Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Heartspowl    28/03/2017    3 recensioni
Grazie ad una cara amica, ho finalmente deciso di buttarmi in questa piccola avventura e scrivere una storia.
Si parlerà di Hitomi, la mia amata OC (della quale potrete leggere varie Slice Of Life sul mio profilo) e del suo rapporto amoroso con Kuroko Tetsuya, il protagonista della serie.
Spero la storia vi possa intrigare e piacere!
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Thoughts of Love and Happiness.


"Tu sei forte, Hitomi-chan. Lo so."

Tetsuya Kuroko. 
L'azzurrino si trovava seduto su una panchina, sotto ad un sontuoso albero di ciliegio, purtroppo spoglio data la stagione autunnale. 
Tamburellava con una gamba, indeciso, fissando il marciapiedi, noncurante della gente che gli passava davanti. Che, ad ogni modo, non faceva caso a lui come al solito.
Aveva scambiato qualche messaggio con Kiyoshi riguardo alla salute di Hitomi.
In cuor suo, ne aveva risentito di quei giorni di riabilitazione; la ragazza non era andata a scuola, quindi i loro sguardi mattutini non si erano prodotti. Non era nemmeno riuscito ad andarla a trovare, sia perché sapeva di non aver la confidenza necessaria per palesarsi di fronte alla sua porta di casa (o almeno è quel che pensava lui), sia perché gli allenamenti della Seirin si stavano facendo sempre più intensi in vista della Winter Cup, e il tempo scarseggiava.
Il gigante buono era l'unico intermediario che potesse tenerlo aggiornato, cercando di passare per un semplice amico preoccupato.
Conscio che non voleva più mantenere quella situazione ancora per molto. 
Alzò lo sguardo al cielo, fissando le poche nuvole che avevano preso ampio spazio in quel cielo dalle sfumature grigiastre. 
Hitomi aveva ancora il braccio fasciato, ed iniziava da pochi giorni a muoverlo lentamente di nuovo.
Pareva che la madre, Sawako, si fosse confidata con Kiyoshi sul fatto che la violetta aveva pianto, e parecchio, per non essere riuscita a sollevare un bicchiere. 
Quanto dolore, fisico e psicologico, stava provando?
Quanto poteva esser stremante non avere il controllo del proprio corpo, non poter esercitare la propria passione?
Chissà quanta voglia aveva di prendere il pallone da basket e lanciar dei canestri, cercando di imitare Midorima.
Perché si sa, ci si rende di quanto sia bello esser sani solo quando non lo si è. 
Tirò un sospiro, sentendosi nervoso lui per lei, e palpandosi il braccio destro in un gesto istintivo e comprensivo. 
Il grido che lei aveva lanciato in campo era stato straziante. 
Non era un semplice urlo di dolore, no. In quell'urlo c'era nervoso, tristezza, amarezza, insoddisfazione, disperazione. 
C'era tutto ciò di più negativo che potesse esserci.
E lui l'aveva percepito. 

Qualche nuvola si era spostata, nascondendosi dietro i rami ormai spogli di quell'albero simbolo di rinascita.
L'ambiente era triste, i colori erano spenti, la luce del sole sembrava offuscata.
Hitomi odiava tutto ciò. Hitomi amava i colori.
Fu pensando a questo particolare che un sorrisetto entusiasta si impossessò del suo viso e lo fece alzare.
Attraversò il quartiere con una calma epocale, un viso che non faceva trasparire alcuna emozione, lasciandosi trasportale dalla prima brezza freddina che anticipava l'imminente inverno. Il rumore dei suoi passi che si mescolava a quelli altrui, su un marciapiede di cemento grigio. 
Nella sua mente la cosa da fare era chiara e limpida; Hitomi amava i colori, il caldo, i profumi.
 
Si fermò davanti all'entrata del fiorista più attrezzato del paese. 
Un imponente immobile caloroso, contornato da dolci profumi di fiori di ogni tipo che si mescolavano l'un l'altro.
Maestose piante che decoravano la prima stanza tra palme e piccoli baobab. 
La scrivania addobbata di fiori di ogni colore, con la proprietaria dietro al bancone, vestita da un completo a maniche lunghe rosso e giallo, che scribacchiava su dei fogli. Sembrava non essersi accorta di lui.
Si avvicinò al banco, le guance un po' rosse dal venticello pungente, e solo quando si schiarì un po' la voce la donna si accorse di lui, spaventandosi.
Con una veloce frase di scuse, si porse verso di lui e il suo volto si riempì di un veloce sorriso gioioso.
"Come posso aiutarla, giovane innamorato?"
Kuroko sgranò leggermente gli occhi, totalmente preso alla sprovvista da cotanto entusiasmo e, sul momento, da come la donna aveva azzeccato il motivo per il quale si trovava lì. 
Non fece nemmeno in tempo a reagire che la trentenne cominciò a ridere dolcemente, rimettendosi al proprio posto.
"Sai, ce ne son pochi di motivi per i quali un uomo si reca nel mio negozio. E un ragazzino carino e giovane come te, non può che aver una ragione sola! E sono sicura di non sbagliarmi."
L'azzurrino dapprima la guardò, poi mugugnò un timido "mh", e abbassò lo sguardo.
"È appena uscita dall'ospedale per una rottura ad un arto, e volevo farle un regalo."
Si tirò giù le maniche, coprendosi bene le mani, nel vano tentativo di nascondere l'imbarazzo che lo stava corrodendo.
Il sorriso della donna si trasformò in una smorfia di compassione; si lasciò sfuggire un "aw" dispiaciuto e fece il giro del bancone, dirigendosi verso la serra, posta alla destra dell'immobile, con un deciso "so cosa fa al caso tuo.".
Lasciando dietro di sé una scia di profumo, probabilmente di lavanda, aprì con forza la porta della serra, inebriando il salone con piacevoli fragranze di ogni tipo. Il suo profumo venne quasi scaraventato via da quello che lo sovrastava nella stanza; file e file di fiori, piante, fisse e rampicanti, tutte perfettamente in ordine per luogo d'origine, tempo necessario per sbocciare, e colore. 
Si diresse nel corridoio centrale, facendogli segno di seguirla, parlicchiando tra sé e sé.
"Girasoli... Rose... è presto per queste, vero? Gliele offrirai un'altra volta. Uhm... Orchidee... Dalie... ah, ecco!"
Con una forbice da giardinaggio, dopo essersi infilata dei guanti beige, prese un paio di maestosi fiori rosso vivo e li posò in un sacchettino di carta.
"Amaryllis. Sono sicura che li adorerà. Ama il rosso?"
"...Si, e i colori che tendono al viola..."
La donna si poggiò la mano sotto al mento, assumendo un'espressione pensierosa. Chiuse gli occhi, come se stesse creando nella sua mente un'immagine, poi aprì gli occhi e con un "ah!" si diresse di fretta verso il fondo della serra, facendogli segno di sedersi da una parte. 
Kuroko eseguì gli ordini, vedendola allontanarsi. 
Doveva proprio amare i fiori, pensò. Sicuramente conosceva il significato di ognuno di essi, dal più al meno famoso. 
In pochi minuti la donna tornò, con in mano altri tre tipi di fiori. 
"Fatto! Vieni, ti preparo il bouquet."

Le mani si erano mosse abili, evidentemente allenate, per fare quel nastrino viola che legava i gambi dei fiori in un sacchettino bianco, creando un meraviglioso bouquet.
"Ti ho messo Amaryllis1, Ibisco2, Peonie3 e del Mughetto. Ho pensato fossero i più adatti alla tua situazione. Sai, qui vengono uomini di ogni tipo ed età in cerca di qualsiasi tipo di messaggio. Chi vuole farsi perdonare, chi vuole organizzare un matrimonio, o chi ancora vuole dichiararsi. Mi diverto a giocare con le combinazioni per far passare il messaggio desiderato. Ad esempio, il mughetto, è per esprimere gioia riguardo la sua guarigione in corso."
La donna sorrise, porgendogli il bouquet. 
"Ora vai, vai. In questo periodo durano poco all'aria aperta, soprattutto l'amaryllis. Ricorda di metterli in acqua!"



Note dell'Autrice:
Che periodaccio! Il Madagascar si mostra nelle migliori note, staccandomi la corrente per due giorni di fila. Meh. 
Comunque, a fatica, son riuscita ad andare avanti <3 Siamo quasi arrivati alla fine! AEEEE!
Chissà cosa combinerà adesso il nostro cucciolotto? ;333333
A prestissiiiimo con l'ultimo capitolo!


1: Amaryllis: un fiore africano dal colore rosso acceso. Esprime un elegante corteggiamento ed un timido amore.
2: Ibisco: Simbolo della Malesia, un bellissimo e delicatissimo fiore rosa acceso. Data la sua corta vita di un giorno, esprime un colpo di fulmine per una bellezza affascinante. 
(Non è il fiore perfetto per Hitomi e Kuroko? :3)
3: Peonia: Fiore dai molteplici petali che gli donano un aspetto sontuoso. Offre una gamma di colori ampia che varia dal bianco al porpora. E' perfetto per i doni speciali di un amante timido.
  
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