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Autore: __Lily    27/03/2017    2 recensioni
"Nonostante tutto Jon rimase nell’ombra mentre Sansa Stark fece un passo verso l’oscurità. [...] Jon aveva osservato la sorella: la veste smossa dal vento, il metalupo degli Stark ricamato nel suo vestito e i suoi occhi blu come quelli della madre si erano fatti freddi - quasi glaciali - come il vento del Nord. 
I suoi capelli rossi come le fiamme del fuoco illuminavano l’oscurità nella quale si stava addentrando.

«Fai ciò che devi Sansa» aveva sussurrato guardando la sorella scomparire dentro quel canile."
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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VENTUNO

 

 



 

 

Era la prima volta dalla sua nascita che metteva piede nel Continente Occidentale.
Tutta la sua vita era trascorsa oltre il Mare Stretto, con Viserys, la sua casa era quella con la porta rossa che tanto le piaceva da bambina.
Lei era nata lì, nello stesso posto del quale si era riappropriata: Roccia del drago.
Viserys le aveva parlato così tanto di quel posto, di Approdo del re.
Sono tornata eppure non è ancora casa mia.
Pensò al suo orso, avrebbe voluto che Jorah fosse lì con lei, entrambi avevano tanto desiderato fare ritorno, e ora che finalmente era tornata lui non c’era.
Ricordò il morbo grigio che andava allargandosi nel suo braccio, si strinse nelle spalle e pregò che potesse trovare una cura, pregò che nel momento della battaglia lui potesse essere insieme a lei.
Si osservava attorno, il grande tavolo con la mappa del continente era ancora pieno di pedine, sapeva che quello era stato il punto strategico di Stannis Baratheon, il fratello dell’Usurpatore.
«Che effetto ti fa essere qui?» le domandò Tyrion Lannister.
«E’ strano, sono nata qui eppure non ho nemmeno un ricordo.»
«Come potresti? Eri ancora in fasce quando tuo fratello ti portò via.»
«Volevo bene a Viserys, al Viserys di quando ero bambina. Mi raccontava sempre le storie del continente, le storie della nostra famiglia, ma negli ultimi tempi non era più lui.»
«Non deve essere stato semplice trovare sempre un posto sicuro, dormire sapendo che avrebbero potuto tradirvi ogni secondo di ogni giorno.»
«No, probabilmente sarei impazzita anche io al suo posto» rispose guardando l’uomo che era diventato il suo Primo Cavaliere.
«Adesso hai un grande esercito, un Khalasar, molti alleati; presto riprenderai ciò che per tanto tempo è appartenuto ai Targaryen.»
«Il popolo mi seguirà? Mio fratello credeva che aspettassero il ritorno del drago, che pregassero per lui ma Jorah mi disse che non era così. Il popolo prega solo per la salute, il cibo e la pioggia.»
«Ti disse il vero, nonostante tutto ti ha sempre consigliata per il meglio.»
«Ci ha provato. Cosa ritieni che sia più opportuno fare? Da quello che so Approdo del re fu costruita in modo da resistere a qualunque assedio.»
«In parte si, ma tu hai tre draghi. Hai ancora bisogno di alleati.»
«Abbiamo Alto Giardino, Dorne e parte delle Isole di Ferro.»
«Si ed è un bene, prima avevamo solo gli Immacolati e i tuoi draghi e ora gran parte dei potenti ti appoggia, ma non è sufficiente, non contro mia sorella.»
«Cosa mi consigli dunque?»
«Ho parlato con Varys, i suoi uccelletti hanno portato delle notizie.»
«Di che genere?»
«Gli Stark sono tornati a Grande Inverno e i Bolton sono stati sconfitti, Jon Snow ora è il re del Nord.»
«Jon Snow?»
«Il bastardo di Eddard Stark, l’ho conosciuto anni fa, non so come abbia fatto da Guardiano della Notte a diventare re del Nord ma…»
«Ci sono re ovunque.»
«Vero. Il Nord è il territorio più esteso di tutti, ci serve il loro aiuto.»
«Eddard Stark aiutò Robert Baratheon a diventar re e a uccidere mio fratello e vorresti che chiedessi aiuto a suo figlio?»
«Ned Stark era un brav’uomo, un uomo leale. E’ stata la sua lealtà ad ucciderlo e Jon Snow è come lui, forse a volte un po’ impetuoso ma non è cattivo, sarebbe un ottimo alleato.»
«Alleato?»
«O marito, non esiste modo migliore di stringere alleanze.»
«Vorresti che lo sposassi?» domandò Daenerys sdegnata.
Non era per il fatto che fosse un bastardo, non le importava, ma suo padre aveva combattuto contro la sua famiglia, l’Usurpatore aveva ucciso suo fratello al Tridente e infine lo aveva aiutato a diventare re, come poteva accettare o prendere in considerazione un matrimonio con il figlio di Eddard Stark?
«La vostra unione sarebbe un bene per tutti, soprattutto per la guerra che stiamo per affrontare, abbiamo bisogno dell’esercito del Nord e Jon Snow è il re del Nord ora così come in passato lo fu suo fratello Robb. Sono stati gli alfieri a volerlo.»
Daenerys posò le mani sul tavolo con la mappa e ne ripassò i bordi, si il Nord era il territorio più grande e si aveva bisogno di Jon Snow per vincere quella guerra ma come poteva accettare di sposarlo?
Suo marito era Drogo, nonostante fosse morto, nonostante gli anni, nonostante Daario, c’era sempre stato Drogo.
Sapeva che doveva farlo soprattutto se voleva regnare un giorno come regina, vendicare la sua famiglia, ma sposarsi con un altro uomo?
Il suo sole-e-stelle le mancava, le mancavano i suoi capelli con le campanelle che tintinnavano nel vento mentre cavalcava, le mani forti che la stringevano.
Drogo, potrai mai perdonarmi?
«Fai mandare un messaggio, incontrerò il re del Nord.»
«Ti stai comportando come una vera regina. Sarà fatto al più presto» rispose Tyrion Lannister osservando quella giovane donna.
Era minuta e a volte poteva sembrare debole, aveva il volto di una bambina eppure sapeva essere anche crudele e giusta, era certo che con i suoi consigli sarebbe stata una grande regina, forse la più grande dai tempi di Aegon il Conquistatore.
Tyrion aveva sentito dire spesso che ‘gli Dei lanciano una moneta quando nasce un Targaryen’; pregò che quella volta fosse caduta dal lato giusto.





Howland Reed si recò nello studio del giovane re portando con se la lettera con il sigillo del drago a tre teste, bussò e attese di poter entrare.
Jon era con Sansa ma non stava studiando mappe, stavano solo parlando, cercando risposte a domande alle quali nessuno avrebbe più potuto rispondere.
«Avanti» rispose lui.
Spettro che era accucciato ai piedi del suo padrone tirò su la testa per osservare chi fosse il nuovo visitatore.
«Mi dispiace disturbare e immagino che sono l’ultima persona che vorresti vedere.»
«Niente affatto lord Reed.»
«Ho una cosa per te, avrei voluto dartela al mio arrivo ma non potevo.»
Howland porse a Jon la lettera arrotolata, lui la prese e quasi subito notò il drago a tre teste, alzò gli occhi scuri e osservò prima Sansa Stark e poi lui.
«La scrisse il principe Rhaegar, l’ho conservata per tutti questi anni in attesa di potertela un giorno dare, quel giorno è arrivato.»
«Perché ce l’avevi tu?» domandò Sansa.
«Fu tuo padre a chiedermi di tenerla, se qualcuno l’avesse scoperta qui a Grande Inverno, non saresti stato più al sicuro e così la tenni io.»
Jon la osservò, ecco tutto ciò che restava del suo vero padre.
Aveva sentito così tante storie sull’ultimo dei draghi e soprattutto come era morto al Tridente.
«Non posso» disse posandola sul tavolo.
«Non posso costringerti a leggerla, ma dovresti farlo.»
Howland Reed guardò ancora una volta Jon e poi si congedò lasciandolo solo con Sansa.
Lei allungò la mano sul tavolo e lui la prese.
«Ha ragione, dovresti leggerla Jon.»
«Non ci riesco Sansa. Fallo tu.»
«Io?»
«Si.»
Sansa tolse la sua mano da quella di Jon e prese la lettera, scostò il sigillo di cerca lacca con il drago e la srotolò.
«E’ per te Jon» disse, accarezzando quei caratteri delicati, «vuoi sapere cosa dice?»
Lui annuì.
«Non so se leggerai mai questa lettera o se sarà Lyanna a farlo per te, ma se dovesse accadere io allora non sarò al vostro fianco. Tua madre sta dormendo in questo momento, la osservo per non dimenticare il suo volto anche se so che non potrei dimenticarlo nemmeno in mille vite» Sansa si fermò e osservò Jon, non riuscì a decifrare la sua espressione, «voglio che tu sappia Jeaherys che non avrei mai voluto lasciarvi. Avrei voluto portarvi ad Approdo del re, sposare Lyanna al cospetto dei Sette Dei, rinnovare il giuramento che ci siamo fatti al cospetto degli antichi Dei, nel parco di Grande Inverno.»
Una fitta di dolore colpì Jon, Sansa aveva ragione sua madre non era mai stata prigioniera.
«Continua.»
«Avrei voluto insegnarti a combattere, a te e a Aegon. Avrei voluto vedervi giocare insieme, correre nei giardini della Fortezza Rossa, avrei voluto riabbracciare la mia principessa e il suo piccolo drago, ma so già che non mi sarà permesso farlo. Ho voluto qualcosa che non mi apparteneva e ora ne dovrò pagare il prezzo. Tu sei mio figlio Jeaherys, così come lo sono Rhaenys e Aegon, nell’altro foglio c’è il tuo riconoscimento, tu sei un drago, sei un Targaryen e in pochi invidieranno il compito che ti attende. Sei tu il principe che venne promesso e tua è la canzone del ghiaccio e del fuoco. Non temere figlio mio, non sarai solo nella lotta che ti attende, non dimenticare mai che il drago ha tre teste tu sei una delle tre Jeaherys. So che tua madre avrà cura di te e ti preparerà per ciò che ti aspetta. Tu sei figlio del ghiaccio e del fuoco e avari bisogno di entrambi quando la lunga notte arriverà.»
Rhaegar Targaryen lo sapeva, l’aveva sempre saputo.
Sansa prese in mano l’altro foglio, quello in cui Rhaeagar Targaryen aveva riconosciuto il figlio.
Si alzò e si avvicinò a lui, Jon si abbandonò contro il suo petto caldo, Sansa lo strinse forte a se e gli accarezzò i capelli scuri, mentre nell’atra mano reggeva la legittimazione di Jon Snow.








 

E ci siamoooo!
Daenerys ha fatto la sua comparsa, presto oltre a lei troverte altri personaggi ;)

  
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