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Autore: Revil96    30/03/2017    2 recensioni
Quali sarebbero state le conseguenze se Emma non fosse riuscita a salvare Regina dall'oscurità? Sarebbe riuscita a sopraffare il proprio lato oscuro, oppure la Evil Queen sarebbe ritornata a mietere vittime?
[Swanqueen]
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                Curse Of Sleep

Le lacrime di Emma scendevano sul suo viso. Quel dolore straziante nel cuore le fece comprendere quanto fosse difficile per Regina poter essere la donna che Emma avrebbe voluto che fosse. La Regina Cattiva che un tempo avrebbe goduto nel vedere una scena simile, ora era solamente un misto di odio e rabbia.
Nella semplicità di quel gesto Regina aveva condiviso una parte importante della sua vita. Per lei che era diffidente col genere umano, quel gesto era stato un passo estremamente importante.
Quel cuore così oscuro, salvato solamente da quella flebile luce, fece si che lei ritornasse in quella realtà dalla quale avrebbe voluto fuggire disperatamente.
"Emma hai avuto questa reazione solo guardando alcune scene della mia vita, ma pensa se l'avessi vissuta. Quel mancato amore, e le tante aspettative di un futuro costellato dalla ricchezza e dal potere ha distrutto la mia vita. Il senso di colpa, l'odio e la rabbia sono predominanti, e vorrei solamente distruggere ogni cosa. 
Vorrei rendere la mia vita tranquilla, ma questo potere tende ogni minuto a ricordarmi che ciò non accadrà mai. Il fato, oppure il destino che delinea la mia vita non vuole che io sia felice, ed è per questo che non sono riuscita ad attivare la pietra. Nemmeno ciò per cui sono stata caratterizzata per anni è riuscita a darmi un lieto fine. Lasciami andare al mio destino, e vivi la tua vita insieme ad Henry e a Capitan Uncino. Sì felice del tuo lieto fine, perché non a tutti è concesso."
"Regina le tue parole sono inutili, perché non ti lascerò affogare ulteriormente nel tuo dolore. Credi che la vita delle persone che ti circondano siano perfette? Non è così. Sono perennemente infelice, e nessuno nemmeno la persona che si ostina a dirmi di amarmi è riuscito a comprendermi finché non sei entrata nella mia vita."
"Emma la tua infelicità, l'essere stata emarginata, e l'aver dovuto vivere lontano dalla tua famiglia e dal tuo luogo d'origine è stato causato da me. Non merito di essere salvata, vorrei solo scomparire, e dimenticare."
"Se non fosse successo, noi non saremmo le stesse persone, e non avremmo Henry. Quel bambino che bussò alla porta del mio appartamento a Boston non esisterebbe, saremmo solo delle protagoniste di una storia fasulla, capace di far addormentare solo i bambini. Noi siamo vive e il dolore, e l'amore sono reali. Non desidererei una realtà diversa da questa. Non vorrei vivere in un luogo dove per me non sei nessuno. Siamo noi a decidere il nostro lieto fine, non una stupida polvere magica."
Emma rifletteva sulle sue parole, perché furono quelle che si ripeteva ogni qualvolta le venisse ricordato che fu la polvere di Trilly a condurre Regina da Robin, quella stessa persona che le aveva spezzato il cuore, frantumandolo in mille pezzi. Emma in cuor suo credeva che potesse lenire quel dolore, solamente con la sua presenza e invece non fece altro che peggiorare la situazione.
Quel legame che si era creato fece riaffiorare quei sentimenti, che credeva fossero solamente inerenti all'amicizia ma c'era qualcosa, che stranamente la legava a lei. In quella baita, e quel bacio mancato, le fecero capire che lei non le era indifferente. 
"Vivi la tua vita, invece di inseguirmi in capo al mondo. Sì felice e crea una famiglia. Vivi quel presente per il quale hai lottato, perché se io non posso distruggerlo, non vuol che sia costretta a viverlo."
Con quelle parole lei scomparì nel nulla, andandosene via da me.
Con lo stesso incantesimo insegnatole da lei, Emma comparì nella sua casa.
Gli sguardi la catturarono, e quello speranzoso di Henry le fece provare lo stesso senso di inattitudine scaturito nel non essere stata in grado di salvarla.
Lui non disse nulla, riuscì solo ad abbracciarla, e quel abbraccio fu indispensabile per non permetterle di arrendersi.
"La salverò, è una promessa."

Regina scomparve nel nulla, ricomparendo nella sua amata cripta. Quella cripta in cui si rifugiava nei momenti di solitudine e rabbia, e in quei momenti di sconforto in cui non trovava una soluzione ai suoi problemi.
Quelle emozioni la stavano logorando l'anima, proprio come accadde nei mesi precedenti alla sua trasformazione nella signora Oscura, e al suo fianco per lenire quel dolore ci fu solo quell'irritante e testarda ragazza. Le ritornò in mente quando lei presa dallo sconforto si illuse di poter dimenticare, ma Emma le fece capire che non sarebbe stato possibile.
~Flashback 
Regina era in uno squallido locale, a bere del whisky di scarsa qualità per affogare le sue sofferenze. Non sembrava che funzionasse, sentiva solo un enorme vuoto, e la testa leggera.
"Riempine un altro."
"Signor sindaco non sembra nelle migliori condizioni, forse dovrebbe rallentare."
Quel tono pacato, e pauroso la fece rinsavire.
I suoi occhi si posarono su quel corpo muscoloso e tatuato, e ricordò esattamente come ci si sentisse ad essere temuta, e venerata.
"Lei sa chi sono?"
"Il sindaco Mills."
"Intendevo la mia vera identità."
Lui cominciò a essere insicuro, e a balbettare.
"La Regina."
"Esatto, e alla tua Regina non oseresti mai negare altro whisky, giusto?" 
Quel tono, e quel potere sugli altri le erano mancati.
"Ci sono delle regole, non le posso versare altro alcool. Il principe David ha minacciato di revocarmi la licenza se fosse ricapitato."
Lei per un momento chiuse gli occhi, e quello spirito dormiente che cercava di placare si ripresentò, impossessandosi di lei.
Delle piante fuoriuscirono dal bancone del bar, intrecciandosi al collo, e al corpo del barman.
Il silenzio calò nel bar, intimoriti dalle sue intenzioni.
Lei scivolò dietro al bancone, e prese diverse tipologie di alcolici.
"Lasciami, se è quello che desideri puoi prenderle tutte."
I rami presero a stringergli il collo.
"Vuoi sapere quali sono i miei desideri? Vorrei spezzarti il collo, quello è il mio desiderio."
La gente che le era intorno, le lanciava degli oggetti per impedirle di commettere un omicidio. Lei li bloccò con la magia.
"Siete consapevoli di quanto io sia in grado di farvi soffrire? Forse non lo rammentate, ma io ricordo i vostri visi terrorizzati."
Quegli oggetti bloccati in aria, vennero rispediti al mittente, causando diverso caos.
"Regina." 
Quella voce fece si che lei ritornasse alla realtà.
"Salvatrice. Lei non ha mai altri impegni? Magari che non riguardano me?"
"Regina lascia andare quell'uomo. So che sei sconvolta. Uccidere non servirà a placare il tuo dolore."
"Faresti di tutto per salvarlo?"
Era stata lei la causa. Se non avesse riportato Marian nel presente, Regina avrebbe avuto il suo lieto fine, e non sarebbe infelice.
"Si."
"Lo lascerò se..." 
Un brivido percorse la schiena di Emma.
"Combatterai con me."
Regina con una traiettoria perfetta la sfiorò con delle sfere di fuoco.
"Non potrei mai farlo."
Emma si difese con un incantesimo che non permetteva a Regina di avvicinarsi ulteriormente.
Una risata le uscì dalla bocca.
Quella difesa e il suo potere erano impressi nella sua mente. Conosceva le sue debolezze e i suoi punti di forza, se avesse voluto l'avrebbe annientata. 
Regina colpì il nucleo della sua difesa, con la consapevolezza che non si sarebbe spezzata. Emma la colpì con un raggio di magia bianca, che riuscì a ferirla.
Diverse sfere di fuoco colpirono la Salvatrice. Fu un combattimento alquanto faticoso, ma lei non fu ferita. Le sfere di Regina deviavano il bersaglio, oppure la colpivano in punti in cui Regina sapeva che Emma si sarebbe protetta. 
"Perché?"
Regina la intrappolò al muro, e con il sangue che le colava dal braccio lei non rispose.
"Sei una distrazione perfetta. Posso confidarti un segreto EMMA? Quando ho scoperto che avessi dei poteri sono stata sollevata. Sei la mia nemesi perfetta Salvatrice. Insegnarti le arti magiche è stata la scelta migliore che potessi prendere."
"Perché non annulli la mia difesa?"
Lei toccò il viso di Emma, accarezzandolo.
"Sei preziosa, e non permetterei a nessuno di ferirti, nemmeno a me stessa."
L'incantesimo fu annullato e l'uomo venne liberato dalla morsa dei rami.
Emma che fino ad allora aveva negato i suoi sentimenti per Regina, ora ne prese coscienza.
Regina scomparì dalla visuale di Emma, e fece sì che lei non la incontrasse per giorni, facendo finita che nulla fosse accaduto.
~Fine Flashback 
Quel ricordo non fece che peggiorare la situazione, facendole prendere una decisione drastica. Prese un ago, e lo immerse in un liquido nero. Con le lacrime agli occhi, si punse, e finalmente cadde in un sonno profondo.

Nota Dell'Autrice
In questo capitolo leggerete la reazione di Emma, e il pensiero di Regina che si è arresa al suo destino. Per scappare dalla realtà, Regina si è punta con un ago, cadendo in un sonno profondo. Chi sarà a salvarla, risvegliandola dalla maledizione che lei stessa si è inflitta?
Vi ricordo che nel caso la storia vi piacesse oppure avete qualche critica da espormi mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero.
Alla prossima😊👋🏻
  
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