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Autore: Sara Garcia    27/03/2017    0 recensioni
Russia, anno 1601. Una giovane nobile mette in salvo le sue figlie da una grave minaccia, che dopo oltre 500 anni tornerà a presentarsi. Chi è il misterioso nemico che ha aggredito la famiglia Meekhiv nel 1600, e pare essere tornato nell'anno 2016, dopo 416 anni? In tutto questo, che cosa c'entreranno Giada e Natasha, due sorelle bolognesi e con una vita apparentemente normale? Qual'è il loro destino? Se vi ho incuriositi vi invito a leggere e recensire, ci tengo molto! Buona lettura a tutti
Dalla storia:
Una nuova esplosione fa però sussultare entrambe, e la dama piange.
“ ci sono riusciti! Sono entrati! “. Trema, mentre la sua signora si gira di scatto.
“ Evitha! Natasha! Lena! “. Chiama tre nomi, evidentemente quelli delle sue bimbe. Ma non fa in tempo a raggiungerle, perché qualcuno le si parà davanti. È una figura incappucciata quella che si è palesata, accompagnata da alcuni esseri dalle sembianze umane ma dalle grandi ali nere. Lei indietreggia, come se lo riconoscesse.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Russia, città di Mosca. Anno 1599.

Due bellissime bambine stanno riposando nei loro rispettivi letti. Le due piccole sembrano serene, ignare dei problemi che sono insorti negli ultimi tempi, e così deve continuare ad essere. Loro sono creature così indifese ed innocenti, pensa colui che ora le sta guardando dormire. Devono solo pensare a come diventare delle brave signorine per bene, senza altre preoccupazioni. Riflette: non capita molto spesso che si avvicini alle sue figlie mentre riposano, anzi se ci pensa bene, non ricorda nemmeno quando è stata l'ultima volta che ha dato una semplice carezza ad una delle due. Ha sempre dato loro una rigida educazione dato il ruolo che un giorno ricopriranno, ma a che prezzo? Cosa penseranno le sue figlie? Che non sono abbastanza amate? Che loro padre non le ama? Le riflessioni dell'uomo dai capelli corvini continuano, sino a quando non si trova a dover prendere una decisione: all'apparenza la più semplice del mondo, ma che per lui è molto difficile. Avvicinarsi o meno alle due bambine? Dimostrare loro un minimo d'affetto o continuare con quell'educazione sin troppo severa forse, quella stessa educazione che comunque ricevette anche lui e che in fine lo portò ad odiare il padre? E se succedesse la stessa cosa? Se un giorno le sue figlie arrivassero ad odiarlo? Chiude gli occhi qualche istante, per poi guardarle nuovamente: la bimba dai capelli castani dorme serena, appoggiata su un fianco ed abbracciando il cuscino come fosse un peluches. Il suo respiro è regolare, così come lo è quello della sorellina minore. La bimba dai capelli corvini si è addormentata supina, ed anche il suo respiro è regolare e tranquillo. Basta, non serve indugiare: senza pensarci oltre si avvicina alla bimba più grande, inginocchiandosi per poter arrivare all'altezza del suo viso. Sorride appena, solo ora nota quanto sua figlia sia la copia di sua madre, persino quando dorme: infatti anche la sua Christine ha l'abitudine di abbracciare il cuscino mentre è immersa nel sonno, lo sa bene dato che ha passato molto tempo ad osservarla in tutti quegli anni. Decide di seguire ciò che in questo momento gli dice il cuore, lasciando da parte formalità ed educazione: prima di essere delle future contesse quelle bimbe sono le sue figlie, sangue del suo sangue. Osserva un istante ancora la piccola, per poi darle un bacio sulla fronte. “ Dormi, mia piccola Natasha. Dormi e non ti preoccupare, ci saremo sempre io e tua madre a proteggere te e tua sorella “. sussurra, in modo che le due bimbe non si sveglino e posando poi lo sguardo sulla piccola dai lunghi capelli corvini così simili ai suoi e che ora cadono ribelli sul cuscino. Senza dubbio la piccola Evitha gli somiglia molto più che la sua primogenita, non solo fisicamente ma anche caratterialmente, stando a quanto hanno detto i domestici. Già, stando a quanto hanno detto i domestici. Se ci pensa, è quasi assurdo: non conosce nemmeno il carattere della sua secondogenita, e sa poco e nulla della primogenita. Forse è vero: qualcosa deve cambiare, oppure finirà per perderle davvero e senza rimedio. Si avvicina ad Evitha, e le sposta una ciocca di capelli che le era scivolata sul viso, per poi accarezzarle una guancia. “ Perdonami “. Sussurra nuovamente, sempre stando attento a non svegliare le figlie. Ma quando fa per ritirare la mano ed andarsene, Evitha gliela stringe come avesse percepito accanto a lei la sua presenza.

“ Padre… “. Mormora la corvina, probabilmente immersa in qualche sogno. O che si sia realmente accorta della presenza di suo padre? Per la prima volta in vita sua, anche Viktor Meekhiv rimane senza parole, senza riuscire a trovare una spiegazione. Il filo dei suoi pensieri viene però interrotto da una voce che ben conosce.

“ Ah, ecco dov'eri finito. Non eri mai andato dalle piccole mentre dormivano, sentivi nostalgia? “. Sorride dolcemente la sua interlocutrice, accarezzando il suo pancione di sette mesi.

“ Christine, che ci fai in piedi a quest'ora? Dovresti riposare, nel tuo stato “. risponde semplicemente lui, incapace però di spostarsi e di sottrarre la mano alla dolce presa della figlia minore. La donna dai lunghi capelli castani gli si avvicina, per poi notare quella dolce scena.

“ Non ti ho trovato accanto a me, e mi sono preoccupata. Per questo mi sono alzata per cercarti, temevo… “. Ma si interrompe, mentre suo marito conclude la frase per lei.

“ Stai tranquilla, non intendo più fare a pugni con il tuo gemello. Le sue provocazioni non mi toccano ormai “. Christine si limita ad annuire, per poi abbracciarlo dolcemente da dietro.

“ Che cosa c'è, Viktor? Sembri preoccupato “. Chiede poi, guardando a sua volta la sua secondogenita, che lentamente lascia la mano del padre per poi voltarsi su un fianco e continuando a dormire. Da prima nessuna risposta, in fine una breve frase.

“ Credi che le bambine mi odino? “ Chiede alla moglie, lasciandola decisamente sorpresa. “ Credi che un giorno finiranno per odiarmi, come successe a me con mio padre? “. Conclude poi, mentre Christine lo fa voltare dolcemente verso di sé, mettendogli entrambe le mani sul viso.

“ E' vero, sei severo con le nostre figlie, forse troppo “. Inizia il discorso la giovane contessa. “ Però ricorda: a volte una semplice carezza può bastare a dimostrare affetto, sai? E non è un segno di debolezza, ma un segno d'amore. Forse dovresti provare con Natasha ed Evitha… “. E sorride, guardando poi Natasha. “ Le bambine ti adorano, sai? Non ti odiano affatto, anche se sono piccole hanno capito che ti comporti così perché vuoi il meglio per loro “. Lo rassicura in fine, mentre lui non dice nulla, riflettendo su ciò che la moglie gli ha detto: basterebbe davvero così poco? Istintivamente porta una mano sul pancione di Christine, per poi guardarla.

“ Ti giuro che con lui o lei tutto sarà diverso. Cercherò di essere un padre migliore, per il bene dei nostri figli “. Sembra deciso, e Christine annuisce mettendo una mano sulla sua.

“ Non ne dubito.. “. Mormora, per poi abbracciarlo con dolcezza.

 

Russia, città di Mosca. Anno 2016

Un giovane dai capelli color mogano entra in una stanza, facendo un inchino rispettoso. I suoi abiti sembrano essere quelli di uno stalliere, e tiene lo sguardo basso in segno di totale rispetto. “ Mio signore, pare si sia mosso qualcosa: ho avvertito una vibrazione provenire dalla città di Bologna, in Italia “. Rende rapporto, come fosse una “ spia “ mandata in missione. Il suo interlocutore continua a fissare un ritratto semidistrutto, i suoi abiti sono molto diversi da quelli del giovane che tutt'ora è inchinato, in attesa di ricevere l'ordine di alzarsi. Indossa infatti abiti nobiliari, come appartenesse ad un'altra epoca. “ Sono stato attento a non farmi scorgere dalle ragazze, e nemmeno da Alice “. Conclude, e finalmente il suo signore lo guarda e gli fa cenno di alzarsi.

“ Sei sicuro? “. Chiede in tono serio. “ Non ti hanno visto? “. L' altro annuisce, alzandosi da terra.

“ Si, sono rimasto nell'ombra ed ho azzerato la mia aura: la piccola Lady ha incontrato Alice e lei le ha rivelato la verità su quanto accade nel 1600, mentre a quanto pare la sorella è ancora incosciente dei suoi poteri “. Spiega. Evidentemente ha spiato Alice e Giada, quando la prima ha salvato la giovane dall'attacco del misterioso uomo alato.

“ Capisco, quindi ora lei sa… e ci ha creduto? Sei riuscito a capirlo? “. Chiede, sempre in tono serio e non togliendo il suo sguardo di ghiaccio dall'altro uomo, che non osa nemmeno guardarlo negli occhi.

“ Si, ci ha creduto. Ma sia la piccola Lady che Alice hanno convenuto di non rivelare nulla a Natasha, credono sia ancora troppo presto per lei. In oltre hanno deciso di cercare Lena per ripristinare il potere dei Meekhiv “. Termina la spiegazione, alla quale seguono momenti di interminabile silenzio. Attimi che non fanno altro che aumentare l'ansia del servitore, che si limita a deglutire per poi trovare il coraggio di dire una sola parola, una qualsiasi frase che possa sbloccare la situazione e che possa spezzare quella tensione venutasi a creare. “ M… Mio signore? “. Mormora a bassa voce, temendo di essere redarguito o di aver sbagliato. L'altro sospira pesantemente, per poi rispondere.

“ Così pensano che trovando Lena sarà tutto risolto? Che ingenue… il potere dei Meekhiv potrà essere ripristinato solo quando anche le reincarnazioni di Viktor e Christine prenderanno coscienza di chi siano e si riuniranno, risvegliando i loro poteri e ricongiungendosi alle figlie. Fino ad allora anche se Lena venisse trovata sarebbe perfettamente inutile, perché quello delle tre eredi è un potere a metà, completato solo da quello dei loro genitori “. Da le spalle allo stalliere, tornando ad osservare quel ritratto semidistrutto e riflettendo sul da farsi. In fine giunge ad una conclusione: l'unica possibile, se ci pensa bene. Alice non è in grado di risolvere le cose da sola. È vero che ha affrontato egreggiamente l'uomo alato, senza dubbio ha molto potere. Ma al secondo attacco sarà in grado di proteggere Giada e Natasha? O soccomberà? E se così fosse, cosa accadrebbe alle eredi? Il corvino posa una mano sul muro, per poi finalmente parlare. “ Dimitri! “. Chiama in fine il suo fedele servtore, che scatta sull'attenti come fosse un soldato.

“ Si, mio signore “. Risponde, con tono deciso e determinato.

“ Andiamo in Italia, a Bologna “. Sentenzia in fine il giovane nobile, lasciando sbigottito l'uomo di fronte a lui.

“ P… prego? Signore, ma ne siete certo? “. Chiede poi, mentre il suo padrone lo sorpassa e va alla porta, dandogli le spalle.

“ Non hai sentito quello che ti ho detto? “. Chiede, leggermente irritato. “ Andiamo in Italia, a Bologna “. Ripete, per poi uscire dalla stanza e lasciando Dimitri solo con le sue domande e si, con i suoi timori: cosa accadrebbe se il suo signore incontrasse l'uomo alato? O peggio, le eredi? E chi sarà mai quest'uomo che, a quanto pare, conosce tutta la storia dei Meekhiv? E perché sarà così interessato a Giada, Natasha ed Alice?

Ciao ragazzi! Perdonate il ritardo ma ho avuto dei problemi. Comunque, eccomi con il nuovo capitolo! Partiamo dal flashback: che ne pensate di Viktor e di come si comporta con le figlie? A quanto si capisce è sempre stato un padre abbastanza severo e quasi freddo, come mai? Cosa si celava nel suo passato? Abbiamo visto Christine, incinta di sette mesi, stargli vicina come una moglie devota ed innamorata. Che ne pensate del loro rapporto? Che madre sarà stata  Christine per Natasha ed Evitha? Invece, nel 2016 la scena si sposta a Mosca, dove incontriamo due misteriosi nuovi personaggi: Dimitri ed il suo signore. Chi saranno mai? Come fanno a conoscere tutta la storia dei Meekhiv? Coraggio, recensite che ci tengo! Vi aspetto al nuovo capitolo! Baci

Sara Garcia

   
 
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