Insieme.

Stavo seduta sulle scale a osservare quello che stava facendo Scott, il migliore amico di mio fratello: Stiles. Stava parlando con una ragazza bionda coi capelli mossi e l’aria da snob, che all’inizio credevo fosse strana o qualcosa del genere.

Non so di cosa stessero parlando, ma sapevo che non mi piaceva che stessero insieme quei due.  Mi dava fastidio ecco.

“Ehi, se li osservi ancora per un po’ tutti lo noteranno, lo sai?” chiese mio fratello sedendosi al mio fianco e appoggiando la cartella per terra

“Lo so… mi da fastidio le ragazze che frequenta… le odio.”
“E odi Allison.”

Annuisco “E Lydia.”

Annuisco ancora

“Corrie…” mi bisbiglia lui cercando di non far sembrare tutto così più difficile già di prima.

Stiles ed io siamo gemelli. Ci diciamo sempre tutto, almeno… gli ho detto della mia cotta per Scott da quando ne ero sicura, da allora sono passati cinque anni e lui non s’è accorto di niente.

La campanella suona e devo andare a lezione di chimica con Scott e Stiles, lui ci viene incontro “Corrie.” Mi saluta, io lo guardo freddamente e me ne vado prendendo la mia cartella

“Ma che le ho fatto?” sentii domandare da lui a mio fratello che alzò le spalle

“Andiamo amico…” dice lui lasciando la frase in sospeso

Entro in classe e mi siedo dietro a Danny, con lui vado molto d’accordo, è il mio migliore amico.

“Tutto apposto?” chiede lui guardandomi ed io annuisco

Mi siedo davanti a lui ed entra il prof.  Finstock, l’allenatore della squadra di Lacrosse del liceo, dove ci stanno mio fratello e Scott, ed anche professore di economia.

“Se non volete che vi sospendi o vi rimandi la prossima settimana ci sarà un test su tutto il programma.”
“No, cosa?” diciamo tutti quanti in coro

“Esattamente. Un test e oggi ripassiamo tutto dall’inizio.” Risponde lui prendendo un gesso per incominciare a scrivere qualcosa sulla lavagna, io prendo il mio quaderno ed una penna, odio economia.

La lezione passa in fretta e così come le altre due: chimica e biologia, arriviamo all’ora di pranzo dove mi siedo con Stiles, come sempre, ovviamente e poco dopo arriva anche Scott con Allison, odio quella ragazza solamente perché ha il mio Scott… mi capite no?! Arriva da nemmeno qualche mese e loro due si fidanzano… e io che lo conosco da sempre, che devo fare? Rimanere in disparte?

“Calmati Corrie… stai distruggendo quel povero pezzo di pane…”
“Chi se ne frega del pane, m’è passata la fame.” Dico alzandomi dal tavolo prendendomi la cartella e andando via, ricevendo un saluto da Scott che non degno nemmeno di uno sguardo.

Entro nella prima aula che trovo e vedo il prof. Finstock seduto alla scrivania

“Le serve qualcosa?” domanda lui

“Ho sbagliato aula.” Rispondo io

“Signorina Stilinski?” mi chiama

Mi fermo sulla porta dell’aula e poi mi volto verso il coach

“Cosa vuole?” chiesi a mia volta

“Se non recupera questo test, sarò costretto a bocciarla nella mia materia, lo sappia.”

Grugnisco, e annuisco.

L’unico bravo in economia nel branco è Derek, ma non vado molto d’accordo con lui… anzi, odio reciproco. A chi posso chiedere aiuto?

Mi dirigo verso un'altra aula, ma vengo fermata da Isaac

“Che cosa c’è?”
“La coach Cook, ti sta cercando!”

“Grazie…” bisbiglio e passo davanti a lui senza degnarlo di uno sguardo, ma poco dopo mi prende il polso e mi fa voltare

“Tutto apposto?” domanda lui confuso

“Si, perché me lo chiedi?” chiesi

“Nah… cosi…”

“Ci vediamo.” Dice infine andandosene via lui lasciandomi sola nel corridoio.

Decisi di andare in piscina, dove ero sicura di trovare la prof. Cook. Chissà che cosa voleva.

“Salve Prof.”

“Stilinski, ti ho mandato a cercare.”
“Si. Che cosa voleva?”
“Ho visto gli ultimi risultati che stai avendo nell’ultimo semestre e mi sono chiesta se volevi diventare capitana della squadra di nuoto…”
“Capitana? Io…?”
“Si, la ragazza di prima, si è dovuta trasferire in Texas, e quindi…”
“Emily?”
“Si, lei.”
“Le devo per forza dire di si?”
“Si, così ti aumenta anche il voto.”
annuisco.

“Ottimo, allora ci vediamo dopo le lezioni qui. Non mancare.” Dice lei andandosene via dalla piscina

Guardai basita l’uscita della prof.

Sento il suono della campanella e mi diressi, verso il mio armadietto, ma all’improvviso Derek mi comparii davanti, facendomi prendere quasi un infarto.

“Che diamine… si può sapere come fai a comparire così dal nulla?” chiedo io notando che aveva, come al solito, le mani nelle tasche dei jeans e maglietta tutta nera e attillata

“Ti devo parlare.” Mi comunica lui.