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Autore: Christine_Heart    26/03/2017    1 recensioni
Acheron lo guardò stranito, come se le parole appena dette non avevano senso.
Sorrise contento e disse:
«Papà icino!» esclamò il bimbo felice, portandosi le manine sul cuore, una sopra l'altra.
Papà! Non mi ha mai chiamato Dottore o Smith o in qualsiasi altro modo. Non ha mai chiesto il mio vero nome, il mio vero essere. Da quando ha iniziato a parlare, non si è mai rivolto a me con quel nome che adotto con tutti, con quel nome che di solito per me significa tanto, per lui sono solo papà, sono il suo papà.
«Empre!!!» disse alla fine formando un piccolo arco con le braccia.
Il Dottore sorrise intenerito mentre dentro sentiva piangere per la commozione.
«Il papà ti starà vicino in ogni momento non temere.» gli sussurrò con gentilezza, accarezzandogli con affetto la guancia.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 10, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Sorpresa, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Papà Dottore'
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Capitolo 5: Primi dentini
 
 
5° mese
 
 
«Coraggio piccolo, basta piangere, calmati un po'» disse il Dottore, cullandolo ancora una volta.
Era disperato non sapeva più cosa fare con il bimbo, che piangeva e strillava senza darsi pace.
«Dai coraggio piccolo...shhhh...» gli provò a sussurrare, mentre gli spostava i capelli un po' più lunghi dal faccino tutto sudato.
Ma il piccolo non smetteva di piangere, nuovi lacrimoni scesero giù su quelle guance rosse rosse per via dello sforzo.
E un nuovo strillo di fastidio riecheggiò per le sale del Tardis.
«Su su...forza piccolino...» gli sussurrò buono il Dottore cullandolo ancora un po'.
Aveva provato di tutto, aveva aggiunto nel latte un po' di miele per renderlo più dolce, così da lasciar in bocca un gusto piacevole che lo distraesse dal fastidio, aveva provato a giocare con lui, aveva provato a massaggiargli le gengive con un cotone imbevuto di camomilla, aveva provato a cullarlo a lungo nella speranza che prendesse sonno, ma tutti quei rimedi sembravano aver effetto solo per un paio di minuti abbondanti.
Il piccolo strillò di nuovo, mentre si agitava tra le braccia dell'uomo.
«Coraggio bimbo, vedrai che passerà presto.» gli sussurrò di nuovo, spostandolo dalle braccia al suo petto. Mise un braccio sotto le gambine, mentre l'altra mano gli accarezza la piccola schiena, con la speranza che smettesse di dimenarsi.
«Tranquillo Acheron, tranquillo.» gli sussurrò ancora, posando la mano sulla sua testolina, accarezzandolo dolcemente.
Il bimbo pianse di nuovo, mentre due singulti gli salivano in gola.
«Shhh shhh, va tutto bene.» gli spiegò con dolcezza sostenendolo con entrambe le braccia.
Il piccolo dimenò più di una volta il capo, asciugandosi gli occhietti sulla spalla del Dottore.
«Va bene, questa spalla non ti piace, proviamo l'altra?!?» chiese, spostandolo con delicatezza.
Un altro singhiozzo e altre due lacrime bagnarono la faccetta del piccolo con un'altra protesta.
«Shhh....shhhh, lo so che è fastidioso piccolo.» gli disse ancora.
Sistemò il braccio che lo reggeva, e poi con dolcezza gli fece appoggiare la testolina sul petto. Con la stessa calma, gli poggiò una mano sul faccino, massaggiando con calma la guancia, mentre l'altra riposa tranquilla su uno dei suoi cuori.
Lo cullò con pazienza, senza smettere di coccolarlo per un secondo.
Il movimento lento e pendolatorio stava facendo stancare anche lui, ma sembrava calmare il piccolo quindi il Dottore aveva il diritto di assecondarlo.
Gli baciò il capo, stringendolo un po' di più contro di se.
«Va meglio così cucciolo?!?» gli chiese in un mormorio, baciandolo di nuovo.
Il bimbo si lamentò di nuovo, tirando su con il nasino, ma non si spostò da quella posizione, malgrado le lacrime, e il corpicino che tremava stanco, sembrava più calmo ora.
«Povero piccolo.» gli sussurrò ancora, accarezzandogli un po' i capelli.
Lo cullò un altro paio di minuti, prima di voltarsi verso il comodino e verso una bacinella con tanto di acqua e alcuni cubetti di ghiaccio.
Immerse con calma la mano nell'acqua alla ricerca di qualcosa.
Ne tirò fuori un massaggia-gengive tutto arancione e tondo, perfettamente tondo.
Si trattava di un giocattolino in gomma ruvida contenente liquido refrigerante che andava spesso
rinfrescato per permettere un'azione benevola sulle gengive del piccolo.
Il bimbo vedendo il suo giocattolo, alzò appena il capo ed emise un versetto dolce e tenue, tendendo appena la manina con fare stanco.
«Sì piccolo, te lo do subito.» rispose il Dottore, controllando la temperatura del oggettino, accostandolo alle labbra. Doveva essere fresco non ghiacciato.
«Ecco qui.» pronunciò infine, porgendolo al bimbo.
Il piccolo lo strinse forte nella sua manina ed iniziò a mordicchiarlo sollevato, riappoggiando la testa sul petto del Dottore.
Il Dottore gli accarezzò la testolina bionda, mentre sentiva il bimbo mordere il suo gioco, capì che finalmente il piccolo si era tranquillizzato un po' di più.
«Povero cucciolo, chissà che noia, eh?!?» chiese baciandogli di nuovo la testa.
Lo cullò ancora un po' con dolcezza, e poi guardò l'orologio.
Sospirò ansioso, e ritornò a guardare il piccolo che teneva stretto tra le braccia.
«Che ne dici tesoro, proviamo a fare un po' di ninna mhm?!?» gli disse di nuovo, avvicinandosi al letto, e spostando con calma la coperta.
Il Dottore aspettò una sua risposta prima di agire, e il piccolo tolse un attimo il gioco di bocca, per dar vita ad un enorme sbadiglio.
L'uomo sorrise intenerito e accarezzò con affetto la sua piccola guancia.
«Eh sì, è meglio metterci a letto.» affermò chinandosi sul letto.
«Sei stanco non è vero?!?» chiese poggiando il piccolo al centro esatto del letto.
«Ti sei sfiancato, hai pianto tutto il giorno per il fastidio, io se fossi in te sarei esausto!» acconsentì, sistemandogli la tutina azzurra.
Il bimbo sbadigliò di nuovo, prima di riprendere a mordere il giochino, quasi a voler confermare le parole del Dottore.
«Coraggio piccolo, è il momento di metterci a dormire.» spiegò il Dottore, avvicinandogli con fare scherzoso, facendolo camminare ondeggiando di qua e di là il suo peluche preferito, un piccolo labrador nero. Il bimbo sorrise divertito, e afferrò il pupazzetto con una manina, stringendolo forte a sé, mentre con l'altra, continuava a mordere il piccolo anello. Il Dottore si distese al suo fianco, appoggiando la testa sul braccio e osservò con dolcezza il piccolo e i suoi occhietti lucidi.
Allungò con calma una mano verso di lui, e gli accarezzò con delicatezza il pancino, con il solo scopo di calmarlo ancora.
«Finiamo la storia di ieri sera che ne dici?!?» gli chiese fissandolo negli occhi.
Il bimbo fece uscire dalla boccuccia un versetto dolce, e strinse meglio il suo peluche contro di sé, mentre il Dottore lo copriva con attenzione.
«Va bene.» acconsentì il Dottore, rimmettendosi giù, e tornando sul pancino del piccolo.
«Allora ieri sera siamo arrivati alla parte della volpe, vero?!?» chiese così da poter riprendere il filo del discorso.
«Il Piccolo Principe aveva appena incontrato la volpe, giusto?!?» domandò ancora.
Il bimbo con la sua piccola e dolce vocina confermò.
Il Dottore sorrise, si schiarì la voce, e continuò con quella storia che conosceva a memoria:
 
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo…."
"Chi sei?" domandò il piccolo principe, " sei molto carino…"
"Sono la volpe", disse la volpe.
" Vieni a giocare con me", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa ", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
" Che cosa vuol dire addomesticare?"
 
Il bimbo ascoltava rapito le parole del Dottore, la sua voce soave era così delicata e lenta da sembrare una ninna nanna, e al bambino quel misto di suoni piaceva tanto. Si sentiva così calmo e tranquillo quando il Dottore gli parlava, si sentiva al sicuro.
Ed intanto i suoi occhi su stavano facendo pensati.
 
"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
 
Mancava davvero poco alla fine della storia, ma ormai il piccolo aveva chiuso gli occhi, e stava dormendo così bene. Il Dottore poteva capirlo dal suo respiro regolare, e dal pancino che sotto la sua mano continuava ad andare su e giù.
«Finalmente ci sono riuscito a farti addormentare!» sorrise trionfante il Dottore.
Gli sfiorò appena la testolina, e con dolcezza gli tolse dalla mano quel anello in gomma per evitare che durante il sonno potesse dargli noia. Gli sfiorò appena le labbra per verificare se un po' di fresco era rimasto, ma il bimbo si sentì infastidito da quel gesto, tanto che mosse un paio di volte le labbra lasciandole schioccare appena, poi passò una manina sul nasino e si sistemò di lato, abbracciando di nuovo il suo piccolo peluche.
Il Dottore rise divertito da quel tenero gesto, e coprendolo meglio, si alzo piano dal letto, senza fare il minimo rumore, per paura che si potesse svegliare di nuovo.
Posò di nuovo il giochino nell'acqua ancora fresca, e calmo si passò una mano tra i capelli.
«Povero piccolo spero che finisca presto questo fastidio» sussurrò il Dottore accarezzandogli con dolcezza la testolina, sprofondata nel cuscino.
Un suono acuto lo fece sobbalzare.
«Tardis!!!» lo riprese brusco voltandosi verso di lui.
«Ma che cosa fai, così lo svegli, fai piano maledizione!!!» gli sussurrò severo il Dottore.
Un altro suono rispose alla voce del Dottore.
«Sì, ho capito..ma fai piano!» lo riprese di nuovo a bassa voce.
«Comunque sì, hai ragione.» annuì tornando sul piccolo.
Il Tardis risuonò di nuovo quasi per voler costringere il Dottore ha dargli una vera risposta.
«Sì, è davvero carino!» arrossì appena l'uomo.
«Ha delle guanciotte adorabili.» confessò contento.
Il Tardis si fece sentire di nuovo, con due suoni che riecheggiarono.
«Beh, è complicato non affezionarsi ad una creaturina così dolce...ma sono consapevole del fatto che non sono suo padre, se è questo che volevi chiedermi!»
Un'altro suono sottolineò l'essere offeso del Tardis, e questo fece sorride il Dottore.
«Dai, non fare così, lo so che ti vuoi solo prendere cura di me.» afferma annuendo.
Una nuova vibrazione da parte della cabina.
«Eh lo so, era un po' nervoso sta sera.» confermò il Dottore, unendo le labbra triste.
Il Tardis intervenì ancora con una domanda.
«No, non si è fatto male, sono un Dottore, e tu sei il luogo più sicuro di tutti, è impossibile ferirsi qui, e poi io non lo permetterei mai!» spiegò come se fosse ovvio. Di nuovo la cabina disse la sua.
«Sì giusto...provvederei subito a fare il mio dovere da Dottore!» rispose svelto.
Una nuova domanda da parte della cabina blu.
«E non sta male...sta solo mettendo i dentini.» spiegò di nuovo il Dottore quasi divertito.
Un nuovo suono ridondante si estese in quella stanza.
«No, non è doloroso...solo è una cosa nuova per lui, e sente il cambiamento nella sua bocca, e la cosa lo agita un po', gli da un po' di fastidio, ma non sente nulla.» spiegò rilassato il Dottore, come se stesse tenendo una tranquilla lezione, e lui fosse di ottimo umore.
Il Tardis intervenì ancora con un suono piacevole.
«E' vero, mi piace stare con lui.» disse quasi imbarazzato il Dottore.
Il Tardis quasi canticchiò qualcosa, quasi a voler prendere in giro il Dottore, che incassò il colpo e sorrise divertito.
«Ma ora basta con le chiacchiere Tardis, è tardi e non voglio svegliarlo.» disse buono.
«E non sopporto vederlo piangere, mi fa male!» confessò tornado a guardare il piccolo che ormai dormiva così bene da fare invidia.
«Su coraggio a nanna!» sorrise buono il Dottore accarezzando una superficie dell'amico.
Un ultimo suono chiaramente udibile risuonò nella camera.
«Buona notte Tardis!» sussurrò il Dottore, prima di stendersi affianco al bimbo.
 
Continua...


Note dell’autrice:

Spiegazioni: 
-Il piccolo Principe: Io amo questo libro!!! *w* E destino ha voluto che anche Acheron fosse legato a questa storia. Non è stata una mia decisione ma dell'autrice, e mi piaceva l'idea che fosse proprio il Dottore a fargli conoscere questo romanzo, una sorte di legame profondo tra i due.
-Tardis: Lo so, tecnicamente il Tardis non parla, ma il Dottore interagisce spesso con lui/lei come dimostra anche l'episodio 06x04 dal titolo la moglie del Dottore. Insomma volevo dare una piccola voce anche a Sexy! XD

  
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