Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: LUNA5    27/03/2017    1 recensioni
Questa è la storia di Noemi Clark una bambina a cui il destino aveva tolto tutto tranne la voglia di vivere e lottare per le persone che amava.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV NOEMI

Erano passati poco più di sei anni dal giorno in cui avevo lasciato quel posto, dove avevo lasciato lei la mia migliore amica, provai a telefonare, scriverle ma non ebbi mai una sua risposta fino a quest’oggi cioè almeno le altre volte mi piaceva pensare che se anche non ricevevo una lettera in cambio sapevo che le leggeva, invece l’ultima quella che le avevo spedito qualche giorno fa mi era tornata indietro senza nemmeno aprirla era come se mi avesse detto che di me non voleva più saperne. Ma io non potevo accettarlo volevo, pretendevo delle spiegazioni non poteva veramente aver mantenuto la sua promessa quella in cui mi aveva gridato che per lei non ero mai esistita che mi aveva cancellato. Per questo ero tornata volevo che mi ascoltasse poi avrebbe potuto fare ciò che voleva. Anche se il mio più grande desiderio era quello che lei mi perdonasse.

-Dove siamo?- Mi chiede Josh riscuotendomi dai miei ricordi

-A casa mia.- Fu l’unica cosa che risposi, infondo era la verità non ricordavo nulla se non ricordi sfumati prima dei miei 5 anni perciò questa era stata la mia casa prima della mia vita attuale.

-Perché siamo qui?- Chiese non capendo e come dargli torto. Lui non sapeva nulla di me se non che ero stata adottata

-Puoi aspettarmi qui? Devo fare una cosa ci metterò un po, sempre se puoi non sei obbligato ad aspettarmi troverò un passaggio se vuoi andartene.-

-Non ci penso nemmeno! Sei sconvolta e non so nemmeno il motivo per il quale sei venuta qui scordati di potermi liquidare in questo modo, io resto con te perciò se tu entri entro anch’io. Che ti piaccia o no ti è chiaro Raganella??- Mi rispose deciso sorprendendomi non credevo che gli interessasse.

-Si?! Cosa volete?!- Ci chiede una suora giunta al cancello per aprirci se non ricordo male si chiama Claire era solo una novizia quando vivevo qui.

-Devo parlare con Jenna Hamilton, le dica che Noemi Clark è qui.-

-Noemi??! Sei davvero tu?? Sei cresciuta moltissimo venite entrate.- Disse facendomi strada

-Aspettate qua torno subito.- Ero così nervosa dopo anni l’avrei rivista finalmente.

-Chi è Jenna?? E perché ti sei presentata come Noemi Clark?- Chiese Josh una volta rimasti soli.

-È la mia migliore amica e Clark è il mio vero cognome.- Risposi senza guardarlo avevo paura che leggesse cosa stessi provando in quel momento.

-Signorina Ferrero, che ci fa lei qua?? Non pensavo che l’avrei rivista.-Disse squadrandomi da capo a piedi suor Celeste in tutti questi anni non era cambiata affatto se non per qualche ruga in più aveva il solito sguardo glaciale, maligno

-Sono venuta per Jenna.- Le risposi decisa non voglio che abbia paura di lei

-Pensavo di essere stata chiara quando le ho rimandato indietro la lettera.-

-Cosa?? Non aveva nessun diritto, era di Jenna la lettera doveva consegnargliela! Voglio vederla subito.- Le urlai contro

-Signorina Noemi, ma come si permette di parlarmi in questo modo, pensavo che vivere in una famiglia di buon nome come i Ferrero le avesse insegnato un po di buone maniere, ma come vedo non è cambiata affatto.- Mi rispose con un tono soddisfatto per avermi fatto perdere il controllo. Ed io mi sento una stupita per esserci cascata.

-Sarei proprio curiosa di sapere cosa ne pensano i suoi genitori, della sua improvvisata anche se non credo che ne saranno felici. Ma oggi mi sento particolarmente generosa ti consiglio di andartene e di non tornare, altrimenti sarò costretta a prendere dei seri provvedimenti oltre a dover avvertire i signori Ferrero.-

-Lei non mi fa paura! Non sono più una bambina che può intimidire e ricattare a suo piacimento, sono cresciuta e faccio quello che voglio.- Le risposi adirata, sento che tutta la rabbia che ho dentro sta per scoppiare, so bene che ciò che ha detto non è un blef e che se i miei saprebbero che sono qui per me sarebbero guai seri. Le lettere, le telefonate ho sempre dovuto fare tutto di nascosto faceva parte del patto dimenticare la mia vecchia vita. Ma in questo momento non me ne importa nulla voglio solo vedere Jenna.

-Pensaci bene Noemi. Sai di cosa sono capace.- Mi rispose Suor Celeste sfidandomi

-Noemi calmati! Andiamo via non risolverai nulla così.- Mi sussurrò Josh all’orecchio. Prima che io potessi risponderle

-Non c’è bisogno che lei dica o faccia niente a nessuno, tanto meno ai miei zii ce ne andiamo subito. Ci scusi per il disturbo e la nostra insolenza Madre.- Continuò Josh trascinandomi via

-Perché l’hai fatto??- Gli urlai contro

-Io non…-

-Basta Noemi, calmati sai bene quanto me che quella suora non stava mentendo e so bene com’è mia zia e cosa ne penserebbe di questa storia. Fidati è meglio così. Troveremo un altro modo per parlare con la tua amica.-

-Troveremo??- Aveva davvero detto così?? Che mi avrebbe aiutata?? O lo faceva solo per non avere guai? Non si era mai comportato così prima d’ora

-Si cioè… tu…tu troverai un modo.-

-Noemi, Noemi- Mi chiamò un ragazzo alto moro poco più grande di me almeno così sembrava facendomi segno di avvicinarmi al cancello

-Come conosci il mio nome?- Chiesi diffidente non lo conoscevo

-Ma come?? Così mi ferisci!! Con tutti i dispetti che ti ho fatto, pensavo di esserti rimasto nel cuore o per lo meno impresso nella mente e invece ti sei dimenticata di me. Dai guardami bene nanerottola.- Disse sorridendomi aveva un che di….

-Non ci credo! Sei davvero tu?? Mattias-

-In persona, per caso ho sentito mentre parlavi con la strega. Comunque se cerchi Jenna non è più qui da qualche mese ormai. Dopo che te ne sei andata è cambiata si è chiusa ancora di più, non le importava di niente e nessuno. Anche quando veniva punita non si ribellava accettava senza aprire bocca poi una coppia con tanti altri orfani l’ha adottata e da allora nessuno a più sue notizie. Adesso devo andare se mi beccano mi puniranno. Certo che avevo proprio ragione sei sempre stata una ragazza stupenda.- Disse correndo via.

-Grazie.- Mormorai almeno sapevo che Jenna non era lì ma questo non mi fece stare meglio anzi…

-È adesso come farò?!! Non saprò mai dove è andata.- Dissi più a me stessa che a Josh

-Guarda il lato positivo, per lo meno adesso non è più qui dentro.-

-Si hai ragione.- Risposi rinfilandomi il casco pronta a ripartire.

POV JOSH

Vedere così Noemi mi fa male per tutto il viaggio mi è stata attaccata, ferma immobile come se non fosse stata dietro di me, vorrei aiutarla ma non so come, mi viene in mente solo un modo.

-Siamo arrivati.- Dissi spendendo la moto mi porse il suo casco e senza proferire parola si avvio verso casa. Non era servito a molto il mio tentativo di distrarla per farla stare meglio.

-Principessa dove stata? Ho provato a chiamarti un sacco di volte il tuo telefono era sempre staccato ero preoccupato. Stai bene? Mi spiace per quello che ti ho detto.- Le disse Ethan abbracciandola e per qualche strano motivo mi innervosisco in fondo non ha fatto nulla di male. Purtroppo però il mio corpo e la mia bocca non la pensano così

-Lasciala in pace, non vedi che è stanca?- Risposi freddo allontanandolo da lei.

-Levami le mani di dosso!! Non sei tu a dovermi dire come comportarmi con lei. Non ne hai nessun diritto.- Rispose fissandomi con uno sguardo di fuoco come se questo bastasse a spaventarmi.

-Ricordati di stare al tuo posto, sei pur sempre il figlio dei domestici.- Gli ricordai dandogli una spallata per poi andarmene

-Dove sei stato?- Chiese mio zio vedendomi rientrare

-In giro con la moto.- Risposi senza aggiungere altro non volevo mettere nei guai Noemi

-Forse ho sbagliato a ripartire le chiavi, sono stato troppo precipitoso non solo rientri tardi ma non avverti nemmeno, non erano questi i patti.- Mi rimproverò mio zio con sguardo severo

-È meglio se….-

-Che succede?- Lo interruppe Noemi entrando

-Noemi stai bene? Ti è successo qualcosa?- Gli chiese mio zio guardando prima lei poi me.

-Nulla, non sto bene. Ma cosa c’è che non va?- Chiese capendo la tensione che c’era tra noi.

-Sai per caso dov’era Josh?- Chiese improvvisamente mio zio, come se volesse una conferma di quello che stava pensando.

-Certo, era con me. Abbiamo fatto un giro per la città, poi mi sono sentita male e mi ha riportato a casa, scusa se non vi abbiamo avvertito ma pensavo che non ce ne fosse bisogno, inoltre non credevamo di fare così tardi.- Gli rispose desolata

-Va bene, la prossima volta avvertite adesso andate pure a riposare. Si vede che siete stanchi.-

-Grazie, mi hai tolto da un casino.- Le sussurrai all’orecchio

-Ho solo detto la verità.-

-Noemi aspetta, perché Jenna è così importante per te? Mi hai solo detto che era la tua migliore amica ma o l’impressione che ci sia di più.-

-Hai ragione, è più di un’amica era, è come una sorella per me il mio sole, dentro quel posto.-

-È per questo che hai quel tatuaggio sul fianco?-

-Tu come...???- Chiese sorpresa

-Ricordi? Quando ci siamo scontrati, diciamo che mi è cascato l’occhio.- Le risposi vedendola arrossire

-Ti prego non dire…-

-Lo so! Mia zia non approverebbe so bene che non ti ha dato il permesso e non solo per quello che hai fatto ma anche per il tatuaggio, tranquilla non dirò nulla.- La rassicurai per poi andare in camera mia

-Josh?!??-

-Si che c’è?-

-Cosa ti stava dicendo mio padre? Perché ti avrei tolto da un casino?-

-Niente, lascia stare è una storia troppo lunga.- Le risposi chiudendomi in camera

Dopo essermi fatto una doccia veloce presi il telefono digitando più volte lo stesso numero, senza mai chiamare non ne avevo il coraggio. Volevo provare a mettere le cose apposto anche se non sapevo come, così lasciai stare. Rimisi il telefono sopra il comodino ma come l’appoggiai lo schermo si illuminò di nuovo. Era un numero sconosciuto ma risposi comunque.

-Pronto?-

-Ho pensato che forse dovresti avere il mio numero, anche solo per parlare o se ti servisse una scusa è stato papà a darmi il tuo numero. Ciao e grazie ancora anche se non te l’ho detto mi hai aiutato molto.- Disse riaggangiando

-Ciao raganella.- Risposi una volta che mise giù sorridendo come un ebete per qualche strana ragione era questo l’effetto che mi faceva.

POV NOEMI

Erano passati due giorni da quando ero stata all’orfanotrofio e non avevo ancora trovato un modo per rintracciare Jenna e la cosa mi faceva stare male.

Inoltre c’era il segreto di Josh che mi ronzano in testa avevo provato più volte a sapere il vero motivo per cui lui era venuto a vivere qui. Mio padre cercava sempre di cambiare discorso finché Lis non mi aveva detto di lasciare perdere che ora era così e basta. Avevo provato anche con lui sperando che si aprisse come avevo fatto io, ma non fu così anzi mi rispose di farmi gli affari mia che la cosa non mi riguardava, ma soprattutto che non voleva raganelle tra i piedi. Era tornato il solito insopportabile proprio non lo capivo. Fortuna che c’era Ethan sempre pronto a tirarmi su di morale, anche se non gli avevo raccontato tutto di quel giorno, cosa era successo dopo volevo tenermelo solo per me

INIZIO FLASHBACK

Dopo pochi km ci fermiamo, Josh spenge la moto è si leva il casco.

-Vieni con me raganella.- Disse facendomi scendere

-Dove andiamo?- Chiesi seguendolo

-Tra poco lo vedrai , forza seguimi. Vedrai che non te ne pentirai.-

Dopo mezz’ora di cammino ci fermiamo incima a una collinetta

-Adesso guarda e non dirmi che non ti fa sentire meglio.- Disse indicandone la vista e aveva ragione, mi sentivo già meglio vedendo il mare in lontananza e la città sotto che sembra così piccola da non essere reale.

-Vieni qui, siediti accanto a me l’erba è soffice. Non serve che parliamo, staremo qui finché vorrai. Lasciati tutto alle spalle almeno per qualche ora.- Mi sussurrò all’orecchio

~~~~~~~~~~~~~

Piano piano apro gli occhi e mi guardò intorno per capire dove sono

-Ti sei svegliata raganella! Sono comodo come cuscino?- Mi chiese Josh sorridendo

-Per quanto ho dormito?- Chiesi dato che il sole era già tramontato e l’aria si era rinfrescata

-Quasi tre ore, forse è meglio se adesso andiamo o ci daranno per dispersi.- Disse alzandosi

-Va bene.- Risposi mentre mi aiuta a rimettermi in piedi.

FINE FLASHBACK

-Principessa?! Posso entrare?-

-Ethan, certo entra pure.-

-Tuo padre mi ha detto di chiamarti vuole parlarti penso che sia per la festa di stasera.-

-Oddio! La festa me n’ero completamente dimenticata. Con tutto quello che è successo.- Risposi balzando giù dal letto

-Padre, madre eccomi, mi avete fatto chiamare?-

-Si! Io e tua madre volevamo dirti una cosa per la festa di questa sera come sai ci saranno i tuoi amici e i loro genitori.-

-Quello che mio marito sta cercando di dirti è che devi essere impeccabile, a partire dal vestito, il trucco e l’acconciatura. Per questo ho fatto venire qui Eloisa, ci penserà lei al tuo aspetto. È una serata molto importante entrerai a far parte dell’alta società e quest’inverno potrai finalmente partecipare al gran ballo-

-Il ballo delle debuttanti.-

-Esatto proprio quello.- Mi rispose Richard

-Fossi in te mia cara inizierei a guardarmi intorno il ballo si avvicina e tu dovrai avere un cavaliere e quale migliore modo se non la festa di stasera.- Continuò Lis

-Non può essere Ethan?- Dissi senza pensarci su

-Ethan non fa parte dell’alta società, non può essere il cavalliere di una Ferrero.-

-Lis, cara calmati. Noemi so bene che tu ed Ethan siete amici ma questo non vuol dire niente. Come ti ho sempre detto ci sono delle regole da rispettare e dei sacrifici da fare.-

-Va bene, ho capito.- Risposi delusa nessuno dei miei compagni mi piaceva e l’idea di doverli frequentare non mi allettava per niente tutt’altro mi faceva venire la nausea.

-Un’ultima cosa, stasera dovrai dire ad Ethan che non si potrà presentare alla festa, non sta bene che il figlio della servitù partecipi ad un evento mondano.- Disse Lis andandosene

-Ma nessuno sa chi è veramente dato che frequenta la nostra scuola.-

-Mi spiace, so che non è facile ma comunque ci saranno i tuoi amici e Josh, non ti accorgerai della sua assenza.- Aggiunse Richard capendo il mio dispiacere.

Se prima l’idea della festa mi piaceva adesso iniziavo a detestarla era solo un pretesto per esibirmi ancora una volta, con l’unica differenza che questa volta dovevo trovare un futuro marito.

-Allora? Cos’è codesto muso lungo? Stasera ci divertiremo, non vedo l’ora.- Mi disse Ethan felice

-C’è una cosa che devo dirti, per me…. È…-

-Ho capito, non c’è bisogno che vai avanti infondo dovevo aspettarmelo. I tuoi non vogliono che io ci sia non è questo che cercavi di dirmi? So bene che tua madre non vuole vedermi al tuo fianco.-

-Io ho provato a fargli cambiare idea ma…-

-Tranquilla so qual è il mio posto.-

-Ma non è giusto! Comunque non preoccuparti sono sicura che non ti perderai nulla queste feste sono così noiose, che la mia non sarà d’eccezione.-

-Sei carina a dire così, ma non ce n’è bisogno davvero, anzi devi divertirti anche per me. E adesso abbracciami non voglio vederti così.- Disse stringendomi forte.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: LUNA5