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Autore: Shade Owl    26/03/2017    0 recensioni
In una città del nord del Montana vivono tre ragazzi delle superiori: Xander, gracile e anemico; Jo, appassionato di fumetti; Alis, secchiona e occhialuta.
Tre nullità da due soldi, buoni solo per gli scherzi e poco altro.
Tre nullità a cui il destino ha riservato una svolta totalmente inaspettata.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bull lasciò andare Xander, che cadde di nuovo a sedere sull'asfalto, e si allontanò stupito dallo strano ragazzo. Lui mollò la presa sul suo polso e mise le mani sui fianchi, fronteggiando a testa alta il gruppo, che adesso ignorava il terzetto per concentrarsi interamente su di lui.
- Finalmente ti sei smosso di lì!- esclamò Bull, superata la sorpresa iniziale - Era da un pezzo che volevo suonartele!-
- Ah, ma davvero?- chiese senza alcuna passione il ragazzo - E come mai?-
- Perché così almeno avresti smesso di fare l’arrogante!- rispose l’altro - Tutte le volte che ti abbiamo rivolto la parola ci hai trattati come immondizia! Non se il re del mondo, sai? Sei solo uno sfigato che si veste da idiota!-
Un sorriso incurvò le labbra del ragazzo, come se quelle parole lo divertissero… ma, a guardarlo bene, si capiva che, in realtà, non era affatto rallegrato: si trattava più che altro di una specie di smorfia animalesca, come quelle che fanno i predatori quando stanno per colpire, quando sanno di avere una preda ignara a loro disposizione.
In ogni caso, Xander ebbe ancora più paura di lui.
Probabilmente Bull la pensava allo stesso modo, perché quando parlò la sua voce ebbe un tremito.
- Ma che hai da sorridere?-
Lui scosse leggermente la testa.
- Non hai idea del guaio in cui ti stai cacciando.- rispose piano.
Bull inarcò un sopracciglio.
- Cosa?- sbottò - Ma… ma chi accidenti ti credi di essere?-
Il suo ghigno si fece ancora più largo e minaccioso. Si sporse leggermente in avanti, fissando l’altro dritto negli occhi.
- L’ultimo anello della catena alimentare.- rispose in un sibilo venefico.
Bull sgranò gli occhi.
- Che?- esclamò - Ma chi diavolo…- balbettò.
Lui si limitò a sogghignare ancora, attendendo una replica.
- Oh, accidenti!- sbottò Bull - Ma chi cazzo sei?-
Stavolta, le labbra gli si arricciarono tanto che scoprì i denti. Sembrava quasi che stesse ringhiando.
- Credimi, grassone… tu non vuoi saperlo.-
In un istante la paura scomparve dal volto di Bull, sostituita dalla rabbia. I suoi compagni si scambiarono delle occhiate e qualcuno cominciò a scrocchiarsi le nocche e a ridacchiare.
- Cos’hai detto?- ringhiò - Che cazzo hai detto?-
Il ragazzo non rispose, si tolse il ghigno dalla faccia e tornò eretto, riassumendo la sua espressione di sempre. Bull perse del tutto la pazienza.
- Ora ti faccio vedere io!- esclamò.
Tirò al ragazzo un pugno grosso come un pallone da football. Senza scomporsi troppo, quello lo bloccò con la mano, afferrò il braccio di Bull e lo sollevò in aria, facendolo atterrare per terra di schiena. Il tutto senza usare la mano destra.
I presenti lo guardarono sbalorditi.
- Ancora?- chiese al boccheggiante capitano della squadra sportiva che cercava di rialzarsi.
Con un ringhio, quello si gettò addosso al suo avversario, imitato da tutti i suoi amici, riavutisi dal momento di sorpresa. Finì che si ritrovarono in una mischia confusa, dove non si capiva né chi era sopra né chi era sotto.
- Oddio!- esclamò Alis - Così l’ammazzeranno!-
- Non se li ammazzo io prima.- disse una voce che li fece sobbalzare.
Accanto a loro c’era il ragazzo, che guardava con blando interesse la mischia che aveva davanti. Ed era totalmente illeso.
Ma come diavolo ha fatto? Pensò Xander.
Il ragazzo scosse la testa, sospirando, poi afferrò per la collottola il primo che gli capitò a tiro dal mucchio, lo sollevò e lo stese con un solo pungo. Fece lo stesso con altri due prima che i restanti tre si rendessero conto di ciò che era effettivamente successo.
- Ma cosa…?- balbettò Bull, rialzandosi stupito: aveva un labbro sanguinante e un occhio pesto, in enorme contrasto con il suo avversario, perfettamente illeso - Ma… tu… eri qui sotto!-
L'altro si strinse nelle spalle, come a voler dire che non era un suo problema. Sembrava divertirsi parecchio, nonostante l’apparente indifferenza.
Infuriandosi ancora di più, Bull e gli ultimi suoi amici rimasti in piedi fecero per lanciarsi su di lui, ma una voce riecheggiò nella strada, fermandoli.
- EHI!-
Nadine stava uscendo in quel momento dal cancello principale, avanzando rapidamente nella loro direzione. Doveva essersi attardata durante gli allenamenti di pallavolo.
Bull indietreggiò, mentre il Ragazzo che Faceva Paura si appoggiava al muretto alle sue spalle, ostentando una smorfia divertita e incrociando le braccia. Non degnò nessuno della minima attenzione, nemmeno quando Nadine, passandogli vicinissima, gli lanciò uno sguardo interrogativo.
- Cosa state facendo?- chiese avvicinandosi. Guardò di nuovo il ragazzo sconosciuto, che ancora la ignorò, poi si rivolse a Bull - Che stavate facendo?- ripeté.
- Niente.- sbottò Bull - Noi…-
- Stavate facendo a botte?-
Bull esitò.
- Io…-
- Tu ora te ne ritorni a casa!- esclamò Nadine - E non riprovarci mai più, capito? Smettila di prendere a pugni gli altri!-
- Tu non hai l’autorità per mandarmi da nessuna parte!- protestò Bull.
- Non è una questione di autorità!- replicò lei - È una questione di buon senso… una cosa che tu non hai!- lo guardò con odio - Ti credi tanto forte solo perché sei grande e grosso?- attese una risposta che non venne - Mi fai schifo.- aggiunse infine, in un tono più calmo.
Xander capì che Bull, già alticcio e arrabbiato, non avrebbe mai sopportato una simile offesa davanti ai suoi amici. Infatti, senza esitare, diede a Nadine un ceffone che risuonò per la strada e le fece scivolare a terra la borsa, costringendola ad indietreggiare di un passo.
Un istante dopo ci fu un suono di nocche contro carne e denti, e Bull crollò a terra sputando gli incisivi mentre, emanando collera da ogni poro, il Ragazzo che Faceva Paura incombeva su di lui, le dita lievemente sbucciate per il pugno che gli aveva dato.
Nessuno osò muovere un dito.

Senza curarsi di nessuno dei presenti, il ragazzo si inginocchiò e afferrò Bull per la cintura, sollevandolo senza alcuno apparente sforzo per poi scaraventarlo di nuovo a terra, strappandogli un gemito.
Subito dopo lo ribaltò con un calcio e lo afferrò per la maglia, avvicinandolo al suo viso furente, stringendogli la mandibola con la mano libera.
- Se tu…- disse, scandendo bene le parole, con un tono talmente freddo che fece rabbrividire Xander - … o i tuoi amici riprovate a fare una cosa del genere…- fece una pausa a effetto - … io vi ammazzo.-
Sottolineò la parola con uno sguardo gelido, privo della benché minima scintilla di pietà. Xander, nel vedergli quell'espressione, sentì un fiotto di paura invaderlo da capo a piedi.
Al suo fianco sentì Jo deglutire sonoramente, spaventato quanto lui; Nadine, ancora attonita, si teneva la guancia arrossata con una mano, spostando lo sguardo dall'uno all'altro, senza sapere cosa dire; Alis tirava debolmente Jo per una manica, fissando la scena con gli occhi sgranati, resi ancora più grandi dalle spesse lenti degli occhiali; i compagni di Bull non fecero niente per aiutare il loro amico, paralizzati come chiunque altro.
Apparentemente ignaro dell’effetto suscitato, il ragazzo continuò a guardare Bull, il quale si tamponava alla meglio la bocca sanguinante con una mano, lacrimando per il dolore. Ora più che mai, quel minaccioso straniero sembrava capace di mantenere la promessa fatta.
- O… okay…- biasciò Bull, sputando sangue, la voce soffocata dalla mano che gli bloccava la mandibola - Va bene… come vuoi tu…-
Soddisfatto, il ragazzo annuì, lo lasciò andare e gli gettò un pacchetto di fazzoletti.
- Pulisciti la bocca.- disse.
Poi tornò a prendere la sua moto, la fece partire e se ne andò.

Bene, anche questo è andato. Ringrazio ancora una volta NemoTheNameless, Elgul1, Easter_huit e NEON GENESIS KURAMA, i lettori che mi stanno seguendo. A lunedì prossimo!

   
 
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