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Autore: Rubis HD    30/03/2017    1 recensioni
Richiuse gli occhi, assaporando quel momento. Domenica. Giorno di sacrosanto riposo.
Poteva tranquillamente girarsi dall’altro lato e godersi il tepore del piumino, ancora per un’oretta almeno. Poteva?
“DADDYYYYY!”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That funny little girl

 

Aprì lentamente gli occhi, intravedendo la luce chiara che illuminava la stanza, filtrata dalle tende bianche. Poteva sentire distintamente il cinguettio degli uccellini, ciarlieri già di primo mattino. Innegabile, ormai la primavera era arrivata.
Richiuse gli occhi, assaporando quel momento. Domenica. Giorno di sacrosanto riposo.
Poteva tranquillamente girarsi dall’altro lato e godersi il tepore del piumino, ancora per un’oretta almeno. Poteva?


DADDYYYYY!”
Forse no.

 

Daddyyy!”

Non fece in tempo ad aprire gli occhi che una piccola scheggia impazzita, vestita nel suo pigiama rosa e dai capelli biondo ramati, saltò sul letto matrimoniale, facendo rimbalzare cuscini e piumino.
Wake up! Wake up!”

Lizzie Shirogane doveva sicuramente essere di tutt’altro avviso riguardo al diritto di dormire la domenica mattina. Dall’alto del suo metro e venti d’altezza fissava il padre esibendo un sorriso di genuina felicità.
Happy Father’s day!” trillò catapultandosi su Ryo, che prontamente la prese al volo tra le sue braccia, non potendo nonostante tutto evitare che un lieve sorriso increspasse le sue labbra.

“Lizzie…” sospirò lanciando un’occhiata alla sveglia poggiata sul comodino, lasciando andare la bimba dall’abbraccio “Sono le otto di mattina. And it’s sunday!” 

La piccola si spostò sull’altro lato del lettone matrimoniale, sedendosi a gambe incrociate continuando a sorridere “É la festa del papà!” ripeté come se questo semplice fatto potesse giustificare tutto

“Le somiglia così tanto…”

 

Mentre Ryo si sollevava appoggiando la schiena sul cuscino, la bambina saltò giù dal letto a una velocità impressionante, correndo nel corridoio prima che il padre avesse tempo di apostrofarla. Correva sempre come una matta, era quasi impossibile starle dietro. E anche se inciampava, il più delle volte si rialzava e continuava come se nulla fosse. 
Aveva un’energia e una vitalità tale da contagiare chiunque.

E date le circostanze, non poteva che ringraziare il cielo ogni giorno per aver portato quel terremoto nella sua vita.

Risvegliandosi dai suoi pensieri, si ritrovò davanti Lizzie che trepidante e allo stesso tempo orgogliosa, gli pose un foglio tutto colorato 
This is for you, dad!”

Ryo passò lo sguardo dalla figlia al disegno, osservando quei fiori multicolori e la scritta stessa colorata che campeggiava al centro del foglio: 

 

“Roses are red, violets are blue
The best daddy in the world is YOU” 

 In piedi accanto al letto, la bimba teneva le mani dietro la schiena oscillando da destra a sinistra, mentre vedeva dipingersi sul volto del padre un’espressione divertita.

“La maestra ci ha fatto preparare i biglietti a scuola venerdì.”

Poteva immaginarlo, ormai la casa era divenuta un vero e proprio altarino dei lavoretti della figlia. Ancora un paio e non avrebbe più visto il frigorifero.

“Ti piace, papà?” 

Appariva ansiosa, appoggiandosi al braccio del biondo. Quando si trattava del suo papà, non c’era nulla che la rendesse più felice di saperlo orgoglioso di lei. Nonostante i suoi sei anni, Lizzie era più che sicura di questo.

Ryo voltò il viso verso la sua bambina, sorridendo con quella tenerezza che riservava unicamente alla figlia:  “Thank you, my little girl”  

Lizzie gli tirò appena la manica del pigiama, impaziente. 
I’ve made a cake for you aaaaall by myself!” spiegò esasperando la frase allargando le braccia sopra di sé. 

Sgranò appena gli occhi, immaginando come poteva essere diventata la cucina dopo uno degli esperimenti culinari di una bimba di sei anni. 

“Non eravamo d’accordo a proposito del NON cucinare senza che ci fossi io o gli zii ad aiutarti?” domandò sottolineando il divieto, passandosi una mano sul viso mentre si alzava.

Lizzie gonfiò le guance indispettita, mentre le gote si tingevano di rosso “Well… Zio Kei mi ha aiutata!” ammise infine, pur di evitare di essere sgridata, sollevando gli occhioni blu verso il padre. Piccola furbetta.

“Molto meglio.” 

Ryo si avviò verso la cucina, subito superato dalla figlioletta che si scapicollava giù dalle scale, intenzionata ovviamente ad arrivare per prima.

Lizzie, don’t…

Tonf

run.” nemmeno il tempo di finire la frase e la vide spalmata a faccia in giù sul parquet d’ingresso, scivolata sul tappeto. Effettivamente, vista l’esuberanza di Lizzie, avrebbe fatto meglio a sbarazzarsi di quell’aggeggio!
Solitamente si sarebbe subito alzata, assicurandolo di non essersi fatta assolutamente niente, mentre questa volta rimase stranamente distesa.

“Lizzie?”

In quel momento fu lui che, non ricevendo risposta, corse giù e la sollevò delicatamente.
“Liz!” la chiamò di nuovo preoccupato, notando che teneva la testa bassa “Are you ok?”

La piccina sollevò lentamente in viso, mostrando gli occhioni lucidi e il labbruccio tremante. 

Y-yes…!” pigolò, tentando di non far uscire nemmeno una lacrima e tenendo una mano sul nasino dolorante. Quella piccoletta era fin troppo orgogliosa! 

Proprio come me…!

 

Ryo sospirò sollevato, prima di prendere in braccio la piccola “C’mon, little girl!  Mettiamo un po’ di ghiaccio su quel nasino!”  
Lizzie manteneva uno stoico silenzio, tutta rossa. La si sentiva solo tirare su con il naso per trattenere le lacrime. Non avrebbe pianto di fronte al papà! Non quel giorno!

Il ragazzo la stringeva a sé, sorridendo sotto i baffi. Era senza dubbio una parte di carattere che aveva ereditato in buona parte da lui… Eppure in un certo senso, gli ricordava molto Ichigo. 
Gli riportava alla mente la vivace e testarda tredicenne che incontrò diversi anni prima, all’inizio del progetto Mew. Così forte, caparbia… coraggiosa.
Era certo che lei sarebbe stata orgogliosa della sua bambina.

 

It’s time for breakfast,”

 “…and I’m looking forward to taste your cake!

 

Sentendo quelle parole, Lizzie sollevò lo sguardo su Ryo, e finalmente l’allegria riprese il sopravvento su quel faccino rosso, nel momento in cui sorrise al padre, stringendosi di più a lui. 

“Io voglio una fetta gigante!”

Eccola lì.

 

 

§§§§§§§§§§§§

 

N.d.A. Ebbene salve a tutti! Sono passati secoli dall’ultima fanfction pubblicata, ma ultimamente ne ho lette diverse che mi hanno ispirato per questo micro lavoretto fluffloso e mi hanno consentito di rivalutare coppie mai considerate, prima fra tutte le Ryo/Ichigo! *^* Ok, in effetti qui di Ichigo c'è solo il ricordo e ho inserito il personaggio di Lizzie,ipotetica figlia di Ryo e Ichigo! Perdonate,la mia mente malata non può evitare di immaginarsi queste scenette di vita quotidiana!  Il problema è che ho letteralmente perso l’abitudine! XD Non che  negli anni passati abbia pubblicato granché anzi, ma sicuramente scrivevo decisamente di più!  Quindi non so se sia uscita una vera e propria schifezza o sia quantomeno accettabile >.> Noto che il fandom è ancora abbastanza attivo (o è solo un’impressione della sottoscritta?) e mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questo mio esperimento UwU Anche solo per dirmi “Hai toppato alla grande” sia chiaro :’D 

Un saluto a tutti 

 

Rubis HD

 

 

  
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