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Autore: alaal    30/03/2017    0 recensioni
Un allenatore assetato di potere, un Pokémon leggendario, una maledizione. La nostra storia non si incentra in questo incontro tra umano e Pokémon leggendario, ma gli effetti di questo scontro si ripercuotono nel futuro, a tre anni di distanza.
Recensite, per favore! Sono uno scrittore in erba, ogni commento (insulti compresi) è bene accetto! ^__^
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Ed ecco un nuovo capitolo, cercherò di stringere i tempi il più possibile, recuperando il tempo perduto (ahimè). Nei prossimi giorni modificherò tutti i dialoghi dei protagonisti e stravolgerò un po' di cose, se siete così gentili da farmi sapere se la modifica è di vostro gradimento oppure no, fatemelo sapere, grazie! ^__^


Ancora Laura stentava a crederci. Dopo avere letto quel manifesto, credeva di vivere in un sogno bellissimo. A pochi giorni si sarebbe annunciato un concorso di canto, proprio a Lavandonia. Era un concorso di canto molto speciale: ad essere giudicate sul palcoscenico sarebbero state persone normali, accompagnate però da un’orchestra composta da soli Pokémon canterini. Tra i giudici, inoltre, vi sarebbe stato anche Jim Sheridan, la rockstar più amata dalla figlia dei Ferguson e dalle teenager di Kanto. Un’occasione irripetibile, irrinunciabile e soprattutto unica per ottenere un autografo dal grande e fascinoso cantante rock e per osservarlo da vicino, molto vicino.

Il manifesto enunciò l’apertura del concorso con queste parole:

Cittadini della regione di Kanto!

Volete essere stelle della musica per una notte? Sapete cantare? Allora che aspettate, accorrete numerosi ad iscrivervi a Lavandonia, nella Torre Radio! Tra i giudici che selezioneranno le ugole migliori della regione, avremo la guest star Jim Sheridan, l’idolo rock delle folle!

Per i fortunati vincitori del concorso, il premio in palio è una settimana da trascorrere nelle lussuose ville delle più grandi celebrità del canto!” Una settimana intera vicino a Jim Sheridan. Laura ancora non poteva crederci. Una settimana intera accanto al suo idolo! Era un’occasione da prendere immediatamente al volo. Fortunatamente Ash aveva programmato qualche giorno di sosta nella città, anche per ricaricare i Pokémon esausti e rinnovare le scorte di cibo. Laura avrebbe potuto partecipare al concorso senza il timore di vedere i suoi amici presi dalla foga di voler ripartire a tutti i costi. E poi… no, l’occasione di vedere dal vivo il suo idolo di sempre non poteva essere sciupata. Aveva la stanza piena dei suoi poster! Aveva ascoltato tutte le sue canzoni! Avrebbe partecipato a quel concorso…

Con passo spedito, Laura e Dratini si diressero verso il grande edificio che costituiva la Torre Radio di Lavandonia. Questo edificio di ventisette piani, era costruito interamente in vetro, dalla base esagonale. Le vetrate rappresentavano le pareti del palazzo, completamente traslucide e illuminate a giorno all’interno. In cima al palazzo, enormi antenne, parabole e quant’altro sovrastavano indomite, innalzandosi nel cielo per diversi metri. Era sicuramente l’edificio più alto di Lavandonia, forse addirittura più alto della Silph S.p.A. situata a Zafferanopoli.

Le porte scorrevoli si aprirono non appena Laura e Dratini si avvicinarono ad esse. L’ingresso, costituito da un’ampia sala dalle pareti tappezzate di un rosso vivo, era sobrio ma elegante nello stesso tempo. Alcune piante ornamentali erano presenti accanto alle finestre del piano terreno della Torre Radio, talune piccine come bonsai, altre grandi come palme da dattero. Al soffitto, lumiere al neon illuminavano la stanza quasi fosse mezzogiorno. Al fondo della sala vi era un enorme ascensore color mogano, che sicuramente portava ai piani superiori. Lì accanto vi erano le scale che portavano anch’esse ai piani di sopra. Tutto intorno all’androne erano disseminati piccoli uffici separati da dei divisori in ferro battuto, ma molti di essi erano vuoti, anche per l’ora tarda. Solo un piccolo ufficio era ancora operativo, dove una signora dai capelli castani, dall’apparente età di 50 anni, stava lavorando al PC. Appoggiata alla scrivania c’era una targhetta, con su scritto “Ufficio Iscrizioni Bando di Concorso”. La figlia dei Ferguson si recò verso quell’ufficio quasi marciando, e con il fiato in gola. Per arrivare ad un’ora decente, la ragazza dagli occhi verdi aveva addirittura corso per un pezzo di strada.

Laura si presentò davanti alla donna, ma essa non sembrò accorgersi della presenza dell’allenatrice di Pokémon. La ragazza ne approfittò per guardarsi attorno: sulla scrivania vi erano un monitor piuttosto datato, la tastiera su cui la donna stava lavorando alacremente, il mouse, alcuni blocnotes, un calendario-agenda, alcuni fogli di cui Laura non riuscì a leggere il contenuto e un altro foglio in cui vi erano raccolte un sacco di firme. Finalmente, dopo qualche minuto, la donna (che indossava un paio di occhiali dalla montatura verde) sollevò gli occhi dal monitor per incontrare quelli dell’allieva di Ash Ketchum.

-Desidera?- La ragazza deglutì, un po’ per la fatica intrapresa per arrivare in quel luogo, un po’ per l’emozione. Solo l’idea di poter incontrare Jim Sheridan, il suo idolo di sempre, le faceva tremare le gambe.

Laura: -Io… io vorrei sapere.. se questo… se questo fosse il luogo dove.. dove ci si iscrive per il concorso…- La donna continuò ad osservare Laura negli occhi. Il suo sguardo indagatore diede più fastidio a Dratini che alla stessa ragazza.

-Sì, è questo il posto. Ma… mi dica un po’, signorina, si rende conto che ore sono?- In effetti era piuttosto tardi. Fuori dall’edificio non era stato esposto alcun manifesto con relativi orari d’ufficio, e tanto meno negli uffici vi era alcun orario.

Laura: -Sono… sono arrivata adesso in città… so che il concorso è tra due giorni…- La segretaria, afferrò il foglio delle firme dei candidati al concorso e lo avvicinò alla ragazza dagli occhi verdi, senza staccarle mai gli occhi di dosso.

-Lei è molto fortunata ad incontrarmi in questo momento. Domani non sarebbe stato possibile iscriversi! Metta una firma su uno spazio vuoto.- Laura, esitando, osservò attentamente il foglio gravido di innumerevoli firme di innumerevoli candidati al concorso canoro. Saranno stati almeno un’ottantina! Sarebbe stata dura…

“No!” Laura pensò “Non mi interessa particolarmente vincere, a me basta poter osservare Jim Sheridan da vicino… il resto non mi importa!” e, con le gambe tremanti, si avvicinò al foglio delle candidature, firmando con una strana lentezza. Una volta che ebbe terminato di scrivere in calco il suo nome sul foglietto, la ragazza dagli occhi verdi tirò un respiro di sollievo. Il più era fatto ormai.

-Congratulazioni!- La voce della segretaria tornò ad echeggiare nel locale ormai deserto –Quello era l’ultimo posto a disposizione! Ne ha di fortuna addosso, ragazzina! Chissà se non possa sul serio vincere il concorso!- Vincere il concorso? Una settimana insieme a Jim Sheridan…? Laura arrossì fino alla punta dei capelli e chinò la testa, sorridendo timidamente. La Dratini osservò la sua allenatrice perplessa. Non capiva il motivo di così tanta emozione.

Lentamente, Laura e il suo Pokémon drago si diressero verso l’uscita. Le porte si aprirono piano piano, senza pena e senza fretta, e mentre queste si aprivano, la ragazza sospirò più di una volta. I suoi occhi trasudavano emozione e sogni a non finire.

Laura: -Dratini… ma ci pensi? Poter vedere da vicino l’idolo di sempre… Jim Sheridan! Hai capito bene? Jim Sheridan! Oh Kami.. Non sto nella pelle per l’emozione! Non vedo l’ora che sia già il giorno del concorso!- Dratini aggrottò le sopracciglia, perplessa. Il vento notturno autunnale investì le ragazze, facendole tremare di freddo, ma ciò non fece cambiare atteggiamento al draghetto verso la sua allenatrice.

Dratini: -…ma chi è poi questo Jim Sheridan?- L’attenzione delle due fu subito catturata dalle condizioni ambientali esterne. Pure la mente sognante della figlia dei Ferguson si svegliò di colpo, osservando stupita l’esterno.

Laura: -Ehi! La nebbia si sta infittendo. Sarà meglio correre di filato verso l’albergo, prima che la situazione peggiori.- E, riprendendo il passo spedito di poco tempo prima, si diressero verso l’hotel-Centro Medico per Pokémon, il quale edificio avrebbe accolto i ragazzi per la notte. Di lì a poco, Alex sarebbe sceso in strada in compagnia del suo fido Dratini, diretto verso il Parco Cittadino di Lavandonia.

   
 
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