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Autore: GettAmourZe    28/03/2017    3 recensioni
Un nuovo viaggio aspetta Ash Ketchum e Pikachu, stavolta in un'avventura intrapresa per riscoprire chi sono e i loro obbiettivi!
Nella regione di Forsia intraprenderanno un viaggio per definire loro stessi. Vagando in un labirinto di dubbi e crescita, dovranno trovare la via per un futuro molto diverso da quello per cui avevano iniziato a viaggiare.
Combatteranno per realizzare il loro sogni e ristabilire l'equilibrio tra luce e oscurità, accompagnati da nuove e vecchie conoscenze... tra cui qualcuno molto speciale.
Amourshipping (AshxSerena)
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Pikachu, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Nuovo Capitolo per Voi! Ultimamente tra lavoro,studio e impegni siamo un po indaffarati ma cerchiamo comunque di trovare un ritmo regolare! Speriamo vi piaccia il capitolo di questa volta e...buona lettura!


Episodio 10: Detective Lidia all’inseguimento! Il ladro felino! 


Dopo un viaggio abbastanza ricco di avventure in una foresta, i nostri eroi si sono fermati nella piccola città di Verzezia. Al momento, si trovano al centro Pokémon, pronti per fare colazione.

"Allora, cosa c'è di bello a Verzezia?" chiese un Ash curioso, guardando la sua migliore amica digitare con il dito sulla mappa digitale della città sul suo pokédex. 
"Beh, non molto a dire il vero" ammise Serena "Verzezia è per lo più un punto d'incontro per viaggiatori, l'attrazione principale sono i turisti"
"Però vicino Verzezia so che c'è un luogo interessante che possiamo visitare: una fabbrica di produzione di salse rinomate" suggerì Lidia "Sono rinomate in tutte le regioni, o almeno questo è quello che ho sentito dire. Quando sono stata in altre regione le trovavo spesso ai supermercati più importanti"
"Allora perché non la visitiamo se è sulla strada per Mozzaburgo?" propose l'allenatore. 
"L'hai detto perché c'è di mezzo il cibo, vero?" scherzò Brock. 
"Avevi dubbi?” sorrise l'allenatore. Di nuovo ci furono risate di tutto il gruppo. 
Una volta finita la colazione, Ash, Serena, Brock e Lidia ritirarono i loro Pokémon. Erano tutti in forma smagliante, specie dopo aver ricevuto un trattamento di prim'ordine dall'infermiera Joy del luogo. 
"Ecco qua! I vostri Pokemon sono in perfetta salute!" sorrise la dottoressa, porgendo le pokéball.
Brock ripartì come suo solito con i suoi sproloqui "Infermiera Joy, non è che puoi curare anche un’altra cosa?" 
"Uh cosa?" 
"Il mio cuore affranto che necessita di stare con te, curami da questa malattia d'Amouahhhhhhhhhhhhhhh!"
Qualcosa affondò i suoi denti nel suo didietro. La perfetta dentatura di Spotpup aveva appena fatto breccia nei pantaloni del ragazzo di Plumbeopoli.
"Brock! Credo che Spotpup ti abbia preso in simpatia!" sorrise Lidia. 
"Almeno non dovrò più tirargli le orecchie, dato che sembra che d'ora in avanti ci penserà lui" bisbigliò Ash nell'orecchio di Serena.
“Si, però ammettilo che un po' ti piaceva” Sussurrò lei. 
"...Si, un pochino si" ammise il ragazzo. “A proposito, non ho ancora esaminato Spotpup con il pokédex!” tirò fuori l’apparecchio e lo punto sul Pokémon.
“Spotpup: Pokémon Macchicucciolo. Le sue chiazze sul pelo in realtà sono cristalli che si occupano della regolazione della temperatura nel suo corpo, affinché possa stare al fresco anche negli ambienti più caldi. Gli studiosi hanno calcolato 101 tipi di pelo di Spotpup con una disposizione di macchie differente. Le forme maschili sono diverse dalle femminili e vi sono due esemplari degli altri. Questo dettaglio condiziona l’aspetto dell’evoluzione. Sesso dell’esemplare: maschio raro”
Il cane trascinò, con tutta la sua forza, il "romanticone" fuori dal campo visivo dell'infermiera. 
"Ehm a parte questo… inconveniente… non è che può dirci cosa fare qui in città, infermiera Joy?"chiese Ash.
"Questo è un paese piccolo, ma credo che una passeggiata in compagna dei vostri Pokémon non sarebbe male" 
"Forse ha ragione, sa?" disse Serena "Ai nostri amici farà bene un po' di aria fresca!"
Gli altri annuirono, tutti presero le sfere poké e le lanciarono in aria "Avanti, venite fuori!"
Il gruppo di Pokémon si mise in riga davanti ai ragazzi, attendendo di sentire il da farsi.
"Bene, oggi faremo un bel giro in città così sgranchiremo le gambe! Un po' di camminata non fa mai male! E poi tutti alla fabbrica di salse!"Il suo incitamento fu seguito da un brusio del suo stomaco, ovviamente d'accordo con l'allenatore. 
"Ash, hai finito di mangiare appena pochi minuti fa..!" Rise Lidia esasperata.
"Non é colpa mia!" Disse Ash con simpatia "Dillo al mio stomaco!"
Brock scosse la testa "Visto che il tuo stomaco non è un individuo indipendente e nemmeno un Pokémon, menomale se no ci dovremmo preoccupare, non credo valga la pena!"
Ash fece le spallucce "Devo mangiare se voglio trovare le forze per diventare Maestro Pokémon! E la pensano così anche loro!" Si girò verso i suoi Pokémon "Vero!?" 
Tutti alzarono le zampe esultando.
"Visto?" Rise Ash.
Serena fu l'unica a non contestare. Ash era Ash, nulla fa fare a tale proposito. Andava bene così.
Lidia prese lo zaino e si affrettò ad uscire "Forza! Andiamo! O volete stare qui tutto il giorno?"
"Arriviamo!" La raggiunsero i tre compagni.
Una volta fuori dal centro cominciarono a dirigersi verso la fabbrica. Ash, il più eccitato, stava in testa al gruppo, anche se non aveva la minima idea di dove si trovasse questa fabbrica. Ben presto però, la loro camminata fu interrotta dalla vista di una donna familiare. O almeno somigliante a tante altre. 
"OGGI É LA MIA GIORNATA!!!!" urlò Brock correndo avanti verso la sua prossima preda "Oh Jenny!! Oggi il sole non poteva essere più luminoso di te! Hai dissipato le nuvole del mio cuore!!! Sii il mio cielo e il miAaaaaAAAAAAHHHH!!!!"
Sentì le piccole zanne affondare il suo sedere ancora una volta. Agitò le braccia in aria fino a cadere ai piedi della donna di fronte a lui.
Spotpup azzannò l’orlo dei pantaloni alla cinta e poi cominciò a tirarlo via pian piano.
"Lo dicevo io che gli piaci!" Sorrise Lidia annuendo e incrociando le braccia.
La donna si girò sorpresa da questa reazione, ma riprese il suo contegno da poliziotta "Oh salve, siete nuovi qui a Verzezia?" chiese lei “Siete allenatori in viaggio?”
"Si! Ci stiamo dirigendo a Mozzaburgo per sfidare la palestra!” esordì Ash.
"Un allenatore in viaggio dunque? Beh buona fortuna allora!" disse l’agente.
Serena notò che l'agente aveva in mano un paio di volantini vari "Mi scusi agente, non vorrei sembrarle invadente, ma cosa sta facendo esattamente?" 
"Sto appendendo questi volantini d'avviso in giro per la città. Sapete, essendo Verzezia un punto di ritrovo per allenatori itineranti è giusto rendere noto di fare attenzione…” 
"Avvisarli di cosa?" chiese Ash incuriosito.
"Recentemente, in tutta Forsia, sono apparsi dei bracconieri di Pokémon molto pericolosi. Arrivano a ferire le persone pur di portare via loro possibile merce di scambio. Abbiamo sentito di tantissimi casi e ci hanno contattati in tutte le città per tenere all’allerta le persone e i loro Pokémon”
“E’ orribile!” Commentò Serena rabbrividendo. 
Alla parola "bracconieri” di Pokémon, Weepbud trasalì e saltò in braccio a Serena coprendosi il viso con le manine.
"W-Weepbud non piangere, ci sono io!" trasalì la performer abbastanza sorpresa dal gesto della piantina. 
Ash ricordò di quando dovette affrontare alcuni bracconieri nel suo viaggio, pensando con disgusto a coloro che volevano sottrarre il suo amico Larvitar e gente come quel tizio che rivendeva i Vivillon a dei collezionisti. Ma anche peggio quando a Sinnoh gli avevano rubato Pikachu e tentato di catturare Riolu, Azelf, Mesprit e Uxie. "Ho avuto familiarità in queste cose..." digrignò a denti stretti. 
"Comunque abbiamo anche il nostro bel da fare qui, personalmente" sospirò l'agente Jenny “Sembra che vi sia un misterioso ladruncolo e per quanto ci proviamo, questo è un caso abbastanza particolare”
“Caso!?” Gli occhi di una certa persona si illuminarono "M-Mi scusi agente Jenny, ha detto caso!?" chiese per avere una conferma di quello che aveva appena sentito.
"Uh? Si...?" replicò la poliziotta. 
"EVVAI!" esultò "Un caso è quello che mi ci voleva!" ed imitò la posa del suo eroe preferito, puntando il dito in avanti, indicando l’agente. "Prima o poi la verità viene sempre a galla! Nulla è inspiegabile e io sarò colei che troverà l’unica e sola a trovarla! Sono la detective Lidia!”
Serena fece un facepalm e corse a scusarsi con la donna in uniforme "Ci scusi per questa scena, ma Lidia è una detective e non appena sente qualcosa che può stuzzicarle la mente, parte subito in quarta..." 
L’investigatrice prese subito un taccuino dalle sue tasche e si avventò sulla poliziotta "Presto agente! Mi dica tutti i dettagli! Chi!? Cosa!? Quando!? Dove!?" Sembrava una ragazzina che aveva appena ricevuto il proprio regalo preferito e ne voleva uno più grande.
"Ehm.." balbettò l'agente "Allora... tre giorni fa è arrivata in centrale una segnalazione da parte di alcune persone: si lamentavano che le loro cibarie sparivano. All'inizio pensavo fosse solo un ladro comune, ma in quanto alcuni testimoni mi hanno detto una cosa strana, ho cambiato idea. Dicono di aver visto una… e cito le loro testuali parole: agile matassa… saltare da un tetto all'altro”
“Ladro… cibarie… matassa… tetto… ecc… ecc…” Scrisse in fretta e furia.
“Ed è seccante ammetterlo per un agente di polizia come me..." sospirò Jenny.
"Bene, lasci fare a me agente! Risolverò questo caso in un lampo!" si rivolse poi ai suoi amici "Forza ragazzi! Il mistero si trova dietro ogni angolo!" e partì a razzo lasciando abbastanza perplessi tutti quanti.
"Ma... cosa le è successo?" si chiesero Ash e Serena. 
Partirono cercando di raggiungere la loro amica, lasciando un agente Jenny piuttosto atterrita. Spotpup sospirò, la sua allenatrice aveva una fissa maniacale per queste cose. Si fece forza e raddoppiò lo sforzo, correndo più veloce che poté e trascinando quel peso morto di Brock sulla ghiaia.
La detective aveva messo le ali ai piedi, correva come una mandria di Bouffalant impazziti e i suoi due amici più giovani faticavano non poco a seguire il suo passo. Fortunatamente per loro la ragazza più grande si fermò, lasciando giusto il tempo di raggiungerla e di poter finalmente respirare. 
"L-Lidia ma q-quanto a-accidenti s-sei veloce!?" commentò un Ash distrutto da quella corsa sfrenata.
"E-Eri peggio di un D-dragonite in volo!" annaspava Serena, ancora più distrutta del suo amico. 
"Ops... ho esagerato con la mia foga?" rise lei. In un certo senso aveva provato gusto a vedere i suoi due amici inseguirla. 
"Eh direi..." sbuffarono per tutta risposta l'allenatore e la performer
Lidia si grattò il capo "Ahah e va bene lo ammetto, ho esagerato, ma vedete… ogni volta che scopro un mistero, per me è come se la mia anima si infervorasse e devo assolutamente trovare il modo di risolverlo! Un po' come te Ash, quando lotti con i tuoi Pokémon!" 
"*Anf* *anf*… in un certo senso hai ragione, ma la prossima volta avvisaci delle tue intenzioni" ammise il diretto interessato. 
"Spoo..." Spotpup era il più distrutto di tutti, portarsi dietro Brock era stata un impresa non di poco conto per un cagnetto come lui. Fortunatamente il suo coma finì e l’allevatore cominciò a svegliarsi, dando tregue al povero cucciolo.
"Scusa..." si scusò l’allenatrice al suo Pokémon "...Ma mi conosci!” concluse lei.
"Pup...." sospirò lui, non sarebbe mai guarita da questa sua brutta abitudine. 
"Va bene, va bene, ci fermeremo una decina di minuti… ma poi subito di nuovo al lavoro!" disse la capopalestra, comprendendo al volo lo sguardo del suo compagno. 
"Meno male che almeno a Spotpup dà retta" sospirò Serena.
"Comunque" iniziò Lidia portando la mano sotto il mento...
"Puup" fece un facepalm il cagnetto, sapendo che ora arrivava il momento delle ipotesi. Adorava Lidia e adorava lui stesso fare il detective, ma quella ragazza era più esuberante di lui. 
La capopalestra si abbassò esaminando il vicolo in cui si trovavano "Direi che il nostro ladro é un Pokémon!"
Ash e gli altri la guardarono curiosi e confusi. Come faceva a sapere già il colpevole?
"E direi anche che è un Pokémon molto veloce, scaltro e probabilmente selvatico."
"Vorresti esporci le tue ipotesi e ragioni?" Chiese Brock, forse il più estraneo visto che era stato messo fuori gioco da un morso di un certo nuovo poliziotto dell'amore.
Lidia si alzò e appoggiò le mani ai fianchi "Prima di tutto non credo che un Pokémon grande possa passare inosservato. In questo paesino é facile notare dettagli del genere, quindi ci vuole un Pokémon che sappia sembrare piccolo, innocuo e che si possa nascondere e mimetizzare nell'ambiente. Per vivere così a stretto contatto con gli abitanti deve per forza essersi sistemato da qualche parte qui nelle vicinanze e un Pokémon grande o di colori contrastanti con l'ambiente non può passare inosservato ed entrare in case e negozi rubando cibo”
“Ha senso…” commentarono i tre.
Lidia andò avanti “Ruba poco alla volta, quindi é piccolo e mette da parte le scorte. Deve avere un nascondiglio da qualche parte qui in giro, dopotutto verrà inseguito e cercato e con dei pesi non può correre lontano. Di sicuro non lavora per altre persone, perché ruba solo cibo, quindi qualcosa per sopravvivere. Se avesse un proprietario o fosse umano, ruberebbe soldi o oggetti di grande valore. Probabilmente é solo un Pokémon affamato, senza allenatore e che probabilmente non ha un buon passato alle spalle se nessuno lo ha catturato o aiutato"
"Wow" Serena poté dire solo questo. 
"Ma se é un Pokémon piccolo… deve essere facile catturarlo" commentò Brock.
"Non necessariamente" rispose Lidia "piccolo o no può essere forte e qui é la sua velocità che conta. A seconda delle quantità rubate e calcolando la velocità media per fuggire dalle scene del crimine, deve essere almeno grande quanto Spotpup e deve correre su quattro zampe. Arrivando a questo punto é facile dedurre che non ha cattive intenzioni. Volendo potrebbe portare via più cibo, questo se la mia ipotesi delle dimensioni é esatta. Quindi prende solo lo stretto necessario per cavarsela!" 
"Allora dobbiamo aiutarlo e farlo smettere!" Propose Ash serrando un pugno.
Serena lo guardò perplessa, non era così facile come sembrava "Prima però bisogna trovarlo..." 
"Concordo, comunque troveremo un modo" mormorò Lidia con poca attenzione alle sue parole. Era già al lavoro con la testa e stava studiando un piano. "BINGO!" Urlò lei facendo sobbalzare tutti i partecipanti alla riunione strategica. 
"Lo aspetteremo appostati davanti a questo vicolo!" dichiarò poi.
“Non ci vorrà troppo prima che passi di qui?" chiese Serena. 
"Non esattamente!" sogghignò l'amica tirando fuori la sua mappa scarabocchiata da appunti a matita "Vedete? La città non è enorme e questa è una delle vie principali. Il nostro ladro dovrà per forza passare da qui per raggiungere la sua base. Come vedete, si snodano tutte le vie del borgo!" 
"Wow, ma come hai fatto a fare una bozza del genere!?" si sorprese Ash. 
"Eheh… l'ho fatto mentre mi inseguivate! Quando sono infervorata sono campionessa mondiale di multitasking!" sogghignò di nuovo lei pavoneggiandosi appena delle sue capacità. "Allora siamo tutti d'accordo ad aspettarlo appostati qui?" disse poi allungando la mano. 
"Ci sto!" urlò Ash aggiungendo la sua mano.
"Anche io!" si aggiunse Serena. 
"Contate pure su di me!" e anche la mano di Brock si unì a quella della sua coetanea.
Il tempo passava e passava, ma del ladro nessuna traccia. Ash incominciava ad essere spazientito, ma on il tempo aveva passato a mantenere la calma e controllarsi. "Lidia, ma quando arriva? Sono secoli che stiamo appostati qua davanti…" 
"Pazienza Ash, pazienza!" bisbigliò la detective al suo orecchio "Una delle regole fondamentali del lavoro da detective è avere pazienza!" 
"Allora so già che non farei mai questo lavoro… non credo ce la farei…" pensò lui. "Non è che hai sbagliato qualche calcolo?" chiese poi.
"No, impossibile! Passerà per forza qui!" gli rispose di rimando l'amica più grande. 
"Sarà ma qui rischiamo di fare not-..." e proprio mentre stava finendo la sua frase, qualcosa piombò sulla sua testa, prese una spinta sopra il suo cappello e si allontanò. 
"ECCOLO!" urlò la detective "ALL'INSEGUIMENTO!" e partì di nuovo a tutta birra, seguita dai suoi amici.
La creatura si accorse del gruppo che lo seguiva con foga, quindi si diede alla fuga più strana che avesse mai dovuto effettuare. Li trovava ovunque! Non era mai in grado di nascondersi o seminarli.
Quello che Lidia stava attuando era un inseguimento folle per tutte le vie della città, ogni volta che il ladro svoltava, lei subito faceva lo stesso. Sembrava davvero di giocare a guardia e ladri.
Passarono decine di minuti di inseguimento e finalmente il ladruncolo si fermò. Ormai affaticato e con le spalle al muro, o meglio, zampe al muro. Anche la detective e il suo gruppetto di reclute era allo stremo, ma era soddisfatta. Finalmente aveva inchiodato il suo rivale e lo aveva messo nelle condizioni per cui non avrebbe potuto più filarsela. 
"Fine della corsa! Sei stato beccato!" sorrise spavalda "Non si sfugge alla legge del detective! Ora vieni fuori a zampe alzate!"
Il ladruncolo ringhiò e soffiò. I ragazzi però non avanzarono, rimasero ad aspettare che fosse il Pokémon ad uscire dalle ombre. 
"Yeneeeeee!" ringhiò come meglio poté.
“Uhm… Questo verso mi pare di averlo già sentito…" si ricordò Ash.
"Già mi è stranamente familiare…" commentò Serena.
"Ehehe… questo perché il nostro ladruncolo è niente di meno che... rullo di tamburi prego... un Fiyene!" annunciò Lidia con fare trionfale "Ho indovinato vero?" si rivolse poi verso il ruggito al buio. “Ogni Forsiano che si rispetti sa riconoscere il verso di un Fiyene!”
"Yeeenee!" continuava a ruggire la voce nel buio. 
Lidia si accovaccio "Avanti dai, non fare così! Guarda che non mordo mica!" 
"YENE YENEEE!" ringhiò ancora più forte la voce. 
"Brock hai ancora un po' di cibo con te?" chiese con fare tranquillo la detective "Oh si, ho gli avanzi della colazione di stamattina" rispose l'allevatore mettendo mano alle sue provviste.
"Mica mi avevi detto di non averne?" si lamentò Ash.
"Questo perché le volevo difendere da te, caro il mio Tritash!" gli rispose l'amico "Comunque ecco qua!"
"Grazie Brock!” Si appostò di fronte al Pokémon nascosto dalle ombre “Avanti vieni fuori! Ti piace il cibo, vero?"
“Glloow?" stavolta il ruggito si fece più mansueto. 
Il Pokémon avanzò pian piano, fino a divenire sempre più chiaro. Quando fu di fronte all’allenatrice, pronto ad annusare la cibaria, divenne chiaro che la deduzione di Lidia era esatta: era un Fiyene.
“Avevi ragione! E’ un Fiyene!” Ash dichiarò, tirando fuori il pokédex.
“Fiyene, Pokémon Fiammapardo. Il suo aspetto dolce lo rende il Pokémon preferito di molte ragazze. Sa di essere carino e approfitta di questo per combinare disastri che gli vengono sempre perdonati. È un gran giocherellone e ha un temperamento focoso. Scarica tutta la sua vivacità in lotta a suon di fiamme. I suoi pori sul pelo sono come tanti piccoli vulcani che sparano polvere incandescente. Sesso dell’esemplare: femmina.”
“Ed è pure una femmina!” Commentò Serena.
Lidia annuì “Sono più rari gli esemplari maschi delle femmine nel caso dei Fiyene”
La ienina si avvicinò al pezzetto di cibo, sentendo lo stomaco che la guidava più della testa. Non sembrava una ragazza minacciosa o pronta a farle del male, a differenza di altri allenatori che aveva incontrato. Avvicinò il musetto al pezzetto di pane, senza scrollare gli occhi di dosso dalla strana umana. Pensò un attimo: azzannando il boccone poteva aspettarsi un gesto rapido o una trappola da parte dell’umana, la quale poteva approfittare del momento di distrazione e incapacità di difendersi.
Tuttavia se avesse voluto farle qualcosa, lo avrebbe già fatto. Non serviva un genio per capire che da solo contro quei ragazzi, di sicuri pieni di Pokémon, non avrebbe potuto più fare nulla.
Ancora una volta si sentì costretta ad avanzare e prendere atto delle sue azioni. Andò fino in fondo e azzannò il tozzo di pane, lo masticò e lo cacciò giù con velocità, leccandosi il muso e scrollandosi un po' la massa di pelo.
“Che carinaaa!!! Secondo me con un po' di cibo, un bagnetto e riposo… potrebbe tornare in forma smagliante!” Serena commentò. Ricordava bene come era gli altri esemplari visti al laboratorio di Olivio e quella Fiyene era solo trascurata.
Lidia provò ad avanzare la mano per accarezzarla, ma qualcosa scattò nella testa della Pokémon, la quale saltò sulle sue zampe e rizzò le grosse orecchie rotonde e soffici. Come un lampo, il felino si allontanò e scappò da qualche parte ignota, approfittando della distrazione dei ragazzi. 
Lidia rimase turbata da questa reazione, voleva vedere se poteva prendersi cura della piccola. Il caso si può archiviare solo se il colpevole é incastrato con le prove, scoperto il movente e scelte le sue sorti.
Attualmente due punti su tre erano ancora da completare. Doveva scoprire ancora le ragioni complete dei furti e voleva trovare un modo per risolvere la questione senza causare danni al Pokémon. Il suo istinto le diceva che aveva bisogno di aiuto… e lei voleva aiutarla.
"Voi, ragazzi" una voce chiamò.
Si girarono e videro due uomini, vestiti con abiti scuri, occhiali da sole e parecchio imbottiti sotto i giubbotti "Avete visto un Fiyene qui in giro?"
Brock stava per aprire bocca, ma Lidia lo batté sul tempo "No, mi spiace. Non abbiamo visto nulla, ma ci sono stati strani avvistamenti fuori città"
I compagni la guardarono confusi ma non contestarono. Apparenze a parte, Lidia sapeva spesso quello che faceva.
I due sbuffarono e borbottarono qualcosa. Non si sentì bene, ma poteva chiaramente sembrare un'imprecazione. Non che importasse al gruppo, ma di certo un grazie lo potevano dire, che quella di Lidia fosse una bugia o meno.
Con passo pesante si allontanarono e una volta assicuratasi che fossero andati via, spiegò ai suoi amici le sue motivazioni, sapendo che sarebbe sorte domande "Non mi fido di quei tipi. Non fa freddo qui e di certo sotto i giubbotti hanno qualcosa da nascondere. Nessuno al villaggio sa chi é il ladro a parte noi. Quindi di certo Fiyene ha avuto a che fare con questi tipi e non é stata un'esperienza gradevole."
"In effetti non sembrano persone raccomandabili" commentò Serena. Non si sarebbe stupita se fosse stato vero che Fiyene fuggiva proprio da loro.
Lidia annuì "Vorrei scoprire di più su quel Pokémon. Credo sia solo affamata e scommetto che potrebbe anche aver bisogno più di quello”
Ash pensò al Pokémon. Era noto che gli esemplari di starter non erano comunemente reperibili in natura o almeno non facilmente. Gli erano capitati casi simili e la maggior parte erano vittime di abbandono: Charmender, Tepig, Chimchar, Snivy, Froakie in particolare… E ognuno aveva un passato terribile. 
Odiava queste situazioni e se Fiyene era dello stesso gruppo non si sarebbe sorpreso. Non più, ormai di casi ne aveva visti tanti purtroppo. Disprezzata ognuna di queste storie, quasi quanto gli allenatori che commettevano quelle azione vergognose.
Il vero allenatore Pokémon é quello che tiene ai suoi compagni e affronta gli ostacoli con loro. Non di certo chi li lascia indietro.
"Ragazzi, credo che Fiyene in realtà fosse di un allenatore prima di diventare selvatica" propose al gruppo.
"Cosa te lo fa pensare?" chiese Serena.
"Beh di solito i Pokémon offerti per iniziare la propria carriera da allenatore sono molto rari da trovare in natura. Inoltre ho notato che Fiyene aveva una zampa malridotta" suppose Ash "...Forse il suo allenatore l'ha sottoposta ad un ritmo d' allenamento troppo stressante e alla fine la poveretta si è fatta male… e quindi l'abbia poi abbandonata a se stessa. Oppure si è fatta male dopo, ma di certo non starebbe in città… piuttosto nei boschi" suppose Ash. 
"L'hai notata anche tu… eh?" gli rispose la detective "Sicuramente è accaduta una cosa del genere o molto simile. Bravo Ash, questa è stata un’ottima dimostrazione di logica deduttiva! Non male per un principiante!" 
Ash si grattò la guancia. "Ho solo messo a frutto la mia esperienza, ne ho incontrati tanti di starter così, quindi ho pensato che la situazione potrebbe essere la stessa" 
"Però sembra che, nonostante quella zampa così malconcia, Fiyene riesca comunque a balzare e correre..." notò Serena.
"Deve essere causata dalla voglia di mangiare qualcosa, sarà questo a darle la forza" suggerì Brock. "O forse sta mettendo troppa forza nelle sue zampe ancora sane. Secondo il mio parere di medico, finirà davvero per farsi male se non viene trattata..." 
"Ma è terribile! Poverina non oso immaginarla con una zampa rotta!" si spaventò la ragazza al pensiero di vedere quella piccola ienina azzoppata.
"Ragione per cui dovremmo convincerla a lasciarsi prendere e portarla in un centro medico per Pokemon" concluse Lidia "Questo se riusciamo a ritrovarla chiaramente, ma penso che potremmo farcela" aggiunse poi.
"E noi ti daremo una mano a trovarla più in fretta possibile" dichiarò Ash "Vero?" si rivolse poi ai suoi due compagni. 
"Sai come la penso" sorrise Serena. 
"C'è bisogno di chiederlo?" aggiunse Brock. 
"Allora ricominciamo le ricerche! E speriamo di trovarla prima che cali il sole!” Concluse l’allenatore di Biancavilla.
Nel frattempo… la Fiyene continuava a spostarsi, muovendosi agilmente di vicolo in vicolo e saltando qua e là sui bidoni della spazzatura. Stava ripensando a quella ragazza: era stata gentile ad offrirle del cibo, ma poteva fidarsi di lei? Dopotutto subito dopo aveva sentito arrivare altre due persone, magari gli energumeni che aveva seminato. 
Guardò poi la sua zampa, aveva proprio un aspetto malandato. Pensò ai suoi giorni precedenti e ricordò con orrore l'allenamento stressante che il suo allenatore gli aveva proposto. Era ancora piccolina all'epoca e non poteva reggere un ritmo del genere. Quando si ruppe la gamba provò tanto dolore, ma ancor di più quando si ritrovò abbandonata a se stessa. Era divenuta inutile secondo colui che doveva allenarla. 
Ricordo i giorni in cui dovette decidersi a procurarsi il cibo da sola. Non che fosse una cosa di cui andava particolarmente fiera, ma era l'unico modo per sopravvivere. Il suo bel pelo arancione ormai era divenuto marroncino scuro e ispido per quanta sporcizia aveva accumulato.
Si scrollò dalla mente questi pensieri; l'importante per ora era continuare a sopravvivere, poco importava per lei avere una zampa ferita. Prima o poi sarebbe guarita da sola. 
Continuò a vagare fino a che non sentì il profumo di un’altra possibile cibaria, avendo fiducia nelle sue capacità di ladra si diresse verso la sua prossima conquista.
Fiyene si avvicinò e si avvicinò sempre di più. Era un bel profumino invitante. Quando arrivò a destinazione si ritrovò di fronte un bel pezzetto di carne. Era troppo rara l’occasione per una canide golosa di carne come lei, di poter gustarsi un bel pezzo di carne prelibato. Si fiondò su di esso e incominciò a mangiare di gusto. 
Sentì improvvisamente delle presenze avvicinarsi e quando rialzò gli occhi per guardarsi intorno, vide subito davanti a lei due uomini altissimi, gli stessi che avevano incontrato prima Ash e i suoi amici.
La piccola non esitò a voltarsi e correre via, facendo forza sulle sue zampe più che poté per allontanarsi. Sentì subito i tizi correrle dietro e urlare qualcosa come “Prendiamola” o “Non facciamocela scappare”. Non erano lenti e seminarli sembrava un'impresa. 
Stava dando tutta se stessa per sfuggire dalle loro grinfie, sebbene sentisse il dolore atroce alla zampa ferita divenire sempre più forte e lacerante. Si accorse dello sforzo che stava impartendo al suo arto solo quando sentì i suoi passi divenire bagnati, come una pozzanghera pestata e schizzante ovunque. 
Abbassò lo sguardo a terra e vide di scorcio e di sfuggita le impronte che lasciava la zampa sanguinante. Si pentì della sua scelta di guardare altrove quando, sfortunatamente per lei, la sua corsa si fermò e sentì la testa sbattere contro qualcosa di duro che la spinse all'indietro. Ben presto sentì delle travi caderle addosso e coprirla.
In quel momento, bloccata e con il respiro affannoso, ebbe l'istinto di mollare. Anche se aveva alle calcagna qualcuno che la voleva catturare per motivi a lei ignoti. Motivi di certi non legati ai suoi furti. Non importava quanto sentisse il pericolo avvicinarsi, la voglia di mollare tutto era grandissima.
Nonostante tutto, la paura era più forte della resa. Si divincolò, aggrappandosi al terreno e tirandosi fuori pian piano, anche se lo sforzo le dava solo sempre più dolore e fastidio. La caduta di alcune travi su altre le confermò che era libera.
Riprese la corsa, sebbene avesse il fiato in gola e bruciante. "Yene? Fi!" Si ricordò delle sue mosse. Si girò e scagliò un braciere sulle travi di legno… "Fiiiyeene!!!!" …E queste presero fuoco. Avrebbe rallentato quegli uomini? Forse si o forse no, ma tentare era meglio di nulla.
Continuò e continuò fino a vedere la fine della sua strada. Era un vicolo ceco, ma forse sarebbe stata capace di saltare abbastanza in alto da potersi aggrappare alle sporgenze dei mattoni del muro che la bloccava e arrampicarsi in cima.
Accelerò, fece pressione sulle zampine e provò. Non fu soddisfatta del suo tentativo e cominciò a maledire il dolore che la colpì alla zampina. Fu la più grande spinta mai data, come una molla tirata al massimo, ma fu quello a dare un limite alla sua resistenza e a metterle fuori gioco l'arto anteriore. 
Non riuscì nemmeno ad alzarla per aggrapparsi al basso livello raggiunto del muro. Dubito cadde e realizzò di aver concluso la sua corsa. Non sarebbe mai riuscita a saltarlo e nemmeno a nascondersi.
Non credeva che il suo braciere avrebbe impegnato così poco i nemici. Ben presto si sentì circondata e vide non due, ma quattro individui: la coppia di maschi robusti e due Sandile. Poteva essere forte, ma ora come ora non aveva chance. 
Il camminare lento dei nemici le davano i brividi e lo scintillare dei bianchi canini dei due Pokémon rettili la fecero strisciare all’indietro, sebbene persino le sue fauci fossero invidiabili.
……
Intanto Ash, Lidia e gli altri stavano proseguendo le ricerche dopo aver fatto una breve pausa al centro Pokémon per chiedere informazioni. Non avevano scoperto nulla, l’unica cosa su cui potevano affidarsi era il fiuto di Spotpup e Pikachu. Nemmeno gli abitanti erano stati d’aiuto.
“YENEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
Subito le orecchie si rizzarono “Ma questa è la voce di Fiyene!” esclamarono tutti.
“Forza! Andiamo! Ho una brutta sensazione!” Incintò Lidia con fare molto preoccupato. “Spotpup hai sentito dove si trova?”
“Spot!” annuì il cane dando un’ultima annusata al terreno per maggiori conferme.
“Allora andiamo! Forza!”
“Spotspot!” Il cane partì subito veloce, seguendo con il suo fiuto e le sue orecchie le tracce lasciate e cercando di raggiungere il luogo del latrato d’aiuto.
….
Nel frattempo, i due energumeni stavano per bloccare completamente la Fiyene “Hehehe… beccata! Chissà quanti soldi ci frutterai piccolo demonio che non sei altro!! Se è come gli altri ingaggi allora in poco tempo saremo ricchi!”
“Ci hai fatto penare, ma lo sforzo varrà la ricompensa! Sandile bloccala con Sabbiotomba!”
“SanSaaaaaaaaaaan!!!” e i due Sandile lanciarono un Sabbiotomba che colpì malamente la eopanterina.
Uno dei due uomini ridacchiò “Ora non fai più tanto la spavalda, vero? Concludiamo con Morso!”
Fiyene si rassegnò alla cattura e chiuse gli occhi, ma il colpo non arrivò e un Neropulsar, un Turbosabbia e un Energipalla si scontrarono contro i due Sandile, respingendoli verso i due caccitori di taglie.
“Voi non porterete a casa nessuna ricompensa! I veri demoni siete voi, non Fiyene!” Si infuriò il ragazzo dai capelli corvini.
Una voce familiare risuonò “Sapevo che non potevo fidarmi di voi!”
Fiyene realizzò chi aveva davanti. Era la ragazza che l’aveva aiutata in precedenza con i suoi amici… e c’erano pure Spotpup, Pancham, Leafala e Sudowoodo. 
“Catturare una creatura disperata solo per la grana… siete disgustosi!” proruppe Serena.
Uno dei due tizi urlò rimandando “Lasciateci in pace ragazzini! Stiamo facendo un servizio per la comunità!”
“Servizio a un cavolo!” Rispose Ash “Voi volete solo il denaro, poco importa se quel Pokémon sta soffrendo!”
Lidia si sentì seccata da quei due mentecatti che profanavano i suoi ideali “Questa non è giustizia! Se un Pokémon sta male bisogna aiutarlo, anche se è un ladro!”
“Pfui… bambinetti, sempre a parlare di ideali. Se volete vi accontentiamo, ma vi avevamo avvisati!” Annunciarono loro.
“Coraggio allora! Fatevi sotto! Non vi temiamo!” Fu la risposta di Ash, durante la quale tutti i Pokémon si misero in posizione offensiva “Serena, te la senti di lottare con me?” Chiese poi all’amica.
Serena annuì rispondendo “Certo!”
“Ehi ci sono anche io!” rispose Brock.
La lotta cominciò. Lidia approfittò della baruffa per sgattaiolare verso Fiyene e controllando le sue condizioni “Guarda cosa ti hanno fatto!” Si preoccupò lei.
“Fi…” fu la risposta debolissima dello starter di tipo fuoco.
Lidia la prese tra le braccia e cominciò a correre a gambe levate “Non ti preoccupare, ti porterò in un posto in cui ti faranno stare meglio!”
“Yenee….” Biascicava la ferita.
Il giro spericolato tra le strade di Verzezia ebbe inizio. La detective fece il suo meglio, ma aveva perso la sua lucidità per la preoccupazione delle condizioni della Pokémon tra le sue braccia, floscia e lasciatasi andare. Se non avesse avuto la certezza che fosse sveglia, avrebbe potuto crederla priva di vita.
"Che coraggiosa..." una voce suonò tra i vicoli, facendola fermare.
Lidia si guardò in giro, era su una strada larga e tranquilla, eppure sentiva arrivare l'eco da tutte le viuzze che si intersecavano in essa. 
Le voci, o meglio, l'unica voce che si ripeteva, diventavano sempre più vicine. Non poteva capire di certo da quale delle stradine sarebbe venuto fuori lo strano e nuovo inseguitore, ma almeno sapeva riconoscere che non era nessuno degli altri due.
"Ci vuole fegato per correre via da noi e pensare di farla franca" uscì da una delle strade un uomo ancora più grosso e minaccioso degli altri due. Robusto e alto quasi due metri, con i capelli rasati al massimo e gli occhi quasi socchiusi. Vestiva abiti neri e lunghi e sembrava avere il necessario per difendersi e attaccare.
"Cosa vuoi?" Si limitò a chiedere Lidia. Sapeva benissimo la risposta, ma perdere tempo poteva darle una chance di ricevere supporto.
L'uomo fece qualche passo e poi si fermò "Credo sia ovvio. Voglio che mi consegni l'esemplare femmina di Fiyene che hai tra le braccia" 
Lidia roteò gli occhi "Ma guarda... non lo avevo capito" disse sarcasticamente "Sono le tue motivazioni che voglio"
"Non sarei tenuto a spiegare le mie ragioni ad una mocciosa come te. Ma vista la tua scorza dura posso dirtele" ridacchiò con la sua voce grave e grassa "I miei clienti sono pezzi grossi del mercato nero, sebbene novelli di questo commercio. Ultimamente sono stati richiesti Pokémon estremamente particolari, soprattutto da loro. La paga é estremamente alta, sebbene a volte i lavori siano più complicati e altre siano davvero semplici. Ricevo un compenso alto più di quanto con missioni per altri clienti individuali. Non perderò l'occasione di avere una paga fissa e cospicua per un banale Fiyene e degli stupidi ragazzini che si mettono in mezzo”
“Chi sono questi clienti?!” Domandò Lidia con tono rabbioso.
“Sinceramente gli affari dei miei clienti incuriosiscono tanti, ma non me. Non ho idea di cosa e come vogliano tirare fuori qualcosa di speciale da questo misero canide, ma non mi interessano i loro affari. Consegnami quella Tiglow prima che ti faccia molto male. Questa dovrebbe essere la mia missione più semplice"
"Allora farò di tutto per renderti la missione impossibile! Tiglow non finirà tra tue sporche mani! I Pokémon sono creature che abitano questo mondo e lo rendono meraviglioso, sfruttare coloro che ci hanno donato un luogo dove vivere non é degno di giustizia e dignità!"
Seguì un minuto di silenzio e poi uno scoppio di risate rimbombò nell'aria. "AHAHAHAHAHAHAHA!!! Patetico... La giustizia non esiste, é solo una parola che giustifica le persone a compiere azioni che reputano giuste o sbagliate che sia. Il suo vero obbiettivo é coprire la vendetta e le ombre di chi sa usarla al meglio” Digrignò i denti “Agli abitanti non interessa se questo Pokémon scompare o no. Potrai dar loro per persone di buon animo, ma dentro non hanno interessi per questa ladruncola. Basta che la loro quotidianità sia salva e che Fiyene sia tolta di mezzo. Il metodo non è pertinente e nemmeno ciò che viene per lei."
"Questo potrà essere vero o falso. Ma ti sbagli se credi che nessuno tenga a ciò che l'aspetta. Io ad esempio lo faccio! Anche se non so per chi lavori e cosa vogliano farle i tuoi clienti, capisco di certo che chi si usa di persone vili e ripugnanti come bracconieri per raggiungere i propri scopi, allora é altrettanto riprovevole. E io impedirò che Fiyene finisca tra le grinfie di persone come voi!"
"Se proprio insisti a non volermi dare retta…" disse l'omone prendendo in mano una pokéball "Dovrò passare alla maniere forti! Vieni fuori Krokorok!"
Dalla sua sfera uscì l'evoluzione del coccodrilo di terra. "Kroko!" 
"Bene! E io ti dimostrerò il contrario! Avanti Spotpup!"
"Spooo!" e il cagnetto maculato si mise in posizione d'attacco. 
"Uno Spotpup? Banale, molto banale. Per una ragazzina così ostinata mi sarei aspettato il meglio del peggio. Krokorok lo farà fuori in un secondo!" lo canzonò tranquillamente l'energumeno.
"SPOOOO!" si infuriò il cagnetto, nessuno poteva dargli del banale.
"Spotpup è molto più forte di quello che pensi! Apriamo con Attacco Rapido!" urlò Lidia e il Pokémon di tipo normale dell'allenatrice si lanciò a tutta velocità contro il suo avversario più grande, il quale prese in pieno il colpo. 
Si rialzò come se nulla fosse e si limitò semplicemente a scrollarsi la terra di dosso.
"Bah tutto qui? Krokorok dimostragli cosa è un vero attacco con Riduttore!" 
Il coccodrillo si lanciò con velocità raddoppiata verso il cagnetto che fu fatto volare via. Spotpup aveva presso un brutto colpo, ma si rialzò. 
Lidia poté osservare il contraccolpo di Riduttore, allorché le venne un idea. "Spotpup avvicinati! Provocalo con Turbosabbia!" 
Il cane lanciò un polverone di sabbia contro Krokorok accecandolo "Krokorok usa Riduttore di nuovo e distruggi quell'insulso cagnaccio!" 
"Kroko!" il rettile si lanciò di nuovo all’attacco, stavolta senza una mira precisa. Spotpup aspettò l'ultimo secondo e all'improvviso schivò saltando l’attacco e facendo sbattere il coccodrillo contro un paletto. 
"Perfetto e ora usa Codacciaio, Spotpup!" 
Con tutta la forza di gravità il cane lanciò un colpo di coda che atterrò l’avversario “SPUUUUUP!”
Fiyene aprì debolmente un occhietto, sentendo dei forti suoni. Quando la vista divenne più chiara, vide con quanto coraggio quel cagnetto e la sua allenatrice la stavano difendendo. Erano brave persone, di certo era il primo, più grande e sincero atto d’affetto che aveva ricevuto. 
Nel frattempo la tecnica di Lidia sembrava dare i suoi frutti, ad ogni colpo Krokorok continuava a perdere impercettibilmente energia, subendo il danno da contraccolpo. 
Quando fu sicura del suo successo, Lidia sorrise. La trappola aveva funzionato "Spotpup attacca con Gelodenti!"
Il cagnolino illuminò i suoi canini e colpì violentemente il Pokèmon avversario che cadde a terra. "Ah questo dovrebbe bastare! Con tutti i danni che ha preso da Riduttore e il fatto che Gelodenti sia una mossa di tipo ghiaccio, Krokorok dovrà aver subito un bruttissimo colpo!” 
In effetti il suo ragionamento era giusto, ma Krokorok si rialzò di nuovo.
"Uhm vedo che nonostante tutto ci sai fare..." commentò il criminale. Fissò lo sguardo sulla Tiglow tra le braccia della ragazza. Questo gli diede un’idea malsana "Sfortunatamente è ora di farla finita! Krokorok Rocciotomba! Puntala su Fiyene!" 
Il rettile caricò un enorme sasso creato dalle mani e lo lanciò contro l'allenatrice e la Pokémon ferita. Purtroppo per Lidia, una mossa a tradimento del genere non era aspettata. 
Proprio all'ultimo secondo, Spotpup si mise in mezzo prendendo il colpo. “SPOOO…”
"Spotpup stai bene!?" si preoccupò la sua allenatrice.
"Spo..." il cane sorrise, ma era evidente che aveva preso un bruttissimo colpo.
La detective si infuriò "Questo è sleale! Non è una lotta vera! Il tuo avversario era Spotpup!" 
"Non ho interesse di ciò che è giusto o sbagliato per voi… posso fare quello che voglio! E in ogni caso ho colpito il mio avversario, no?” sorrise beffardo.
"Maledetto..." serrò i pugni lei.
Tiglow osservò l'allenatrice e poi il cagnolino. Erano davvero disposti a tutto pur di salvarla. Non avrebbe reso tutto vano di fronte a colei che le aveva dato un minimo di affetto, o anche molto più di un minimo. Si divincolò dalle mani di Lidia e si mise a difesa dei suoi salvatori. Era l'ora di pagare un debito di riconoscenza.
"YENEEEEEE!" Ruggì con tutta la forza che aveva, emettendo un alito fiammeggiante ed emanando polvere infuocata dai suoi pori sul pelo.
"Fiyene?" si sorprese la detective. 
La ienina la guardò con fare pronto all’azione. Ora l’avrebbe difesa lei.
"E va bene, mostrami cosa sai fare Fiyene!" 
L’uomo sospirò seccato "Fiyene o Spotpup non farà differenza per il mio Krokorok! Rocciotomba!" ordinò l'uomo. 
Di nuovo il rettile lanciò un sasso. Fiyene raccolse tutte le energie che aveva e, nonostante la zampa dolorante, riuscì a saltarlo. Il dolore era meno fastidioso se era per una buona causa. Aveva una potenza di salto incredibile per un esemplare della sua specie e questo venne subito notato da Lidia.
Il Pokèmon femmina atterrò sulle sue zampe e di nuovo sentì una fitta, ma la ignorò. Si concentrò, fino a che la sua bocca non divampò. 
Lidia capì tutto. Dato che Krokorok aveva subito la precedente mossa ghiaccio, forse l'effetto di quest'altra mossa non gli avrebbe lasciato scampo. "Fiyene!" ordinò "Rogodenti!" 
"YENEEEEEE!!!!" la ienina si lanciò su Krokorok, il quale subì il colpo e cadendo a terra si alzò un polverone. 
"Illusa, cosa pensi di fare con quella mossa? Krokorok è un tipo terra e... COSA!?" Al diradarsi della polvere Krokorok era K.O. 
"L'uso combinato prima di Gelodenti e poi di Rogodenti ha fatto sì che questa mossa avesse più effetto dato che ha sciolto il ghiaccio rimasto addosso al tuo Pokémon! Dovresti sapere cosa succede quando il ghiaccio si scioglie, no?" 
Combinare Gelodenti con Rogodenti aveva generato quello che poteva essere un attacco d'acqua. Fiyene aveva capito tutto prima ancora della detective. Aveva un bell’ingegno di certo.
Il capo dei contrabbandieri si ritrovo con l'acqua alla gola e fu costretto a richiamare il suo Pokémon.
"Lidia!" Gli amici la chiamarono correndo da lei.
Brock fu il primo a farsi avanti "Hai avuto problemi?"
Ella scosse la testa "Qualche rifiuto a cui badare" con un cenno della testa indicò l'uomo "Ma nulla che non potessimo gestire!"
Ash annuì soddisfatto "Grandioso! Anche noi non abbiamo avuto problemi! Quei tipi avevano più Pokémon dei due Sandile, ma erano tutti gestibili con poco sforzo!" Incrociò le braccia dietro alla testa. Di certo una sfida così semplice non lo aveva tenuto impegnato più di tanto.
Serena stava per aggiungere qualcosa, ma fu catturata dalla vista della leopanterina accasciarsi a terra "Lidia!" 
La detective si girò e seguì lo sguardo di Serena fino al canide. Corse da Fiyene e la prese in braccio, mettendola il più comodo possibile. 
Brock si avvicinò veloce e diede un'occhiata al Pokémon privo di coscienza. La zampa era messa molto male, più del previsto "La ferita è peggiorata, non possiamo più aspettare, deve essere trattata subito. Ha raggiunto il suo limite massimo. Andiamo al centro Pokémon prima che le conseguenze siano gravi!”
La distrazione del gruppo diede la possibilità al bracconiere di filarsela, ma percorse pochi metri prima di trovarsi poi ammanettato dagli agenti e cacciato nell'auto della polizia con i suoi sgherri. Tutto merito della soffiata fatta da Ash e Serena, i quali avevano contattato l’agente Jenny con i nuovi utilissimi pokédex.
Lidia partì di corsa verso la struttura medica e non si fermò prima di averla raggiunta. Appena finì il suo tragitto, consegnò la ienina nelle cure dell'infermiera Joy e fece del suo meglio per mantenere la calma come poteva.
"Ehi. Andrà tutto bene!" la confortò Brock "Ha resistito tanto con quella zampina. Ora che le verrà trattata non ci sarà dubbio che si riprenda!"
Ash si ritrovò d'accordo "E’ vero! Abbi fiducia in Fiyene! Ha dimostrato di avere una forza notevole!" 
"E ora che ha degli amici e una persona di cui fidarsi, non credo che vorrà rinunciarvi" aggiunse Serena.
Lidia aveva le braccia conserte. "Non sono in ansia solo per lei. Anche per una cosa che ha detto il bracconiere capo..."
"Cosa?" Chiese Brock confuso.
"Ha detto che lavora per dei pezzi grossi, forse un’organizzazione. Ha anche aggiunto che sono molto interessanti perché agiscono in modo strano. Di certo tramano qualcosa di losco e grosso e lo stanno già mettendo in atto… mi chiedo cosa sia"
Ash sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Preferiva che una nuova organizzazione di criminali non saltasse fuori. "Non possiamo saperlo, ma per ora diremo tutto all'agente Jenny e lei contatterà chi trova più adatto per indagare!” Se non era nulla di così pericoloso, forse potevano occuparsene in poco tempo. Non era il caso di allarmarsi prima ancora che vi fosse una certezza “Al massimo se incontreremo quei tipi, ci penseremo noi a toglierli dai piedi e metterli al loro posto!"
"Pika!"
La loro discussione venne interrotta dal suono che annunciava che le cure erano terminate. L'infermiera Joy uscì dalla stanza e andò verso i ragazzi. 
"Fiyene sta bene!?" chiesero i quattro.
"Era deperita e la sua zampina era al limite della sopportazione, ma se la caverà." 
"Menomale!" sospirarono tutti "Sarebbe stato terribile se non fosse più stata in grado di camminare"  
"Ora non corre più pericoli di rompersela" li interruppe l’infermiera "Ne ho anche approfittato per pulirla, era completamente sporca poverina! Ora sta riposando, ma per domani si sarà ristabilita. Perché non rimanete qui per la notte?" propose infine Joy. “Ormai si è fatto tardi e scommetto che Fiyene vorrà vedervi prima che partiate!" 
"Buona idea!" esclamò Ash. 
"Però prima di andare a dormire possiamo vederla?" chiese Serena. 
"Per me va bene, basta solo che la lasciate riposare" concordò l'infermiera. 
I ragazzi entrarono nella sala dove riposavano i pazienti e videro Fiyene riposare su un cuscinone. Ora il suo pelo splendeva di un arancione vivo e la sua zampa era completamente fasciata. 
Serena sorrise, la trovava un Pokèmon adorabile “E' proprio carina, vero?" 
"Già, sarebbe stato un peccato vederla ancora in quelle terribili condizioni" annuì Ash.
L’unica che non diceva nulla era Lidia e il ragazzo alto e moro se ne accorse. "Cos’hai?" le chiese Brock.
Lidia scosse la testa, accorgendosi della domanda "Niente, pensavo solo a cosa farà una volta curata. Non mi piace l'idea di vederla costretta di nuovo a rubare cibo. E poi stare qui in paese la metterebbe nei guai con tutti gli abitanti che di certo non la vedono di buon grado..." 
"Allora perché non la catturi?" propose Ash "Mi pare ti si sia affezionata!" 
"Credimi Ash, mi piacerebbe ma non voglio forzarla. Avrà già avuto un allenatore e credo che difficilmente accetterà di starsene con un altro" sospirò la detective. "La lasceremo decidere domani" concluse poi oramai stanca. 
Il gruppo si ritirò a dormire nelle loro stanze. L'indomani non tardò ad arrivare. 
Prima di andare e salutare l'infermiera Joy e l'intera città di Verzezia, il gruppo fece come stabilito e fece una visitina a Fiyene.
“Fi! Fi!" li salutò allegramente, zoppicando ancora un pochino.
"Ciao Fiyene! Vedo che ti sei ripresa un bel po' da ieri!!" sorrise Lidia.
Il canide annuì "Yene Yene!" sorrise allegramente lei.
“Ascolta…” iniziò Lidia “Io e i miei amici stiamo per partire”
“Yene?” La ienina la guardò perplessa. Era talmente esausta la notte precedente, che non aveva nemmeno pensato al fatto che quei ragazzi non abitassero lì. 
Lidia la accarezzò “Non credo tu abbia intenzione di tornare a rubare, giusto? So che non hai altra scelta ma… dopo ieri…”
Il tipo fuoco era assolutamente d’accordo. Per quanto le sue ragioni fossero buone, non poteva più farlo e nemmeno se la sentiva. Ne aveva abbastanza.
“Non sopporterei l’idea di saperti ancora in giro a rubare, ma sono certa che non lo farai, sebbene non possa costringerti. Per quanto tu sia capace, non ti ci vedo da sola in natura. Non conosco bene il tuo passato, ma posso dedurre che tu abbia già avuto un allenatore e se non sei con lui probabilmente è successo qualcosa”
“Fiyi…” abbassò il capo lo starter.
Lidia andò avanti “E non so se tu sia disposta a voler rischiare andando con un altro allenatore, ma vedo che ancora nessuno ti ha catturata. Inoltre ti meriti ancora una chance, per avere qualcuno di cui fidarti, una famiglia e diventare una grande e forte Pokémon! Non è meglio che ti unisci a qualcuno che già conosci, piuttosto che ad uno sconosciuto?”
La piccola cominciò a capire dove stesse arrivando questo argomento, aguzzò bene le orecchie per ascoltarla attentamente.
“Mi sono affezionata a te e vorrei averti in squadra. Insieme possiamo fare tanto e penso che tu possa fidarti! Hai un buon ingegno e credo che sia molto più invitante la mia offerta, che andartene in gira da sola nei boschi. Non sei fatta per vivere selvatica, anche se hai un passato duro con un allenatore, ti vedo fatta apposta per un viaggio in compagnia! Ovviamente non voglio costringerti…”
Vide la coda del Pokémon scuotersi e agitarsi, ben presto arrivò un "Yene Yene!" e le saltò tra le braccia leccandola ed emanando calore dai suoi pori. Lei voleva andare con Lidia, le stava simpatica e poi l'aveva aiutata. L’unica ad averle dimostrato vero affetto. Era come se fosse stata scelta per la prima volta da un allenatore.
Voleva dimenticare, voleva andare avanti e cominciare da zero. Quello sarebbe stato il suo vero inizio. Avrebbe cominciato a lottare per la giustizia che tanto amava Lidia.
“Mi fai il solletico!!!” Lidia ridacchiò, sentendo l’affetto che le trasmetteva con ogni singola calda leccatina.
Prese una pokéball dal suo zaino e la avvicinò "Sicura?" 
"Yene!" 
"Allora benvenuta nel team, nuova recluta!" e delicatamente le batté la sfera sulla testa.
Fiyene fu subito avvolta in un fascio di luce che la risucchiò dentro la pokéball.
Uno, due, tre vibrazioni… e non vi erano più dubbi. 
"CASO RISOLTO E ARCHIVIATO! E UNA FIYENE HO CATTURATO!" urlò felice la detective.
“Spooot pup pup!” esultò Spotpup.
Brock si avvicinò a Lidia e le posò una mano sulla spalla “Hai visto? Tutto per il meglio!”
Lidia sorrise all’amico e annuì. Un’altra prova che il suo cammino stava cambiando… e avrebbe dimostrato il valore dei suoi sogni a quella persona…
"Bene! E ora partiamo verso Mozzaburgo!" annunciò Ash

E così… Lidia ha risolto il misterioso caso di furti in città e la sua ricompensa è stata l'aggiunta di una nuova e valida amica per la sua squadra. Ora però tocca ad Ash, sempre più vicino alla sua seconda lotta in palestra. Ce la farà? Lo scopriremo andando avanti con l'avventura. Il viaggio continua...

E un altro capitolo volge al termine...Così la nostra amica Lidia ha una nuova recluta nel suo team di Detective provetti! Riuscirà con l'aiuto della sua nuova compagna a risolvere casi sempre più difficili? Beh come al solito vi invito a continuarci a seguire!

 
   
 
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