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Autore: Sun__    28/03/2017    0 recensioni
Le cose migliori capitano quando meno te lo aspetti .
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Ero in anticipo quella sera.
La sera in cui l'ho conosciuto.
Mi ero vestita con dei semplici jeans neri e una camicetta rossa, mi ero truccata ed ero uscita di casa per andare da Ginevra, una mia compagna di classe.
Dovevamo trovarci tutti li, nella sua villetta fuori città, per mangiare insieme e passare così il nostro sabato sera.
Avevo preso su la mia macchinina, piccola ma una delle più grandi soddisfazioni dei miei 18 anni di vita.
Era grigio scuro e ci stavo a malapena dentro ma per me significava che tutti quei mesi passati in quell'autoscuola del cazzo erano valsi qualcosa.
Misi in moto, attaccai la musica e partii.
Dopo circa un quarto d'ora arrivai da Ginevra e con tutta calma, dato che ero in anticipo, mi diressi verso la porta di casa.
Le mandai un messaggio dicendole di aprirmi e aspettai la risposta che non arrivò mai, infatti mi aprì direttamente la porta.
< Ciao Ali! Vieni > mi disse sorridente come al solito.
Ginevra era bassina, bionda e con gli occhi azzurri.
Non era delle più magre ma non era nemmeno grassa.
Aveva un caratterino allucinante e se non le stavi simpatico era finita per te.
Entrai in casa e vidi Benedetta, una sua amica che conoscevo, seduta sul divano che giocava con Tippete, il coniglio di Ginevra.
Ebbene sì, aveva un coniglio domestico che faceva morire dal ridere tutti quelli che entrassero in casa.
Si rotolava sul pavimento e faceva scatti preoccupanti, al punto che tutti pensavamo avesse problemi muscolari.
Dopo aver salutato Benedetta mi sedetti sul divano e iniziai a parlare con loro riguardo Davide, il fidanzato di Ginevra.
< Non sapete che storia mi ha fatto oggi> inizió a raccontare.
< io lo mollo. Non scherzo . Non lo sopporto più! Litighiamo sempre e non sono mai libera di fare niente perché è gelosissimo! > 
Io e Benedetta ci guardammo, per poi spostare il nostro sguardo su Gine.
le dissi rimproverandola.
Lei e Davide stavano insieme da un anno e avevano un rapporto un po' complicato.
Lui era gelosissimo di lei e Ginevra non era da meno.
Però nonostante i 1000 difetti si amavano.
E questo prevaleva su tutto il resto.
< No io vi giuro questa volt-> non fece in tempo a finire la frase che suonó il campanello. 
Ginevra si alzò, andò and aprire e fece entrare Matilde e Federico.
Matilde era una bella ragazza, magra e scantata che sapevo sempre cosa dire in qualsiasi situazione.
Federico era il classico belloccio, alto, magro che se la tirava anche troppo per i miei gusti.
Ma nonostante questo era uno di noi e gli volevamo tutti bene.
L'unica persona a cui dava ascolto era Matilde, si perché erano fidanzati da tantissimo e tutti pensavano che prima o poi si sarebbero sposati.
Iniziammo a parlare e a scherzare fino a che non arrivarono Filippo e Rachele, fidanzati anche loro.
Forse troppo fidanzati.
Erano ossessionati l'uno con l'altra, o almeno era quello che pensavo, finché non ho scoperto che Filippo ha tradito Rachele con una puttanella in discoteca circa un anno fa.
Piccolo dettaglio: Rachele è la mia migliore amica.
E non dirglielo, è stata una scelta difficilissima di cui non sono ancora del tutto sicura.
Non glielo ho detto perché non sopportavo l'idea di farla stare male. 
Filippo sa che io so, e mi ha sempre giurato che non avrebbe mai più fatto una cosa  simile, e io gli credevo, perché quando guardava Rachele gli brillavano gli occhi. 
È facile dire ' che razza di migliore amica sei se non glielo dici? ' ma finché non lo si prova sulla propria pelle non si può giudicare.
Non ero pronta a vederla piangere e stare male.
Era così bella, bassa, riccia e con due occhioni marroni che facevano sciogliere chiunque. 
Filippo era biondo con gli occhi marroni e un fisico da paura.
Era un giocatore di basket professionista, alto la bellezza di 1.92
< Ho una fame che potrei mangiarti il coniglio > disse Rachele a Ginevra ridendo.
Eravamo un bel gruppo, ne abbiamo passate tante e ci capivamo con uno sguardo.
Mancavano Luca, Maria, Greta e Alessandro, gli ultimi componenti dello squadrone, ma essendo in tanti era difficile trovare una sera in cui fossimo tutti liberi. 
Suonarono al campanello, Filippo si alzò e corse verso la porta < Era ora, se non mangio muoio > disse, ma Ginevra lo fermò< non sono le pizze è Marco! Quando vuole eh > disse alzandosi e andando ad aprire.
Io non ascoltai più di tanto quello che stavano dicendo perché io e Rachele avevamo iniziato a parlare con Matilde di cosa fare quest estate.
dissi a Matilde, che stava disperatamente trovando un luogo in cui passare l'estate.
disse sbuffando.
In quel momento sentii una voce non familiare e delle risate.
Girai la testa e mi trovai davanti un ragazzo, alto, capelli castano chiaro e occhi marroni.
Sorrideva e il suo sorriso aveva qualcosa di diverso.
Trasmetteva simpatia e felicità.
Si ecco, felicità.
Sembrava essere la persona più felice del mondo, trasmetteva pace.
Salutò noi ragazze, che eravamo sedute in cerchio sui divanetti ma non uscì niente dalla mia bocca.
Era come se non riuscissi a collegare la bocca al cervello. 
Chi era questo ragazzo?
  
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