi circondano e mi tengono stretta come se non volessero più lasciare andare. 

 

Manca circa una settimana dal gala del re di Francia. Tutti sono convinti che io non voglia partecipare. Mi trattano come se fossi di cristallo, avendo paura che possa rompermi da un momento all’altro. Smettono di parlare del gala quando arrivo, non toccano l’argomento in mia presenza.
Al tavolo tutti cercano argomenti il più distanti possibile dal problema che abbiamo. Jake sta parlando di come sia difficile combattere con un Alex arrabbiato quando stufa sbatto la forchetta sul vassoio attirando l’attenzione di tutti.
-Che c’è ? - Matthew si affretta ad avvicinarsi di più, mi posa una mano sulla schiena e inizia a creare dei piccoli cerchi per tranquillizzarmi.
-Voglio andare - sbotto irritata.
-Andare dove ? - finge di non aver capito, ma sa perfettamente di cosa sto parlando .
-Al gala - mi fissa, e quando non ottengo nessuna risposta continuo - voglio andare a quel ricevimento, che voi lo vigliare oppure no.
Matthew annuisce lentamente e si scosta da me, cosa che mi provoca una fitta al petto, che succede ?
-Ne sei sicura ? - domanda improvvisamente serio.
-Si
Improvvisamente i ragazzi iniziano a parlare fra di loro, chi era sicuro che io volessi andare, chi non era affatto convinto.
-Te l’ho detto - lo rimprovera mio fratello - conosco mia sorella.
-Lo so, lo so - Matthew liquida tutto con una mano e afferra la mia  - ho capito, ho capito. 

 

Quello che viene è tutto un susseguirsi di programmi su programmi. Jess è andata su tutte le furie quando ha parlato con Lucas.
-Ha detto che era sicura e che abbiamo spettato troppo per organizzarci, e poi ha fatto un commento poco carino su Matthew - mi ha detto il mio amico mentre lo incrociavo nella via principale.
Matthew continua a farmi ripassare tutte le armi che abbiamo a disposizione, come usare  come difendermi.
-Non voglio tralasciare nulla al caso - afferma quando gli chiedo il motivo di tanta preoccupazione - andiamo in un territorio nemico.
A quanto ne so, se non è cambiato nulla , con una navicella verremo portati nei pressi del palazzo di Francia, a Parigi. Successivamente verremo portati al castello per partecipare al gala. Saremo io e Matthew a partecipare alla serata con Judie che sarà la mia cameriera personale e Jake che sarà un’altra guardia del corpo oltre a Matthew. Alex ha protestato quando Matthew ha detto che sarebbe venuta lei al suo posto. Alex, però, deve prendere il posto di Matthew, come Nathan deve prendere il mio posto. Tutta la missione, come la chiama Matthew, dovrebbe durare un paio di giorni. Arrivare, partecipare, andare via. Questo è il piano che ha stabilito Lucas insieme agli altri.
Jess mi ha costretto a proteggere Matthew, come se non ci avessi già pensato. Sono sicura, anzi certa, che Nathan abbia fatto la stessa cosa con il mio ragazzo.
Annie e Melissa hanno solo dovuto annuire e assecondare le scelte fatte, come se avessero alternative. Annie però ha chiesto a Judie di postare a casa Jake intero. 

 

Vi chiederete come io abbia avuto la malsana idea di accettare un invito da parte di un ragazzo, che odio, e che mi ha importunato. Ecco adesso vi do la risposta, tutti inizia con me, che dopo che Matthew ha aperto la busta a l’ha letta, sono andata dal mio migliore amico. Max era disteso sul letto, respirava profondamente fino a quando non ha aperto gli occhi e mi ha salutato come se niente fosse.
-Tu diventi quasi pazzo e mi dici ciao ? - il aggredisco furiosa, ma poi passa tutto quando incontro i suoi occhi. Quelli che mi parlavano da uno schermo e che fissavano me e Jane durante le nostre liti.
-Mi sei mancato - gli dico mentre lo abbraccio.
-Calma, calma ragazza - dice sussultando mentre mi allontano da lui - sono ancora ridotto male, l’infermiera carina ha detto di avermi visto molto male, ma che sto migliorando.
-L’infermiera carina è Jakie , ed è amica di Matthew.
-Accidenti e io che volevo provarci - si finge deluso mentre io rido, il suo sarcasmo non è cambiato, è il mio amico. Gli racconto quello che si è perso, quello che è successo e che Jane non ho idea di quello che sia successo a Jane.
-Supponiamo che sia morta - afferma dopo un pò - così non rimarremo delusi.
-Gia - lo assecondo sedendomi sulla sedia accanto al letto.
-Mi hanno detto che sono stato uno stronzo.
-Non sei stato stronzo …
-Ti ho ferito, mi stupisce che tu mi parli ancora - osserva le coperte per un pò, poi torna a guardarmi - che hai intenzione di fare ?
-Non lo so ancora - dico riferendomi al gala, ovviamente ho dovuto aggiornarlo anche su quello che si è perso a palazzo ( Matthew, Jeampierre e tutto il resto ), fino ad arrivare a Lucas e la busta del re francese.
-Mhmm .. vuoi davvero andare al gala di uno che ti ha quasi molestato ?
-Non mi ha molestato, mi ha solo importunato - preciso irritata, non mi piace ricordare quei momenti.
-Come ti pare, comunque come ha detto che ti hanno invitato ?
-Sono arrivati dei soldati - così gli rispiego tutto nei dettagli, descrivendo per filo e per segno quello che è successo. Sembra quasi di ricordare i vecchi momenti, solo che prima parlava Jane e io e Max ascoltavamo.
-Mhmm non mi sembrano nuovi dei soldati così.
Inutile dire che ho riferito tutto a Matthew, il fatto che a lui sembrasse familiare qualcosa ha fatto scattare un campanello d’allarme. Il mio ragazzo ha chiesto conferma a Max, sperando che si sbagliasse. Alla fine, siamo usciti dall’infermeria, consapevoli che i soldati che abbiamo visto, e i ribelli che hanno torturato Max: probabilmente sono le stesse persone.
Ed eccoci qui che arriviamo alla conclusione del discorso, tutti sono preoccupati che le nostre supposizioni siano vere. Lucas ha insinuato anche che il re di Francia sia in contatto con i ribelli, ma questo non spiegherebbe come mai sanno così tanto su di me.
Ci sono tante domande che mi frullano nella testa , tante domande a cui ovviamente noi non riusciamo a dare risposta. 

 

La sera prima di andare al mio alloggio, passo da Melissa e la trascino in sartoria. Tutti i vesti raccolti al palazzo sono stati quasi tutti riutilizzati , alcune trame e magliette le rivedo in giro ogni tanto. Dimostrazione che ne avevo davvero troppi. Alcuni, i più semplici li ho tenuti ma per il resto, ho pensato che altri li avrebbero usati meglio di me. Nathan però ha voluto tenere tutti gli abiti più preziosi, forse perchè molti erano fatti da Melissa.
-Charlotte perchè siamo qui ? - entro in sartoria, dove ci sono ancora alcune ragazze che ci guardano stranite. Avvicino Melissa dove hanno messo i vestiti e apro l’armadio di metallo e ne estraggo l’abito che voglio indossare. Sul volto di Melissa compare il ricordo delle ore passare a crearlo. Lo accarezza con delicatezza e mi guarda - vuoi davvero indossare questo ?
Ci sarebbero molti motivi per cui non vorrei indossarlo ancora, eppure non mi immaginerei con nessun altro abito.
-Voglio questo, risistemalo, cambialo, tagliato. Fai quello che credi ma voglio indossare questo.
La determinazione nei miei occhi viene percepita da Melissa e trasferita ai suoi, sorride e lo prende per posarlo sul grande tavolo che si trova vicino a noi.
La lascio tagliare e cucine dopo aver arruolato anche un paio di sarte. Sorrido sapendo che tirerà fuori un magnifico lavoro. 

 

Prima di entrare nel padiglione del mio alloggio incontro il nonno di Matthew e Jess, l’ex comandante della base. Sembra sorpreso di vedermi, anche se non lo penso davvero, e mi raggiunge.
-Vostra maestà - inizia con finto interesse .
-Salve - lo saluto un po' riluttante mentre mi guardò in torno .
-Ho visto il soldato che sono arrivati oggi - dice senza giri di parole - sa già cosa fare?
-No, ne parleremo al consiglio - affermo, teoricamente hanno affidato a me il compito di di decidere, ma non lo dico a lui - comunque mi scusi adesso devo andare .
Faccio per superarlo ma mi blocca appena apre bocca, per parlare ancora. Non è il fatto che ha parlato ancora, ma quello che ha detto .
-Sono sicuro che dopo che Matthew ti ha parlato della sua vecchia missione adesso il vostro rapporto sia migliorato - afferma consapevole delle sue parole .
-Quale missione? - lo guardo per cercare traccia di falsità, ma non trovo nulla, solo una sfacciata sicurezza .
-Allora non lo ha fatto? Mi aspettavo un comportamento migliore da parte sua - rimprovera il nipote, ma quando vede che non reagisco continua a parlare .
-La missione per recuperare le carte di vostro padre. È stato deciso di mandare Matthew, era il più qualificato. Inoltre serviva un modo per entrare a palazzo, e quale modo migliore se non con la principessa di palazzo. La storia della guardia del corpo è stata una vera fortuna, ha resto la missione ancora più reale. Certo è stato un po' un rischio, ma cosa non si fa in guerra.
La terra sembra allontanarsi dai miei piedi, il respiro si fa più rapido, oppure si ferma non ne sono sicura .
-Qualcosa mi dice che non lo sapeva vero? - si finge dispiaciuto per qualche secondo, poi cerca di nascondere un sorrido di vittoria. Mi allontano lentamente da lui, con la voglia solo di scappare lontano da qui, il più lontano possibile .
Invece, salgo le scale, attraverso i corridoi fini al mio alloggio. All'alloggio di Matthew. Entro con le lacrime che mi offuscano la vista e la paura che le parole di suo nonno siano vere.
Quando chiudo la porta il mio ragazzo mi raggiunge e mi avvolge tra le sue braccia.
-Non arrivavi più - afferma baciandomi il collo. Generalmente mi scioglierei sotto il suo tocco, ma non adesso. Mi rigiro tra le sue braccia e mi allontano bruscamente da lui.
-Tuo nonno mi ha detto che quando sei venuto a palazzo in realtà volevi avvicinarmi solo per avere le carte - la mia voce si spezza qualche volta. Avevo la consapevolezza che la missione di Matthew non fosse quella di salvarmi, ma sapere il reale motivo fa male, tanto male .
-Charlotte - Matthew cerca di avvicinarsi ma io indietreggio. Non voglio toccarlo adesso .
-No ... non avvicinarti . Perché? Era solo una scusa, una stupida scusa per avete le carte di mio padre. Perché sei ancora qui? Perché? Adesso le hai puoi andare da chi vuoi?
Le lacrime scendono sulle mie guance fino a cadere a terra. Matthew mi raggiunge, cerca di abbracciarmi ma io lo respingo . Ovviamente lui è più forte di me, quindi vince la lotta senza problemi. Il mio corpo aderisce perfettamente al suo, mi avvolge con le sue braccia e mi bacia i capelli. Il suo è un abbraccio disperato, come se non volesse lasciarmi andare mai più.
Quando le nostre fonti si toccano noto che ha gli occhi lucidi anche lui .
-Charlotte - sussurra lentamente - è vero, la missione era solo per recuperare le carte. Ma quando ti ho conosciuto ho cambiato idea. Sapevo che i ribelli avrebbero attaccato il palazzo, il piano prevedeva che io mi avvicinassi al re, fino al punto in cui il re si fidasse tanto da mostrarmi dove tiene i documenti. Io avrei preso quelli sui ribelli e sarei tornato alla base .
-Perché non lo hai fatto? - mi accorgo di aver parlato solo quanto Matthew sussulta.
-Come potrei anche solo averlo fatto sapendo quello che vi aspettava? Mio nonno ha sempre detto che i reali erano attaccati solo al loro nome e alla loro posizione sociale. Quando ti ho conosciuto, quando ho visto la vostra famiglia ... tutto quello che sapevo era sbagliato .
-Matthew ...
-Quando Jess mi ha chiamato sarei dovuto tornare alla base - aggiunge tutto d’un fiato, come se volesse difendersi in qualche modo.
-Ma non lo hai fatto - gli ricordo con un sussurro.
-Come avrei potuto dopo quello che abbiamo fatto ? - la voce di Matthew diventa disperata, quasi come una supplica - ho deciso di andare dal re e dirgli quello che sapevo, la stessa sera che ha saputo di Jeampierre. La mia nuova missione era quella di salvarvi.
Incapace di parlare sento solo le lacrime scendere sulle mie guance, e il silenzio intorno a noi, come se stesse ascoltando anche lui .
-Quando i ribelli hanno iniziato ad attaccarvi ho subito pensato a mettervi al sicuro. Sapevo che Jess avrebbe mandato qualcuno a prenderci. Sono tornato indietro, da vostro padre, volevo salvare più persone possibili. Ma lui mi ha detto che avrebbe pensato a vostra madre. Ho cercato di farlo ragionare, ma non sentiva ragioni, mi ha detto di proteggerti e di aiutarti .
Non poteva immaginare quanto fossero vere quelle parole. Non mi accorgo di averlo abbracciato, di essermi nascosta nel suo petto a piangere .
-Charlotte io ti amo. Non avrei mai potuto lasciarti lì a morire.

   
 
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