Fanfic su attori > Jake Gyllenhaal
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Autore: GPM    29/03/2017    0 recensioni
Giulia, una ragazza italiana di ventuno anni, dopo un anno passato a lasciare l'università e facendo lavori che non le piacciono, decide di mettersi in viaggio verso gli Stati Uniti d'America, per godersi una meritata vacanza in compagnia dell'amica Isabelle;
Le ragazze si troveranno a contatto con diversi artisti e celebrità di Hollywood che faranno capire loro che nonostante soldi e fama la vita non è proprio così idilliaca.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente mi svegliai completamente riposata, non sapevo se fosse stato per via del letto che era comodissimo o dei baci di Jake che ancora assaporavo leccandomi il labbro; Isabelle ancora dormiva ed io ne approfittai per farmi un bel bagno per svegliarmi del tutto.
L'acqua scorreva sul mio corpo, mentre con la mente ripercorrevo la sera precedente; I suoi occhi, fissi sul mio viso, le sue mani affusolate che mi cingevano la vita mentre danzavamo, il suo profumo che mi era rimasto ancora addosso e che mi faceva sorridere mentre mi insaponavo i capelli.
Ancora in accappatoio, mi sedetti sul letto e chiamai il servizio in camera, ordinai un espresso ed una brioche per me ed un cappuccino con fette biscottate e marmellata per Isabelle che ancora non accennava a volersi svegliare.
Il ragazzo dell'albergo bussò in camera dopo appena una decina di minuti, gli lasciai una discreta mancia e lo ringraziai.
Mentre sorseggiavo il mio caffè, non vedevo l'ora che Isabelle si svegliasse per raccontarle tutto, così per non aspettare ulteriormente, iniziai a punzecchiarla sul braccio che era appoggiato sopra il lenzuolo.

"Mmh" bofonchiò, mentre continuavo a punzecchiarla, d'un trattò si voltò verso di me e disse "Ma che ore sono?"

"Sono le dieci e trenta" risposi, si girò dall'altra parte e replicò di voler restare a dormire, ma io avevo troppa voglia di raccontarle cosa fosse successo la sera prima e così iniziai a scalpitare con l'unica frase che poteva farla scattare davvero.

"Ho incontrato un uomo ieri sera, pensavo volessi sapere qualche dettaglio, ma se sei troppo stanca per parlarne va bene me ne vado un pò in spiaggia."

Come da copione, episodio successo in svariati momenti della nostra adolescenza, si alzò immediatamente con gli occhi sgranati ed i capelli arruffati e urlò "Chi?!? Voglio sapere tutto, dove l'hai incontrato, come si chiama, che lavoro fa, che aspetto ha, insomma tutto."

Scoppiai a ridere nel vederla in quello stato emozionale, neanche fosse successo a lei, ma Isabelle era così, era più importante la felicità degli altri che la sua. L'ho sempre ammirata per questo, tutto il contrario di me. Io che ero sempre stata invidiosa, che ero sempre in competizione per qualsiasi cosa, mi riusciva davvero difficile essere fiera delle conquiste personali degli altri.
La guardai dritta negli occhi ed iniziai ad arrossire completamente, le raccontai del nostro buffo incontro, delle sue parole, di come mi prese per mano e mi portò in spiaggia per poi baciarmi sotto un manto di stelle e con l'odore del mare che mi inebriava il cervello, mentre assaggiavo le sue labbra e lui le mie.
Poi però dovetti rivelare l'identità del gentiluomo e quando finalmente le dissi "Isa, era Jake Gyllenhaal" lei rimase in silenzio.
Non mi credeva pensai, ma poi le si illuminò il volto e scoppiò "Non ci posso credere! Stai dicendo sul serio? Oh mio Dio, questo significa che adesso anche tu sei famosa, e che quindi io ho un'amica famosa che esce con il bellissimo e super acclamato Jake Gyllenhaal! E dimmi com'è? Come te lo sei sempre immaginata?"
Isabelle sapeva della mia cotta per Jake, da quando avevo dodici anni, da quando vidi il suo primo film e mi colpì totalmente, negli anni poi guardando le interviste, vari ruoli per cui si fece notare e le sue interpretazioni la mia cotta si accentuò notevolmente.

"Si, è come l'ho sempre immaginato, questo e molto di più. E' dolce, romantico, ma.. non voglio farmi troppe illusioni. Uno come lui non potrebbe mai stare con una come me, voglio dire io sono una comune ragazza, nè una celebrità, nè una modella, nè altro. E poi non era neanche un appuntamento, mi ha offerto solo un drink, magari chissà per portarmi solo a letto come.."

"Smettila!" mi interruppe Isabelle, "Devi lasciare andare il passato, non permettere ad una cosa successa tre anni fa di condizionarti la vita. E' vero tu non sei una star, nè una modella, ma ti sei chiesta perchè te e non Adriana Lima?"

"Perchè magari Adriana Lima è impegnata?" risposi

"No, sciocca. Forse è proprio questo che lo ha intrigato di te."

"Si, può darsi ma perchè io? e non qualcun'altra?"

"Questo non lo so G, infondo al cuor non si comanda no?"

"La smetti di rispondere alle domande con altre domande Isa? Così non mi aiuti" replicai

"D'accordo, calmati. Probabilmente ti ha vista, con il tuo bel vestito rosso, seduta da sola, in un ristorante pieno di altre persone, gli sei piaciuta ed ha voluto provarci; Non mi sembra la fine del mondo no?"

"No.. anzi.. " dissi

"Ti ha lasciato il suo numero di telefono?" chiese

"Si" risposi.

"Bene, allora oggi andremo in spiaggia e ci abbronzeremo perchè sembriamo ancora due cadaveri e quindi ci identifichiamo come turiste, ce la spassiamo e mentre ci godiamo la giornata vediamo se Mister occhi blu ti scrive ti sta bene come programma?"

Annuii con il capo, e mi infilai il costume da bagno, presi il necessario, e ci dirigemmo in spiaggia.
Avevo una sensazione strana, una specie di magone che mi attanagliava lo stomaco, e se non mi avesse più scritto?
Cercai di non pensarci troppo, anche se era sempre nella mia testa, i suoi occhi, i suoi dannatissimi e bellissimi occhi che mi facevano sognare ad occhi aperti; Presi una birra al bar, sperando che mi aiutasse a distendere i nervi, Isabelle intanto giocava a beach volley con dei ragazzi conosciuti poco prima. Si preoccupava di sembrare una turista, ma in realtà sembrava la classica bellezza bionda californiana, ero io quella fuori posto invece, bianca come un latticino e capelli corvini. Decisi di stendermi sul lettino e prendere un pò di sole, con gli Oasis nelle cuffiette e molta crema solare addosso riuscii a rilassarmi.
Ma chissà se mi avrebbe chiamato. Ero un'avventura? mi chiesi prima di chiudere gli occhi e lasciarmi scaldare dal sole.
   
 
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