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Autore: Fabb5000    29/03/2017    2 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Entity si rigirò nella branda, cercando di prendere sonno. Chiuse gli occhi per un istante, poi una goccia d'acqua, penetrata da chissà dove, gli cadde sulla testa.

Sbuffando, il Portatore del Caos si spostò, cercando di ignorare il rumore della pioggia che scrosciava fuori dalla tenda. Chiuse di nuovo gli occhi, sperando di dormire.

Ci riuscì per cinque minuti buoni, poi un'altra goccia gli cadde sulla testa, destando lo. A quel punto rinunciò a dormire e si sedette sulla branda, maledicendo Null e tutti gli altri dei per l'inferno che gli stava facendo passare.

Improvvisamente udì un suono ovattato, probabilmente prodotto da due ali. Si voltò verso l'entrata della tenda e vide un grosso rapace atterrare di fronte a lui : -Sovrano Magmors- disse inchinandosi.

-Generale Gavin- rispose Entity. -Come procediamo?-

Il rapace lo guardò soddisfatto : -La missione è terminata. La grotta dei cristalli di Quantonium è stata distrutta, come avevate ordinato. Gli Haranduin non potranno prenderne un altro-

-Fantastico- mormorò Entity rincuorato dalla notizia. -Come procede l'assedio?-

Gavin ghigno : -Ottimamente, signore. I nostri bombardamenti disattiveranno lo scudo fra tre mesi-

Entity sgranò gli occhi; lo fece così forte che la pelle dura di Magmors si aprì, facendogli male. -Ma ... siamo qui già da un mese, generale!-

-Si, signore. Precisi al secondo- rispose Gavin, per poi spiccare nuovamente il volo e dirigersi verso le legioni del Nether.

Entity batté un pugno sulla branda, furente. Altri tre mesi lì ... che vita del cavolo.

-Rish-taa ni? ("Ti stai divertendo?")- mormorò una voce dietro di lui. Non appena la udì, il Portatore del Caos fu attraversato dall'impulso di uccidere qualcuno.

Tremando di rabbia, si voltò e vide l'enorme sagoma nera di Null che lo fissava ghignando malevolmente. -Quanto hai ancora intenzione di farmi languire qui?- esclamò furioso.

Null non parve nemmeno toccato dall'affermazione : -Gula niik. ("Per tutto il tempo che servirà")-

Entity batté di nuovi un pugno, stavolta sul tavolo : -Si può sapere per quale diavolo di motivo non vuoi abbattere quel maledetto scudo? Per te sarebbe un giochetto! Ammettilo, tu stai proteggendo Lyon!-

Null scoppiò a ridere : -Ruun naa, ruun nii ... ush tin aah? Laf tara ndu, golting erga emeran ("Forse si, forse no ... chi può dirlo? Tu devi fare solo due cose, ascoltare e obbedire")-

Ancora ridendo, Null svanì. Entity digrignò i denti : -Maledetto demonio, ti farò pagare anche questa!-


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-Odio rimanere qui- mormorò Shadow.

Islanzadi gli posò una mano sulla spalla, ma l'Enderman la respinse : -È uno schifo. Ho una missione, devo completarla. Devo raggiungere l'End. E invece sono qui rinchiuso da una barriera magica-

-Calmati- rispose la madre. -Forse le cose miglioreranno prima o poi-

-Beh, a me non piace comunque- mormorò Klingoon. -Se proprio devo morire, preferisco farlo combattendo che fare la fine del topo-

-L'hai detto- mormorò Mario. -Questo scudo ci proteggerà anche da quegli stronzi la fuori, ma trattiene anche noi dentro. Mi piace che chiunque voglia arrivare qui debba prima vedersela con lo scudo, ma quando cadrà saremo in trappola-

-L'evacuazione procede bene- mormorò Anna. -Gli abitanti hanno quasi ultimato i preparativi-

-Entro pochi giorni cominceremo a farli transitare dal passaggio segreto a piccoli gruppi, così che i guerrieri del Nether non si accorgano di loro- concluse Stefano.

-Siamo comunque nei guai- mormorò una voce rude di fronte a loro.

I sei si voltarono e videro l'enorme sagoma di Sertorio accanto a loro. -Che ci fai tu qui?- esclamò Mario. -Non è il tuo turno di guardia. Dovresti essere a dirigere i lavori dell'evacuazione-

-C'è Stralone, e comunque sono più utile qui- rispose il Wither sedendosi fra loro e osservando tristemente i bombardamenti che esplodevano sullo scudo. -Quello che voglio dire è che ci troviamo in una situazione delicata. Se è veri che Entity ha un esercito di guerrieri-mostro appostati da qualche parte, allora è probabile che nel mese che è trascorso ci abbiano circondati. E, cigliegina sulla torta, la tempesta elettromagnetica non è diminuita, anzi sembra essere aumentata. Basterebbe la minima disattenzione, un minimo uso di metallo e l'ubicazione del passaggio segreto sarebbe rivelata. E inoltre non possiamo mandare fuori i cittadini da soli, perché sarebbero del tutto indifesi, e queste contee sono a dir poco pericolose; e non possiamo inviare con loro dei guerrieri, perché ci servono qui-

-Hai perfettamente ragione ... siamo fregati- mormorò Klingoon.

-Non dire così!- esclamò Anna. -Vedrai che ne usciremo-

-Vorrei avere il tuo ottimismo- mormorò Stefano. -Beh, visto che qui c'è Sertorio, io me ne vado. Devo parlare a Lyon di una cosa. Qualcuno lo ha visto?-

-Non ho idea di dove sia- rispose Mario. -In questi tempi è strano. Scompare sempre per alcune ore ogni giorno e poi ricompare come se niente fosse, e se gli chiedi dove è stato ti risponde a monosillabi. È ... insolito per lui-

-Proverò a cercarlo da Dentifricio- disse Stefano. -Magari e con lui. Anche quel dinosauro è strano ... se ne sta sempre su quella piazza là, a fissare il bosco. Vorrei capire che cosa teme-

-Questa avventura mi sta facendo a pezzi ...- mormorò Anna.


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-Che animale ha il corpo di leone, la coda da leone, la testa da leone ... ma non è un leone?- chiese Sidious.

Lyon annaspò sotto il peso delle dodici pietre che aveva sulla schiena, e mentre faceva l'ennesima flessione mormorò : -M-Mi prendi in giro? C-Ci arriva a-anche un bambino che è la leonessa-

-Ottimo!- esclamò il sith, per poi aggiungere un'altra pietra sulla sua schiena. Il ragazzo sbuffò, ma resistette.

-Non capisco perché mi fai questi indovinelli- mormorò a fatica.

-La forza non è solo nello spirito, ma anche nella mente- rispose Sidious. -Una mente più allenata è più adatta alla guerra. Vuoi ancora continuare?-

-Certo- mormorò Lyon facendo un'altra flessione, ma all'ultimo le braccia gli cedettero e cadde a terra con un tonfo.

Sidious scoppiò a ridere, cosa che fece irritare moltissimo il ragazzo, poi lo aiutò a rialzarsi : -Per oggi basta così. Hai fatto grandi progressi in questi giorni ... il Lato Oscuro della Forza ti ha reso più potente di chiunque altro-

-A eccezione di Null- mormorò Lyon.

-Presto eguaglierai anche lui. Ora và- rispose Sidious.

Lyon si incamminò fuori dalla grotta, diretto verso il palazzo. Questa volta era stato via appena un paio d'ore, nessuno si sarebbe accorto della sua assenza.

Era stravolto, ma poco gli importava. Aveva fatto progressi ed era l'unica cosa che contava.

Mentre camminava fra i corridoi diretti verso la sua stanza, ove si sarebbe nascosto in attesa che qualcuno lo venisse a chiamare, così da usare la scusa di avere solo schiacciato un pisolino, notò un movimento in una colonna dietro di lui.

I suoi sensi, che in quel mese erano divenuti acuti come quelli di una tigre, scattarono; con la coda nell'occhio notò una sagoma che si muiveva velocemente fra le colonne, cercando di non farsi notare, verso di lui.

Lyon, senza farsi vedere, continuò a camminare, ma mise la mano sull'impugnatura della spada e la strinse forte.

Dopo pochi passi si sentì afferrare da dietro e venne gettato dietro ad una colonna. Se lo era aspettato. Sguainò la spada con velocità fulminea e la roteò in aria pronto a tagliare la gola a chiunque avesse avuto in mente di aggredirlo.

Ma si bloccò non appena vide chi l'aveva spinto da dietro. -Lyon- mormorò Ahsoka con un sorriso.

Il ragazzo buttò a terra la lama e la afferrò per la vita. I due si scambiarono un bacio, poi Lyon le sorrise : -La prossima volta, evita di aggredirmi così alle spalle. Avrei potuto farti fuori-

La ragazza gli accarezzò la guancia : -So che non mi avresti mai fatto del male- rispose. -Scusa se non ti ho avvisato di questo nostro ... fugace incontro, ma temevo che un bigliettino potesse essere intercettato-

Lyon annuì : -Ti capisco, tranquilla-. Poi divenne cupo : -Lo detesto ... detesto che ogni volta dobbiamo nasconderci come se stessimo facendo qualcosa di ignobile. Come se l'amore fosse qualcisa di spergiuro-

-Ti capisco- mormorò Ahsoka. -Ma sai che è meglio così. Nessuno deve sapere della nostra "relazione". Se Entity, o Null, o qualche altro suo servo lo venissero a sapere, potrebbero decidere di usarmi contro di te-

Lyon annuì a malincuore : -Vorrei che non fosse tutto così difficile ... vorrei che la guerra si fosse già conclusa. Sarebbe tutto molto più semplice ... a parte il fatto che dovrei affrontare le riuniono coi genitori-

Ahsoka scoppiò a ridere : -Stai certo che ti approverebbero come genero. Sei un eroe in tutta Minecraft ... mio padre farebbe solo salti di gioia nel vederci insieme-

-Ah, beh, allora tutto risolto- disse Lyon, ridendo anche lui. -Vorrei capire come fai a convincermi ogni volta di tutto ciò che dici ... sei veramente una strega ... una bellissima strega che mi tiene vincolato a te con chissà quale magia ...-

Ahsoka gli rivolse un sorriso tenero : -Non lo sai che l'amore è la magia più potente?-

I due furono sul punto di scambiarsi un altro bacio, ma improvvisamente per i corridoi si udì una voce : -Lyon! Lyon!-

-Ahhh ... Stefano- mormorò Lyon a denti stretti, suscitandi le risate di Ahsoka. In quel tempo l'amico sembrava spuntare fuori sempre nei momenti meno opportuni.

I due vennero allo scoperto e videro Stefano che girava frenticamente nel corridoio. Lyon lo richiamò a sé : -Spero per te che qualcuno stia morendo-

Stefano si girò di soprassalto e li vide. Con un sorriso raggiante corse verso di loro : -Finalmente ti ho trovato!- esclamò. -Eri con Ahsoka?-

-Stavamo parlando di una cosa- rispose la ragazza.

Stefano sorrise : -Già ... immagino quale-

-Chiudi quella boccaccia- ringhiò Lyon. -Non ho confidato questa cosa a te, Mario e Anna perché tu ci prenda in giro-

-Di piuttisti che lo hai fatto perché vi abbiamo beccati a ...- disse Stefano, ma un'occhiataccia di Lyon lo convinse a zittirsi. -Comunque devo parlati ... è importante-

-Va bene. Vi lascio soli- disse Ahsoka, per poi allontanarsi per i corridoi del palazzo.
   
 
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