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Autore: _Marlee_    31/03/2017    2 recensioni
Dietro a quei muri e a quel cuore di vetro si nascondeva una donna fragile che portò Arizona ad avvicinarsi a lei nonostante tutto e nonostante tutti. Il suo primo vero amore sarebbe sempre rimasta Callie, ma Callie non c'era piu ed Eliza era li, indifesa e attaccata, cosi cominciò un nuovo capitolo del libro della dottoressa Robbins.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres, Sofia Robbins Sloan Torres
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessuna stagione
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"E tu che ci fai qui?" chiese Arizona aprendo la porta e vedendo davanti a se la sua ex moglie "Affidamento Arizona, davvero?" chiese Callie entrando nonostante Arizona non glie l'avesse chiesto "E tu come lo sai?" domandò Arizona, non ne aveva parlato con nessuno, aveva cercato di tenere il segreto con tutti, soprattutto per proteggere Victoria e il suo bambino "Aveva bisogno di un posto dove stare" disse Arizona abbassando lo sguardo "Si, per questo esistono le case famiglia, per le persone come lei. Ha un bambino appena nato Arizona" disse Callie infuriata, anche se non la bionda non capiva bene il perchè "Proprio per questo l'ho presa io in affidamento, posso aiutarla con il bambino, solo fino a che non troverà una sistemazione migliore" disse lei "Una ragazza madre? Una sistemazione migliore?Ma ci credi davvero?" chiese Callie di nuovo, si stava comportando come se lei avesse ancora qualche potere decisionale su Arizona "Callie smettila, ho preso la mia decisione, lei è qui, il bambino è qui e stanno entrambi bene. Lo so che avresti fatto anche tu la stessa cosa" disse Arizona sorridendo e lasciando perdere la rabbia della sua ex moglie "Sei qui solo per questo? Hai preso un aereo ed attraversato il paese solo perchè io ho deciso di prendere in affidamento una ragazzina che aveva bisogno di una mano?" continuò Arizona "Lo sapevo che avrei dovuto starmene a casa, quando tu ti metti in testa qualcosa nessuno, e dico nessuno, è in grado di farti cambiare idea, eh?" disse Callie ricordandosi bene come quella caratteristica fosse predominante in Arizona "Lo sai come sono fatta. Non la voglio adottare, non voglio fare da madre a quel bambino, voglio solo che fino al momento in cui qualcuno li adotterà loro siano al sicuro. Tutto qua Callie. Come ti ho già detto va tutto bene" concluse Arizona "E ora se non ti dispiace dovrei prepararmi per andare in ospedale"

"Non mi avevi detto di essere sposata" disse Victoria uscendo dalla sua stanza con in braccio il bambino "Non lo sono piu infatti, ora vai a vestirti che è ora di andare a scuola" disse Arizona prendendo in braccio il bambino "Non pensi che sia ora di dargli un nome?" chiese la bionda "Non posso" disse Victoria "Certo che puoi, sei sua madre" disse Arizona, la ragazza sorrise e chiuse la porta della stanza "Piccoletto, ci penso io a te"

Quella mattina in ospedale non c'era niente che richiedesse la presenza di Arizona cosi decise di rimanere all'asilo con il piccolo. Lo teneva in braccio e le ricordava moltissimo i primi mesi di Sofia, ricordò quanto fosse bello vederla crescere, quanto fosse bello sentire la sua voce ed il suo profumo, con lui, nonostante non fosse suo figlio, lei provava le stesse cose "Giornata dura oggi eh" disse Eliza entrando nell'asilo ed avvicinandosi ad Arizona, loro dopo quel pomeriggio non si erano piu parlate molto, si scambiavano pareri medici, ma tra loro non vi erano piu conversazioni "Non c'è molto da fare in giro, quindi ho pensato di restare con lui" disse Arizona cullandolo "Ci sai fare" continuò la mora, Arizona sorrise "Diciamo che quasi vent'anni come chirurgo pediatrico hanno sicuramente aiutato" disse Arizona, la mora scoppiò a ridere "Già, l'avevo dimenticato" disse Eliza "Ti va di tenerlo?" chiese, ma Eliza si tirò indietro "No, non sono capace" disse "Tieni una mano sotto la sua testa, per sorregergliela, e una qui" disse Arizona. Quella scena per loro che la stavano vivendo non sembrava poi cosi tanto importante, ma per chi la vide da fuori, fu importanto eccome.

"Adotterai il bambino?" chiese Callie non appena Arizona entrò in spogliatoio "Callie, mi hai spaventata, ma che dici?" chiese la bionda "Adotterai quel bambino?" chiese di nuovo, temendo di non essersi spiegata abbastanza bene "No, non adotterò nessun bambino, tanto meno il figlio di Victoria. Mi sembra di avertelo gia detto" disse arrabbiata, perchè lei stava vivendo la sua vita, con i suoi alti e bassi, ma Callie era sempre li pronta per mettere il dito nella piaga "Hai Sofia dall'altra parte del paese, perchè adottarne un altro?" chiese Callie "Ti ho detto che non ho nessuna intenzione di adottarlo. Io amo Sofia, lei è l'unico ricordo che mi rimane del periodo piu bello della mia vita, non è una cosa che si sostituisce. Questo dovresti saperlo bene. Eppure sei qui a farmi l'ennesima predica, si può sapere che cosa vuoi da me Callie?" chiese, ma non fece neanche in tempo a finire la frase che sentì sulle sue labbra quelle della mora, non erano cambiate affatto, sempre morbide come al solito, non riuscì a staccarsi da lei, forse perchè quel bacio era esattamente quello che il suo subconscio desiderava, poi però la sua ragione prese il sopravvento "Callie che fai?" chiese allontanandola da se "Non potevo piu aspettare" disse lei, ma chiaramente Arizona era confusa "Stai con Penny da piu di un anno Calliope, perchè adesso torni e fai questo?" chiese Arizona "Perchè quando il mese scorso sei venuta a NY, non mi hai dato l'occasione di farlo" disse Callie "Penny non lo verrà mai a sapere, ma io avevo bisogno di risentirle" disse "Risentire cosa?" chiese Arizona "Le tue labbra, il loro sapore, la loro morbidezza" disse Callie con gli occhi sognanti "Devi tornare a NY, da Sofia, dalla tua ragazza e dal tuo lavoro" disse Arizona "Lo farò. Domani" disse avvicinandosi a lei di nuovo, per poi baciarla di nuovo e di nuovo Arizona non si scansò e tanto meno la allontanò. Chiuse gli occhi e lasciò che il passato le inebriasse la mente e lo spirito "Perchè hai ancora questo ascendente su di me?" chiese Callie stupita "Perchè sono stata il tuo primo buon marinaio nella tempesta" disse Arizona accarezzandole i capelli "Ma non l'abbiamo superata la nostra tempesta" disse Callie "No" sussurrò Arizona "Perchè?" chiese di nuovo la mora "Perchè forse non sono cosi brava come credo di essere" rispose in fretta Arizona "Delle volte succede, infondo hai sempre avuto un grande ego, ti sei sempre sopravvalutata" disse Callie, entrambe scoppiarono a ridere. 
In quel momento entrò Eliza con il bambino in braccio "Non riesco a farlo smettere, te l'avev... oddio scusate, ho interrotto qualcosa?" chiese Eliza un po in imbarazzo "No, tranquilla" disse Arizona prendendo dalle braccia della donna il bambino, non appena iniziò a cullarlo lui smise di piangere "Ha sempre avuto questo effetto sui bambini, il problema non sei tu, è lei. E' troppo brava" disse Callie facendole sorridere entrambe e lasciandole sole, prima di uscire fece l'occhiolino alla bionda

"Sei davvero brava con loro" disse Eliza sedendosi sul divanetto "E' il mio lavoro, non posso non essere brava" concluse ridendo "Perchè la dottoressa Torres è qui?" chiese senza sembrare estremamente interessata "Per un consulto temo" concluse in fretta Arizona, senza destare troppi sospetti. La mora decise che era meglio concludere li il discorso cosi, uscì dalla stanza seguita dall'altro medico. 

"Chiamate la Minnick" disse Arizona in sala operatoria con Maggie e un bambino che necessitava assolutamente il consulto di un chirurgo ortopedico "C'è la Torres in ospedale" ringhiò Maggie, ancora non era riuscita ad accettare il nuovo chirurgo "E' occupata" chiaramente era un'altra bugia ma non voleva trovarsi chiusa in una sala operatoria con la sua ex moglie.
Dopo tre ore di operazione Arizona uscì esausta dalla sala operatoria e Callie era fuori ad aspettarla "Ho fatto questa procedura piu volte, mi hai vista farla Arizona" disse la mora con uno sguardo un po giudicante "Smettila Callie, devo andare dalla famiglia" disse Arizona molto irritata, non con la donna ma piu con se stessa "Arizona, aspetta" concluse Callie bloccandola per un braccio, lo sapeva che quando Arizona reagiva cosi era solo per il semplice fatto che doveva piangere, e lei odiava farlo in pubblico "Sono stata egoista, lo so, ho sbagliato, ma.." disse Arizona prima di voltarsi di spalle, ma senza andar via "Non hai sbagliato, il bambino non è morto, è vivo, e sta bene ora" disse Callie sorridendo "Ha 8 anni e non potrà piu correre con i suoi amici" concluse Arizona abbassando lo sguardo "E' vivo, è questo che conta, dico solo che.." si interruppe Callie "Ho chiamato lei perchè lei ci sarà anche domani, tu invece non ci sarai piu, tu non ci sarai piu, quindi non rimproverarmi, lo so bene che tu probabilmente avresti fatto un ottimo lavoro, lo so" concluse Arizona, i suoi occhi erano piu azzurri in quel momento e Callie, che la conosceva perfettamente, sapeva che aveva bisogno di piangere "D..devo andare" disse Arizona. Callie la lasciò andare.

"Perchè ha chiamato me se tu eri in ospedale?" chiese Eliza vedendo Callie nella sala relax "Perchè abbiamo le stesse competenze, eravamo le piu qualificate al meeting dello scorso anno" disse Callie, era li solo per capire se quella donna fosse o meno in grado di rendere felice Arizona, perchè ormai lo sapeva benissimo che tra loro le cose non sarebbero mai tornate come prima "Ma tu hai piu esperienza sul campo, io ho passato i miei ultimi anni ad insegnare agli specializzandi, non ho piu la mano allenata" disse Eliza, non l'aveva detto mai a voce alta, era una cosa che sapeva, che riconosceva, ma non l'aveva mai detto apertamente a qualcuno, ma forse in quel frangente le venne estremamente naturale "Ora lavori qui, e ti capiteranno spesso casi di questo genere, oggi è andata come è andata, ma la prossima volta saprai come agire, hanno bisogno di te qui" disse Callie abbassando lo sguardo, per lei non solo era difficile consegnare il suo posto di lavoro nelle mani di un'altra persona, era difficile anche consegnare nelle stesse mani la donna della sua vita, persa per un capriccio "Lei avrà bisogno di te, lei come tutti gli altri medici, Owen è un ottimo insegnante, lavora con lui piu che puoi. Lo so che per te è difficile, perchè nessuno ti vuole qui, anche i miei primi anni nono sono stati una passeggiata, diciamo che non ero la benvenuta, e non lo sei neanche tu in questo momento, ma passerà, capiranno quanto vali e quanto tu sia indispensabile qui" disse Callie, quelle parole le venivano dal cuore ed Eliza lo capì "Non sono mai stata in un posto cosi a lungo, non ho mai dovuto piacere agli altri, mi preoccupavo che loro obbedissero ai miei ordini, ma piacere ai colleghi, no, non so come si fa" disse Eliza abbassando gli occhi "Si te stessa, e loro piano piano capiranno, arriverà il giorno in cui anche la Pierce ti verrà a cercare. Ma posso capirla, Mamma Avery voleva che sostituissi Richard, lui è una colonna portante di quest'ospedale da quando ne ho memoria, e se la prendono con te, senza pensare. Volevano difenderlo, ma vedrai che capiranno, lui li farà ragionare, è quello che sa fare meglio" concluse sorridendo "Tu tornerai a New York?" chiese Eliza "Si, penso che tornerò a NY stasera, o domani, non posso trattenermi qui troppo a lungo, a casa ho una famiglia che mi aspetta" disse Callie, classificando Penny come la sua attuale famiglia, anche se lei per prima non ne era cosi tanto certa "La ami?" chiese Eliza, ma non si riferiva chiaramente a Penny "Chi non la ama?" rispose in fretta Callie, quell'argomento cominciò ad innervosirla "Ma non posso pretendere che lei rimanga ferma sulla nostra storia per sempre, anzi, fa male, ma lei ha bisogno di andare avanti come ne ho avuto bisogno io" disse Callie abbassando lo sguardo "Devo andare a dire alla famiglia che il loro figlio non potrà piu camminare" disse Eliza "Non è stata colpa tua, avrebbe potuto succedere a chiunque, ma ora lavora in modo che a te non succeda piu. Lasciati questo piccolo umano alle spalle, e guarda avanti al prossimo paziente ricordandoti di anticipare le mosse del corpo umano" disse Callie lasciandola andare, Eliza era felice di quella chiacchierata, era felice di quelle parole, perchè per lei era importante e sapeva bene quanto fosse difficile per Calliope Torres parlare cosi, la conosceva bene e sapeva quanto il suo carattere latino fosse presente e ben visibile.
Arizona ed Eliza andarono insieme a parlare con la famiglia e poi si diressero dal bambino, la madre era in lacrime "Mamma perchè piangi?" chiese lui sorridendo "Io sto bene" continuò lui con una forza incredibile "Piccolo.." cominciò Arizona ma lui la interruppe "..i miei amici saranno invidiosi, perchè io sarò molto piu veloce di loro ora" disse, quello fece scoppiare a piangere sua madre, ed Eliza cominciò ad indietreggiare, avrebbe voluto uscire da quella stanza al piu presto, non voleva vedere la faccia del bambino quando gli avrebbero detto la verità "Tutti sono piu veloci con la sedia a rotelle" quella frase scombussolò tutti, nonostante fosse piccolo aveva già capito, Eliza voltò le spalle al paziente e scoppiò a piangere, tentò di farlo il piu silenziosamente possibile, Arizona se ne accorse, si avvicinò a lei e posò una mano sulla spalla, Eliza cercò di asciugarsi le lacrime, facendo il conto quella era la seconda volta in cui crollava cosi davanti alla bionda "Se aveste bisogno di qualcosa, io e la dottoressa Minnick saremo a vostra completa disposizione" disse Arizona avviandosi verso la porta, piu che altro per dare una via di fuga ad Eliza, la quale capì e accennò un sorriso al bambino prima di andarsene. Quando Arizona uscì dalla stanza non la vide piu, era scomparsa tra i corridoi
"Ah dottoressa Robbins, proprio lei cercavo" disse Andrew con il fiatone "Adesso che succede?" chiese lei visibilmente stanca "Hanno chiamato i servizi sociali, sembra che ci sia una famiglia disponibile per Victoria e il bambino" disse lui sorridendo, la ragazza era stata in casa con loro per poco piu di una settimana ma si era rivelata essere una persona ragionevole ed incredibilmente simpatica "Dici sul serio?" chiese Arizona incredula, sapeva benissimo che prima o poi qualcuno si sarebbe fatto avanti ma non immaginava cosi presto. Arizona andò subito in cerca di Eliza
"La adotteranno" disse non appena la vide infondo al corridoio, lei quando sentì la voce si voltò "Victoria?" chiese incredula "Si, una famiglia la vuole incontrare nel pomeriggio, è finalmente il suo momento" disse Arizona avvicinandosi "Si, ora potrà dormire sonni tranquilli, ora avrà una famiglia, una casa per lei e per il bambino" concluse Arizona "Grazie a te" disse Eliza accennando un sorriso "Anche grazie a te"

La famiglia sembrava perfetta, erano benestanti e dai loro occhi sembravano essere felici, avevano gia un figlio di nome Connie e Victoria sembrò trovarsi subito a suo agio con loro, Arizona, Eliza e Callie guardarono la scena da lontano con il piccolo. Arizona dopo qualche minuto si avvicinò con il bambino in braccio, Victoria la abbracciò, Arizona adorava quelle cose, le piaceva fare la cosa giusta e poi ottenere una parola dolce, sincera, un abbraccio "Non ho mai visto nessuno guardare una donna come loro due guardano te" disse all'orecchio "Ohh" Arizona si imbarazzò e diventò tutta rossa "Le hai entrambe ai tuoi piedi, basta una tua parola per ottenerle, e sembrerebbero non aspettare altro" disse Victoria, in quella settimana aveva sentito sia parlare di Callie, che di Eliza "Eliza è.." disse Arizona sottovoce "..quella giusta per ricominciare" concluse Victoria sorridendo, ma Arizona era un po titubante "Ma Calliope.." disse però fu interrotta di nuovo ".. è stata la tua prima storia seria, lo so, si vede. Ma ti ha fatto soffrire molto, lo vedo nei suoi occhi e lo vedo anche nei tuoi. Dovete lasciarvi andare, è meglio per tutte" disse Victoria accarezzano una lacrima sul viso di Arizona "L'ho amata dal primo giorno in cui l'ho vista" disse Arizona sorridendo, quei ricordi la facevano sorridere "E la ami ancora, si percepisce il vostro amore nell'aria, ma avete fatto una scelta, difficile ma necessari. Hai bisogno di una boccata di aria fresca, te la meriti un po di felicità. Forse la dottoressa Minnick è un po spigolosa, ma quegli occhi azzurri la tradiscono e lo fanno anche i tuoi, ti piace, le piaci, non pensarci e provaci" disse Victoria facendo sorridere Arizona, si abbracciarono di nuovo e lasciò che lei prendesse suo figlio e si allontanasse con la sua nuova famiglia.

SCUSATE IL RITARDO SOLO CHE BOLRVO EVITARE DI SCRIVERE BANALITÀ.. ORA STA A VOI DIRMI SE LO SONO O NO!!! ASPETTO CON ANSIA O VOSTRI COMMENTI!! 
GRAZIE a tutti 
M❤️
  
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