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Autore: Anto love Anto    26/03/2017    2 recensioni
Cosa succederebbe se non ci fosse Yui ? Cosa farebbero i nostri amati protagonisti vampiri quando vedrebbero una ragazza che sa ampiamente tenergli testa ? Cosa succederebbe se questa ragazza fosse un demone ma non un demone qualsiasi ?
Genere: Commedia, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovai a casa mia, nel palazzo reale, in uno dei corridoi principali, mi alzai e mi guardai in giro non vedendo Muriel...

-Principessa, finalmente !- disse una voce, mi nascosi dietro a Reiji e gli chiesi di non spostarsi.

La guardia passò senza calcolare i vampiri, escludendomi quindi, nonostante mi avesse vista ero stata abbastanza veloce da nascondermi.

-Urara di che stanno parlando ?- chiese Shuu, sospirai e feci per spiegarglielo ma mio padre si intromise.

-Figlia mia, come sono felice di vederti.- disse mio padre, Reiji mi prese velocemente la vita e sentì lo sguardo assassino degli altri su di noi.

-Padre, che succede ? Perché ?- chiesi, questa era opera sua, se voleva convocarmi lo avrebbe fatto senza coinvolgere tutti e sei i vampiri.

Mio padre ci fece segno di seguirlo, e ci recammo nello scantinato, vidi Akira ad aspettarci e la mia curiosità crebbe sempre di più.

-Urara, sai cosa succede ?- chiese, all'improvviso capì tutto, mio padre voleva rivelare la verità, lo sapeva, lo aveva sempre saputo.

-Ne ho una vaga idea.- dissi, mio padre si avvicinò, mi liberò dal braccialetto contenitivo e mi dette una pastiglia rosso sangue, sapevo cosa c'era dentro. La ingoiai velocemente e tossì poco dopo.

-Ti avevo detto di non abituarti al sangue, sapevi che quando lo ingerisci dopo un certo quantitativo di tempo stai male. Testona.- mi rimproverò mio padre, sì, anche noi demoni avevamo bisogno di sangue, ovviamente non per tenerci in vita, una certa dose ci bastava per anni ma quando mettevi il braccialetto, dovevi ingerirlo al più presto oppure avresti cercato delle fonti, distruggendo vite. Noi, prediligevamo il sangue vampiresco, ecco uno dei tanti motivi per cui i vampiri ci odiavano.

-Sangue ?- chiese ingenuamente Raito, sono sicura che loro, non ci erano ancora arrivati, probabilmente erano a conoscenza del fatto che io non fossi ma non sospettavano minimamente che fossi una demone.

-Vi racconterò come stanno veramente le cose: Vedete, voi otto fate parte del fiore di sangue, questo è un accordo tra demoni e vampiri per non uccidersi a vicenda, il problema è che voi siete legati dalla nascita...- mio padre venne interrotto da Akira.

-Ma noi non ci conosciamo dalla nascita, l'unica demone che accomuna me e i Sakamaki è...- si interruppe e poi mi guardò per poi realizzare.

-Sì Akira, il motivo per cui in tutti questi anni voi vi siete separati è stato per Cordelia, voleva uccidervi ma May lo ha impedito, usando un incantesimo troppo potente per la sua età, non uccise Cordelia per pietà, non era lei che doveva ucciderla ma nascose i ricordi legati a voi per proteggere se stessa.- raccontò mio padre.

-Fammi indovinare: Karlheinz è venuto a conoscenza di tutto questo e ha fatto di tutto per farmi ritornare a casa Sakamaki.- dissi, lui annuì.

Una risata rimbombò nella stanza e fui colpita dalla asprezza della sua voce.

-Urara ? May ? Sì, si somigliano ma lei non è May e non la sarà mai.- disse Subaru.

-Subaru, ti ricordi quel giorno in cui ti vidi tirare i pugni al muro perché il giorno ti dissi che non lo sapevi fare ? Non lo sapevi mai fare bene, volevi saperti difenderti e difendermi dalle persone come Karlheinz, avevi ridotto camera tua come uno strazio e ti aiutai a sistemarla ma l'hai fatto altre volte ignorando il fatto che io sapessi difendermi da sola.- dissi guardandolo negli occhi.

-Oppure quel giorno ? Sapevi che c'ero perché ti avevo accompagnato, e lei ti ha dato quel pugnale e pregato di ucciderla ma tu non ce la facevi, perché l'amavi, non volevi sentirti più sbagliato di quello che già eri.- dissi finendo, questi erano dettagli che solo noi due sapevamo.

Staccò lo sguardo dal mio, e sorrisi sapendo di aver centrato il colpo.

-Hey, ci vediamo direttamente a casa ? Devo andare a prendere una cosa.- dissi rivolta a Reiji, lui mi guardò stranito ma staccò il braccio da me.

-Dove vai ?- mi chiese.

-A prendere una cosa, non ci metto niente.- dico, annuì.

-Tornerai entro il mattino ?- chiese, sapevo che quella cosa non sarebbe finita entro il mattino.

-Credo, al massimo entro il pomeriggio.- decisi di dirgli la verità.

Uscì dalla stanza ma Ayato mi raggiunse...

-Che c'è ?- chiesi, i suoi occhi vagarono sul mio corpo, merda, avevo dimenticato che non ero proprio vestita in maniera decorosa.

-E quindi sei andata in giro vestita così, ti piace proprio avere gli occhi su di te.- disse, alzai gli occhi al cielo ignorando le sue parole.

-Pensi che sia divertente cercarti ? Sei sparita senza lasciare traccia, avresti potuto ferirti.- continuò il suo rimproverò.

-Ayato, ti sono mancata così tanto ?- chiesi colpendolo di sorpresa, balbettò per poi arrossire. Risi e gli detti un bacio sulla guancia per poi sussurrargli all'orecchio.

-Tranquillo, non me ne andrò mai via da te.- dissi per poi andare, più passava il tempo più facevo uno strano effetto a tutti.

_-_-_

Era praticamente ora di cena ed ero ancora nel mondo demoniaco, odiavo farlo ma non avevo scelta oppure avrei ucciso i Sakamaki o qualunque persona mi avrebbe irritato.

-Fatto.- disse la guardia dandomi l'oggetto, detto questo mi perforò l'ombelico e lo mise a mo' di piercing.

-Potrai toglierlo quando vorrai ma dovrai tenerlo per ventiquattro ore o...- lo interuppi sapendo già la procedura.

-So come funzionano gli oggetti contenitivi, grazie mille per il favore.- dissi.

-Di nulla principessa, grazie per il regalo.- disse alzando il sacco pieno di monete d'oro.

Passai il passaggio e mi ritrovai sulla terra, decisi di andare a casa, ormai era tardi.

-Ve lo dirò un'ultima volta: datemi i vostri soldi o vi uccido.- disse una voce a me familiare, mi girai e vidi Jasmine cercare di derubare due bambini.

Mi avvicinai e la presi per il collo facendo scappare i bambini, dopodiché la spinsi facendola cadere a terra.

-Stupida mezzademone.- dissi senza preoccuparmi di lei, lei mi saltò addosso ma la tolsi da me facilmente.

-Come ti permetti ?- chiese, continuai a camminare senza curarmene, che parli da sola.

Una artigliata mi colpì il collo e lì non ci vidi più.

Mi ritrovai in camera mia, avevo un forte dolore al collo, il morso non era dei ragazzi, era di Muriel.

-Ti senti bene ?- mi chiese Shuu.

-Non tanto, cosa è successo ?- chiesi speranzosa di non aver combinato niente di grave, in cuor mio però sapevo esattamente cosa fosse successo.

-Jasmine è morta, quando siamo arrivati era in un bagno di sangue e il suo collo era stato morso ripetutamente, le sue iridi erano diventato bianche e stava diventando a poco a poco trasparente- disse indifferente, come se questa scena non gli avesse colpito.

-Muriel mi aveva già portata via ?- chiesi.

-Sì, quel bastardo ti ha portata via, abbiamo cercato dappertutto ma non ti trovavamo, ti ritrovammo poco dopo in camera.- spiegò, tipico di Muriel, ti farà dannare per poi portarti nel posto più semplice, sapendo che non avresti mai cercato lì.

-Ovviamente, il morso non l'avrai notato.- dissi, avevo i capelli sciolti e di conseguenza non si poteva vedere.

-Quale morso ?- chiese, spostai i capelli e li feci vedere il morso, era tra il collo e la spalla ma l'unica parte che mi faceva male era il collo, ci era anche andato leggero.

-E' strano...- disse guardando il collo, essendo un morso di un demone vampiro, il loro è doppiamente doloroso e prelevano una grossa quantità di sangue, molto più di quello che un comune vampiro fa. Il colore per un po' di giorni diventavo completamente nero, non mi è dato sapere il perché.

-Lo so.- dissi rimettendo i capelli a posto e coprendo il morso.

Si avvicinò a me e mi spinse, facendomi cadere sul letto, si abbassò e mi morse sulla pancia scoperta.

-Shuu, potresti morire, sai cos'è questo.- dissi riferendomi al piercing.

-Ho sete e non mi va giù che quel bastardo ti abbia morso, non vi va giù che lui ti abbia solo sfiorato.- disse continuando a mordermi.

Sentì il sangue ribollirmi ma dovetti controllarmi, si staccò e mi vide con gli artigli e le zanne, stavo respirando a fatica e gli occhi erano rosso fuoco.

Sì avvicinò di più accarezzandomi la guancia, quando sentimmo suonare alla porta.

Scendemmo e vidimo quello che apparentemente era una coppia di genitori che parlavano con Reiji.

-Si può sapere dove è mia figlia ?- sbottò l'uomo, il padre di Jasmine, oltretutto quel bastardo che aveva provato a uccidere Muriel.

-A fare compagnia a Cordelia.- dissi indifferente, l'uomo mi squadrò e alzò un sopracciglio.

-E dove si trova questa donna ?- chiese ingenuamente l'uomo.

-Nell'aldilà. Ecco dove si trova.- dissi, vidi che l'uomo cominciò ad arrabbiarsi.

-Mi stai prendendo in giro ?- chiese cercando di essere tranquillo.

-No, io sono seria e ti dirò di più, sono stata io ad ucciderla.- dissi tranquillamente, vidi le sue iridi diventare nere e lì fece per darmi un colpo.

Ma gli tirai un calcio, facendolo appiccicare al muro, la mia mano era rivolta a lui e la misi a pugno, stringendola sempre più forte, i demoni potevano uccidersi tra loro strozzandosi.

-Per favore, non uccidere mio marito.- disse la donna vedendo l'uomo che faceva fatica a respirare.

-May...- disse Reiji, la mia mano si aprì e lui cadde per terra tossendo.

-Prova di nuovo a venire qui a sbraitare e ti giuro che raggiungerai tua figlia molto presto.- dissi, l'uomo mi guardò male e fece segno alla moglie di andarsene.

-Ci rivedremo presto, ragazzina..- disse lui.

-Disse così anche l'altra volta, se non fossi intervenuta, sarebbe morto per mano di Muriel, ricorda ?- chiesi ghignando, lui se né andò indignato insieme alla moglie.

-Che rapporto c'era tra te e quel demone ?- chiese Raito, lo guardai e capì che si stesse riferendo a Muriel, mi morsi il labbro.

-Tra noi non c'è nessun tipo di rapporto particolare.- dissi, lui mi guardò con un sopracciglio alzato.

-Davvero ? Allora perché quella volta ti ha baciato ?- chiese lui arrabbiato e prendendomi per un braccio, cercai di calmarmi .

-Non né ho idea.-dissi io soffiando tra i denti, strinse la presa.

-Non mentirmi !- sbottò e nonostante fossi arrabbiata, mi controllai.

-E' la stessa ragione per la quale tu mi hai baciato !- dissi io spingendolo da me e andandomene.


ANGOLO AUTRICE:SALVIA PEOPLE SIMPATICHE !
Come state ? Bene ? Sono contenta, finalmente ho aggiornato. 
Muriel: Grazie al cazzo, non l'hanno visto guarda ! 
Non rompere le ovaie, grazie >.<
Muriel: Piccolo spoiler: Nel prossimo capitolo ci saremmo principalmente io e May e saprete un po' della nostra storia. 
Già, Muriel in questa storia sarà fondamentale ma... 
Akira: NON SPOILERARE. NON RIVELIAMO COME ANDRA' A FINIRA LA STORIA. 
Ah già. 
Un'ultima cosa: 
Niente è come appare. Ricordatevelo.

   
 
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